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Autore: CottonBatu    06/10/2006    39 recensioni
“Hai bisogno di coccole?! Tu?!” rise lei, meravigliata.“Certo! Perchè...non ti sembro coccolabile?” Hermione sembrò rifletterci per un attimo.“Non saprei…” “Te lo dico io…sono il più coccolabile di tutti!” annuì lui convinto; le guance, le orecchie e il collo adorabilmente rosa.......Buona lettura^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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                       -.+*° Il tronchetto e l’orsacchiotto °*+.-      

 

Il pomeriggio trascorreva tranquillo nella Sala Comune Grifondoro.

Ron Weasley, tuttavia, sembrava alquanto…agitato.

 

Hermione, mi sento male” la ragazza spostò la sua attenzione dal suo perfettissimo compito di Incantesimi appena terminato, a Ron che le era seduto di fronte.

Inarcò il sopracciglio, guardandolo sfoderare la sua migliore espressione da cucciolo.

Harry, seduto accanto a Hermione, cominciò a sospettare di essere di troppo in quel contesto.

 

“E cosa dovrei fare io?!Ron si strinse nelle spalle, muovendosi nervosamente sulla sedia.

 

“Non lo so…” la guardò per un attimo, gli occhi chiarissimi spalancati più del solito in un atteggiamento da voglia-di-coccole.

Hermione distolse lo sguardo da lui, per tornare al suo compito, minimamente scalfita.

Ron si grattò una tempia, guardando interrogativo Harry, che decise saggiamente di non immischiarsi oltre, tornando svogliatamente a lavorare sul suo compito con una semplice alzata di spalle.

 

“Mi stai ignorando o sbaglio?!” chiese lui dopo un po’, notando che lei non dava alcun segno di risposta.

Hermione parve cadere dalle nuvole.

 

Cosa?”

 

“Ti ho detto che sto male! Fa qualcosa!” Hermione sbatté un paio di volte le palpebre, continuando a guardarlo fisso.

 

Cosa dovrei fare?” ripeté di nuovo lei.

 

Hermione…mi sento male!” ribadì lui, disperato.

Harry lo guardò quasi schifato dal patetico tentativo di attirare l’attenzione.

Lei sbuffò, guardandolo fisso.

Sotto lo sguardo dei due ragazzi, Hermione sospirò e poggiò la sua piuma sul tavolo, incrociando le mani sul foglio.

Sul viso, un’espressione più che irritata.

 

Ron…cosa dovrei fare, io, se tu stai male? in infermeria!” lui fece per aprire la bocca, ma ci ripensò subito, abbronciandosi di botto.

Harry rise, guadagnandosi un’occhiataccia dall’amico.

 

Rimasero qualche minuto in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri.

Poi Ron tornò alla carica.

 

“Ahia!” Harry e Hermione posarono lo sguardo su di lui, annoiati.

 

“Mi sono tagliato! Hermione, guarda! Guarda!” disse sporgendosi verso di lei e facendole vedere un minuscolo taglietto su un polpastrello. Hermione lo guardò basita, mentre Harry ridacchiava apertamente.

 

Ron che ti prende oggi?!” chiese Hermione una volta che lo vide scorticarsi appositamente il dito per farlo sanguinare.

Le orecchie di lui divennero rosa acceso.

In quel momento ad Harry sembrò un enorme bambinone che cercava di attirare l’attenzione della mamma. O della maestra carina.

Sì, la metafora con la maestra era decisamente più incisiva.

 

“Te l’ho detto che non mi sento bene oggi…” mormorò lui con voce strascicata, stiracchiandosi sul tavolo nella direzione di lei.

La boccetta d’inchiostro aperta vacillò pericolosamente vicino al compito appena terminato di Hermione.

 

E Harry in quel momento, guardandoli scambiarsi uno sguardo languido e speranzoso, capì che era giunta l’ora di aiutare Neville a cercare Oscar.

 

Si alzò dal tavolo, lanciando un sorrisone a Ron, e scompigliando i capelli a Hermione si avviò verso la poltroncina occupata da Neville che ripeteva al vento una formula sbagliata.

 

“Nev, vuoi che ti aiuti a cercare Oscar?” l’altro lo guardò interrogativo, sotto lo sguardo di Ron e Hermione.

 

“Io non ho perso Oscar!” Harry vacillò per un attimo.

