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Autore: Harry Potterish    05/03/2012    5 recensioni
Alastor Moody|Introspettivo|Triple!Drabble
Agire prima di pensare.
In anni e anni di carriera si era sempre comportato in maniera impulsiva, senza preoccuparsi delle conseguenze o dei possibili rimproveri da parte dei superiori.
Non si era mai pentito di aver ucciso un uomo a sangue freddo, specie se si trattava di legittima difesa.
Eppure, sentiva una strana sensazione di vuoto nel cuore.

Dopo anni di servizio al Ministero, Alastor Moody riesce a sconfiggere la sua nemesi. Troverà una nuova ragione per continuare a combattere?
Questa storia si è classificata prima al contest "Sai cosa diceva Lenin?" "Obladì Obladà" indetto da Magentha Rigbie sul forum di EFP
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alastor Moody, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Nickname (EFP e forum): Harry Potterish
Titolo: Nemesi
Citazione: Conosci il significato della parola "Nemesi"? La giusta e logica imposizione di un castigo terribile che si manifesta attraverso l'opera di un agente adeguato, personificato nella fattispecie da un terribile figlio di puttana... me! (da "The Snatch" - Testa Rossa)
Genere: Introspettivo, Generale
Avvertimenti: Missing Moment, Triple drabble (sono 291 novanta parole, se non ho calcolato male)
Introduzione: Agire prima di pensare. In anni e anni di carriera si era sempre comportato in maniera impulsiva, senza preoccuparsi delle conseguenze o dei possibili rimproveri da parte dei superiori. Non si era mai pentito di aver ucciso un uomo a sangue freddo, specie se si trattava di legittima difesa. Eppure, sentiva una strana sensazione di vuoto nel cuore. Dopo anni di servizio al Ministero, Alastor Moody riesce a sconfiggere la sua nemesi. Troverà una nuova ragione per continuare a combattere?
Note dell'autore: Mi sono fatta prendere dalla parte flash del contest e ieri sera ho scritto quattro lavori diversi da inviarti. Due li ho eliminati, perché veramente orrendi, quindi sono rimasta indecisa tra questa triple drabble e una one shot su Sirius Black. Alla fine ho optato per questa, perché Moody è un personaggio spesso trascurato; ad essere sincera, preferisco l’altra perché ho un debole per Sirius, però non è molto originale... Ho pensato che perdere la propria nemesi per un Auror sia un po’ come perdere una parte di sé. Insomma, io ho sempre creduto che anche Harry, dopo la morte di Voldemort, sotto sotto, anche se aveva rischiato la vita, all’inizio abbia sentito un senso di vuoto. Inoltre, mi sono sempre chiesta che cosa abbia spinto un Auror convinto come Moody ad abbandonare tutto.
Mannington è un personaggio da me inventato: è un omicida e un ladro. Ho pensato che, nel Mondo Magico, oltre a Voldemort, ci fossero altri criminali, solo che la Rowling non ce ne parla. Prima che le note diventino più lunghe della storia, ti lascio.
Sotto, il giudizio dell giudiciA.
 


Nemesi

 

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«Moody, ancora tu?»
«Mannington, felice di rivederti.»
«Stavo per cenare e tu fai irruzione in casa mia con i tuoi amichetti… Non molto gentile da parte tua autoinvitarti, ma in fondo le buone maniere non sono mai state il tuo forte.»
«Conosci il significato della parola "Nemesi"? La giusta e logica imposizione di un castigo terribile che si manifesta attraverso l'opera di un agente adeguato, personificato nella fattispecie da un terribile figlio di puttana... me!»
«Io sarei addirittura la tua… Com’è che mi hai chiamato? Nemesi? Quale onore!»
«Falla finita con questi giochetti, Mannington. Stupeficium
«Protego! Puoi fare di meglio, Moody!»
«Avada Kedavra

Agire prima di pensare.
In anni e anni di carriera si era sempre comportato in maniera impulsiva, senza preoccuparsi delle conseguenze o dei possibili rimproveri da parte dei superiori.
Non si era mai pentito di aver ucciso un uomo a sangue freddo, specie se si trattava di legittima difesa.
Eppure, sentiva una strana sensazione di vuoto nel cuore.
Aveva trascorso buona parte della sua vita nel tentativo di riuscire a spedire Mannington ad Azkaban per tutti i crimini tremendi che aveva commesso.
Ora che finalmente aveva raggiunto il suo scopo si sentiva realizzato, ma allo stesso tempo incompleto. La rivalità che si era instaurata tra di loro lo spronava a dare di più e, in un certo senso, lo divertiva e lo faceva sentire ancora giovane.
Si guardò allo specchio.
D’un tratto non vide più il giovane Auror di un tempo, ma il vecchio e pazzo Moody, senza un occhio e una gamba e con il volto ricoperto di cicatrici. Ognuna di esse gli ricordava una missione diversa e, in un modo o nell’altro, lui c’entrava sempre.
Forse era giunto il momento di ritirarsi, forse avrebbe dovuto cedere il posto a persone più giovani.
Ci sarebbero state nuove avventure in futuro, forse avrebbe trovato anche una nuova nemesi.
Tuttavia, almeno per il momento, aveva perso la ragione per continuare a combattere.







Prima classificata 
Nemesi 
di Harry Potterish 

 

• Grammatica e sintassi: 10/10; 
Non ho trovato nessun errore, nemmeno di distrazione. 

• Stile: 9/10; 
Mi ha un po' lasciata perplessa la prima parte della storia, dove introduci l'assassinio di Mannington. Questo perché hai scelto di parlarne solo tramite dialoghi, il che da al tutto un tempo frettoloso e un'atmosfera un po' decontestualizzata, anche se ti rialzi introducendo piccoli dettagli nel dialogo che fanno intendere l'irruzione di Moody durante la cena del suo nemico, ecc ecc. Molto scorrevole e incalzante ciò che accade dopo. L'unico appunto è sull'excipit un po' smorzato, quel "tuttavia" ci dà una sensazione di pacifica rassegnazione allo stato in cui Moody si trova, quando invece tutto il resto farebbe presupporre una certa inquietudine da parte dello stesso. 

• IC personaggi: 10/10; 
Ho trovato il tuo Moody eccellente, sia nel rapportarsi a Mannington durante il loro ultimo incontro, sia nell'aver perso la motivazione. Trovo infatti che la situazione che hai descritto sia perfetta per un personaggio come Moody: ce lo vedo con questa filosofia da "il pericolo è il mio mestiere", e si immagina che Mannington fosse colui sempre in grado di dargli del filo da torcere. 

• Utilizzo della citazione: 10/10; 
Ottimo utilizzo della citazione: non solo l'hai inserita come dialogo, ma l'hai utilizzata come scheletro forte di tutta la vicenda. Un buon lavoro. 

• Originalità: 9/10; 
Non ho mai letto niente circa Moody, lo confesso. Però con una citazione del genere mi aspettavo di vedere personaggi più classici, tipo un Sirius vs Bella, per intenderci. Quindi sono stata molto contenta di leggere qualcosa che non mi aspettavo. Buona l'introduzione di un OC, che evita forzature su altri personaggi che già conosciamo. Il punto in meno è perché la situazione, fuori dagli universi potteriani, viene comunque trattata in modo analogo. 

• Tot: 48/50
  
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