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Autore: Aperanna    04/03/2012    0 recensioni
«Non voglio che ti innamori, voglio solo che la smetti di fare la dura, Dee.»
Dee? Allora era serio, era veramente preoccupato per me.
Gli tolsi la sigaretta dalle dita e la schiacciai con le mie Converse nere.
«Ma io sono la tua stronza, non voglio cambiare!» finsi di piagnucolare e feci la boccuccia da cucciolo.
Lui mi si avvicino piano, e a pochi millimetri dal mio viso, sussurrò:
«Sei la mia stronza preferita.»
Sorrisi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Finiscila, Malik. Va a finire che poi me ne innamoro davvero e divento smielata e romantica!» dissi in modo sarcastico al ragazzo seduto di fianco a me.
«Magari è proprio quello che voglio.»
Spalancai gli occhi e gli diedi un leggero spintone.
«Vuoi che mi innamori di Horan? Ti hanno rapito gli alieni o sei davvero tu, Zayn Jawaad Malik?»
Zayn mi guardò e scoppiò a ridere sonoramente.
«Non voglio che ti innamori, voglio solo che la smetti di fare la dura, Dee.»
Dee? Allora era serio, era veramente preoccupato per me.
Gli tolsi la sigaretta dalle dita e la schiacciai con le mie Converse nere.
«Ma io sono la tua stronza, non voglio cambiare!» finsi di piagnucolare e feci la boccuccia da cucciolo.
Lui mi si avvicino piano, e a pochi millimetri dal mio viso, sussurrò:
«Sei la mia stronza preferita.»
Sorrisi.
 
«Zia, sono a casa!»
«Ciao Diana!»
Mi buttai sul divano.
«Tutto bene a scuola?»
Sbuffai.
«E’ una noia unica, ma lo sai, me la cavo.»
Mia zia sorrise e mi venne vicino per abbracciarmi.
«Sono tanto fiera di te, Diana.»
Mia zia era probabilmente la figura adulta più incisiva e significativa della mia vita, mi aveva presa nella sua famiglia quando avevo 8 anni. Mia mamma era morta di cancro, e mio padre non aveva resistito al dolore, perciò si era tolto la vita, abbandonando me e mia sorella Lexi, quando lei aveva solo 5 anni. Io e Lexi, oltre a legarci in modo dissolubile l’una all’altra, ci eravamo affezionate in modo sincero anche a mia zia e alla sua famiglia, io in modo particolare a mio cugino Liam, mio coetaneo. A tal proposito..
«Ma Liam?»
Mia zia si staccò e andò in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare.
«E’ uscito con una certa Katrina, dev’essere una vostra compagna» dice.
Scossi la testa con un mezzo sorriso.
Katrina era una ragazza del terzo anno, alta alta, magra magra, capelli biondi lunghi fino al fondoschiena, occhi verdi belli da sembrare finti. Già. L’ennesima ragazza-surf, così come le chiamavo io: tavole da surf con due occhi verdi applicati.
La raggiunsi in cucina e mi sedetti sullo sgabello, appoggiando i gomiti al bancone.
«Incredibile la fantasia di tuo figlio nello scegliere le ragazze.»
«Cosa intendi?»
«E’ la solita ragazza surf, che noia!» dissi con voce lamentosa.
Mia zia ridacchiò.
«Dovrà pur togliersi di testa la tua amica Danielle, no?»
Annuii.
«Ma questo non è il modo giusto per farlo, zia! Cerca ragazze che sono l’esatto opposto di Dan, ma così facendo non fa altro che stare ancora più male.»
«Ho cercato tante volte di dirglielo.» rispose la zia, allargando le braccia in segno di resa.
Mi porse un piatto con una piadina al cotto, e io mi ci avventai.
«Tu piuttosto? Nessuno spasimante all’orizzonte?» mi fece l’occhiolino.
Finii di masticare in tutta calma il mio boccone e poi le risposi.
«Naaa, lo sai che alla fine il mio cuore è solo per te zietta!» esclamai ridendo.
Rise anche lei, poi però si fece seria.
«Ma che ha Zayn che non va?»
Io tacqui e la fissai. Odiavo dover affrontare l’argomento Zayn con altre persone, perché era inspiegabile quello che c’era fra noi.
