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Autore: willow11    07/03/2012    4 recensioni
Santana e Brittany sono tornate nelle cheerios, che succederà adesso che è iniziato un nuovo anno al Mckinley. La storia segue la trama della terza stagione di glee.
Dal cap.1
"Sugar si sedette e si portò con la mano i capelli dietro l’orecchio –E’ovvio che devi essere la più intelligente della scuola se la pensi così, come hai detto che ti chiami?-
-Brittany S. Pearce!- disse felice la ragazza porgendole la mano.
-Brittany… Brittany… Ho già sentito questo nome, non ricordo bene chi me ne aveva parlato.. ma sicuramente non stavano parlando di te, visto che erano commenti che elogiavano la sua stupidità-"
Dal cap.6
"-Beth vuole bene a sua madre, e Shelby è la sua vera madre… Senti Quinn hai fatto tante cose brutte ma…-
-Anche baciarti è stata una cosa brutta?- Chiese la bionda senza alzare troppo il tono di voce."
dal cap. 19
La latina si girò verso la sua ragazza senza capire.
-Tutti adorano il nostro filmino sexy che ho postato su internet-
-Cosa?-
(Quinntana friendship)
(Sugar)
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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amiciziapt2
mi scuso per il ritardo,
ma fortunatamente non ho più molto tempo libero
e poi devo dire che questa puntata è particolarmente difficile
grazie mille a voi che mi sopportate e che recensite e seguite con affetto
un bacione
C
se riesco parteciperò in qualche modo a questo brittanaweek... :)
amicizia
parte II



-Perché non mi hai detto che volevi tornare nelle cheerios?-

-Santana!!!- urlò la bionda dopo essersi vista spuntare dal nulla la latina –ti sembra questo il modo?-

-Tu lo fai sempre…-Aggiunse sarcastica la mora chiudendo il suo armadietto.

Quinn alzò un sopracciglio e cominciò a camminare seguita dall’amica.

-Te l’avrei detto…-

-Quando?-

-Quando avrei riavuto la mia divisa… Che c’è? Hai paura che ti freghi il posto da capitano… Ops scusa co-capitano- si corresse facendosi scappare una leggera risata.

-Ma figurati…-

La bionda si fermò e la guardò interrogativa -e allora?-

-Siamo amiche Q, avrei potuto aiutarti… Anche se pensavo che non volessi più essere una cheerios- spiegò con sincerità la latina.

La bionda si bloccò un attimo nel vedere Rachel appoggiata al suo armadietto che discuteva animatamente con Finn, poi si girò verso l’amica che aveva assistito alla scena.

-Voglio solo finire quest’anno come si deve…-

-Potresti sempre ritingerti i capelli di rosa, magari attireresti la sua attenzione- scherzò la latina.

La bionda sorrise riprendendo a camminare senza voltarsi ma sentendo su di lei lo sguardo della cantante.

-Mi basta molto meno per attirare la sua attenzione…-

-Ok non farò battutine idiote…- Cominciò la latina –ma sappi che-

-Santana!- La bloccò Emma parandosi di fronte a lei –mi seguiresti in ufficio-

L’ispanica strabuzzò gli occhi.

-E’ urgente…- Continuò la rossa.

-Q.-

-Si… Ci penso io ad avvisare Brittany…- La rassicurò la bionda allontanandosi.



La mora si girò nuovamente verso la consulente e la guardò curiosa –che è successo? Figgins vuole farmi tornare etero tramite uno strizzacervelli? Mi scusi signorina P. ma non mi sembra la persona adatta-


La latina non finì la frase che si bloccò nel vedere Kurt seduto nell’ufficio della donna con accanto il professor Schue e dall’altro la coach Sylvester.

-Che è successo?- Chiese, girando la testa verso Kurt completamente assente.

-Siediti Santana…- Disse l’uomo vedendola arrivare.

L’ispanica rimase in piedi senza capire il perché della sua presenza li.

-Kurt ci ha detto che sei molto amica di Karofsky- cominciò l’uomo.

