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Autore: Josie_    07/03/2012    4 recensioni
Cosa succederebbe se Frank leggesse una fanfiction, più precisamente una Frerard, e decidesse di seguire le orme del suo alter ego immaginario?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«"Cosa ti affligge, Frank?" 
Mikey riuscì ad aggiudicarsi la sua attenzione solo dopo avergli lanciato un cuscino, e sorrise appena nel vedere il suo amico in quello stato di trance.
"Eh? No, niente...le solite paranoie." tagliò corto Frank che aveva tutta l'aria di voler rimanere sulle sue.
Ma Mikey insistette, deciso a costringerlo a vuotare il sacco.
"Oh, avanti! Non sono rimasto qui per niente, lo sai."
Erano soli nel bus, gli altri ragazzi erano andati all'ennesima intervista e Frank era riuscito ad evitarla con una scusa banale. Poco dopo aveva visto Gerard sussurrare qualcosa al fratello e il bassista era tornato sui suoi passi ben felice di far compagnia a Frank.
Mikey sfiorò le corde della chitarra quasi volesse incitarlo a parlare con quel suono così familiare, come per metterlo a suo agio.
"Boh, Mikes, non so più che pensare."
"Se parli di Gee io ho le idee molto chiare."
Frank si lasciò cadere sul divano con lo sguardo rivolto al soffitto e un respiro rimasto a mezz'aria. La verità era che non voleva affrontare la situazione, aveva evitato di parlare con Gerard del bacio che gli aveva dato sul palco e avrebbe voluto continuare ad evitarlo per sempre se fosse stato possibile. Non era sicuro di nulla e iniziava a pensare che si fosse incastrato in una brutta faccenda. 
"È che non so cosa voglio. Da una parte se io e Gee...bè, se iniziassimo a...frequentarci ho paura di non poter essere all'altezza di una relazione del genere, però dall'altra parte voglio stare con lui così tanto che...oddio, non lo so."
"Eh no, Frank! Così non va! Ma ti senti? Cristo Santo, non hai dieci anni! Che cavolo vuol dire che "non saresti all'altezza"? Ma quante seghe mentali ti fai? Prendi della roba?"
"Ma che roba e roba! Sei mai stato innamorato, Mikey? Sai cosa vuol dire avere la certezza che tutto il tuo mondo dipende da un "si" o da un "no"?"
"Come sei melodrammatico! E poi lo sappiamo entrambi che se ti decidessi a confessare a Gerard i tuoi sentimenti da gatta in calore, quello non ti rifiuterebbe."
"E allora perché non si fa avanti lui?"
"Perché è di Gerard che stiamo parlando. È un sadico del cazzo, Dio solo sa quanto si sta divertendo nel vederti così in difficoltà."
Frank sbuffò passandosi una mano sul viso. Le parole di Mikey non lo stavano convincendo affatto, però era stufo di vivere ogni giorno quella guerra interiore che minacciava di farlo impazzire. Doveva prendere il toro per le corna, tolto il dente, tolto il male.
"Okay, va bene. Che faccio aspetto che torni o-?"
"Alza quel culo e raggiungilo. Ora. L'intervista starà per finire, su!"
Mikey gli sorrise soddisfatto, convinto che il cambiamento d'opinione di Frank fosse completamente merito suo e tornò a strimpellare la chitarra.
Frank, una volta sceso dal bus, si accese una sigaretta e prese a ripetersi che andava tutto bene giusto per autoconvincersi un po'. Cercava di non pensare a quello che stava per fare, eppure l'idea di dichiararsi al suo migliore amico lo asfissiava. Ecco, si. Gli mancava l'aria nonostante fosse all'aperto e lo stomaco sembrava essere andato a fare una passeggiata lontano. 
Ormai era troppo tardi per tornare indietro, riusciva a vedere Gerard e gli altri attraverso le porte di vetro della radio locale. Lui, appoggiato ad un muretto, le mani in tasca e l'ennesima sigaretta in bocca stava ritrovando tutta la fiducia persa in quegli occhi verdi e quella bocca allegra. Doveva dirglielo. Doveva e voleva. 
