Fanfic su artisti musicali > Muse
Segui la storia  |       
Autore: Cee4    04/03/2012    3 recensioni
Innamorarsi di una rockstar: niente di pi๙ banale. Un viaggio atteso, un' amicizia partita da 'Butterflies and Hurricanes' e, ovviamente, i Muse e il loro universo al gran completo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi infilo in un corridoio color panna acida.

Saluto in ordine di apparizione un uomo bello pienotto  che mi pare di non conoscere, due giornalisti e  tre ragazze abbastanza carine ma vestite inquietantemente  in pendant .

Arrivato!

Apro la porta della toilette dei signori.


“ Bells sei qui? ”, sbraito.
    

Uno, due, tre.


“ Bellsssss ”.




“ Eccomi, eccomi ”, gli rispondo  uscendo.




“ Rispondere prima di farmi consumare il fiato no, eh? ”.  E sghignazza  pure.




“  Dai, su! Ti fa bene ai polmoni ”.




“ Si, come no?!  Katie mi ha mandato alla ricerca del suo tesoruccio perduto ”. Adesso sghignazzo io.




“  E subito sei venuto al cesso ”, sottolineo sarcasticamente.




“ Giเ ”.




Metto le mani perfettamente allineate  appena sotto il rubinetto.

Mi sciacquo anche il viso.




“ Ti vuoi sbrigare? ”.
Si asciuga con estrema lentezza le mani mentre sul mento scorre ancora una goccia d’acqua.




“ Dommeh un attimo, cavolo ”.




“ Alice ่  sola e … ”.




“ … e  il fatto che io ci metta due secondi in pi๙ per rinfrescarmi non influenza minimamente le intenzioni di eventuali molestatori . Non preoccuparti: nessuno te la porta via ”.




“ Bells ti rendi conto? Hai appena detto ‘rinfrescarmi’  ”, sottolineo.
“ Giเ per passare del tempo con Alice ci vuole un’ impegnativa organizzazione logistica, poi ti ci metti pure tu con crisi esistenziali  varie e disparate ”.




“ Quali crisi esistenziali?  Ti ricordo che siamo in un bagno. Che si fa in un bagno? Io che sono venuto a fare in questo bagno? Ho espletato  delle semplici operazioni fisiologiche ”.




Ecco che inizia a gesticolare e sbiascicare in maniera meno comprensibile del solito.  

“ Si, si, ma  ่ tutta la serata che sei nervoso, sulle spine, insofferente  ”.




“ Sono solo un po’ preoccupato e stanco. Ieri non ho chiuso occhio ”.




“ Tu e le tue preoccupazioni che non si sa bene da dove arrivino e dove vadano a finire! Se ่ per l’album,  ricordati che se si rivelerเ una cagata immensa  puoi sempre ripiegare su … che ne so … su … tipo …  un allevamento di polli ”, sdrammatizzo.

“ Andiamo ”,  lo prendo per il braccio trascinandolo fuori dal bagno.




 “ Do-o-mm ”, lo afferro per un lembo della giacca, “ C’ ่ una cosa, una cosa che mi ่ successa.  Non se posso dirtela o … ”.




Mi giro verso di lui, fermandomi al centro del corridoio, proprio un paio di metri prima di arrivare in sala.
“ Sappiamo entrambi che me la dirai lo stesso.  Taglia corto ”.




“  Prima, quando … quando hanno spento le luci … ”.




“ Ho presente.  Allora? ”.




“ Mi sono scontrato con una persona, una donna. Veramente ่ lei che mi ่ venuta addosso. Comunque … l’ho baciata ”.




“ Asp… Scusa?  Ripeti ”.




“ Questa tizia mi ่ venuta addosso e ha appoggiato il suo viso contro il mio ”.




“ E tu le hai infilato la lingua in bocca per sbaglio ”.




“ Prima abbiamo parlato dei vecchi tempi e … ”.




“ Scommetto che,  alla fine,  si scopre che ti ho indotto io a fare certe cose.  Almeno sei sicuro fosse una donna? Sai al buio! E se fosse stata una come quella cinquantenne ampiamente rifatta che ci stava parlando del suo atelier prima della premiazione? Oddio: alquanto comico ”.




“ Non trovo niente di comico nelle tue fantasiose ipotesi sull’identitเ che sono assolutamente inesatte e non compatibili con la realtเ dei fatti ”.




“ Ma l’hai anche palpata allora? ”.

Vorrei guardarlo con aria di forte disapprovazione, ma non ci riesco.




“ Un po’,  ma, appena ่ successo tutto questo casino,  sono scappato nel cesso ”.




“ Afferrato.  Ti copro io con la tua signora.  Questo bacio con la sconosciuta finisce direttamente  nella vasta gamma di ‘ incidenti non previsti causa ubriachezza’  ”.
 
Matt guarda in basso e scuote la testa.

“  Non dirmi che ti ่ piaciuto? ”.




“  B่, ehm  ”, sminuisco, “ Senza vedere la sua faccia, senza sentire la sua voce mi ha scosso. ศ stato un attimo nulla pi๙ ”.