«Zia. Io amo Zayn Malik, te lo giuro, ma non è un amore convenzionale. Non è il mio ragazzo, e non voglio nemmeno che lo sia. Lo amo incondizionatamente, ma non in quel senso.»
Rimasi in silenzio e mia zia mi imitò. Speravo avesse capito.
«Sarà.» si limitò a commentare dopo qualche secondo.
Io sorrisi teneramente, capivo che fosse troppo complicato da capire e non pretendevo questo da mia zia. Mi bastava che accettasse quello che avevo detto e che mi supportasse.
La nostra conversazione fu allegramente interrotta da mio cugino Liam, che rientrò in casa urlando.
«Ma’, sono arrivato, sono in casa!»
«Ma va, non ti avevamo sentito Payne!» lo presi in giro, andandogli incontro per salutarlo.
«Ciao desaparecida» mi salutò schioccandomi un bacio sui capelli, «ultimamente hai passato più tempo a casa Malik che qua. Mi sei mancata»
Lo strinsi a me.
«Ora sono qui, piccolo panda pieno di nei!» mormorai accoccolandomi al suo petto.
Liam era l’unico uomo con cui mi concedevo questi gesti di affetto, con cui ero veramente tenera. Il mio rapporto con Zayn era di un altro livello, non avevamo nemmeno bisogno di alcune smancerie, perché anche in un insulto sapevo cogliere l’immenso amore che provavamo l’uno per l’altra.
«Allora, che mi dici di questa nuova ragazza surf? Katrina, vero?» lo stuzzicai, liberandomi dall’abbraccio.
Scosse la testa, permaloso.
«Si, Katrina. E’ davvero.. simpatica, sai? Non giudicare dalle apparenze.»
«Sembri convintissimo delle tue parole.» osservai fingendo serietà.
Ci guardammo per un attimo, poi Liam scoppiò a ridere.
«E va bene, non mi piace, lo ammetto, che rompipalle che sei, Carter!»
«Payne, ti conosco troppo bene.»
Lui annuì, poi si perse nei suoi pensieri.
Danielle,pensai.
«A chi pensi?» domandai con fare innocente.
Chinò la testa e mi rivolse uno sguardo di rimprovero.
«E’ una domanda retorica, ma mi piacerebbe comunque ricevere una risposta sincera. Tanto lo sai che ti becco sei mi racconti palle» lo incoraggiai.
«Penso a Danielle. Penso che non so di cosa mi facevo in quel periodo, penso che non so come abbiamo fatto a stare insieme.»
Sapevo che non stava rinnegando il suo amore per Danielle. Ne avevamo già parlato in precedenza; Liam non riusciva a capacitarsi di come una come Danielle, ballerina professionista, brava ragazza e bellissima donna, avesse potuto perdere la testa per lui. Quello era stato anche il motivo della rottura fra i due.
Sospirai.
«Ti voglio bene, smettila di pensare a queste cose che ti fai soltanto del male, cuginetto.»
Gli diedi una pacca sulla spalla e per tutta risposta mi fece un sorrisetto.
«Vado a mangiare, Dee, ho una fame che mi porta via.»
Sparì in cucina, e io andai filata in camera mia.
Misi l’iPod sull’amplificatore e lascia la riproduzione casuale.
Mi sedetti alla scrivania e appoggiai la testa sul piano di legno.
Perché tutti trovano l’amore e io no?
A volte la mia testa si riempiva di pensieri di quel genere, e mi odiavo profondamente in quei momenti. Non cercavo l’amore, non era ciò di cui avevo bisogno, eppure a volte mi trovavo, piena di dubbi, a chiedermi cosa ci fosse che non andava in me.
Stupida idiota.
Sapevo chi avrebbe potuto farmi scordare qualsiasi pensiero di questo tipo.
Maaaaal, io vado a farmi una doccia. Piombi qua all’improvviso che ho bisogno di te?
Cercai il contatto di Zayn fra i 211 contatti del mio BBM e glielo inviai, poi andai in bagno a lavarmi e rinfrescarmi sotto la doccia.
  Spazio autrice: Ecco a voi la vostra carotinaaa! Ragazzuoli belli, come primo capitolo non posso pretendere chissà che da me stessa, quindi comprenderò se non spenderete il vostro tempo a recensire, ma, se lo faceste.. awwww, mi fareste tanto tanto felice! Un bacione :3
  
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