PROLOGO
L’estate è ormai vicina. Un caldo torrido ha colpito Navel, la capitale di Silanda, dove risiede la famiglia reale. Di conseguenza, il re Adron decide di spostarsi con la moglie Elis e il figlio appena nato, Alessin, nella residenza estiva vicina al Grande Mare, vasto oceano ad ovest del regno.
-Perché ti ostini tanto a tornarci? – chiede Elis incredula –sono dieci giorni di viaggio. Sai cosa vuol dire? E' troppo pesande per Alessin!-
-Non fare la drammatica! Ho già pensato a tutto quanto: passeremo per la strada tra i boschi, riducendo a 1 solo giorno la marcia - risponde Adron e con un sorriso aggiunge – e poi si deve abituare agli spostamenti, è l’erede al trono!-
-Ha solo pochi mesi!- replica Elis infervorandosi.
-Ah! Ora basta, la decisione è presa: tra due giorni partiamo. Ho mandato i servi a preparare la reggia per il nostro arrivo -
Elis impallidisce. –Non li avrai mandati nel bosco senza alcuna scorta, vero?-
-Cosa vai a pensare? Ho mandato due guardie con loro. Mi vuoi spiegare di cosa hai paura?- dice lui, stringedole le mani amorevolemente.
-Dei Guardiani, alberi enormi che uccidono chiunque si trovi a passare da lì-
Adron scoppia a ridere –Sono solo favole! Tuttavia, se proprio non ti senti sicura andremo con più guardie del previsto, va meglio ora?-
Dopo quella discussione Elis si rintana nelle sue stanze, riuscendo a pensare solo che presto avrebbe attraversato quel bosco, che teme sin da quando era bambina.
Passano i 2 giorni e il momento della partenza è ormai giunto.
Ecco quindi un corteo che si apre con quattro cavalieri vestiti di pesanti armature, seguiti dalla carrozza reale, i valletti e i cavalli dei regnanti. A chiudere la fila ci sono altri sei cavaliari.
Inizia il viaggio, la regina per distrarsi gioca con il suo bambino. Tuttavia, dopo un paio d'ore di marcia si iniziano a vedere i primi alberi. Elis, di conseguenza, si mette in stato di allerta.
Addentratisi nella selva si iniziano a sentire degli strani fruscii. Non passa molto tempo che a quei rumori si aggiungono delle urla di puro terrore. La carrozza di colpo si ferma. Lei, presa dal panico, inizialmente sta immobile tenendo stretto a se Alessin. Poi si volta a guardare dalla fessura della carrozza e nota la mancancanza dei valletti.
Inizia a tremare.
Lancia un urlo di puro terrore, quando un valletto cade a terra davanti ai suoi occhi. Quello viene trascinato dietro un cespuglio da un grosso ramo, che sembra di pietra, avvoltogli intorno alla caviglia. Gli altri provano a trattenerlo per le braccia. Intanto un cavaliere da dei colpi con la spada a quello strano ramo nella speranza di tagliarlo, ma senza alcun successo. Anzi ne spunta dal nulla un altro che lo trascina via.
Davanti a quelle immagini Elis stringe Alessin .Dal finestrino della carrozza compare Adron. Lui le ordina di scendere dalla carrozza e salire sul suo cavallo, mentre gli altri tengono a bada quella strana creatura.
Elis obbedisce, sale sul cavallo e seguita dal marito, tre valletti e due cavalieri scappano via.
La corsa dura dal pomeriggio alla mattina, i cavalli ormai sono troppo stremati per proseguire ma non potevano fermarsi.
Per fortuna la fine del bosco è ormai vicinissima, poichè si vede la luce filtrare con prepotenza. Danno un’ultima spronata ai cavalli e son fuori. Finalmente l’incubo è finito e possono proseguire più tranquilli.
Si fermano per riposarsi. I cavalieri posano a terra i loro mantelli per far stendere la regina e il re.
Elis, dopo quello spavento, non riesce ad addormentarsi, ma entra in uno stato di dormiveglia. Un rumore metallico la fa trasalaire. Apre gli occhi e le si para davanti uno spettacolo terribile: vede i corpi dei valletti stesi a terra il un lago di sangue. Più avanti i due cavalieri insieme a suo marito affrontano a spade sguainate quattro banditi. Non ha il tempo di reagire che una mano le tappa bocca e poi sente un dolore fortissimo alla testa. Dopodichè il buio.
Si risveglia dolorante. Ci mette qualche minuto a mettere a fuoco. Si trova in un ampio salone impolveratio, lo riconosce: è una stanza della residenza estiva. Basta un attimo e un terribile pensiero le tempesta la mente. Si guarda intorno, vede Adron vicino, ma lei lo sorpassa con lo sguardo e una sola parola le esce dalla bocca –Alessin!-
Al suono di quella parola Adron l’abbraccia, tanta di calmarla.
-Dov’è Alessin?- chiese Elis,lo sguardo terrorizzato.
-I banditi lo hanno portato via- risponde tristemente questi.
Elis si sente soffocare, le lacrime cominciano ad rigarle il viso e un dolore forte la prende al petto.
Note dell'autore: spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a seguire il racconto. Io mi impegnerò ad aggiornare il prima possibile. Recensite in tanti!