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Autore: Julia_Phantomhive    05/03/2012    3 recensioni
Questa è la mia prima fic su questa sezione, quindi siate clementi.
La protagonista sarà Julia Clismatice, è ambientata in Italia nei giorni nostri. E' di nobili origini, e proprio per questo costretta a fidanzarsi con ragazzi nobili che l'ingannano per puri scopi commerciali e così frantumando varie volte il suo cuore.
Stanca di questa storia, chiede aiuto a un demone, l'ex-conte Ciel Phantomhive, sempre affiancato da Sebastian.
Tutti i dettagli della storia li trovate nel primo capitolo: Prologo.
Sperando di aver attirato la vostra attenzione, buona lettura!
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 31

Carlo rimase in compagnia della bella shinigami, che era rimasta affascinata dal giovane e promettente, la Clismatice poteva capire benissimo i loro sentimenti così invitò i suoi amici a lasciarli soli.
Niente, però, poteva distrarla dal fatto che Ciel fosse veramente innamorato di lei, una persona noiosa, viziata e impossibile di carattere; alla fine era riuscita nel suo intento: il suo amato Ciel ricambiava.
Da dietro stava fissando la sua nuca, i capelli scuri emanavano un forte odore di sudore, e gli strinse ancor di più il collo, intese che Ciel ce la stava mettendo tutta, lo amava. Lo amò più di quanto avesse mai amato prima, perchè tentò con le sue sole forze di riavere l'unica persona che condividevano di sangue.

- Ciel è un ordine: rivoglio nostro figlio sano e salvo. Non so quali mezzi utilizzerai, e non mi importa se sacrificherai la mia anima, ma Destiny deve avere un futuro libero, al contrario del mio che è già segnato.

- Mia lady, lei crede nel destino? -

Non rispose subito, ma si soffermò sulla parola "destino", e poi con grande sorpresa disse:
- Per quanto mi riguarda, mi ha fatto incontrare una persona di un'altra epoca che si è innamorata di me, e dal nostro amore è nato uno splendido bambino, e per questo gli sono grata, ma siamo noi a decidere il nostro destino. Soltanto noi, Ciel.

- Qualsiasi cosa succeda, Destiny sarà felice. Glielo prometto.

- Ciel - con tono di rimprovero.

- Te lo prometto, Julia. -

Annuì, la terza persona fu proibita, inoltre doveva perdere l'abitudine. Quando furono abbastanza vicini da intravedere la figura dell'angelo caduto, Ciel mandò Sebastian, come un pokèmon all'attacco, per fermarlo o perlomeno rallentarlo in qualche modo, il pianto di Destiny si sentì fino a quella distanza; Lorenzo cercò di utilizzare nuovamente i suoi poteri sul bambino, ma come una specie di protezione inescata, si era attivata quando cercavano di ferirlo in tutti i modi. I suoi poteri erano illimitati e il piccolo Phantomhive ne era inconsapevole, l'Aromatice lo desiderava anche più del corpo di Julia. Quello della ragazza, però, era perfetto e originale per essere impossesato.

- Destiny! - richiamò la ragazza apparentemente calma - Eravamo vicini, Ciel! Lasciami qui, vi raggiungerò!

- Non se ne parla, signorina. Il mio padrone se ne pentirebbe. E poi, non ha un conto in sospeso con il lord? -

Julia sbuffò: - Esattamente. E proprio per questo, che se mi capita sottomano finisce che nemmeno il creatore lo riconoscerebbe!
Rivoglio il mio piccolo! L'ho tenuto tra le mie braccia solo pochi secondi e non l'accetto! NO! -

I due demoni rimasero in silenzio, mentre Francesco con la death schythe stava spazzando via tutti gli alberi che erano in mezzo.

