La missione
Ore 8.30 del mattino.
Sakura, Sasuke, Naruto e Asako stavano
buttati sulla ringhiera del ponte ad aspettare il maestro, come al solito
ritardatario cronico. Nell’ordine: Sakura sbuffava come una locomotiva, Naruto
canticchiava “sulla cima dell’Olimpo c’è una magica città, gli abitanti
dell’Olimpo sono le divinità…”, Asako tentava di dormicchiare sdraiata su una
panchina e Sasuke scrutava il cielo con aria enigmatica, al che la rosa subito,
animata da una grandiosa sfacciataggine, sospirò:
-
è romantico vero?
-
?
-
Il cielo la mattina.
-
…
-
Come hai dormito?
-
…
-
Stai bene?
-
…
-
Hai freddo?
-
…
-
Sakura!!! ^^ ti va di andare a raccogliere funghetti?
-
NARUTOOOOO!!! è_é non vedi che io e LUI stiamo discorrendo?
-
Più che una discussione il tuo mi sembra un monologo, a seconda
dei punti di vista…- Osservò una voce proveniente dalla panchina sotto
innumerevoli zaini.
-
TACI VECCHIA STREGA!!! Non dovevi dormire? – rimbeccò, colpendo
con la sua borsa la fonte della dichiarazione.
In un attimo un kunai, veloce e potente, passò
fischiando vicinissimo all’orecchio della ragazza, che si spostò strillando.
Un’altra, bionda, riemerse dai cappotti e, con un sorrisino, l’apostrofò:
-
Fai attenzione. Potrei pensare che mi sei in contrasto…
-
Oh, ma davvero? E allora?
-
Non ti converrebbe, questo lo sai, vero?
-
Ragazze, state calme!
-
Non ti crucciare, biondo. Io sono calmissima.
Facendo muovere su e giù i ricci, Asako si
voltò bruscamente.
-
Lo sento.
-
Che cosa?
-
Sta arrivando Kakashi…
-
Da cosa lo capisci?
-
Te l’ho già detto. Lo so.
-
Sarebbe in anticipo nel ritardo. Abbiamo aspettato solo mezz’ora,
non due ore…- ragionò Naruto.
-
BUON GIORNO! – la figura del sensei si stagliò contro luce,
apparendo dal nulla.
Sasuke, aggrottando le sopracciglia sottili,
lanciò un’occhiata alla sua compagna di stanza.
-
Bene ragazzi!- fece Kakashi- Ho una missione per voi!
In seguito a circa due ore di cammino, il
maestro si fermò nei pressi di un lago.
-
Appoggiate pure le vostre cose, ci dobbiamo accampare.
-
Dobbiamo fare cosa???-
protestò Sakura.
-
Accampare. Il nostro compito è difendere il villaggio da un
pericoloso mostro marino che imperversa causando mareggiate di dimensioni
inaudite.
-
=_= ma questa è solo una credenza popolare! È normale che i laghi
straripino di tanto in tanto!- obbietta la bionda.
-
State pur certi che non è come credete voi. Ci sarà una tenda
per coppia, deciderò io, naturalmente. Voi andate a farvi una passeggiata per
le strade.
I viali erano brulicanti di gente vestita
poveramente, bambinetti sporchi e pastorelli ignoranti che tentavano di vendere
la lana delle loro pecore. Mercanti ingioiellati offrivano le loro mercanzie.
- Dovremo chiedere a qualcuno notizie sul presunto
mostro… ci penserò io!- decise Naruto.
Si accostò ad un vecchio che propagandava
medaglioni portafortuna.
-
Buona sera, signore. Che mi sa dire del mostro del lago?
-
Mostro… mostro? Aaaaahh!!! Ressy tornerà! Aiuto! Ditelo a tutti!
Ressy attaccherà di nuovo!
In un attimo le vie si sgomberarono,
lasciando come traccia solo la polvere che si depositava pigramente sui
marciapiedi, e poche cartacce vaganti.
-
Non sarai stato troppo diretto?- disse sarcastico Sasuke.- ne
sappiamo meno di prima.
-
Almeno siamo sicuri che deve portare calamità orribili- fece
Sakura conciliante.
Il resto della mattina lo passarono a
cercare informazioni. Senza successo.
Asako propose:
-
Ho un’idea. Ma dovremo fare una colletta. Quanto avete?