"Frank! Che ci fai qui, stai meglio?"
Si era dimenticato completamente del mal di testa che si era inventato per saltare l'intervista, ma annuì ugualmente.
"Ho bisogno di parlarti. Facciamo due passi?"
Il cantante lanciò un'occhiata schiva a Bob e Ray accanto a loro, poi sorrise e si incamminò con Frank al suo fianco. 
"Mi dispiace che tu non sia venuto oggi, è stata una bella intervista e-"
"Gee, un attimo, dai. Non sono in grado di affrontare una conversazione normale." ammise il più piccolo fermandosi immediatamente e puntando lo sguardo lontano.
"Perché? Che è successo?"
"Nulla, non ti preoccupare. Devo solo dirti due cose."
"Spara."
"Okay, primo: sei un vero bastardo." riportò lo sguardo su di lui e si avvicinò di un passo.
Gerard sorrise incuriosito.
"Passiamo al secondo." e gli fece l'occhiolino.
"Secondo...no, basta! Non riesco a dirlo!" si arrese Frank sbuffando e voltandosi dall'altra parte. 
Si sentiva un completo deficiente, ma non riusciva a trovare le parole giuste davanti a quel sorriso beffardo e provocatorio.
"Andiamo, Frankie, cosa c'è di così terribile?" rise il cantante.
"Oh, lo sai. Lo sai benissimo ormai. Dai, dillo tu. Per favore!"
"Mi stai implorando?"
"Cazzo, si!"
Gerard lo prese per le spalle, voltandolo, e lo strinse in un abbraccio.
"Non ti facevo così timido" -gli sussurrò all'orecchio- "Dai, Frankie, sono solo io. Sono Gerard!"
Ed era proprio per quello che Frank non riusciva a spiccicare parola!
"È facile, sai? Prendi un respiro e lo dici. Dillo, Frank."
Frank serrò gli occhi maledicendo Gerard e il suo tono convincente e allo stesso tempo dolce. Sentiva la sua mano acarezzargli lenta la schiena e l'altro braccio stringerlo forte. Valutò in che stato si trovasse il suo di corpo e si rese conto di essere completamente appoggiato al suo petto, le gambe che non lo sostenevano più, stretto tra le sue braccia. E avrebbe voluto rimanere così per sempre.
"Oh, Gee..." -soffiò aggrappandosi al suo collo- "Okay, hai vinto. Si, credo di essermi innamorato di te."
Lo sentì sorridere sulla sua guancia mentre gli lasciava un leggero bacio.
"Grazie al cielo! Iniziavo a credere che non l'avresti mai detto!"
Gerard sciolse l'abbraccio per prendere il viso sorridente e leggermente arrossato di Frank tra le mani.
"Sei bellissimo..." -gli disse specchiandosi nei suoi occhi- "E anch'io si, credo di essermi innamorato di te."
E lo baciò. Un bacio delicato, tenero e breve per esprimere ciò che nemmeno le parole erano in grado di esprimere.»
 
Scusate, qualcuno sa dirmi come si respira? No, perché mi sono dimenticato come si fa mentre rileggevo per la millesima volta l'ultima parte di questo capitolo. 
Sono patetico. Oh, eccome se lo sono! Soprattutto per via di quella vocina nella mia testa che urla: "Anch'io! Anch'io!" come un'ossessa. 
Anch'io voglio essere abbracciato in quel modo da Gerard. 
Anch'io voglio sorridere e arrossire come quel Frank.
Anch'io voglio che Gee mi dica che sono bellissimo. 
Anch'io voglio baciarlo. 
Sono patetico.
 
"Ehi! Dove vai?!" 
Bob mi guardava sorpreso dal suo letto mentre io ero scattato in piedi all'improvviso infilandomi malamente i jeans.
"Anch'io, Bob! Cazzo, anch'io!"
"Ma di che parli?"
Afferrai la felpa e mi allungai ridendo verso di lui per lasciargli un bacio sulla guancia.
