Ciao ragazze
oggi riprovo a fare
l'esperimento della volta successiva che tanto ha avuto successo.
Siete state
veramente uniche, con i
vostri messaggi e io mi sento veramente emozionata vedendo tutte le
persone che
hanno letto la mia storia e le ben 15 recensioni che ho ricevuto.
Grazie, grazie,
grazie!!!! Ora, pur
affrontando un argomento del tutto diverso da Un avventura
imbarazzante, spero
con tutto il cuore che vi faccia sorridere così come
è successo a me.
Grazie ancora
per il vostro sostegno
e buona lettura.
Capitolo unico:
Un agghiacciate sfida
chiamata Nessie
" Bella, amore,
abbiamo un
problema!!!" disse Edward con la voce nervosa e la giovane vampira,
girandosi,
verso di lui gli chiese: " Che problema c'è, Edward?".
Il suo compagno
le si avvicinò e
mettendole le mani sui fianchi, le disse: " Questa sera non possiamo
andare a caccia!!".
"
Perchè?" gli chiese lei
con la faccia affranta e lui le rispose: " Perché non
possiamo lasciare
Renesmee da sola.
Carlisle ed Esme
sono partiti per New
Orleans, per quella conferenza sui nuovi riscontri medici e non
torneranno
prima di domani e come sai già, Alice e Jasper, sono partiti
per il loro terzo
viaggio di nozze quindi non si può fare!!".
Bella
sbuffò contrariata poi s'illuminò
all'improvviso e disse: " Chiediamolo a Jacob!!" ma il ragazzo
demolì
in un sol colpo la sua euforia dicendole: " Mi spiace, tesoro, ma non
è
possibile.
Jake ha chiamato
un ora fa, dicendo
che partiva per accompagnare suo padre da sua sorella Rebecca, che si
deve sposare
con un surfista
samoano
e si è trasferita a vivere alle Hawaii
e purtroppo non tornerà prima di cinque giorni!!".
Bella
incrociò le braccia stizzita
poi girandosi verso Edward, disse: " Allora lasciamola da mio padre;
sono
sicura che lui e Sue se occuperanno volentieri!!!".
Ma, implacabile,
Edward le tolse
anche quella speranza: " Non è possibile, Bella,
perchè tuo padre e Sue
sono andati a Washington a trovare Leah.
Sembra che la
tua sorellastra abbia
avuto il suo imprinting con un avvocato newyorchese e lo voglia fare
conoscere
ai tuoi!!".
Bella strinse i
pugni poi, scocciata,
disse: " Ma porca...... che sfiga!!!!! Ma è possibile che
giusto, giusto
oggi sono partiti tutti?" poi ritentò: " E Seth?".
Edward, scosse
la testa affranto,
dicendo: " Credo che, lui, Quill ed Embry, siano andati via con Sam ed
Emily, per un campo base di addestramento in Nebraska!!!".
" Ma uffa!!!! E
che noia!!!!
Come facciamo? Eppure lo sapevano che era il nostro primo anniversario
di nozze
e che volevamo festeggiarlo con una caccia speciale!!" poi,
illuminandosi
tutta, aggiunse: " Scusa ma perchè non lo chiediamo a
Rosalie? Sono certa
che lei ne sarebbe felice!!".
Edward, timoroso
di scatenare la
rabbia della moglie, distolse lo sguardo mentre le rispose: " Bella non
rammenti che Rose è partita per Milano per vedere le nuove
sfilate di moda per
l'autunno - inverno?".
" Accidenti hai
ragione, me ne
ero dimenticata!!! E va beh, vorrà dire che rimanderemo!!"
gli rispose
Bella, con il morale sotto i tacchi.
In quel momento
la loro attenzione fu
attirata da un discreto bussare alla porta; Edward andò ad
aprire e si trovò
davanti Emmett che, sorridente, gli chiese: " Ehi fratello ti va di
fare
una sfida alla Play 3?" e Edward annuì rispondendogli: "
Arrivo
subito!!! Tu comincia ad accendere la televisione!!".
Quando richiuse
la porta alle sue
spalle, Bella lo fissò con un espressione assorta poi gli
chiese:
" Come mai,
Emmett, non è andato
con Rose a Milano? " e il ragazzo gli disse: " Perchè hanno
litigato
dato che Rose voleva rifargli tutto il guardaroba e lui non voleva,
quindi lei
ha deciso di partire da sola!!".
