Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast
Segui la storia  |       
Autore: Cherie__    04/03/2012    3 recensioni
- Allora... Io sono Junhyung, ma questo lo sai già -
- No, non lo so -
- Come scusa? -
- Hai capito bene. Non so chi sei, non so cosa fai, non so niente di te. E tanto per chiarire, non mi interessa. E poi come fai a sapere dove abito e come mi chiamo? Come fai a sapere chi sono? -
- Questi sono i vantaggi di essere famosi - Rispose prontamente lui, neanche lontanamente scosso dalle parole di Shin
- Me ne infischio dei vostri dannati vantaggi! -
- Ascolta bene - Disse con calma - Tu d'ora in poi, sei la mia ragazza -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Cap. 12

Seduta su quel campo asfaltato, osservava il paesaggio circostante.
Eri lì da ormai un'ora, e stava cominciando già a sudare. Nonostante i capelli stretti in una coda di cavallo e i pantaloncini corti, il Sole non le dava pace.
Sarebbe potuta sciogliersi come un ghiacciolo da un momento all'altro, e da quell'istante il suo fantasma avrebbe cominciato a tormentare Jun per tutta la sua vita.
Shin sorrise divertita da quel pensiero, giocherellando con la palla da basket.
- Ma quanto tempo ci mette? - Sussurrò piano, un timido venticello le accarezzava il viso.
- Eccomi -
Jun comparse alle sue spalle all'improvviso, lanciandole addosso un piccolo asciugamano. La ragazza si voltò di scatto, trovandosi davanti un giocatore provetto.
Pantaloncini e T-shirt rosso fuoco, con tanto di numero sulla maglia. Sulla schiena spuntava il suo nome, a caratteri cubitali.
Esibizionista.
Stava indossando una fascia sulla fronte, polsini in tinta con la tuta. Parlare delle scarpe sarebbe inutile, vero?
- Ooh, un vero e proprio professionista! - Esclamò la giovane alzandosi - Sarà solo un'impressione? -
Jun le si avvicinò calmo, puntando lo sguardo sornione su di lei
- Beh, staremo a vedere! - Un sorrisetto gli spuntò sul volto, giusto il tempo per distrarla e toglierle la palla di mano.
Dannazione! Non poteva lasciarsi fregare come una bambina!
Jun si posizionò esattamente al centro del campo, per poi prendere la mira e tirare a canestro.
Dentro. Shin lo guarda senza fiato, sorpresa della bravura del Diavolo. Ma lei avrebbe vinto sicuramente, non doveva perdere!
- Ammetto che te la cavi, ma... - Cominciò, sottraendogli di nuovo la palla - Niente a confronto con me! -
La lanciò, mettendola a canestro.
- Anche tu sei brava, ragazzina - Ammise lui, rimanendo immobile al suo posto
- Ragazzina a chi?! - Gli urlò, lanciandogli il pallone - Vincerò! -
Jun scoppiò a ridere divertito, le lacrime agli occhi. Era impazzito o cosa?
- Scommettiamo, allora - Disse tornando serio - Se vinco io, sarai la mia assistente personale per una settimana; mentre se vinci tu... -
- ...Sarai il mio! - Affermò decisa, pregustando già la vittoria
- Ok, perfetto -
Le allungò la mano per suggellare l'accordo
- Anzi, sarò buono. Se vinco, ti porterò anche al Luna Park! -
Shin rimase impietrita, con la mano stretta in quella di Jun. Pregò vivamente che non ci fosse la casa delle Streghe, o sarebbe morta d'infarto. Una morte improvvisa e dolorosa.
La giovane deglutì a fatica, limitandosi a fare un breve cenno del capo
- Amerai la casa delle Streghe! -
Quasi non scoppiò a piangere. Che sapesse leggere anche nel pensiero adesso?
Con le gambe molli raggiunse il centro del campo, il cuore a mille. O la vittoria, o l'infarto.
- Ok, sono pronta! -
Jun lanciò il pallone in aria, e con uno slancio Shin riuscì ad afferrarlo. Cominciò a correre verso il canestro, iniziando a mirare.
Ok, uno, due, tre
- Canestro! - Urlò in preda alla gioia. Iniziò a saltellare per il campo contenta, lo sguardo fisso sullo strano sorriso che Jun aveva sul viso
- Posso iniziare a giocare sul serio adesso? - Disse sorridente, correndo verso la giovane
- Cos... -
Le tolse la palla di mano con una facilità assurda, non lasciandole nemmeno il tempo di finire di parlare
- Pari -
La giovane si voltò scoraggiata, guardando il ragazzo giocherellare con il pallone. Sembrava un bambino intento a divertirsi innocentemente, ma bastava guardarlo negli occhi per vedere spuntare il Diavolo che era in lui.