Santana si girò verso il ragazzo ancora bianco in volto e lo guardò confusa.

-Siediti…- Le disse la coach.

-L’ultima volta che ha usato questo tono con me mi stava per dire che mi avrebbero sbuttanato in tv…- disse ferma la latina –Kurt, è successo qualcosa a David?-


Il ragazzo in preda al panico si alzò e uscì dalla stanza correndo.


-Vado io…- Disse la coach bloccando Emma e uscendo per seguire il ragazzo.

Santana si girò verso il professore scuotendo la testa sconvolta.

-Qualcuno vuole dirmi che succede?-




Dopo diversi minuti l’ispanica era ancora seduta li, immobile ferma a fissare uno di quegli stupidi opuscoletti della Pilsbury.

Il professor Schuester allungò una mano sulla sua spalla ma questa s’irrigidì subito.


-Quando ha intenzione di dirlo agli altri?- Chiese poi la latina con voce ferma.

-Alla lezione di oggi pomeriggio- rispose titubante l’uomo.

L'ispanica si alzò di scatto.


-Se non le dispiace vorrei essere io a dirlo a Brittany…-

Il docente annuì comprensivo.

La ragazza si girò verso la porta e l’aprì.

-Santana se vuoi parlarne…- Cominciò la rossa con voce debole.

Non riuscì a completare la frase che la porta si chiuse.


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-Ma i gelati non si mangiano solo d’estate?- Chiese Sugar dopo aver preso il suo cono al cioccolato.

-Io li ho sempre mangiati tutto l’anno, ma non sapevo leggere il calendario- rispose la bionda leccando avidamente la pallina color arancione.

-E come l’orologio mio padre mi ha insegnato a leggerlo troppo presto, avrei potuto giustificare i miei ritardi…-

-Non puoi disimparare?- Chiese Brittany ancora concentrata sul suo gelato.

-Non lo so… San si può disimparare?- Chiese la biondina rivolgendosi all’amica che stava in un angolino pensierosa.

-Come?-

-San è tutto ok? Non hai detto una parola da quando siamo uscite da scuola…- Disse la ballerina concentrandosi su di lei.

-In realtà no…- Disse Santana guardando la sua ragazza e l’amica poi spostò lo sguardo sulla sua coppetta al pistacchio –di solito il gelato mi mette di buon’umore ma…- Non riuscì a completare la frase che una lacrima scivolò sulla sua guancia.

La latina se la asciugò subito cercando di mantenere la calma.

-Uh ma che bella quella panchina- trillò Sugar allontanandosi per andarsi a sedere.

-Mi pare un’ottima idea- aggiunse l’ispanica andandosi a sedere pure lei.

Brittany la seguì senza mai perdere di vista i suoi occhi.


Dopo diversi secondi di silenzio la mora fece un respiro profondo.

-E’ successa una cosa… - Cominciò la latina continuando a fissare il proprio gelato.

-Cosa?- Chiese Sugar seduta dall’altra parte dell’ispanica.

-Si tratta di Karofsky-

-Chi è?- Chiese.
-Il ragazzo di ieri, quello un po’ grosso…- Spiegò velocemente Brittany senza smettere di guardare Santana.

Sugar annuì alzando le sopracciglia.

-Adesso è fuori pericolo… Ma… Ecco, stamattina ha tentato di togliersi la vita…- Disse piano l’ispanica alzando leggermente gli occhi lucidi verso la propria fidanzata.

Brittany spalancò leggermente la bocca incredula.

-Shuester ha convocato sia me che Kurt per dircelo per primi… Adesso lo starà dicendo ai ragazzi…- Spiegò cercando di trattenere le lacrime –ho pensato che forse… Sarebbe stato meglio…- continuò in preda ai singhiozzi.

La bionda spalancò le braccia attirandola se in un abbraccio a cui si aggiunse, ovviamente, Sugar.

La latina sentendosi al sicuro scoppiò in un pianto disperato.