" Ma allora
abbiamo risolto i
nostri problemi!!" disse, sorridendo apertamente, Bella e Edward,
fissandola interrogativo, le chiese: " In che senso, amore?".
" Nel senso che
possiamo
lasciare Renesmee con Emmett!!" gli disse lei annuendo e Edward,
spalancò
a dismisura gli occhi, prima di dire: " Bella, amore, ma ti rendi conto
di
quello che stai dicendo? Come puoi pensare di lasciare nostra figlia
con uno
che è, psicologicamente, più piccolo di lei!!!
Finirà che sarà Renesmee a fare
da baby sitter a Emmett!!".
" Dai non essere
così duro,
amore; sai, perfettamente, quanto me che Emmett adora stare con Nessie
quindi
credo che sia la soluzione migliore.
Perchè
non riesci a dare un pò di
fiducia a tuo fratello?" gli chiese la ragazza, con un aria corrucciata
e
il ragazzo rispose: " Non è che non mi fido, Bella; so che
Emmett
preferirebbe morire pur di evitare qualsiasi pericolo a Nessie ma
finora lui
non è mai stato da solo con nostra figlia; c'è
sempre stata Rose con lui o
qualsiasi altro componente della famiglia e, sinceramente, non so se
lui
sarebbe in grado di accudirla come dovrebbe fare!!".
" Andiamo
Edward, credo che tu
stia esagerando; sappiamo tutti che Emmett è un
giocherellone e forse un pò
immaturo ma credo che, come hai detto tu, si farebbe togliere la vita
per
difendere Renesmee. Mi piacerebbe che tu gli dessi un pò di
fiducia!!"
Edward la
guardò di sottecchi ma la
vide veramente convinta del suo pensiero quindi, se pur rabbrividendo,
decise
di tentare quest'ultima carta e incrociando le dita, prese la mano di
sua moglie,
dicendo: " Va bene, Bella, andiamo ad arruolare il baby sitter!!".
Scesi in salone,
trovarono il
soggetto in questione, inginocchiato con il sedere all'aria, intento a
cercare
il telecomando della Playstation sotto il divano.
" Sempre
convinta della tua
decisione, amore?" le domando ironico il giovane vampiro e lei, dopo
aver
chiuso la bocca, che le si era spalancata davanti a quell'imbarazzante
visione,
rispose: " Si, Ed, sempre convinta!!".
Edward fece
spallucce e tenendo per
mano sua moglie si diresse verso il sedere di suo fratello.
" Ehm, ehm " si
schiarì la
voce per attirare la sua attenzione e quando Emmett si girò
verso di loro,
Edward, trattenendo un sorriso, disse: " Emm, fratello, mi sono
dimenticato che oggi è il primo anniversario mio e di Bella
e noi vorremmo
uscire per andare a caccia, quindi non posso giocare alla Play con te.
Vorremmo
però chiederti un favore se vorrai farcelo!!".
Emmett lo
guardò, con il volto
curioso, poi gli disse: " Certo ditemi tutto!!" e Bella rispose:
" Noi vorremmo chiederti se ti andrebbe di badare a Renesmee mentre noi
usciamo
ma se non te la senti possiamo capire!!".
" Stop, fermati,
cognata!!"
disse, con un sorriso, il maggiore dei fratelli Cullen "non continuare
a
parlare perchè non è necessario.
Non vedo l'ora
di stare un pò insieme
a quel frugoletto, quindi uscite pure tranquilli e andate a
divertirvi!!".
" Sicuro?" gli
chiede Edward,
poco convinto e lui annuì deciso quindi Bella, con un
sorriso, gli mostrò tutto
l'occorrente da usare con Renesmee: pannolini, cremine, pappette e
vestitini di
ricambio spiegandogli anche come usarli.
Emmett
annuì emozionato bevendosi
tutte le parole di Bella come se fosse una questione di vita o di morte
poi
spingendo, suo fratello e sua cognata, fuori dalla porta
l'invogliò ad uscire.
Loro, dopo aver
dato un bacio alla
loro bambina, si avviarono verso l'esterno e poco prima di uscire
Edward
sussurrò: " Speriamo di non dovercene pentire!!!".
