Wendy si stava
occupando di guarire
le sue ferite quando Levy si accorse che Lucy e Cana si allontanavano
assieme;
si chiese dove fossero dirette mentre per un istante la gelosia le
punse il
cuore. Lucy era la sua migliore amica, quella con cui aveva legato di
più,
nonostante fosse alla gilda da meno tempo di tutti, e le faceva male
vederla
così affiatata con qualcuno che non fosse se stessa.
Scosse la testa
allontanando quei
pensieri quando si rese conto della fila che si era formata dietro di
lei in attesa
delle cure della piccola Dragon Slayer; Gajeel in particolare le stava
immediatamente dietro e non potè trattenere il sorriso che
le illuminò il
volto.
D’un
tratto, Erza si diresse verso
di loro, calamitando le attenzioni grazie a un’uniforme da
infermiera che
lasciava davvero poco spazio all’immaginazione.
“Wendy,
diamoci il cambio”, esordì
Titania armandosi di cartelletta.
Wendy
sbarrò gli occhi confusa
tanto dall’abbigliamento di Erza quanto dalla richiesta del
tutto fuori luogo. “Erza-san,
quell'uniforme... un'infermiera?!”
“Tu
non hai poteri curativi!”,
esclamò Charle, infastidita da quell’intromissione
in una sfera che era
esclusiva della sua amica.
“La
differenza fra le abilità non
conta durante una battaglia, Wendy. E' il tuo cuore che viene messo
alla
prova”, sorrise Erza mostrando la sua solita sicurezza.
“Battaglia?”.
La Sacerdotessa
del Cielo era a dir
poco scioccata, chiedendosi perché mai Erza parlasse di
qualsiasi cosa come se
si trattasse di una battaglia. Guarire le persone lo era davvero?! La
paura
cominciò a prendere il posto dell’indecisione
mentre ponderava le sue parole.
La qual cosa non sfuggì a Charle che cominciava davvero a
perdere la pazienza.
“Ehi!
Smettila di spaventare Wendy!”,
esclamò l’exceed bianca, ormai al culmine della
sopportazione.
Levy rivolse uno
sguardo sconsolato
a Erza che stava sedendosi su un cassa accavallando le gambe in maniera
decisamente provocante. “Eccola che comincia...”,
si lasciò sfuggire con un
sospiro.
Gli uomini della
gilda si fecero
improvvisamente attenti alle parole della maga guerriera, attratti da
quelle
movenze come le api dai fiori. Titania stava sfoderando tutto il suo
sex appeal
e loro pendevano dalle sue labbra. “Adesso, ditemi
coraggio... dov'è che fa
male? Dovrei abbassare la temperatura prima? O preferite
un'iniezione?”.
Gray le rivolse
un’occhiata
indecifrabile: era impossibile capire se fosse disturbato da quella
faccenda
oppure ammaliato anche lui come tutti gli uomini nei paraggi.
“Grandioso,
che sta succedendo...?”,
disse tra i denti.
Gajeel accanto a
lui fissava Erza
con l’unico occhio lasciato scoperto dalle fasciature.
“Tutto questo è un
casino”, disse nonostante si avvicinasse anche lui
imperterrito alla donna.
Non
passò molto tempo che gran
parte degli uomini della gilda si ritrovarono dal chiedere le gentili
cure di
Wendy alla fila davanti a Erza in quelle insolite vesti provocatorie. E
non
passò nemmeno molto tempo prima che iniziassero a litigare
tra loro come cani
attorno all’osso.
“Rispettate
la coda, dannazione!”
“Mettetevi
in fila, bastardi!”
Charle rivolse
loro il suo miglior
sguardo di biasimo e disgusto. “Maschi!”,
esclamò mentre Levy tentava in ogni
modo di risollevare il morale di Wendy.
“E-ehi...
in fondo ti farà bene
riposare un po'”, disse tentando di non urtare i suoi
sentimenti. “Giusto?”.
Wendy restava a
testa china,
fissando quelle mani con cui fino a pochi momenti prima stava guarendo
le
ferite dei suoi nakama; non riusciva proprio a capire come potesse Erza
essere
una guaritrice migliore di lei. “E’…
è perchè il mio seno è così
piccolo?”.
Levy
portò immediatamente le mani a
coprirsi i seni, sentendosi improvvisamente chiamata in causa. Era
consapevole
di essere l’unica ‘piatta’ della gilda ma
sentirselo ricordare era sempre un
trauma.
In quel preciso
istante Erza
afferrò Gray e Gajeel per legarli insieme in una massa
informe di fasciature il
cui scopo sembrava essere chiaro soltanto nella sua mente.
“Tendere le
fasciature è molto più difficile di quanto
possiate pensare!”, esclamò, forse
tentando di giustificare quell’azione del tutto insensata.