-
Cinque yen (non so quali sono le monete su Naruto, mi dispiace)
-
Io sette
-
Venti!
-
Okay. Date qua.
Si diresse verso un’osteria, al tavolo di un
uomo dal cappello di paglia, la camicia a quadretti e pantaloni infangati. Dal
naso paonazzo si capiva che era piuttosto sbronzo. Urlava contro il cameriere
che non gli voleva fare credito per quella che chiamava “l’ultimo scotch”. La
ragazza, prendendo un atteggiamento svagato, si sedette al suo tavolo e ordinò:
-
Niente storie amico. Porti una birra piccola e un doppio whisky
al mio compare. Offro io.
Bevendo il liquido ambrato direttamente
dalla bottiglia, si decise a passare all’interrogatorio. Il contadino non le
aveva chiesto nemmeno il nome, ma era meglio così in fondo.
-
Come vanno le cose qua al villaggio?
L’uomo vuotò in un sol sorso quasi metà del
bicchiere.
-
Cosa vuoi dal nostro piccolo paese, forestiera?
-
È un ritorno alle origini, vecchio mio. Devo recuperare un
prezioso quadro dalla casa dei miei antenati.
-
Capisco. E con ciò?
-
Questa casa, in seguito a un terremoto nel 1955, è sprofondata e
ora è sommersa dalle acque del lago.
Per poco lui non sputò la goccia finale dell’alcolico.
<
-
NO! Se ci tieni alla tua vita, alla larga da Ressy!
-
Mi perdoni, ma non la seguo. Le darò retta di certo, ma mi
schiarisca un pochino la mente. Chi sarebbe Ressy?
-
Lo conoscono anche i marmocchi, che ne cantano al filastrocca:
è notte prima di quanto pensi
e dal lago esce Ressy
ha gli occhi a luna piena
e un lamento pien di pena
mostra i denti aguzzi di leone
e muove forte il codone
ogni cosa sconquasserà
e alla fine della notte
nell’acqua ritornerà.
È un flagello. Si dice che sia stato
richiamato dal grido di dolore lanciato da un prete ucciso in modo orribile
durante un battesimo a un bimbo nel quale risiedeva il demonio. Allora ogni 19 novembre
sacrifichiamo il primogenito di una famiglia tirata a sorte.
-
Ma è una cosa orrenda!- Si scandalizzò Asako.
-
Qui le cose vanno così bellezza. E ora perdonami, ma devo andare
a lavorare nei campi. Grazie per avermi offerto il bicchierino.
-
Si figuri. A presto.
-
Dunque, per una superstizione, un neonato viene strappato ai
genitori per essere ucciso? – ripeté Sakura.
-
A quanto pare…
-
Che cosa stupida.
-
Alla fine della
notte nell’acqua ritornerà… esce fuori la notte dunque.- rifletté ad
alta voce Naruto.
-
Esatto. Significa anche che nessuno l’ha visto del tutto. Non mi
pare granché illuminato questo posto.
-
Stai cercando di dire che forse non è reale?- domandò tagliente
Sasuke.
-
Può darsi, anche se non mi sento di dare per scontato nulla…
Arrivarono al punto di ritrovo di Kakashi.
-
Salve ragazzi. Mi auguro che abbiate raccolto informazioni. Dunque,
ecco le tende… Sasuke andrà con Naruto e Sakura con Asako.
-
NEMMENO PER SOGNO! – Scoppiarono in coro Sakura e Naruto- IO CON
LEI/LUI?
-
Non scaldatevi, va bene va bene… Sakura con Sasuke e Asako con
Naruto.
Il moro prese un’aria esasperata con la ragazza appesa alla schiena, ma sentì una
fitta allo stomaco vedendo Asako e il suo rivale entrare nel riparo per mettere
a posto le proprie cose. Si dette dello stupido.
Kakashi si appoggiò nuovamente al tronco d’albero,
riprendendo la lettura del suo tascabile. Sorrise fra se’. Sarebbe stata una
lunga, lunghissima missione.
-
Sasuuuuke… - miagolò Sakura. – Io la notte ho sempre freddo…
dormiamo nello stesso sacco a pelo?
-
Mettiti un maglione in più. – rispose lapidario il ragazzo.
-
ç_ç sei sempre così freddo con me! C’entra forse quella scema?
Le rivolse uno
sguardo gelido – non ti riguarda affatto…
Uscì e si allontanò.