Mezzagiornata fu volata velocemente, e il sole li stava già abbondonando e le tenebre, a favore di Lorenzo, si stavano avvicinando. Gli alberi quasi misero soggezione e nessuno riuscì a rimanere calmo, erano tutti agitati; Julia sentì il pianto vicino di Destiny, Lorenzo si era fermato poco più avanti e lo ammutulì:
- Lorenzo, come sei fifone! Ti sottrai perchè sono una donna e fai il gentiluomo oppure hai fifa?

- 2012?

- Cosa? - fecero eco anche Ciel e Sebastian.

- Ma dai, il gioco per PSP di calcio. - fece un risolino e poi continuò serio - Comunque... hai riflettuto a lungo, hai fatto la tua scelta? Te o Lui? - mettendo Destiny all'altezza del suo viso.

- Sinceramente, so che non voglio fare la mia scelta adesso! Ed è per questo che ora sarà una questione solo tra noi due! -

Ancora a groppa a Ciel, gli chiese di fare un balzo per raggiungerlo in aria, e poi di attaccarlo di fronte, mentre Sebastian da dietro; non era un piano perfetto per sbarazzarsi di Lorenzo, ma lo era tale da poter riprendere Destiny. Tutto questo in una frazione di secondo, il conte Aromatice non ne fu tanto sorpreso, ma come se Julia riuscì a prendere il controllo dei suoi muscoli e lasciare il piccolo, che cadde ma fu prontamente preso da Francesco:
- Ciao Destiny, come sta il mio piccolo figlioccio? -

Destiny rispose con dolci e entusiasti gridolii al rivedere una faccia amica, e con lui si allontanò dal campo di battaglia, e quando Lorenzo se ne accorse urlò un "Fermi!", ma Sebastian lo intralciò mettendosi di fronte e come se giocassero:
- Ah-ah dove andate, signor Aromatice?

- Sparisci demone! E' pur sempre il mio caro nipotino quindi ho diritto di averlo! -

Julia e Ciel si avvicinarono, e con l'intervento del giovane demone nella discussione, riuscirono a guadagnare tempo:
- Ancora con questo "diritto"! Voi non avete niente; teoricamente voi siete un Aromatice, non avete nulla a che fare con la famiglia Clismatice! Inoltre, ora sono a tutti gli effetti dei Phantomhive! Sia Julia sia Destiny!
Avete perso tutto, lord Aromatice. -

Lo fissò con sguardo demoniaco.
L'angelo caduto si voltò verso Ciel, e rispose con aria diffidente:
- Anche tu non avrai più niente. Molto presto ti divorerai la mia splendida Julia, e poi non avrai più scampo, il tuo fedele demone a sua volta, avrà il suo pasto. - Ciel deglutì - Se sapete come andrà a finire, perchè continuate questa farsa, alla fine, quando il vostro figlioletto crescerà, ditemi, chi mi impedirà di farlo giurare? Eh? Rispondete. -

Non dissero nulla, tranne Sebastian che fece svanire tutti i dubbi:
- Prima che io possa avere il mio pasto, il mio padrone potrà ancora darmi ordini. Che siano di breve... o lunga durata. Anche se quello che ha ordinato non sia più vivo. Vivo o morto, finchè è sotto contratto il demone non si può sottrare all'ordine ricevuto; un ordine è pur sempre un ordine, giusto signorino?

- Già. - rispose Ciel.

