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Autore: Darkshadow    04/03/2012    2 recensioni
Questa storia inizia a cavallo fra la prima e la seconda serie di naruto, precisamente durante l'addestramento con Jiraya, e narra di come sarebbe dovuta andare la storia secondo il mio parere.
Spero che questa storia vi piaccia,e vi faccia esaltare
ATTENZIONE, questa storia contene spoiler per chi segue l'anime in italia, quindi ATTENZIONE, io declino ogni responsabilità
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jiraya, Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Sei erano i mesi trascorsi da quando Naruto aveva salutato i volti di pietra degli Hokage e aveva iniziato il suo allenamento con Jiraya, allenamento che a quanto pare, era molto più duro del previsto... Sei mesi erano passati e ancora il biondino non aveva appreso nessun nuovo jutsu, si limitava d esercitarsi in quelli che conosceva, e per giunta con scarsi risultati... Quel dannato allenamento era davvero massacrante...

I due ninja, ora si stavano cimentato nel normale combattimento mattutino sul lago, di mattina allenavano il corpo e i taijustu, nel pomeriggio i ninjutsu, e le altre arti ninja...

Jiraya: -Non ci siamo ragazzo devi impegnarti più affondo, sei troppo lento.- Disse l'anziano shinobi evitando l'ennesimo prevedibilissimo colpo di Naruto

Naruto: -Facile parlare per te. Mi hai applicato uno strano sigillo per non far scorrere bene il chakra, me ne sono accorto, e poi devo mettermi questa maledettissimi pesi addosso, e per non parlare del fatto che primo dello scontro ho fatto una maratona di 25km, e un numero spropositato di flessioni, addominali dorsali ed esercizi a corpo libero. Sono sfinito e tu pretendi di farti colpire dopo una cosa del genere- La riposta del ragazzo quasi urlata era dettata anche dalla frustrazione, erano passati sei mesi, e ogni volta che Naruto stava per riuscire a reggere quella seria di esercizi così da poter almeno sfiorare il suo maestro, questi o aumentava i pesi sul corpo del ragazzo o aumentava la serie di esercizi che si dovevano svolgere prima dell'incontro di taijutsu, e quello era solo il programma per la mattina...

L'unica cosa che il ragazzo ricevette dopo le sue lamentele, fu un sonoro sbuffo da parte del maestro ormai stanco delle lamentele del ragazzo, forse avrebbe dovuto togliergli i pesi ed eliminare il sigillo che limitava il suo chakra per fargli osservare i suoi risultati, ma in quel caso avrebbe iniziato a vantarsi e la cosa sarebbe stata perfino peggiore, quindi cercò di farglielo capire a parole.

J:- Ascolta ragazzo, quello che stiamo facendo non è inutile, le tue uniche caratteristiche sopra la media sono la resistenza e la quantità di chakra, quindi prima di insegnarti nuovi ninjutsu dobbiamo fari diventare forte in quello in cui sei carente, hai compreso ora il perché dei pesi e del limitatore di chakra?- Il vecchio porco era speranzoso nell'essere riuscito a far comprendere al biondino il perché di quella prima fase di addestramento, solo quanto avrebbe superato il livello che aveva quando ha lasciato il villaggio avendo indosso i pesi, i due avrebbe potuto allenarsi seriamente...

Naruto aveva capito, aveva capito di essere debole, per ogni standard possibile, quindi l'unica cosa che poteva fare era migliorarsi, e diventare più forte... Così a malincuore, abbandonò i suoi propositi litigiosi verso il suo maestro e tornò goffamente e lentamente all'attacco, il combattimento sarebbe durato un'altra ora e lui in quel lasso di tempo avrebbe cercato di sconfiggere l'eremita a tutti i costi...

Finalmente la giornata era finita, l'Uzumaki era sfinito dopo la mattinata ad esercitare il fisico, il pomeriggio aveva dovuto, nonostante il limitatore di chakra, che ostacolava di molto il suo controllo e la quantità di chakra utilizzabile, tentare di eseguire dei rasengan senza l'ausilio dei kagebushin, la tecnica era stata fatta senza questi e senza questi anche lui l'avrebbe dovuta eseguire, su questo Jiraya era stato intransigente, se fino a poco tempo addietro, gli era andato bene quell'espediente per poter vincere la scommessa con Tsunade ora il ragazzo doveva riuscire a fare ciò da solo, senza trucchi.

La cena fu abbondante ed allegra, il maestro ad insaputa dell'allievo si compiaceva dei traguardi che il ragazzo stava raggiungendo in così poco tempo, con altri sei mesi di addestramento avrebbe potuto raggiungere la stessa velocità di un jonin, la caparbietà e la voglia di migliorare di quel ragazzo erano in coniabili, così per potersi congratulare con lui, Jiraya prese un ghiacciolo, lo spezzò e lo porse all'allievo, dall'inizio dell'allenamento Naruto si era dovuto mettere pure a dieta, e ora poteva consumare i ramen a stento tre volte a settimana, per non parlare di dolci e fritti che erano proibiti nel peggiore dei modi...

J:.- Bravo ragazzo te lo sei proprio meritato- disse il ninja con un sorriso stampato sul volto

il ragazzo che ormai era stramazzato al suolo, pronto a togliersi quei fastidiosi pesi (solo quando dormiva se li poteva togliere) rispose solo:
N: -Uff non ce la faccio più... -Poi guardano il maestro e afferrando in malo modo il ghiacciolo aggiunse- pensi che basti così poco per farti perdonare?- il tono con cui era stata detta la frase era pieno della classica finta rabbia del ragazzo che svanì subito dopo, perché questi si era fiondato a divorare quel dolce, tanto agognato.

Jiraya sorriso felice vendendolo in quello stato di agitazione per un semplice ghiacciolo, e disse velocemente

J: Ah dimenticavo, da domani dovrai fare altri 5km nella maratona e hai mez'ora in meno per concluderla.

Detto questo, senza neanche aspettare la risposta del biondo, che era ancora di spalle tutto felice per il gocciolo, si avvolse istantaneamente nelle coperte per iniziare a dormire, o almeno per far finta di fare ciò.

Naruto, che era al settimo cielo per quel piccolo sgarro alla regola concessogli dal mastro, al sentire quelle parole inghiottì il dolce tutto intero compreso il legnetto quasi strozzandosi, per poi fiondarsi sul letto del maestro per cercare spiegazioni, per l'ennesima volta si era fatto giocare dal maestro che lo aveva ammansito con uno sgarro alla regola e per poi dargli una mazzata mentre era distratto, ma purtroppo ormai era stato fregato e il giorno dopo avrebbe dovuto appesantire ancora di più il suo già estenuante allenamento.



bene questo era il primo capitolo spero vi sia piaciuto, non succede nulla di che, questa è la prima fase dell'allenamento, nei prossimi capitoli le altre due
  
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