E il nostro
orsetto rimase solo in
casa con Renesmee che, tranquilla, stava giocando sul tappeto con il
suo peluche
del cuore.
MEZZ'ORA DOPO:
Emmett
camminò con la sua nipotina
tra le braccia, diretto verso il divano, con l'intenzione di accendere
la tv
per godersi la finale di baseball.
Ad un tratto la
sua attenzione venne
attirata dal volto di Nessie che diventò di un bordeaux
acceso
mentre gli
occhietti della piccola si
strinsero forte esattamente come le mani.
Emmett la
osservò, con un espressione
scioccata dipinta sul volto, ignaro del perchè sua nipote
fosse in quello
stato.
Pochi secondi
dopo il viso della
piccola tornò del suo colore naturale e le mani e gli occhi
si riaprirono.
Emmett si
rilassò, improvvisamente
più tranquillo e per fare andare via gli ultimi barlumi di
nervoso, inspirò
profondamente.
Non lo avesse
mai fatto!!!!! "
Che diavolo è?" disse il ragazzo guardando con gli occhi
sbarrati la dolce
Nessie mentre questa scoppiò a ridere.
Il vampiro moro
avvicinò il suo naso
al corpicino della bambina e all'istante si allontanò
dicendo:
" Nessie, per la
miseria, ma che
cavolo ti dà da mangiare tua madre? Sono certo che quello
che stai nascondendo
nel pannolino è una nuova arma batteriologica!!! Invece di
perdere tempo a
mostrarmi cremine insulse, tua madre, doveva fornirmi di una maschera
antigas!!".
E buttando un
occhiata delusa al
televisore, ancora spento, Emmett si diresse verso il bagno per lavare
il
culetto santo di Renesmee.
UN'ORA DOPO:
Emmett mise sul
seggiolone la piccola
Nessie e si apprestò a prendere il vasetto di omogeneizzato
al pollo, che Bella
gli aveva lasciato, storcendo il naso e allontanandolo dalla sua faccia.
" Mamma mia che puzza,
Renesmee,"
disse l'uomo fissandola negli occhi "mi domando come cavolo tu faccia,
a
mandare giù, una cosa così orrenda!".
Nessie
scoppiò a ridere esibendosi in
un gorgheggio melodioso.
Emmett
affondò il cucchiaino dentro
quella pappetta disgustosa e dopo averne preso un po', lo
avvicinò alla bocca di
sua nipote che d'istinto, girò la faccia dal lato opposto.
" Lo sapevo che
sei
intelligente, nipotina mia ma purtroppo tua madre mi ha detto di darti
questa
roba e io non posso fare altro che obbedirle!!" disse l'uomo con un
sorriso malizioso sul volto.
Da quel momento,
per Emmett iniziò
un vero e proprio tiro al bersaglio; e il bersaglio tanto agognato era
la bocca
di Renesmee che si ostinava a rimanere sigillata.
Ben lungi dal
farsi abbattere dalla
testardaggine della piccola, il ragazzo cercò di distrarla
fino a che riuscì a
tradimento, ad infilarne una cucchiaiata nella sua bocca.
Fiero di esserci
riuscito, Emmett
scoppiò a ridere ma la sua risata si bloccò di
colpo, quando venne investito da
quella pappetta che la sua dolce nipotina gli sputò,
completamente, sulla
faccia.
Annaspando,
cercò ad occhi chiusi di
trovare un fazzoletto per pulirsi, mentre la sempre meno dolce Nessie si
faceva
beffe di lui.
Quando
finalmente riuscì a pulirsi,
Emmett fissò la sua nipotina con uno sguardo sbieco poi la
prese in braccio e
si diresse in bagno, per lavarsi la faccia e togliersi di dosso tutto
quello
schifo.
UN'ORA E MEZZA
DOPO:
" Bene, bene,
piccola Renesmee
ora io e te ci sediamo sul divano e ci guardiamo un pò di
televisione; chissà
che non serva a calmarti un pò!" disse Emmett sentendosi un
tantinello
stanco ma l'uomo, non fece neppure in tempo a poggiare il suo
fondoschiena
sulla poltrona, che la voce delicata della piccola si
pronunciò: "
Pappa!".