- Non tirartela più di tanto, hai fatto solo un punto!-
- Il primo di una lunga serie! -
Continuarono a giocare per ore, il sudore che imperlava i loro visi. Erano davvero stanchi. Da un momento all'altro Shin sarebbe stramazzata terra per poi non alzarsi più.
Correvano da una parte all'altra del campo, con il sole che sbatteva sui loro corpi scattanti. Sembravano giocare a rincorrersi, in una infinita corsa per la vittoria.
Facevano punti su punti, il canestro sembrava essere anch'esso sfinito. Jun, con i capelli completamente bagnati e le goccioline che gli rigavano il viso, non esultava neache più.
- E-ecco... Chi fa questo punto, vince - La voce spezzata dalla stanchezza le giunse lieve - Dai, vieni -
Shin quasi non trisciò su quell'asfalto rovente, raggiungendo il centro del campo. Se le sue gambe avrebbero potuto parlate, chissà quante gliene avrebbe dette.
Uno difronte all'altro, la palla che prontamente divideva quelle figure accaldate. Shin respirava a fatica, neanche Jun riusciva a controllarsi.
La ragazza si mise in posizione, la tensione sfarzava l'aria come una spada tagliente.
Jun invece rimase immobile, il pallone stretto tra le mani e un piccolo sorriso mal celato sul viso.
- Che diav... - Cominciò, preoccupata dalla sua espressione
Jun non rispose, si limitò solo a scostare leggermente l'oggetto che separava i loro corpi. Poi, quando i loro visi furono abbastanza vicini da potersi sfiorare, le poggiò un delicato bacio sulla guancia, a pochi centimentri dalla bocca.
Shin rimase paralizzata, il cuore che le andava a mille. Le gambe cedettero improvvisamente, facendola atterrare sul terreno.
Il ragazzo invece camminò tranquillamente verso il canestro, per poi lanciare e segnare il punto della vittoria.
Una passeggiata verso la vittoria.
- Ho vinto! - Disse lui contento, inginocchiandosi dietro la giovane rossa come un peperone - Capito? -
- I-io... - Bofonchiò imbarazzata, portandosi le mani al viso - Così non vale! Tu... Tu.. Tu mi hai... -
Jun la prese dalle spalle e la tirò con forza, facendola allungare completamente, con la testa sulle sue gambe
- Io cosa? - Le chiese malizioso, incontrando lo sguardo interdetto della perdente
- Lo sai benissimo cosa hai fatto! -
- Mmm... - Disse, facendo finta di ricordare - Rinfrescami la memoria -
- Tu... Mi hai dato un bacio -
- E dove? - Continuava imperterrito con quel tono, sicuro di averla ormai in pugno. E aveva proprio ragione.
Shin si indicò l'angolo delle labbra con il dito tremante. A sua volta il ragazzo scoppiò a ridere, scostando la sua mano.
- Qui dici? - Domandò, sfiorandole il punto esatto - Cavolo. Ho sbagliato di qualche millimetro -
La giovane ebbe un sussulto, gli occhi sgranati dalla sorpresa di vedere e sentire un Jun così.. Audace. Non che non lo fosse mai stato, era certa di quel lato del suo carattere. Quello che la sorprendeva era il fatto che stesse durando così a lungo.
- Fammi alzare, dai - Mormorò piano, cercando inutilmente di drizzarsi
- No no. Non vai da nessuna parte, anche perchè devo rimediare al mio piccolo errore -
- Non credo sia una buona idea, ecco io... -
Quando le sue labbra stavano pericolosamente avvinandosi, Shin si portò timidamente le mani sulla bocca.
Il giovane si boccò di scatto, visibilmente scocciato da quell'azione.
- Ok, non farò niente - L'assicurò arrendevole
- Davvero? -
Jun annuì piano, e la povera "vittima" scostò le dita. Grande passo falso.
Prontamente le afferrò i polsi, tenendoli saldamente a terra. Era davvero in trappola adesso.
Si era lasciata fregare così facilmente!
Un sorriso sornione gli inscrespò le labbra, fiero del suo operato.
- Ecco, adesso posso rimediare... - Le sussurrò, incontrando la bocca di Shin. Un brivido le percorse la schiena, nell'esatto istante in cui le loro labbra si fusero.
Nonostante fosse in quella scomoda posizione, la sensanzione piacevole che l'avvolgeva la riempiva completamente.
Persino i capelli umidi di sudore di Jun sugli occhi le davano piacere. Molto probabilmente qualsiasi cosa che lo rigaurdava l'attirava come una calamita.
Sentì i polsi liberarsi da quella morsa, ma restarano immobili, come incantati.
La ragazza sollevò impercettibilmente il collo per non perdere il contatto. Voleva averne ancora e ancora.
Ma cosa le prendeva, tutto d'un tratto? Quella sensazione bruciante in gola, il caldo che fino a poco prima la colpiva non c'era più. Era sparito tutto, tutto ciò che non riguardava quella figura chinata su di lei.