“ Quello che si ่ scosso o ่ il tuo stomaco visto che hai bevuto tanto e mangiato poco o qualcosa che si trova l์ dentro nei tuoi pantaloni nuovi  ”, gli dico assestandogli due gomitate al fianco destro.




“ Con te non si pu๒ parlare. Mi stupisco ancora del perch่ continui a raccontarti le cose ”.




“ E a chi le diresti se no? ”.




“ Dire cosa? ”, prorompe Kate accostata ad Alice.




“ Che tra poco si torna a casa ”, le rispondo  dandole un bacio sulla guancia.





……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..





Dominic mi  mostra il braccio invitandomi ad afferrarlo.

Quel bacio perso nella mancanza di corrente elettrica pu๒ essere considerato una delle conseguenze inequivocabili  della mia sbadataggine genomica.
Si,  deve essere cos์, ่ cos์.
Punto.
Pertanto nessun racconto a Bea n้ a Dominic, neanche una parziale veritเ.
Capito, Alice?




“ ศ ora di andare mia dolce lady ”, le sussurro impazientemente .

“ Matt, Katie voi che fate? ”.




K. :  “ Tesoro vogliamo andare pure noi? ”.




M. :  “ Va bene ”.




K. : “ Perch้ non prendiamo la stessa macchina? Tanto Alice stanotte rimane da Dommeh vero? ”.




Questo sorriso ammiccante  mi mette leggermente a disagio.
Tenta di fare comunella anche se  ci conosciamo da appena un paio d’ore.

In fondo un po’ tutti mi hanno accolto in maniera gentile e disponibile.
 Quindi niente pregiudizi verso Kate. Certo  la discrezione non sembra essere il suo forte.




“ Sicuro. Alice  viene da me! ”.  ศ tutta la sera che aspetto.




M. : “ Ok, allora andiamo ”.




………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………





Dispongo in perfetto ordine sul comodino accanto al letto tachipirina, una bottiglia d’acqua con un bicchiere e un bel piatto di frutta fresca.

Mi siedo sul letto accanto a lui porgendogli  il termometro.


“ Su, misurati la febbre e non fare capricci ”, dico perentoriamente posando le mie labbra sulla sua fronte abbastanza calda.




“ Ti ho detto che sto bene ”, la rassicuro per la milionesima volta.




“ Dominic vuoi farmi arrabbiare?!  Ti devi riposare punto e  basta ”.




“ Avrei voluto fare quella bella passeggiata che avevamo progettato ad Hyde Park ”, prendo spazientito il termometro dalle sue mani.




“ E se poi mi svieni? ”.




“ Per una semplice febbricola?  Basta  il pieno di integratori e altri farmaci per risolvere il problema. Come credi abbia fatto durante i tour? ”.




“ Appunto. Non sei ancora in tour e fra qualche settimana iniziano interviste e cose simili, giusto? Quindi massimo riposo. E, poi,  fino ad ora,  non hai avuto a che fare con me ”, declamo piena di soddisfazione.




La prendo per la vita tirandola a me.

“ Forse hai ragione tu ”.

Strofino la guancia contro il suo viso in cerca di coccole.

“ Mi piace questo tuo gioco del paziente-dottoressa ”.




Il suo  fiato vicino al collo e le mani che iniziano a esplorare  i centimetri  della mia pelle.

“ Sei un diavoletto ”.  

Lo bacio.  
Questa volta sulla bocca, lievemente.

“Tieni, bevi un po’ di succo d’arancia ”, mi distacco  alzandomi rapidamente.




Sorseggio poco a poco.

Alice ่ seduta sul pouf cremisi comprato in Giappone un paio di anni fa insieme a una lampada fatta di conchiglie che ho lasciato a LA .

Mi guarda e sorride.

“ Che c’่? ”.




“  I tuoi occhi ”.




Si morde le labbra rosso ciliegia.




“ Quando penso di averne capito il colore, scopro di aver sbagliato. Prima o poi lo capir๒, credo ”.




Cavolo!

Se non mi ricordo male...

Bells , intento ad accordare una chitarra, proprio prima di una delle nostre prime volte su un palco, mi disse una cosa del genere


“ Io, invece, la prima volta che abbiamo parlato ho pensato  quanto fossero scuri i tuoi occhi, non solo nel colore ma proprio profondi e… ”.




“ Dominic, stai iniziando a sragionare per la febbre ”.

Mi avvicino e gli prendo il termometro controllando la temperatura:  38, 1 ฐ C.

“  Dominic, sappiamo entrambi che la prima cosa che hai fissato di me non sono stati esattamente gli occhi ”.




“  Forse ho guardato un po’ pi๙ gi๙ ”, le indico il petto, “ e poi il tuo lato B, ma giusto un pochino  ”.




“ Mi piaci di pi๙ quando sei sincero ”.


Il citofono.

 Vado e clicco il pulsante d’apertura per poi tornare da Dominic.




“ Alice, chi ่? ”.  Domanda retorica dal momento  che c’่ un ampio margine di probabilitเ che si tratti di lui.





…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..





“ Ciao moribondo ”, esclamo entrando nella stanza.




“ Bellamy sei un idiota ”, gli rispondo sbrigativamente con aria offesa.




“  Come sei gentile. Ciao Alice. Non ci vediamo da un bel po’ ”.