Il vampiro bruno
la fissò incredulo
poi le rispose: " Ma Renesmee è appena passata solo
mezz'ora, non puoi
avere fame di nuovo!".
La piccola
Nessie lo fissò e all'improvviso
la sua bocca cominciò a tremare per poi ripetere, con un
tono piagnucoloso:
" Pappaaa!".
" No Nessie,
non se ne parla; dovrai
aspettare!" gli rispose lo zio, tenendo gli occhi incollati allo
schermo
della televisione ancora nero mentre un dito, saettò verso il
tasto di
accensione del telecomando.
Renesmee
fortemente contrariata,
cominciò ad agitarsi sulla sedia poi vedendo che l'uomo
continuava ad
ignorarla, si fermò e con tutto il fiato che aveva in corpo,
cominciò a
sbraitare sempre più forte:
"
PAAAAAPPAAAAAAAAAAA!!".
Emmett
saltò di botto sul divano
finendo con il sedere per terra mentre guardava sua nipote, iniziando a
prendere seriamente in considerazione, il fatto che la piccola fosse
effettivamente posseduta.
Cominciando a
temere per la sua
salute, si alzò a fatica dal pavimento e presa la ormai non
più dolce Nessie,
si diresse verso la cucina, maledicendosi per essersi dimostrato
così euforico
con Bella e Edward, davanti alla loro proposta.
Poggiata la
bambina nel seggiolone si
avviò verso il frigorifero da dove prese il biberon del
latte che gli aveva
lasciato sua cognata poi dopo averlo scaldato nel microonde lo
infilò, con poca
delicatezza nella bocca di Nessie.
La piccola, in
pochissimo tempo lo
finì e Emmett, memore dei movimenti di Bella, seppe che era
giunto il momento
di farle fare il ruttino quindi dopo averle tolto il bavaglino la prese
in
braccio cominciando a battere delicatamente sulle spalle della piccola.
Pochi secondi
dopo, Nessie fece il
suo ruttino ma Emmett non ebbe neppure il tempo di gioirne, che una
sostanza
calda, viscida e puzzolente cominciò a scendergli nella
schiena.
" NESSIE,
NOOOOO!!" urlò
l'uomo, sentendosi tutto appiccicoso e impedito nei movimenti.
Emmett
spostò Renesmee dalla sua
spalla e vide la sua pestifera nipotina che sghignazzò
impunita.
Corrugando le
sopraciglia per
simulare uno sguardo incavolato, Emmett si rivolse alla piccola peste
dicendo:
" A
te non ti ha portata la cicogna ma un avvoltoio!".
DUE ORE E MEZZA
DOPO:
Dopo un ennesimo
e tragico cambio di pannolino
in cui Emmett, non si sa ancora come, era riuscito a farsi orinare
addosso da
sua nipote, l'uomo sempre più stravolto crollò
sul divano tenendo tra le
braccia un fagotto scalciante e decisamente urlante.
L'istinto di
tapparsi le orecchie era tanto ma
il giovane vampiro sapeva, che non sarebbe stato sufficiente.
Ora
disperatamente stava tentando di fare
addormentare quella che lui ormai, non considerava più sua
nipote ma un vero e
proprio attentato alla sua vita.
Sbuffando a
più non posso, Emmett cominciò a
dire: " Fai la nanna tesoruccio dello zio, se ti addormenti presto ti
prometto che, quando torna la zia Rose, ti portiamo con noi per farti
vedere
come si va a caccia!!".
Non l'avrebbe
fatto, oh no non l'avrebbe
proprio fatto ma in quel momento era disposto a prometterle qualsiasi
cosa,
nella vana speranza di vedere chiusi quegli occhietti.
" Mezz'ora fa
stavi
crollando dal sonno e ora invece, non dormi ancora.
Ma che cosa ti prende? Tu
con gli altri
hai sempre dormito e stasera non so perché, stai piangendo
per prendermi per i
fondelli.
Per favore
Nessie, fai la nanna così come la
fai con la zia Rose! Sembra che ti stai divertendo alle mie spalle;
ti
addormenti perfino con quel pulcioso del tuo fidanzato,
perchè con me non lo
fai?".
