Ormai mi ero preparata psicologicamente e cominciavo a vivere le prime piccole cose di Londra, a partire dall'aria che respiravo... La casa era spaziosa, semplice, mi piaceva ed ero sicura che sarei stata contenta di passare lė i miei due mesi.
Sentivo profumo di ragų, un profumo buonissimo che mi faceva venire un languorino allo stomaco. Eravamo appena arrivati, io stavo tirando fuori i vestiti dalla valigia e sistemandoli nell'armadio, e mia mamma si era giā messa ai fornelli a preparare qualcosa per soddisfare la nostra fame. Era un profumo delizioso, stava preparando uno dei miei piatti preferiti e, dopo un viaggio in aereo, ci voleva proprio.
Andai a tavola con i miei. Parlavamo della situazione, dei due mesi che ci aspettavano. Avevamo deciso di partire una settimana prima che mio papā iniziasse a lavorare, in modo da visitare la cittā con calma e staccare un po' da quella che era la monotonia di tutti i giorni.
Avevo sonno, ma ero troppo eccitata dalla voglia di scoprire Londra quindi, anche se avessi fatto volentieri una dormitina, i miei mi 'costrinsero' a prepararmi per andare a chiedere della nuova scuola che avrei iniziato a frequentarla qualche giorno pių in lā.
Arrivammo alla scuola, sembrava quasi un castello da quanto era grande, mi faceva quasi paura.
''Sarebbe questa la scuola, mamma?" dissi perplessa "Vedrai, Lisa, ti piacerā. Ci sono tanti ragazzi e ragazze di diverse nazionalitā, non ti sentirai diversa."
Mi tranquillizzai un pō alle sue parole. I miei genitori avevano scelto una scuola per farmi sentire a mio agio, una scuola nella quale potevo scegliere le materie da fare, come nelle scuole americane. Ero felice, almeno in quel momento, i miei mi volevano bene e avrebbero fatto di tutto pur di non farmi completamente trovare spaesata.
Papā mi guardava con occhi teneri, quasi contenti, come se fosse fiero di me. Non potevo far cambiare la mia impressione, dovevo impegnarmi e renderlo, anzi renderli, loro, i miei genitori, orgogliosi di me.
Entrammo a scuola...