Annuisco.  “ Da un paio di mesi  ”.




“ Ah giเ. Da quella serata ”. Giเ quella sera.




“ Si ”, concludo velocemente  al pensiero del blackout.

Uno degli istanti pi๙ bui della mia vita, letteralmente e metaforicamente parlando.




“ Si, si dacci un taglio Bells. Ora che hai visto come sto, puoi anche girare i tacchi e andartene ”.




Gli do tre o quattro colpetti. “ Bel modo di trattare  gli amici ”.




“ Va bene, va bene ”, mi sistemo il cuscino dietro la schiena, “ Su, Matt,  fammi vedere  che hai in mano ”.




“ Questi?! Si tratta di un progetto per un palco. Pensando che ti sarebbe piaciuto… ”, apro i fogli che ho nella cartellina, “ Ali  mi serve anche un tuo parere ”.




Mi avvicino a quello che da capezzale di Dominic ่ diventato il tavolo dei progetti folli di Matt.

Sbircio un po’ tutto.

Con gli occhi traslucidi di commozione e gioia: “ Ma ่ … ่… ”.




“ Eclettico, bizzarro? ”, mi suggerisce il moretto mentre Dominic lo asseconda  con un mezzo sorriso.




“ Molto da Muse ”, proclamo io ponendo fine a un estenuante catalogo di attributi.




“ Comunque ”, mi rivolgo a Dom e Alice riponendo i fogli, “ ora devi rimetterti e da quanto io possa vedere hai un’ eccellente assistenza ”.




“ Forse anche fin troppo puntigliosa! ”, gli rispondo indicando la mia Blu-dress.




“ Se lo vuoi proprio sapere non lo faccio solo per te, ma anche perch้ non aspetto altro che ascoltare le nuove canzoni ”.

Faccio una linguaccia a Dominic che sbuffa.




“ Lo vedi Matt con che esigente calcolatrice opportunista  ho a che fare?! ”.




“ Veramente mi hai cercato tu caro ”.
“ Io vi lascio. Esco a fare la spesa visto che quando il signorino Howard  ่  malato invece di mancare d’appetito, mangia  a dismisura ”.




“ Vado anch’io. Se vuoi ti accompagno per un pezzo di strada. Sono a piedi ”, le propongo.




“ Matt non ti disturbare ”.




“ Alice, non preoccuparti . Tanto deve farsi un po’ i muscoli e smaltire la ciccia in eccesso ”, esclamo spietato.




“ Va bene ”.

Do  un bacio a Dominic e mi incammino con Matt verso la porta.

“ Torno presto e mi raccomando non guardare troppa televisione ”.




“ Signors์ ”.

Li saluto entrambi sventolando la mano profusamente.





………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………





“ Ok, credo di aver preso tutto ”, affermo appagata  uscendo dal market.




“ Direi ”, le indico le due grosse buste che si ostina a portare da sola.




“ Il tuo amico  deve mangiare  in modo sano ed equilibrato con il giusto apporto di vitamine ”, sentenzio mentre i manici di una busta si attorcigliano attorno alle dita stringendole.
Odio quando mi succede.




Colpisco tre volte la sua testa e le sorrido. “ Lo so, lo so che ti preoccupi per lui e per questo … si, insomma te ne siamo tutti grati ”.




Guarda per terra e arriccia le labbra sottili come per fischiare.




“Allora”, cambio discorso, “ ti trasferisci a Londra, eh? ”.




“ Tra un mese per uno scambio di quasi un anno ”, sospiro, “ Fortunatamente ho trovato un appartamento piccolino ma ben collegato con l’universitเ e, soprattutto, che non sa di umido e muffa ”.




“ Ti rendi conto che cos์ ferisci il mio amor di patria? ”.




“ B่, visto che voi Inglesi snobbate le italiche genti,  direi che questo mi ่ altamente concesso ”.




“ Non generalizzare: io sono particolarmente affezionato all’ Italia ”, le rispondo serio e un po’ indispettito.




“ Sarเ, ma questo straordinario affetto  non lo dai a vedere . Ad esempio, quando  bisbigli con quell’altro, il biondino per intenderci, beffandovi visibilmente di me ”.




“ Il fatto ่ che sei tremendamente buffa quando ti esce spontaneamente dalla bocca un’espressione in italiano e poi ti correggi immediatamente con un perfetto accento  British ”.




“ Capisco, capisco ”.




“ A proposito ”, stringo la cartellina, “ per il tour … ”.




“ Non ti preoccupare questa persona buffa non ha intenzione di seguirvi stile palla al piede ”.




“ Perch้ no? Davvero farebbe piacere a tutti che tu … ”.




“ Dovrei essere il buffone di corte o la nuova attrazione con la quale divertirsi?!  Ci sono il trasloco, le lezioni,  il tirocinio. Non sono portata per gli spostamenti continui e, soprattutto, le cose con Dominic devono funzionare bene anche quando io non ci sono. Il tour ่ una realtเ alternativa, un caos in cui bisogna faticare per mantenere la stabilitเ quotidiana ”.




“ Allora sarเ una prova d’amore? ”.




“ Mettiamola pure cos์ ”.