Purtroppo il suo tono piagnucoloso, ebbe solo il potere di farla
scoppiare a
piangere ancora più forte tanto che Emmett si
sentì prendere dal panico e
avrebbe affrontato Felix, Aro e tutti i Volturi, pur di non trovarsi
lì.
" No per favore
Nessie, non piangere che
quando piangi diventi brutta.
Sono quasi tre ore che sono usciti la mamma e il papà e
vedrai che non appena
vengono, lo zio li scanna e gli spezza le cosce a metà.
Ma tu
addormentati presto, altrimenti non
vieni con me e la zia e ti puoi scordare i grizzly e i puma!".
Niente da fare,
la piccola Renesmee si agitava
come se fosse pervasa da uno spirito demoniaco e Emmett
sentì di aver perso
anche l'ultimo barlume di calma.
Dopo aver
sollevato la peste e averla portata
a contatto con i suoi occhi, Emmett sibilò: " Fai la nanna
trombetta sfiatata
dello zio, non ce l'ha faccio, finiscila di strillare.
Hai sete! Hai fame! Ti ho dato il pollo e il latte da mangiare, ti ho
cambiato
tre volte il pannolino e
per tutte e tre
le volte mi ci hai lasciato dentro il ricordino.
Non ti
capisco!!! Che hai? Vuoi l’acquetta?
Vuoi il ciucciotto? Il ruttino l’ hai fatto, amore dello
zio!! Provo a metterti
un po’ a pancia sotto ma non funziona, dimmi tu che cosa
dobbiamo fare.
Sono due ore che stiamo al buio e mi viene voglia di sbattermi la testa
al muro
ma non posso neppure farlo, perchè se la nonna Esme trova
solo una piccola
crepa, il prossimo che crepa sono io. Vieni
presto sonnolenza, che sto perdendo la pazienza!!!!!!".
QUATTRO ORE DOPO:
Silenzio!
Che meraviglioso silenzio
aleggiava all'interno della villa.
Finalmente,
Emmett era riuscito a fare
addormentare quella piaga di sua nipote e ora si stava trascinando a
fatica,
verso il divano.
Non appena
riuscì a sedersi, la porta
d'ingresso si spalancò e Edward e Bella, sorridenti e
innamorati fecero la
loro entrata d'effetto.
Il loro sorriso
si raggelò all'istante, quando
si scontrò con lo sguardo al vetriolo di Emmett, che
lì squadrò come se gli
stesse facendo la radiografia.
" Tutto bene,
fratello?" chiese
Edward, un pò intimorito da quei occhi, stringendo forte la
mano di sua moglie
che recepì il pericolo.
Emmett, si
rialzò lentamente dal divano e si
avvicinò ai due sventurati e ignorando la domanda di suo
fratello, disse:
" Siete tornati! Vi aspettavo a braccia aperte, perchè noi
tre dobbiamo
parlare!
Sì, però chiudete le porte, perchè se
parlo a voce forte, io non mi controllo
più!
E se si sveglia un'altra volta vostra figlia scappo a gambe levate e
non mi
vedete più!!".
Edward e Bella
si guardarono poi il ragazzo si
diresse verso le porte scorrevoli e le chiuse quindi si girò
verso quella furia,
dicendo: " Emmett non credi che sia un pò tardi per
parlare?" ma
l'uomo, stringendo i pugni gli rispose: "Oh no, mo' mi state a
sentire!
Voglio proprio vedere quando arriverà la prossima volta che
mi lasciate "quell'angioletto
di vostra figlia"!
Io stasera mi sono esaurito! Quella succhialatte a tradimento non mi ha
dato
pace un momento!
sono stato più di tre ore a tenerla sempre in braccio tanto
che non me lo sento
più!!!
Gli ho cantato
la ninna nanna, gli ho dato il
biberon, il messo il pannolino ma lei niente!! Ha continuato a
piangere,
imperterrita per tutta la serata!!! Non mi ha dato neanche il tempo di
bere un
bicchiere di sangue!
Mentre voi vi andavate a fare la passeggiata a me mi ha fatto..... "
l'anima" gonfiata!!!".
Emmett sembrava
un fiume in piena, che non si
arrestava davanti a niente e che mentre gesticolava continuava a
parlare:
" L'ho messa nel seggiolone per vedere insieme la televisione ma potevo
evitare di vedere l'esorcista perchè vostra figlia, parola
mia, è posseduta.