"Sento che è la cosa giusta da fare, credimi! Augurami buona fortuna!"
Non gli diedi il tempo di ribattere che ero filato fuori dalla nostra stanza d'albergo, avevo iniziato a correre a perdifiato per quel lungo corridoio, il cuore che mi martellava nel petto e la ferma convinzione di aver preso la decisione più giusta. Arrivai davanti alla stanza dei fratelli in qualche secondo e presi a bussare con forse troppa insistenza. Un Mikey già in pigiama mi venne ad aprire, salutai anche lui con un bacio veloce e senza dirgli altro lo sorpassai cercando con lo sguardo suo fratello.
"Che hai Frankie?" mi domandò il biondo leggermente preoccupato.
"Gerard?"
"È in balcone a fumare, perché?"
Non gli risposi, lo lasciai lì con la sua curiosità e mi fiondai in balcone rischiando di inciampare nei miei stessi piedi.
"Frank!" esclamò sorpreso il mio cantante e io non potei fare a meno di notare quanto fosse bello immerso nell'ombra della notte. Era perfetto, magnifico. E presto sarebbe stato mio.
"Gee! Gee, devo dirti una cosa!" 
La mia folle corsa era arrivata al capolinea. Mi avvicinai lentamente a lui, sospirando leggermente e ingoiando a vuoto un paio di volte. Non avevo tempo per l'agitazione o i ripensamenti. 
Anch'io, anch'io!
"E dilla però! Mi stai spaventando." si portò la sigaretta alla bocca e mi persi qualche istante di fronte a quell'immagine paradisiaca. 
"Okay, un momento." 
Finalmente lo raggiunsi e potei stringergli una mano. I suoi occhi volarono subito a quella stretta che non riusciva ad interpretare e se fossi stato almeno un po' più sveglio avrei notato il suo sguardo allarmato. 
Ancora un passo e portai l'altra mano ad accarezzargli il viso.
"Frank? Hai bevuto?" domandò lui scostandosi appena.
"Assolutamente no. Ascoltami, ti prego."
Gerard aggrottò le sopracciglia e annuì poco convinto.
"Ecco, Gee, la verità è che mi sono innamorato di te." dissi tutto d'un fiato, convinto come non mai.
Lo fissavo sorridendo come un ebete mentre pensavo che mi avrebbe stretto tra le sue braccia e mi avrebbe sussurrato tante parole carine, mentre in realtà era calato solo un gelido silenzio.
"Non...ho capito."
"Ho detto che mi sono innamorato di te!"
"Ah."
Ah. E il "sei bellissimo" se l'era dimenticato, vero? Perché non mi abbracciava? Perché non diceva di essere innamorato di me? 
Come in un déja-vu strinsi le dita attorno ai suoi capelli e avvicinai le labbra alle sue, questa volta con più lentezza. Talmente tanta che non arrivai nemmeno a sfiorarle. Gerard mi spinse via con un'espressione sconvolta dipinta in volto.
A quel punto iniziai a ragionare. Il mio cantante mi stava respingendo. Non sarebbe successo nulla di simile a ciò che era capitato al Frank della fanfiction e io...Dio, io avevo appena firmato la mia condanna a morte.
"Gee...t-tu non sei..." non riuscii nemmeno a terminare la frase, ma lui comprese perfettamente.
"Ma che..? No, Frank! Porca troia, no!"
Eh, che delicatezza.
"Come potrei innamorarmi? Di te, poi!"
No, tranquillo, continua pure, non mi stai ferendo affatto.
"Come cazzo ti è saltato in mente?! Dai, sei ubriaco!" e rise.
Rise. Io mi ero dichiarato e lui si era messo a ridere.
Non resistetti un momento di più e con la stessa velocità con cui ero arrivato, me ne andai.


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Ehilà bella gente! :D Vi chiedo scusa se ci sono degli errori, è tardi e non ho riletto, ma ci tenevo a postare perché è passato troppo tempo dallo scorso capitolo! :/
Al solito, spero vi piaccia e ringrazio tuttissimi! Vi adoro! <3
  
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