Prendo un pacchetto blu  da una delle due buste e lo apro.

“ Vuoi? ”.




Prende un biscotto con al centro della crema al cioccolato, staccandone i lati.

“ Lo mangi cos์? ”.




“ Lo so che ่ una cosa spudoratamente  da bambini, ma mi piace lasciare la parte della crema per ultima, la mia preferita, invece di mordere entrambe le parti contemporaneamente ”.




Prendo un biscotto e provo anch’io.
Non si stacca.




Lo vedo armeggiare con quel povero biscotto.
Tenero nel suo modo di essere incapace e maldestro.

“ Dammi qua. Ma ่ mai possibile che siate degli imbranati colossali! Prima Dominic, poi tu. Chris ่ l’unico che si salva. Beata Kelly! ”.

“ Ecco fatto, tieni ”.




“  Guarda che mi sono perfezionato molto con il tempo, specialmente nell’ultimo periodo, tra avvitamenti di biberon e cambio pannolini …  Dommeh un po’ meno, ma un miglioramento c’่ stato ”, le dico leccando la crema.




“ L’avrei voluto conoscere il Dominic di una decina d’anni fa: ‘uno scricciolo timido e ingenuo a cui si infuocavano le guance perennemente’ a detta di Kelly ”.




“ Ti ha raccontato tutto allora ”.




“ Quasi. Ha omesso volentieri le parti deprecabili ”.




“ Allora le parti migliori non le conosci ”.




Scuoto la testa.

“ So di non sapere e mi va bene cos์ ”.




Chiara e diretta come al solito.

“ Bene,  anche perch้ una volta mi hanno detto che la conoscenza… ”.




“ Porta sofferenza ”, continuo io, “  Vecchio aneddoto ”.



 
“ Brava fangirl! ”, addento l’ultimo pezzo di biscotto.




“ Che fai? Sfotti? ”. Gli metto appositamente il broncio.





“ No, no, ma all’inizio ่ stato un po’ imbarazzante  parlare con te di certe cose.  Cio่, nel senso che  tu hai la tua visione della nostra musica e del resto ”.  





Visto che sembra essere il pomeriggio delle confessioni.  “ Di sicuro ad essere imbarazzati siamo stati in due ”.




“ Mi conforta ”.

Rido prendendo il telefono in mano.




“ Inoltre, sorvolando sul comprensibile shock dei miei nel conoscere Dominic, la persona pi๙ imbarazzata di tutta questa situazione, a rigor di logica, ่ stata Bea. L’hai indubbiamente sconvolta ”.




“ Giเ, ricordo. Ricordo anche come guardava storto Dommeh ”.




“ Ma no,  ่ solo uno scudo di difesa iniziale, la solita protezione nei miei confronti,  dotazione accessoria dell’amicizia ”, gli rispondo.
 B. : la fortuna di avere aiuto e rimprovero sempre a portata di mano.




Faccio cenno di s์ con il capo comprendendo a pieno, forse fin troppo, cosa voglia dire.

Il  suo viso.
La coda morbida in cui sono raccolti i capelli mi lascia intravedere sprazzi  del suo collo circondato da una collana.
Occhi ordinariamente scuri, ma che di ordinario nell’intensitเ con cui mi mettono a fuoco non hanno niente.
Il labbro inferiore leggermente macchiato di crema.

“ Attenta…”.




Evito una donna che fa jogging e piego il piede in dentro prendendo una storta epocale.

Afferro  la felpa di Matt per non finire con le ginocchia sbucciate contro l’asfalto.




La tengo ferma  tirandola su.




ศ come… come … No, no, non pu๒ essere.




La stessa sensazione di quella serata.
Alice risale lentamente scorrendo tra le mie mani.


 

Mi afferra il volto e avvicina la sua bocca.
Non pu๒ essere stato lui quella volta.
No, no, no.
 
Perch้ mai avrebbe fatto una cosa del genere.




E se fosse stata lei nel buio di quella sera.

Le passo la mano sulla bocca.


“ Avevi dei rimasugli del biscotto di prima. Salva e pulita! ”.




Cosa?
Mi stacco immediatamente.

“ Grazie Matt. Ehm… Ci vediamo presto. Vado. Devo mettere queste cose in frigo. Dominic ่ solo. Ciao. Grazie per la compagnia ”.




Attraversa in un lampo la strada complice la luce verde del semaforo.  

Si gira lievemente.  

E se fosse lei.  




La coda dell’occhio incrocia la figura ferma di Matt, ancora  sorpreso dalla mia istintiva uscita di scena.

E se fosse lui.





Oh, blackout, now this glow has come
what are you trying to tell me I don’t  know  

Blackout, Anna Calvi





……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….





ศ passato un po’ di tempo, un po’ tanto forse, e questo capitolo ่ un incrocio tra una cagata pazzesca e un orribile pastrocchio.

Ringrazio tutti/e quelli/e che inaspettatamente reggono tale mia produzione.

Ringrazio  GiulyParawhore ,BlackHolesAndRevelations, HeySoulSister__.

Una nota speciale per  Roby e un saluto generale alla pianta del piede destro di S. che mi maledisse, mi maledice, mi maledirเ.

