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Autore: ownworld    05/03/2012    4 recensioni
[ONE-SHOT]
“Signor Payne, la stanza è pulita, ora può vedere sua moglie.”
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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True love is endless love.


Ricordo tutto come se fosse ieri.

I suoi capelli mossi dal vento, il suo sorriso che illuminava anche la giornata più cupa, i suoi occhi che brillavano più di un diamante al sole quando si parlava della mia musica e le sue labbra che tanto amavo baciare. Bellissima in tutto quello che faceva; poteva anche star dormendo con la bava alle labbra, in pigiama e senza trucco che ai miei occhi rimaneva la persona più bella del mondo. La prima volta che la incontrai eravamo in un giardino e portava a spasso Charlie, il suo cane. Io stavo con gli altri ragazzi e appena lei ci vide sbarrò gli occhi e trattenne le urla, diversamente da tutte le altre nostre fans. Di solito le altre ci saltavano addosso e la maggior parte delle volte tornavamo a casa con le magliette strappate, o addirittura senza una scarpa. Lei invece era diversa, e fu proprio quello che mi colpì di lei. Era timida, non ci voleva disturbare e rimaneva ferma in un angolo a fissarci come se fosse proibito parlarci, o come se noi non volessimo vederla o parlarle. Non si muoveva da lì e alla fine fummo io ed Harry ad avvicinarci a lei, dicendole che “non mangiamo nessuno, puoi anche parlare con noi, se vuoi.” In quel momento vidi la sua risata per la prima volta, e pensai a quanto fosse bella quando rideva. Forse è stata quella sensazione ad avermi spinto a chiederle di uscire con me, a frequentarla e ad innamorarmi sempre di più. Così, iniziando da qui, ci sono stati litigi, minacce di dare un taglio alla nostra storia, persone che ci hanno messo in testa dubbi inesistenti, ma alla fine niente e nessuno è riuscito a separarci. L'ho amata, la amo e la amerò per sempre, anche a quest'età e in questo luogo triste dove è costretta viverci.

“Signor Payne, la stanza è pulita, ora può vedere sua moglie.”
Grazie, Camille.”

Entrai nella stanza 304 e la vidi. Dormiva, aveva un viso angelico come sempre e non avevo intenzione di svegliarla. Purtroppo il rumore della porta la svegliò comunque; aprì gli occhi e mi fissò mentre mi avvicinavo a lei.

“Buonasera, signora Dover.”
Lei chi è?”
Non si ricorda di me? Sono passato anche ieri. Mi consideri come il suo migliore amico, a me può dire tutto quello che le passa per la mente e quello che ricorda.”
Mi dispiace, non mi ricordo di lei.”

Mi guardò prima di parlare; conoscevo quello sguardo, stava pensando se potesse fidarsi di me o meno.

“Quello che ricordo adesso è davvero poco... Se ci fosse mio marito qui sarebbe più facile.”
E dove è adesso suo marito?”
Non me lo ricordo.”

Le sorrisi, perchè non avevo la forza di fare altro. Si mordeva il labbro cercando di ricordare, ma per quanto si sforzasse non ci riusciva, e questo la distruggeva.

“Bè, non succede niente, non si preoccupi. Se la ama davvero la verrà a trovare, le aiuterà a ricordare ma sopratutto le starà accanto qualunque cosa le succeda.”

Guardò fuori dalla finestra.

“Sicuramente ha ragione, lo aspetterò qua, tanto non posso scappare. Lo aspetterò, sono sicura che verrà!”
Brava, non si scoraggi.”

Qualcuno bussò alla porta e aprì; Camille si affacciò.

“Signore, sarebbe l'ora della cena.”
Si lo so, mi scusi, vado subito.”

Camille mi sorrise e chiuse la porta.

“Mi dispiace signora, come ha sentito, ora devo andare.”

Si girò verso di me, stava ancora guardando fuori dalla finestra.

“Va bene.”

La fissai ancora nei suoi occhi verdi dove rivedevo tutto il nostro passato insieme, poi mi girai e presi il mio cappotto. Mi diressi verso la porta e feci per aprirla, ma mi fermai.

“Kate.”
Si?”
Ti amo.”

Mi fissò negli occhi per quella che poteva sembrare un'eternità ma in realtà era durata un secondo e mi sorrise, poi si girò di lato e chiuse gli occhi per riposare, come faceva tutte le sere di tutti i giorni negli ultimi quattro anni.

  
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