-E’ stata tutta colpa mia, dovevo capirlo che non stava bene- disse tra un singhiozzo e l’altro.

Sugar annuì in silenzio.

-Shh… Non dire queste cose…- Replicò Brittany accarezzandole i capelli.

-Ma…-

-Shh- la zittì ancora la bionda mentre guardava Sugar cercando manforte.

La biondina sgranò gli occhi e poi sorrise.

-Santana non è colpa tua… Ma se vuoi ti portiamo in ospedale così te lo dice lui…-

La mora si staccò dalla sua compagna e guardò l’amica mentre si asciugava il naso –dici?-

Sugar annuì convinta.

-Ok…- disse semplicemente mentre Brittany l’aiutava ad alzarsi.

-Mi sa che mi prenderò un altro gelato… Si è sciolto tutto- disse poi Brittany notando il suo cono tutto sgocciolante.

-Già… Sannie potevi aspettare che finivamo il gelato!-

Santana guardò prima l’amica e poi la fidanzata e sorrise con gli occhi ancora lucidi, sapeva che quell’accoppiata di scoppiate l’avrebbe tirata su.


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-Bhe aspetta, che succede se perdiamo?-

-Credevo sarei stata io a cantare- rispose Rachel chiudendo il suo armadietto davanti il sorriso orgoglioso del proprio ragazzo.

-Vado-

-Ok, ci vediamo dopo?- Chiese Finn.

Rachel sorrise e si allontanò, doveva assolutamente volare a casa e cominciare con i preparativi.



-Ehi…-Disse Quinn parandoglisi davanti.

-Ehi…-Rispose a la mora che non l’aveva vista arrivare.


-Tutto bene?- Chiese la bionda ancora provata per la notizia di Dave.

L’ebrea annuì velocemente -e tu?-

L’ex cheerio sospirò confusa –non lo so…-

Rachel abbassò leggermente la testa per cercare i suoi occhi, avrebbe voluto stringerla con tutta se stessa, ma non era il caso.


-Mi chiedevo se… Sono senza macchina…-Balbettò la bionda.

-Oh… Certo… Stavo giusto andando via…- Rispose la cantante interdetta.




-Pensavo volessi provare i pezzi per le regionali in auditorium…-

-Diciamo che non è la mia priorità…- Rispose la mora al volante.

-Già…- Disse la bionda prima di girarsi per guardare la strada -Ho avuto una discussione con Kurt prima… Forse dovrei imparare a starmene zitta…-

-E’ molto provato… Più di tutti noi… Qualsiasi cosa ti abbia detto non…-

-No aveva ragione su tutto… Io non so cosa si prova e non posso sicuramente giudicare David per quello che ha fatto…- la interruppe la bionda parlando con voce ferma.


La cantante entrò nel vialetto di casa Fabray e spense il motore, poi si girò verso una Quinn fin troppo provata.

Soffriva da morire a vederla in quello stato così allungò leggermente la mano e afferrò la sua cominciando ad accarezzarla con il pollice.

L'ex-cherrio spostò lo sguardo sulla mano e sorrise amara.

-Non so cosa vi siete detti ma non credo tu abbia detto niente di male Quinn, ognuno ha un modo diverso di affrontare il dolore-

-Avete deciso la data vero?- Chiese la bionda a brucia pelo.

Rachel spalancò la bocca sorpresa e stacco instintivamente la mano dalla sua.


-Ognuno ha un modo diverso di affrontare il dolore…- aggiunse sarcastica la ragazza capendo il suo stupore.

Poi aprì lo sportello –grazie del passaggio Rach-


La mora allungò una mano e le afferrò il braccio per bloccarla –ci sarai vero?-

Quinn si morse un labbro senza rispondere, poi alzò gli occhi verso quelli di Rachel che la guardavano supplichevole e sospirò confusa.

-Non lo so…- disse semplicemente prima di uscire dall’auto.

 Rachel la guardò allontanarsi sempre di più da lei e con gli occhi tristi accese il motore e ripartì.



  
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