A tutte quelle strane notti in cui si mescolano discorsi inverosimili e sonnolenza acuta.

Alla prossima.
Ange














 
Mi infilo in un corridoio color panna acida.

Saluto in ordine di apparizione un uomo bello pienotto  che mi pare di non conoscere, due giornalisti e  tre ragazze abbastanza carine ma vestite inquietantemente  in pendant .

Arrivato!

Apro la porta della toilette dei signori.


“ Bells sei qui? ”, sbraito.
   

Uno, due, tre.


“ Bellsssss ”.




“ Eccomi, eccomi ”, gli rispondo  uscendo.




“ Rispondere prima di farmi consumare il fiato no, eh? ”.  E sghignazza  pure.




“  Dai, su! Ti fa bene ai polmoni ”.




“ Si, come no?!  Katie mi ha mandato alla ricerca del suo tesoruccio perduto ”. Adesso sghignazzo io.




“  E subito sei venuto al cesso ”, sottolineo sarcasticamente.




“ Giเ ”.




Metto le mani perfettamente allineate  appena sotto il rubinetto.

Mi sciacquo anche il viso.




“ Ti vuoi sbrigare? ”.
Si asciuga con estrema lentezza le mani mentre sul mento scorre ancora una goccia d’acqua.




“ Dommeh un attimo, cavolo ”.




“ Alice ่  sola e … ”.




“ … e  il fatto che io ci metta due secondi in pi๙ per rinfrescarmi non influenza minimamente le intenzioni di eventuali molestatori . Non preoccuparti: nessuno te la porta via ”.




“ Bells ti rendi conto? Hai appena detto ‘rinfrescarmi’  ”, sottolineo.
“ Giเ per passare del tempo con Alice ci vuole un’ impegnativa organizzazione logistica, poi ti ci metti pure tu con crisi esistenziali  varie e disparate ”.




“ Quali crisi esistenziali?  Ti ricordo che siamo in un bagno. Che si fa in un bagno? Io che sono venuto a fare in questo bagno? Ho espletato  delle semplici operazioni fisiologiche ”.




Ecco che inizia a gesticolare e sbiascicare in maniera meno comprensibile del solito. 

“ Si, si, ma  ่ tutta la serata che sei nervoso, sulle spine, insofferente  ”.




“ Sono solo un po’ preoccupato e stanco. Ieri non ho chiuso occhio ”.




“ Tu e le tue preoccupazioni che non si sa bene da dove arrivino e dove vadano a finire! Se ่ per l’album,  ricordati che se si rivelerเ una cagata immensa  puoi sempre ripiegare su … che ne so … su … tipo …  un allevamento di polli ”, sdrammatizzo.

“ Andiamo ”,  lo prendo per il braccio trascinandolo fuori dal bagno.




 “ Do-o-mm ”, lo afferro per un lembo della giacca, “ C’ ่ una cosa, una cosa che mi ่ successa.  Non se posso dirtela o … ”.




Mi giro verso di lui, fermandomi al centro del corridoio, proprio un paio di metri prima di arrivare in sala.
“ Sappiamo entrambi che me la dirai lo stesso.  Taglia corto ”.




“  Prima, quando … quando hanno spento le luci … ”.




“ Ho presente.  Allora? ”.




“ Mi sono scontrato con una persona, una donna. Veramente ่ lei che mi ่ venuta addosso. Comunque … l’ho baciata ”.




“ Asp… Scusa?  Ripeti ”.




“ Questa tizia mi ่ venuta addosso e ha appoggiato il suo viso contro il mio ”.




“ E tu le hai infilato la lingua in bocca per sbaglio ”.




“ Prima abbiamo parlato dei vecchi tempi e … ”.




“ Scommetto che,  alla fine,  si scopre che ti ho indotto io a fare certe cose.  Almeno sei sicuro fosse una donna? Sai al buio! E se fosse stata una come quella cinquantenne ampiamente rifatta che ci stava parlando del suo atelier prima della premiazione? Oddio: alquanto comico ”.




“ Non trovo niente di comico nelle tue fantasiose ipotesi sull’identitเ che sono assolutamente inesatte e non compatibili con la realtเ dei fatti ”.




“ Ma l’hai anche palpata allora? ”.

Vorrei guardarlo con aria di forte disapprovazione, ma non ci riesco.




“ Un po’,  ma, appena ่ successo tutto questo casino,  sono scappato nel cesso ”.




“ Afferrato.  Ti copro io con la tua signora.  Questo bacio con la sconosciuta finisce direttamente  nella vasta gamma di ‘ incidenti non previsti causa ubriachezza’  ”.
 
Matt guarda in basso e scuote la testa.

“  Non dirmi che ti ่ piaciuto? ”.




“  B่, ehm  ”, sminuisco, “ Senza vedere la sua faccia, senza sentire la sua voce mi ha scosso. ศ stato un attimo nulla pi๙ ”.




“ Quello che si ่ scosso o ่ il tuo stomaco visto che hai bevuto tanto e mangiato poco o qualcosa che si trova l์ dentro nei tuoi pantaloni nuovi  ”, gli dico assestandogli due gomitate al fianco destro.