L’ennesimo,
fortissimo strattone
strappò a Gray e Gajeel un urlo di dolore. “Stai
cercando di ucciderci?!”,
gridarono all’unisono, stretti in un abbraccio del tutto
inconsapevole e
indesiderato, il tutto sotto gli occhi sbarrati di Juvia e Levy.
La maga
dell’acqua torturava un
fazzoletto con i denti, sforzandosi di non versare quelle lacrime che
dispettosamente le riempivano gli occhi. “Gray-sama... allora
preferisci essere
punito piuttosto che punire gli altri! Juvia è
scioccata!”, esclamò, ancora
ferita dal rifiuto che aveva ricevuto alla richiesta di essere punita
dal suo
amato Gray-sama.
Levy rivolse al
suo drago uno
sguardo che definire minaccioso sarebbe sembrato un eufemismo;
“Gajeel…”, disse,
e più che un richiamo sembrò un basso ringhio
degno di quelli del suo compagno
[1].
Quel suono fece
correre un brivido
ghiacciato lungo la schiena dell’uomo in questione che si
voltò, rigido come un
automa, a guardare negli occhi la proprietaria di quella vocina
solitamente
dolce e gentile.
“L-Levy…
ecco… non è come pensi!”.
“Stupido
Gajeel!”, strillò dandogli
le spalle nel momento in cui Natsu e Lucy tornavano al campo, mano
nella mano.
Quella vista le
fece dimenticare la
rabbia per qualche momento, la mente troppo occupata a elaborare quello
che
stava vedendo: non si era nemmeno accorta che Natsu fosse sparito e
adesso
tornava da chissà dove con Lucy, si tenevano per mano e si
guardavano in un
modo… forse correva troppo con la fantasia ma quegli sguardi
le sembravano
inequivocabili.
Lucy la
notò a sua volta e
bisbigliò qualcosa a Natsu che le sorrise annuendo: la maga
bionda sciolse le
loro mani intrecciate e si avvicinò di corsa a Levy,
abbracciandola. “Devo
raccontarti una cosa, Levy-chan!”, esclamò con un
sorriso enorme a distenderle
i tratti. Rialzando lo sguardo, però, notò Gajeel
nelle grinfie di Erza e il
cipiglio poco raccomandabile di Levy. “Te la racconto
dopo… vuoi un consiglio?
C’è una fonte curativa poco lontano dal campo
e… funziona bene per molte cose”,
rise arrossendo leggermente.
Levy
annuì, accennando un sorriso e
rivolse un’ultima occhiata furente al Dragon Slayer di Ferro
prima di
allontanarsi correndo nella direzione che le aveva appena indicato Lucy.
“Stupido,
stupido, stupido!”, strillò
Levy colpendo l’acqua come se avesse davanti Gajeel e non il
suo stesso
riflesso. “Solo perché lei è
così dotata!”, sbuffò immergendosi
nell’acqua fino
al mento.
La fonte era
davvero miracolosa,
doveva darne atto a Lucy; ma era tanto curiosa di capire cosa era
successo di
tanto eccitante da farla tornare con quello sguardo brillante e mano
nella mano
con Natsu. Un pensiero le fulminò la mente e
scattò in piedi, quasi strillando.
“Che sia come penso?!”.
Un rumore di
passi la fece voltare
verso il sentiero e lì vide Gajeel che andava verso di lei,
togliendosi con
nonchalance un indumento a ogni passo. “Se ti riferisci al
fatto che intendo
fare il bagno anche io, sì, è come
pensi”.
Levy fu talmente
stupita da quella
vista e dalle sue parole che restò immobile a fissarlo fin
quando non fu che a
pochi centimetri da lei; solo allora sembrò ricordarsi di
arrossire e abbassare
lo sguardo. Pessima idea, considerata la totale mancanza di vestiti di
entrambi.
“Che
c’è, Erza ha finito di
curarti?!”, sbuffò incrociando le braccia al petto
e voltandosi di schiena,
inconsapevole dello sguardo totalmente adorante che Gajeel stava
dedicando al
suo corpicino.
“La
coniglietta mi ha consigliato
di venire qui”, disse posandole le mani sui fianchi per
poterla trascinare
contro di sè. “Direi che è stato un
ottimo consiglio, sto molto meglio adesso.
Devo ricordarmi di ringraziarla”.
Levy
sussultò sentendo il freddo
metallo che ornava gli avambracci di Gajeel sfiorarle la pelle. Senza
preoccuparsi di essere delicata, si liberò della sua stretta
e andò a sedersi
un po’ più in là, immergendosi di nuovo
nell’acqua. “Puoi andarci anche adesso,
e ringrazia anche Erza già che ci sei”.
Gajeel
sogghignò raggiungendola e
si inginocchiò davanti a lei. “Sei gelosa,
gamberetto?”.
“Chi,
io? E dovrei essere gelosa di
un buzzurro totalmente privo di tatto, sgarbato, che pensa solo a
combattere e…
oh!”, si bloccò sentendosi trascinare nella presa
ferrea di Gajeel fino a
trovarsi con il seno premuto contro il suo torace, intrappolata fra le
sue braccia.
