Disclaimer:
I
personaggi ed i luoghi presenti in questa storia appartengono a J.K. Rowling e a
chi ne detiene i diritti. La trama di questo racconto è, invece, in quanto mia
creazione, di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso
per pubblicare/tradurre altrove questa storia o per estrapolare una citazione
dalla stessa.
Questa
storia è stata scritta esclusivamente per puro divertimento e non ha alcuno
scopo di lucro, non è pertanto intesa alcuna violazione del copyright.
Dedica:
A TwinStar, che ringrazio anche per
avermi fatto da beta. Come non dedicarle il mio primo esperimento come WolfStar?
E ad Ana, perché i suoi disegni sono la mia droga quotidiana. Con
affetto.
Nykyo
Mani.
Ogni volta tre paia di mani mi sorreggevano, perché quando la bestia mi lascia vacillo sempre un po’.
Mani squadrate e solide, fatte per afferrare e trattenere.
Piccoli calli all’attaccatura delle dita e sulle prime falangi, là dove il boccino spesso si agitava, il volo frenato inesorabilmente.
Premevano sulle mie spalle, per tenermi su.
Mani piccole, un po’ paffute, ancora infantili.
Nervose, prive di certezze, mai in grado di darmi vera sicurezza.
Mi sfioravano per seguire le vostre.
Non si soffermavano mai.
Mani dalle dita sottili, nervose, eleganti, nonostante le unghie spesso rovinate, i frequenti tagli, le nocche sbucciate per un pugno di troppo.
Forti, fin troppo consapevoli di me.
Loro mi conoscevano, sapevano richiamarmi indietro.
Sceglievano i miei fianchi, li stringevano, rimettendomi in piedi.
Mani amiche.
Mani traditrici.
Mani che mi amavano.
Un paio sempre pronte a stringere le mie a dichiarare amicizia.
Un altro giunto in una preghiera falsa a implorare pietà.
E le tue che sole sapevano farmi vibrare.
Ma io non ho potuto afferrarle e trattenerti con me.
Sono rimaste solo le mie.
Sporche di cioccolata ormai sciolta, anziché umide di te.