“ Con te non si pu๒ parlare. Mi stupisco ancora del perch่ continui a raccontarti le cose ”.




“ E a chi le diresti se no? ”.




“ Dire cosa? ”, prorompe Kate accostata ad Alice.




“ Che tra poco si torna a casa ”, le rispondo  dandole un bacio sulla guancia.





……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..





Dominic mi  mostra il braccio invitandomi ad afferrarlo.

Quel bacio perso nella mancanza di corrente elettrica pu๒ essere considerato una delle conseguenze inequivocabili  della mia sbadataggine genomica.
Si,  deve essere cos์, ่ cos์.
Punto.
Pertanto nessun racconto a Bea n้ a Dominic, neanche una parziale veritเ.
Capito, Alice?




“ ศ ora di andare mia dolce lady ”, le sussurro impazientemente .

“ Matt, Katie voi che fate? ”.




K. :  “ Tesoro vogliamo andare pure noi? ”.




M. :  “ Va bene ”.




K. : “ Perch้ non prendiamo la stessa macchina? Tanto Alice stanotte rimane da Dommeh vero? ”.




Questo sorriso ammiccante  mi mette leggermente a disagio.
Tenta di fare comunella anche se  ci conosciamo da appena un paio d’ore.

In fondo un po’ tutti mi hanno accolto in maniera gentile e disponibile.
 Quindi niente pregiudizi verso Kate. Certo  la discrezione non sembra essere il suo forte.




“ Sicuro. Alice  viene da me! ”.  ศ tutta la sera che aspetto.




M. : “ Ok, allora andiamo ”.




………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………





Dispongo in perfetto ordine sul comodino accanto al letto tachipirina, una bottiglia d’acqua con un bicchiere e un bel piatto di frutta fresca.

Mi siedo sul letto accanto a lui porgendogli  il termometro.


“ Su, misurati la febbre e non fare capricci ”, dico perentoriamente posando le mie labbra sulla sua fronte abbastanza calda.




“ Ti ho detto che sto bene ”, la rassicuro per la milionesima volta.




“ Dominic vuoi farmi arrabbiare?!  Ti devi riposare punto e  basta ”.




“ Avrei voluto fare quella bella passeggiata che avevamo progettato ad Hyde Park ”, prendo spazientito il termometro dalle sue mani.




“ E se poi mi svieni? ”.




“ Per una semplice febbricola?  Basta  il pieno di integratori e altri farmaci per risolvere il problema. Come credi abbia fatto durante i tour? ”.




“ Appunto. Non sei ancora in tour e fra qualche settimana iniziano interviste e cose simili, giusto? Quindi massimo riposo. E, poi,  fino ad ora,  non hai avuto a che fare con me ”, declamo piena di soddisfazione.




La prendo per la vita tirandola a me.

“ Forse hai ragione tu ”.

Strofino la guancia contro il suo viso in cerca di coccole.

“ Mi piace questo tuo gioco del paziente-dottoressa ”.




Il suo  fiato vicino al collo e le mani che iniziano a esplorare  i centimetri  della mia pelle.

“ Sei un diavoletto ”. 

Lo bacio. 
Questa volta sulla bocca, lievemente.

“Tieni, bevi un po’ di succo d’arancia ”, mi distacco  alzandomi rapidamente.




Sorseggio poco a poco.

Alice ่ seduta sul pouf cremisi comprato in Giappone un paio di anni fa insieme a una lampada fatta di conchiglie che ho lasciato a LA .

Mi guarda e sorride.

“ Che c’่? ”.




“  I tuoi occhi ”.




Si morde le labbra rosso ciliegia.




“ Quando penso di averne capito il colore, scopro di aver sbagliato. Prima o poi lo capir๒, credo ”.




Cavolo!

Se non mi ricordo male...

Bells , intento ad accordare una chitarra, proprio prima di una delle nostre prime volte su un palco, mi disse una cosa del genere


“ Io, invece, la prima volta che abbiamo parlato ho pensato  quanto fossero scuri i tuoi occhi, non solo nel colore ma proprio profondi e… ”.




“ Dominic, stai iniziando a sragionare per la febbre ”.

Mi avvicino e gli prendo il termometro controllando la temperatura:  38, 1 ฐ C.

“  Dominic, sappiamo entrambi che la prima cosa che hai fissato di me non sono stati esattamente gli occhi ”.




“  Forse ho guardato un po’ pi๙ gi๙ ”, le indico il petto, “ e poi il tuo lato B, ma giusto un pochino  ”.




“ Mi piaci di pi๙ quando sei sincero ”.


Il citofono.

 Vado e clicco il pulsante d’apertura per poi tornare da Dominic.




“ Alice, chi ่? ”.  Domanda retorica dal momento  che c’่ un ampio margine di probabilitเ che si tratti di lui.





…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..





“ Ciao moribondo ”, esclamo entrando nella stanza.




“ Bellamy sei un idiota ”, gli rispondo sbrigativamente con aria offesa.




“  Come sei gentile. Ciao Alice. Non ci vediamo da un bel po’ ”.




Annuisco.  “ Da un paio di mesi  ”.




“ Ah giเ. Da quella serata ”. Giเ quella sera.