“Sei
gelosa”, affermò il Dragon
Slayer trattenendosi dal ridere ancora. “Credi davvero che mi
interessi Erza o
chiunque altra più prosperosa di te? Dimmi, chi ho
accompagnato all’esame?”.
“M-me…”.
“Esatto
te. Sarò anche un buzzurro
totalmente privo di tatto, sgarbato, che pensa solo a
combattere”, ridacchiò
facendole il verso, “ma ci vedo perfettamente e ho preferito
comunque un
gamberetto petulante che non immaginavo potesse essere tanto
gelosa”.
Levy
chinò lo sguardo, lievemente
dispiaciuta della scenata che aveva messo su.
“Gajeel… mi dispiace io… davvero
non ti interessa se sono così…
così…”.
Gajeel le fece
scorrere le mani
lungo la schiena fino a posarle sul suo sedere sodo.
“Davvero. Preferisco
questo”, ghignò scoprendo i canini in una maniera
che la fece rabbrividire e le
strappò un urletto a metà tra lo scandalizzato e
il compiaciuto. “Preferisco
te… Levy”.
Le
soffiò il suo nome sulle labbra
prima di intrappolarle in un bacio molto poco casto e decisamente
focoso, cui
Levy non potè impedirsi di rispondere con tutta se stessa;
doveva proprio
ammetterlo, si era innamorata dell’unica persona che non
avrebbe mai immaginato
al suo fianco.
Si
lasciò trascinare a cavalcioni
sulle gambe di lui mentre giocherellava con quei capelli
così lunghi e così
neri, come la notte più fonda; e Gajeel dal canto suo non
stette certo a
chiederle il permesso prima di lasciar vagare le mani su quel corpo
piccolo – e
per quanto lo riguardava perfetto – che aveva fra le braccia.
In effetti, non
le chiese il
permesso nemmeno quando si fece strada dentro di lei, strappandole un
gemito di
puro piacere e uno sguardo languido che gli fece perdere ogni barlume
di
lucidità. Levy gli cinse i fianchi con le gambe,
facendoglisi più vicina, nel
tentativo di porre più pelle possibile a contatto con quella
di Gajeel. Il Dragon
Slayer lasciò le sue labbra per dedicarsi al suo candido
collo, nelle orecchie
soltanto i loro ansiti che riempirono l’aria, facendogli
desiderare di
affondare in lei, ancora e ancora, fino a raggiungere insieme
l’apice del
piacere.
Si distese
contro l’argine per
riprendere fiato, tenendola distesa su di sé, restando
dentro di lei. “Levy…”.
“Zitto”.
Quella risposta
lo fece sussultare.
“Io pensavo… speravo che lo volessi anche
tu”.
“Certo
che è così”, disse Levy, spostandosi
quel tanto che bastava per sciogliere il contatto fra loro.
“Sono ancora
arrabbiata con te”.
“Insomma
gamberetto! Che diavolo
devo fare per farti capire che di Erza non me ne frega niente se non
come
avversaria?!”.
“Sei
tu quello che deve farsi
perdonare, trovalo tu il modo”.
Gajeel si
avventò sulle sue labbra
con un ringhio, baciandola fino a toglierle il fiato, lasciandola
confusa e
ansimante a guardarlo. “Non mi vedrai mai baciare
Titania”.
Levy sorrise,
poggiando la fronte
contro la sua e gli mise le mani sul viso. “Lo spero per te,
caro il mio drago”.
“Qualcosa
non va, Lucy?”, chiese
Natsu vedendo la sua compagna fissare il sentiero che attraversava il
bosco con
un sorriso alquanto ebete.
“No,
è tutto a posto!”, sorrise
Lucy tornando a prestare attenzione a Natsu. “Stavo solo
pensando… Gajeel non
torna; quella fonte è davvero miracolosa!”.
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Ok. Lo so che
probabilmente i miei
deliri non li sopportate più ma non è colpa mia!
Non basta Mashima, adesso
anche i produttori dell’anime si mettono d’impegno
per farmi fantasticare come
una fangirl impazzita!
[1] Tutta questa
parte, infatti, è
un riassunto di ciò che è accaduto nella seconda
parte dell’episodio 120 dell’anime,
ho dovuto scriverlo visto che nel manga non è presente e non
so quanti di voi
lo seguano :)
E lo so,
è solo una memorabile scop…
niente, non voglio essere volgare ma leggetela come side-story
dell’altra mia
storia Nella terra delle fate (evviva ci sono riuscita, sono meno impedita di quello che pensavo XD) e alcuni punti oscuri saranno chiariti
(Natsu e Lucy insieme
per intenderci XD). E proprio come quella, è soltanto una
storiella hot senza
pretese se non quella di divertirvi e divertire me!
Grazie mille
come sempre se avete
letto fin qua e grazie doppiamente se vi va di dirmi cosa ne pensate ^^