“Se tu non mi ami non importa, sono in grado di amare per tutti e due”  Ernest Hemingway




La pioggia batteva forte,a Lily sembrò che rispecchiasse il suo stato d’animo, in subbuglio.
Perché adesso non provava più il piacere di schiantarlo che provava prima?
Perché adesso si accorgeva dei suoi occhi dolci?
E perché adesso per un ‘ Ti amo ’ era fuggita?
Era forse sincerità quella che trapelava dai suoi occhi?
Fissò la pioggia, batteva forte fuori dal castello.
Nella sala Comune c’era una grande confusione, James poteva arrivare da un momento all’altro; l’idea la terrorizzava più di quanto l’avesse terrorizzata in passato.
Così prese la mantella e corse verso la porta principale, era spalancata. Si mise il cappuccio e uscì. I pantaloncini non erano l’indumento adatto per uscire con quella pioggia, ma quella pazza giornata d’aprile era incominciata con un sole accecante, e ora di pomeriggio, pioveva fitto.
Aveva i brividi mentre sentiva l’acqua che scendeva per la schiena, alzò il viso, il cappuccio si tolse, facendole bagnare anche i capelli, il viso.
Sotto la pioggia che batteva forte sopra ragazza, ella si sentì subito più leggera.
Un senso di spensieratezza e felicità la colmò.
Dopo un attimo però quel fresco paradiso si attutì bruscamente; lei aprì gli occhi.
James, tutto bagnato era in sella alla sua fedele scopa e reggeva un ombrello rosso sopra la sua testa.
“ Perché fai così, Evans?” lei sorrise.
“Mi andava di bagnarmi” rispose semplicemente facendo spallucce.
Lui scese dalla scopa e si fece incredibilmente serio, per gli standard di James, certo.
“Guarda che se tu non mi ami non importa, sono in grado di amare tutte e due” disse, d’un colpo imbarazzato.
Come fa a conoscere Hemingway? Stava per farglielo notare quando si bloccò. O meglio, i suoi occhi la bloccarono; perché d’un tratto erano così maledettamente accesi? E perché adesso sembrava che ci credesse davvero? Si bloccò perché sapeva che lui pensava davvero le parole che aveva appena citato.
Fu un attimo.
Si mise in punta di piedi, per raggiungere il suo viso, e lo baciò.
Un turbine di emozioni prese entrambi, Lily finalmente capì cosa provava per quell’esuberante ragazzo.
Come si spiegavano altrimenti tutti quei brividi e quelle sensazione quando posò delicatamente le labbra sopra le sue?
Dapprima fu un bacio dolce, leggero. Poi approfondirono quel contatto che bramavano da anni, più o meno consapevolmente. James intrecciò una mano nei capelli bagnati di lei, e con l’altra cinse la sua vita.
Ora che era sua, non l’avrebbe più lasciata andare.
Lily invece posò entrambe le mani sopra la sua nuca, scompigliando quei capelli già scompigliati naturalmente che fino a poco tempo prima diceva di detestare. Si strinsero ancora di più facendo aderire i loro corpi. James si beò della sensazione del corpo di lei, completamente bagnato, stretto a lui.  A un tratto degli scoppi distrassero la loro attenzione, alzarono gli occhi al cielo e sul colore plumbeo di esso si distingueva la scritta: “ Evans te l’avevo detto!”. Lei lo guardò incerta se essere arrabbiata o  divertita.
“Sai, Sirius li ha fatti fare il primo anno. Li teneva pronti nel tetto” spiegò con il solito modo sbruffone, cercando di celare la preoccupazione. “Vuoi dire che li tenevi lì da sette anni?! E poi come sapeva che ci saremmo baciati?”
“Segreto professionale, Evans”
  Fortunatamente scelse la seconda opzione:rise.
Questa volta si abbracciarono e presero la via di ritorno per il castello.


Nda: sdolcinato eh? Scusate ma quando l’ispirazione chiama <3
James/ Lily tutta per voi! Non so perché non l’ho messa come capitolo della mia long su loro due, ma mi sembrava troppo sprecata per essere un solo capitolo. L’immagine l’ho presa da burdge-bug su devianart. XD Recensioni sempre ben accette.
Jeje.