Quello era forse il primo pomeriggio dopo diversi mesi in cui quel maledetto rospo non veniva perso da Neville.

 

“Allora…che ne dici se ti aiutassi a cercare qualcos’altro? Un libro…o…che so…una sciarpa!”

 

“Non ho perso nulla, Harry…” lui sbuffò, e lo sollevò per il maglione.  

 

“Allora tu aiuti me a cercare qualcosa!”

 

Cosa?” Harry lo fulminò.

Mai in tutti quegli anni, Neville era stato tanto reattivo e loquace.

 

Qualcosa!” sbottò lui trascinandolo oltre il buco del ritratto.

Ron e Hermione ora guardavano il punto in cui erano appena scomparsi Harry e Neville, sconcertati.  

 

Lui si schiarì la voce, lanciandole un sorrisone.

Lei lo guardò stranita.

 

“Voi maschi siete proprio strani…” borbottò poi, più a se stessa che a lui.

Ron la guardò.

 

“Invece voi ragazze siete sempre così gentili e carine con tutti…” Hermione lo guardò shockata.

 

“Mi prendi in giro?!Ron la fissò per un attimo.

 

“No!”

Ed Hermione, per un lunghissimo attimo…ci credette.

Poi si ricordò con chi stava parlando.

E gli rise in faccia.

 

Ron le scoccò un’occhiataccia, mettendo il broncio.

 

“Non cercare di adularmi Ron! Tanto il compito non te lo faccio copiare!” lui la fissò, disgustato.

 

“L’ho fatto il compito cosa credi?! Guarda!” il ragazzo sollevò un foglietto stropicciato pieno di cancellature e frasi smezzate.

 

“Sono stato bravo?” chiese innocentemente lui, sorridendole.

Per un momento, guardando quegli occhioni, lei fu quasi tentata di mentirgli.

Solo per un attimo, però.

 

Ron, questo pezzo di carta non aiuta a svalutare la mia tesi…”

 

“Come sei acida, Hermione…” borbottò lui corrucciato.

Lei lo fissò di sottecchi, divertita.

 

“…Insomma! Non mi tratti mai come dovresti! Proprio oggi che ho bisogno di coccole, mi distruggi in questa maniera!” Hermione sbatté varie volte le palpebre.

 

“Hai bisogno di coccole?! Tu?!” rise lei, meravigliata.

 

“Certo! Perchè...non ti sembro coccolabile?” Hermione sembrò rifletterci per un attimo.

 

“Non saprei…”

 

“Te lo dico io…sono il più coccolabile di tutti!” annuì lui convinto; le guance, le orecchie e il collo adorabilmente rosa.

 

Ok…”

 

“Non ti vedo convinta…vuoi provare?” azzardò lui, con sguardo innocente. Gli occhi di lei saettarono spalancati su di lui.

 

COSA?!”

 

“Vuoi provare a coccolarmi?” ripeté Ron, scattando in piedi.

Hermione non era credeva alle sue orecchie.

 

Vu-vuoi…vuoi che ti coccoli?!” il tono di voce di lei era tendenzialmente isterico.

 

“Mai coccolato nessuno?”

 

“Ehm…non che io ricordi…” lei si mosse a disagio e si guardò intorno.

Mai la Sala Comune era stata tanto deserta.

 

“Oh, ma sono sicuro sarai bravissima…tutti sanno coccolare! Poi ricordati che io sono coccolabile…ho una naturale predisposizione ad essere coccolato!” disse lui, facendola alzare.

 

Ron, tutto questo è ridicolo! Se mi stai prendendo in giro è ora di smetterla!” sbottò lei, aggirando il tavolo e allontanandosi nervosamente da lui.

 

“Perché dovrei prenderti in giro, scusa?! È un delitto chiedere qualche abbraccio alla proprio migliore amica?! Ginny mi coccolava sempre quando eravamo piccoli!”

 

Però ora non sei più piccolo…” sussurrò lei titubante.

 

“Dettagli irrilevanti! I Weasley hanno bisogno di coccole ad ogni età!”  disse allargando le braccia.

 

“Forza! Coccolami!”  Hermione fece qualche passo in avanti.

Arrivatagli di fronte, lui era ancora lì, sorridente e a braccia aperte.