Gli mancava solo
di girare la testa a 360° e
di parlare lingue sconosciute per essere un indemoniata fatta e finita.
Ora lo so perchè non voglio fare il padre? Mi basta Renesmee
per farmi passare
la voglia!!!".
In
quell'istante, il
pianto di Nessie, attraverso l'aria come uno sparo violento e Bella
giurò di
aver visto rabbrividire, quella montagna di muscoli, che era suo
cognato.
Un ghigno sadico
attraversò il volto
di Emmett, mentre diceva al fratello: " Ah, ah ora ti voglio, caro
Edward!!
Vediamo come ci riesci ad addormentare quella Mata Hari col pannolino.
Il giovane
vampiro scosse la testa, guardando
con biasimo il suo fratellone maggiore poi corse velocemente a
prendere tra le
braccia la sua piccolina, che continuava a strillare imperterrita.
Dopo averla
messa tra le sue braccia, cominciò
a cantarle una dolce ninna nanna:
Ora che dormi
abbracciata all'orsetto
vorrei portarti con me nel mio letto
e stare sveglio a guardarti per ore
e fare andare a tempo il mio, con il tuo cuore.
Ora che dormi ti voglio parlare
sono tuo padre ma non lo so fare
perchè io sono cresciuto soltanto in altezza
un metro e ottanta è la mia insicurezza
ed userò le tue piccole mani
per afferrare forte il domani.
Ora che dormi è somigli alla mamma
vorrei che mai, diventassi una donna
che s'innamora del principe azzurro
che ti apre il suo cuore in un sussurro.
Ora che dormi io
penso alla vita,
quando sarò ad aspettarti all'uscita
del tuo primo giorno di scuola
mi agiterò quando esci da sola,
quando i tuoi occhi saranno le spie
delle tue prime e spero ultime bugie.
Ora che dormi, visino di luna
so che non ho speranza alcuna
vorrei che fossi
per sempre bambina
che mi rallegrassi con la tua risata argentina.
Però il primo
bacio d'amore ti cambierà
e troppo velocemente arriverà
del tuo cuore io
avrò la soffitta
e ogni volta che lo visiterò sentirò una fitta
Metterò
nei miei libri la rosa
che sarà tra i tuoi capelli di sposa
e mi auguro col cuore geloso
che tu adesso dorma e trovi riposo.
In pochi minuti
la dolce Nessie,
sprofondò tra le braccia di Morfeo, sotto lo sguardo
sbalordito di suo zio
Emmett che non riusciva a credere come questo miracolo fosse stato
possibile.
Edward mise
Nessie nel suo lettino
poi raggiunse sua moglie, che era rimasta in salone con suo fratello.
Al suo rientro
si gustò la scena: Emmett
sembrava veramente imbarazzato, sotto lo sguardo derisorio di Bella che
continuava a fissarlo sul punto di fare qualche battuta poco carina.
Edward
incrociò le braccia, fissando
con scherno suo fratello, che conscio dei loro sguardi, si
passò una mano tra i
ricci neri e sbuffando disse: " Femmina traditrice!!".
Poi si
avviò in silenzio verso la sua
camera, sentendo dietro di se le risate di suo fratello e di sua
cognata e
ringraziando il fatto che Rose, non potesse avere figli.
Giunto
però, davanti alla camera di
Renesmee la tentazione fu tanta e aperta delicatamente la porta
entrò
avvicinandosi al lettino dove, come un angioletto riposava la sua
nipotina che,
quella sera, era stata per lui una fonte continua di ansia.
Ora vederla
lì serena e indifesa, lo
fece sentire insulso e dentro di se, disse: " Oh, piccola Nessie, sei
una
peste ma sei tu!!! Sei speciale, così come sei e anche io,
se avessi avuto
questa possibilità, avrei voluto una meraviglia come te!!!".
In silenzio,
così come era entrato,
Emmett uscì dalla stanza scuotendo la testa: quella sera
aveva imparato che
l'amore di un padre può tutto, perfino riuscire ad
addormentare un diavoletto
come Renesmee e la convinzione che Edward fosse nato per essere padre,
si
radicò in lui che scosse la testa entrando nella sua stanza
e chiudendosi la
porta alle spalle.