Un ordine è pur sempre un ordine.
Alla ragazza si illuminò il viso, appena sentì quel discorso.
Non aveva più paura di morire o di quel che sarebbe accaduto, quello che doveva accadere era destino per la loro mano. Gli unici che potevano decidere per loro erano Loro.
Come se si fosse ricaricata, piena di energia e magninima accolse, anche se non perdonato, tra le sue braccia Lorenzo; sussurando il suo nome, e le flebili parole: - Scusa. Ora... credo di aver capito i tuoi sentimenti, se ne avessi. Meglio dire i tuoi pensieri, Lorenzo. Sapere di essere immortali e che tutte le persone a cui ti sei affezionato se ne andranno via, mentre tu non potrai più raggiungerle... ti capisco, ora. Stessa cosa vale per te, Ciel. Sebastian.
La possibilità di morire per voi ora è una cosa irrealizzabile. - abbracciò il suo amato fratellastro. - Dalla mia anima dipende il vostro futuro. Vitale. Se Lorenzo riesce nel suo intento, potrà vivere come un essere umano, non esattamente, ma sarà vicino; potrà godersi qualche settimana ciò che voleva da tempo e io... te l'ho negato. Scusa.
Ti darei pure quello che vuoi, ma ora non posso.
Quello che volevi tu, ora l'ho promesso a Ciel. E per me, Ciel è molto più importante di te.
Ora la mia priorità sono Destiny e Ciel.
Il mio mondo ora gira su di loro. -
Iniziò a singhiozzare, tornando verso il suo amato e sibilò nell'orecchio del giovane demone: - Ciel, ti amo. -

Lorenzo si incupì, aveva capito: - Perdonata. Ma ora dimmi, io dovrei rinuniciare al mio sogno per un demone?

- No. - la matematica fu la spiegazione - Ciel prova qualcosa per me, hai detto vero? I sentimenti sono tipiche da umani... scusa Ciel, ti ho portato nella tana del diavolo...

- E quindi? - fece l'Aromatice non capendo il punto della situazione.

- E quindi Sebastian potrà avere il suo pasto, e questo comporterà alla felicità di due persone in cambio di una. Cioè la tua. E poi, il mio ultimo desiderio, anzi no, Ordine... so già che chiedere. - sorrise.

La fine era vicina.

Il senso di giustizia risiduo nell'anima dell'angelo che era in lui, gli fece capire che oltre all'amore che lei provava per il demone, c'era anche la matematica che intralciava i suoi sogni di vivere in pace; non si arrese, disse che cercherà qualcun altro con meno problemi di lei, con tono sarcastico. E se ne andò, dicendo solo:
- Ci rivedremo Julia. In un'altra vita, quindi... ti aspetterò, ma non aver più paura di me, saremo amici. -

Fu felice a sentire quel saluto.
Appena toccarono terra, Julia si nascose dietro a Sebastian e Ciel esitò a seguirla:
- No! Fermo! Rimani lì... - era imbarazzata e non voleva farsi vedere - Prima che tutto quello che deve accadere tra me, te e Sebastian, voglio rivedere mio figlio. - il giovane demone rimase in silenzio, ma annuì - Prima, però, ti prego. Dillo. A chiara voce. Anche se so che il mio povero cuore scoppierà, vorrei sentirlo chiaramente. Sia adesso.
Che quando- la fermò.

- Ti amo, Julia. -

Sebastian sospirò con un mezzo sorriso, e spinse la ragazza a farsi più visibile:
- Una lady che ha coraggio, è raro. -

Raggiunsero Francesco, che si nascose in casa della shinigami; lei accolse il piccolo con grande stupore, lo coccolò e fece di tutto per non farlo piangere finchè non arrivò la madre. Julia entrò con grande energia e finalmente avvolse con le sue braccia il suo piccolo Destiny che iniziò a ridere.

- Destiny! Destiny! Destiny! Piccolo mio, quanto mi sei mancato!! Scusa, scusa e ancora scusa. Mh? -

Il piccolino voleva anche il padre, così lo passò dolcemente a Ciel. E poi si rivolse alla shinigami perchè anche se per poco tempo, e inoltre, perchè sembrava molto adatta nella situazione:
- Uhm... signorina De Mira? - attirò la sua attenzione - Volevo chiederle se... vuole essere la madrina di Destiny? -

La shinigami stupita disse: - Perchè io?

- Credo perchè... vorrei che almeno qualcuno della sua vita, rimanesse con lui per sempre, perchè è un essere immortale come voi, e non voglio che soffra mai per solitudine. Mai. -

Ci fu un silenzio e poi Clara accettò l'incarico.
Il giorno dopo avrebbero scelto cosa fare, dove e quando. 

  
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