“ Si ”, concludo velocemente  al pensiero del blackout.

Uno degli istanti pi๙ bui della mia vita, letteralmente e metaforicamente parlando.




“ Si, si dacci un taglio Bells. Ora che hai visto come sto, puoi anche girare i tacchi e andartene ”.




Gli do tre o quattro colpetti. “ Bel modo di trattare  gli amici ”.




“ Va bene, va bene ”, mi sistemo il cuscino dietro la schiena, “ Su, Matt,  fammi vedere  che hai in mano ”.




“ Questi?! Si tratta di un progetto per un palco. Pensando che ti sarebbe piaciuto… ”, apro i fogli che ho nella cartellina, “ Ali  mi serve anche un tuo parere ”.




Mi avvicino a quello che da capezzale di Dominic ่ diventato il tavolo dei progetti folli di Matt.

Sbircio un po’ tutto.

Con gli occhi traslucidi di commozione e gioia: “ Ma ่ … ่… ”.




“ Eclettico, bizzarro? ”, mi suggerisce il moretto mentre Dominic lo asseconda  con un mezzo sorriso.




“ Molto da Muse ”, proclamo io ponendo fine a un estenuante catalogo di attributi.




“ Comunque ”, mi rivolgo a Dom e Alice riponendo i fogli, “ ora devi rimetterti e da quanto io possa vedere hai un’ eccellente assistenza ”.




“ Forse anche fin troppo puntigliosa! ”, gli rispondo indicando la mia Blu-dress.




“ Se lo vuoi proprio sapere non lo faccio solo per te, ma anche perch้ non aspetto altro che ascoltare le nuove canzoni ”.

Faccio una linguaccia a Dominic che sbuffa.




“ Lo vedi Matt con che esigente calcolatrice opportunista  ho a che fare?! ”.




“ Veramente mi hai cercato tu caro ”.
“ Io vi lascio. Esco a fare la spesa visto che quando il signorino Howard  ่  malato invece di mancare d’appetito, mangia  a dismisura ”.




“ Vado anch’io. Se vuoi ti accompagno per un pezzo di strada. Sono a piedi ”, le propongo.




“ Matt non ti disturbare ”.




“ Alice, non preoccuparti . Tanto deve farsi un po’ i muscoli e smaltire la ciccia in eccesso ”, esclamo spietato.




“ Va bene ”.

Do  un bacio a Dominic e mi incammino con Matt verso la porta.

“ Torno presto e mi raccomando non guardare troppa televisione ”.




“ Signors์ ”.

Li saluto entrambi sventolando la mano profusamente.





………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………





“ Ok, credo di aver preso tutto ”, affermo appagata  uscendo dal market.




“ Direi ”, le indico le due grosse buste che si ostina a portare da sola.




“ Il tuo amico  deve mangiare  in modo sano ed equilibrato con il giusto apporto di vitamine ”, sentenzio mentre i manici di una busta si attorcigliano attorno alle dita stringendole.
Odio quando mi succede.




Colpisco tre volte la sua testa e le sorrido. “ Lo so, lo so che ti preoccupi per lui e per questo … si, insomma te ne siamo tutti grati ”.




Guarda per terra e arriccia le labbra sottili come per fischiare.




“Allora”, cambio discorso, “ ti trasferisci a Londra, eh? ”.




“ Tra un mese per uno scambio di quasi un anno ”, sospiro, “ Fortunatamente ho trovato un appartamento piccolino ma ben collegato con l’universitเ e, soprattutto, che non sa di umido e muffa ”.




“ Ti rendi conto che cos์ ferisci il mio amor di patria? ”.




“ B่, visto che voi Inglesi snobbate le italiche genti,  direi che questo mi ่ altamente concesso ”.




“ Non generalizzare: io sono particolarmente affezionato all’ Italia ”, le rispondo serio e un po’ indispettito.




“ Sarเ, ma questo straordinario affetto  non lo dai a vedere . Ad esempio, quando  bisbigli con quell’altro, il biondino per intenderci, beffandovi visibilmente di me ”.




“ Il fatto ่ che sei tremendamente buffa quando ti esce spontaneamente dalla bocca un’espressione in italiano e poi ti correggi immediatamente con un perfetto accento  British ”.




“ Capisco, capisco ”.




“ A proposito ”, stringo la cartellina, “ per il tour … ”.




“ Non ti preoccupare questa persona buffa non ha intenzione di seguirvi stile palla al piede ”.




“ Perch้ no? Davvero farebbe piacere a tutti che tu … ”.




“ Dovrei essere il buffone di corte o la nuova attrazione con la quale divertirsi?!  Ci sono il trasloco, le lezioni,  il tirocinio. Non sono portata per gli spostamenti continui e, soprattutto, le cose con Dominic devono funzionare bene anche quando io non ci sono. Il tour ่ una realtเ alternativa, un caos in cui bisogna faticare per mantenere la stabilitเ quotidiana ”.




“ Allora sarเ una prova d’amore? ”.




“ Mettiamola pure cos์ ”.

Prendo un pacchetto blu  da una delle due buste e lo apro.

“ Vuoi? ”.




Prende un biscotto con al centro della crema al cioccolato, staccandone i lati.