Quando si staccarono, potestò silenziosamente, avrebbe passato intere giornate in quella posizione.
Neanche l'ardente asfalto era poi così scomodo.
Jun esitò un secondo sulle sue labbra, rimanendo immobile con le labbra leggermente dischiuse.
Le serrò improvvisamente, alzando il capo. Fece un lungo sospiro, per poi posare lo sguardo sulla ragazza ancora a bocca aperta.
- Chiudi la bocca o ci entreranno le mosche - Le consigliò, alzandole la testa dalle sue gambe.
- Cos'era? - Chiese lei senza fiato, guardandosi intorno spaesata
- Non lo so neanch'io - Rispose semplicemente, stiracchiandosi pigramente - Facciamo finta che non sia successo niente -
Shin si alzò di scatto, voltandosi verso di lui
- Come puoi chiedermi una cosa così? Non è neanche la prima volta che mi baci, ben tre! - Gli urlò in preda all'ira, non lo sopportava più
- Tre? -
La giovane si bloccò, ricordando il bacio a fior di labbra che le sembrava di aver ricevuto.
- Più o meno... - Cercò di recuperare, le pareva stupido accusarlo di una cosa di cui non aveva prove
- Non ricordo nessuna terza volta, forse ti stai sbagliando con qualcun altro -
Non seppe più cosa risponedere, limitandosi a chiudere l'argomento con un silenzio tombale.
- Io devo andare - Disse cominciando a racattare le sue cose - Ho un'intervista e sono anche in ritardo -
- Ma.. Io che faccio? -
- Che ne so.. Vai a trovare Bae, se ti va -
- Bae? -
- Si, ha presente il tuo barista? -
- Ah, si! Oggi è il suo giorno libero, potrei chiedergli di uscire -
Jun le fermò il braccio d'improvviso, impedendole di prendere il telefono
- Forse è meglio se vieni con me, non vorrei disturbare il povero Bae -
- Non credo lo disturberò, sarà molto contento invece -
- No! Ormai è deciso, verrai con me -
 
Arrivarono a destinazione alle due pomeriggio, ma nonostante l'ora le nuvole avevano già cominciato a coprire quel cielo dapprima limpido.
Dopo aver parcheggiato entrarono in un edificio vetrato, gremito di persone che correvano da una parte all'altra.
Jun si affrettò verso un ascensore, pigiando il pulsante per il quinto piano.
Il suono tintinnante fece scattare le porte, e il ragazzo non perse tempo ad attraversarle con una Shin ansimante al seguito.
- Junhyung! Da questa parte! -
In due minuti si ritrovarono accerchiati da una mandria imbufalita di truccatori e parrucchieri.
Forse erano un tantino in ritardo.
- Insomma, sono brava ma non so ancora fare i miracoli! - Gli urlò una donna armata di matita e fondotinta - Siediti... E questa chi è? -
- Lei è la mia ragazza - Disse accomodandosi - Nonchè la mia assistente personale -
Cavolo. Allora non si era dimenticato della scommessa. Ma la cosa più preoccupante era l'uscita al Luna Park. Uffa.
Shin si mise accanto al giovane, che docile si lasciava preparare.
Era così carino!
- Jun, ma io mi annio a non fare niente... Non me ne posso andare? -
- In quanto mia assistente, devi stare con me 24 ore su 24 -
- Ma non sto facendo niente! Sono imbambolata a guardarti truccare! -
Jun la guardò di sottecchi, mentre una ragazza gli piastrava silenziosamente i capelli
- Vuoi qualcosa da fare? - Le chiese piano, allungandogli la mano - Stringi la mia mano -
- Cosa? - Sbottò stranita da quella richiesta
- Beh, devi essere sicura che non mi manchi niente, comprese un pò di coccole -
La ragazza le afferrò indispettita la mano, stringendola piano. Sfruttamento, ecco cos'era. La cosa più insopportabile erano le occhiate sognanti delle ragazze che lo fissavano.
A quella vista, gliela strinse ancora di più, senza neanche accorgersene.
- Ecco fatto, puoi andare in studio -
Jun si alzò, liberando le dita dalle sue. Si avviò verso le telecamere, con Shin che lo seguiva come un cagnolino obbediente.
Quando stava per mettere piede dentro la sala, si voltò verso la giovane. Le diede un piccolo bacio sulla fronte, per poi tornare sui suoi passi.
- Io starei attenta, fossi in te - Una voce fin troppo bassa la fece tornare con i piedi per terra. Era quella di una ragazza bionda sui vent'anni, con degli occhietti vispi e vivaci
- Cosa intendi? -
- C'è una ragazza dello staff che ha messo gli occhi su di Jun e beh... Credo proprio che il suo interesse sia ricambiato -
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast / Vai alla pagina dell'autore: Cherie__