 

Ron…io…io non so coccolare!” sbottò lei, stizzita, accasciandosi sulla sedia dove era seduto prima lui.

 

“Non dire sciocchezze!” disse lui accovacciandosi per guardarla meglio in viso.

Lei lo guardò scura in volto.

 

“è la verità! Sono…sono un tronchetto!”

 

“No, che non lo sei!” disse lui poggiando le mani sulle ginocchia di lei, per reggersi meglio.

 

E poi sono solo io! Solo Ron! Non c’è bisogno di introcchettarsi!”

 

“Tu hai una capacità di inventare parole nuove dal nulla quasi allarmante…” Ron le rivolse un sorrisone.

 

“Allora…mi coccoli o no?!  Hermione alzò gli occhi al cielo arrossendo.

 

“è imbarazzante!”

 

Cosa è imbarazzante? Ci conosciamo da anni, è assurdo che ci abbracciamo solo quando muore qualcuno!” sulle labbra di lei si disegnò un sorriso divertito.

 

Ma…non…non so come si fa…” lui rise.

 

“Non hai mai abbracciato un orsacchiotto?” lei sembrò confusa.

 

“Certo!”

 

“Allora fa finta che io sia il tuo orso!”

 

Che cosa ridicola!”

 

“No, è ridicolo il fatto che tu riesca ad abbracciare Harry ogni cinque minuti e a me tocchi un misero abbraccino ogni tanto!” Hermione arrossì e si alzò in piedi insieme a lui.

 

“Tutto questo mi sembra comunque molto stupido…”

 

“Smettila di chiacchierare e coccola l’orso bisognoso d’affetto!” disse lui allargando di nuovo le braccia. Lei si avvicinò lentamente e passandogli le braccia intorno al collo, gli si accoccolò contro, decisamente rigida. Lui sospirò.

 

Herm…credo che il tuo orsetto di un tempo sia rimasto un po’ carente di coccole…” lei si staccò repentinamente.

 

“Te lo dicevo, io, che non le so fare le coccole!” sbottò lei, sbuffando.

 

“Tutti le sanno fare! C’è solo bisogno che tu ti sciolga un po’!” disse lui trascinandola per la manica sul divanetto, nonostante i tentativi di lei di divincolarsi.

 

“Che vuoi fare ora?!” chiese lei sedendosi.

Lui sorrise e si distese, poggiando cautamente la testa sulle gambe di lei.

Hermione arrossì violentemente.

 

“E ora?”  lui alzò le spalle.

 

“Fa quello che vuoi!”  lei lo guardò per un attimo, alzando quasi inconsciamente una mano.

Ron la incitò con lo sguardo.

 

“Mi sento stupida…” mormorò lei, accarezzandogli lentamente un ciocca di capelli.

Lui sorrise.

 

“Stai migliorando invece…bravo tronchetto” Hermione rise, accarezzando con maggiore sicurezza i capelli di lui.

 

A poco a poco cominciò ad accarezzare lentamente la fronte di lui, in un silenzio quasi religioso. Scese cautamente lungo la tempia e con un dito delineò tutta la linea del viso, tracciando tutto il profilo della sua mascella non più da bambino.

 

“Sapevo che saresti stata una grande coccolatrice…”  lei sorrise.

 

Coccolatrice…mi piace!” Ron si alzò un attimo a sedere, guardandola dritta negli occhi.

 

“Posso essere il tuo orsacchiotto, Herm?” chiese sinceramente lui, adorabilmente arrossito.

 

“Solo se posso essere il tuo tronchetto”

Ron sorrise, sfiorando le sue labbra contro le sue.

Un bacio breve, casto e timido.

Degno di un tronchetto, insomma.

 

Quello, sembrava decisamente un sì.

 

 

 

 

 

fine.

 

Buonaseeeeera!

Passato una buona giornata?

Spero tanto di sì ^^

Questa shottina è nata questo pomeriggio, appena vagamente ripresa dalla terribile figuraccia fatta a matematica questa mattina T.Tavevo bisogno di coccole e ho dovuto abbracciare tutti gli orsetti che mi sono capitati sotto mano per sentirmi un po’ meglio çç…Così mi è uscita questa!

Mi ci sono impegnata particolarmente, spero vi piaccia!

Lasciate un commentino, mi raccomando!

Baciotti potti ^^

 

 

   
 
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