“ Lo mangi cos์? ”.




“ Lo so che ่ una cosa spudoratamente  da bambini, ma mi piace lasciare la parte della crema per ultima, la mia preferita, invece di mordere entrambe le parti contemporaneamente ”.




Prendo un biscotto e provo anch’io.
Non si stacca.




Lo vedo armeggiare con quel povero biscotto.
Tenero nel suo modo di essere incapace e maldestro.

“ Dammi qua. Ma ่ mai possibile che siate degli imbranati colossali! Prima Dominic, poi tu. Chris ่ l’unico che si salva. Beata Kelly! ”.

“ Ecco fatto, tieni ”.




“  Guarda che mi sono perfezionato molto con il tempo, specialmente nell’ultimo periodo, tra avvitamenti di biberon e cambio pannolini …  Dommeh un po’ meno, ma un miglioramento c’่ stato ”, le dico leccando la crema.




“ L’avrei voluto conoscere il Dominic di una decina d’anni fa: ‘uno scricciolo timido e ingenuo a cui si infuocavano le guance perennemente’ a detta di Kelly ”.




“ Ti ha raccontato tutto allora ”.




“ Quasi. Ha omesso volentieri le parti deprecabili ”.




“ Allora le parti migliori non le conosci ”.




Scuoto la testa.

“ So di non sapere e mi va bene cos์ ”.




Chiara e diretta come al solito.

“ Bene,  anche perch้ una volta mi hanno detto che la conoscenza… ”.




“ Porta sofferenza ”, continuo io, “  Vecchio aneddoto ”.



 
“ Brava fangirl! ”, addento l’ultimo pezzo di biscotto.




“ Che fai? Sfotti? ”. Gli metto appositamente il broncio.





“ No, no, ma all’inizio ่ stato un po’ imbarazzante  parlare con te di certe cose.  Cio่, nel senso che  tu hai la tua visione della nostra musica e del resto ”. 





Visto che sembra essere il pomeriggio delle confessioni.  “ Di sicuro ad essere imbarazzati siamo stati in due ”.




“ Mi conforta ”.

Rido prendendo il telefono in mano.




“ Inoltre, sorvolando sul comprensibile shock dei miei nel conoscere Dominic, la persona pi๙ imbarazzata di tutta questa situazione, a rigor di logica, ่ stata Bea. L’hai indubbiamente sconvolta ”.




“ Giเ, ricordo. Ricordo anche come guardava storto Dommeh ”.




“ Ma no,  ่ solo uno scudo di difesa iniziale, la solita protezione nei miei confronti,  dotazione accessoria dell’amicizia ”, gli rispondo.
 B. : la fortuna di avere aiuto e rimprovero sempre a portata di mano.




Faccio cenno di s์ con il capo comprendendo a pieno, forse fin troppo, cosa voglia dire.

Il  suo viso.
La coda morbida in cui sono raccolti i capelli mi lascia intravedere sprazzi  del suo collo circondato da una collana.
Occhi ordinariamente scuri, ma che di ordinario nell’intensitเ con cui mi mettono a fuoco non hanno niente.
Il labbro inferiore leggermente macchiato di crema.

“ Attenta…”.




Evito una donna che fa jogging e piego il piede in dentro prendendo una storta epocale.

Afferro  la felpa di Matt per non finire con le ginocchia sbucciate contro l’asfalto.




La tengo ferma  tirandola su.




ศ come… come … No, no, non pu๒ essere.




La stessa sensazione di quella serata.
Alice risale lentamente scorrendo tra le mie mani.


 

Mi afferra il volto e avvicina la sua bocca.
Non pu๒ essere stato lui quella volta.
No, no, no.
 
Perch้ mai avrebbe fatto una cosa del genere.




E se fosse stata lei nel buio di quella sera.

Le passo la mano sulla bocca.


“ Avevi dei rimasugli del biscotto di prima. Salva e pulita! ”.




Cosa?
Mi stacco immediatamente.

“ Grazie Matt. Ehm… Ci vediamo presto. Vado. Devo mettere queste cose in frigo. Dominic ่ solo. Ciao. Grazie per la compagnia ”.




Attraversa in un lampo la strada complice la luce verde del semaforo. 

Si gira lievemente. 

E se fosse lei. 




La coda dell’occhio incrocia la figura ferma di Matt, ancora  sorpreso dalla mia istintiva uscita di scena.

E se fosse lui.





Oh, blackout, now this glow has come
what are you trying to tell me I don’t  know 

Blackout, Anna Calvi





……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….





ศ passato un po’ di tempo, un po’ tanto forse, e questo capitolo ่ un incrocio tra una cagata pazzesca e un orribile pastrocchio.

Ringrazio tutti/e quelli/e che inaspettatamente reggono tale mia produzione.

Ringrazio  GiulyParawhore ,BlackHolesAndRevelations, HeySoulSister__.

Una nota speciale per  Roby e un saluto generale alla pianta del piede destro di S. che mi maledisse, mi maledice, mi maledirเ.

A tutte quelle strane notti in cui si mescolano discorsi inverosimili e sonnolenza acuta.

Alla prossima.
Ange














 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Muse / Vai alla pagina dell'autore: Cee4