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Autore: Carla Volturi    08/03/2012    5 recensioni
Lei, Lucilla insegnante di italiano trentanovenne, sposata con due figli; lui, Antonio, avvocato quarantenne divorziato. Tutto avviene a Vietri, città del sole, del mare e di un incontro: il loro!
ATTENZIONE: I PERSONAGGI DI QUESTO RACCONTO SONO PRESENTI NELLA MIA ULTIMA STORIA “LA STAGIONE DEL CUORE-PARTE SECONDA-”.
TUTTAVIA “SOLO PER AMORE” PUO’ ESSER LETTO INDIPENDENTEMENTE DAL RACCONTO APPENA CITATO, POICHE’ I PROTAGONISTI PRINCIPALI CAMBIANO, DUNQUE NON SI PUO’ PARLARE DI UN VERO E PROPRIO SEGUITO.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Buon pomeriggio e buona festa delle donne a tutte le mie lettrici. Lascio un mio nuovo capitolo, spero vi piaccia.
Un bacio da Carla.

Nella foto: in alto a sinistra Lucilla e suo fratello Cristiano; in basso a sinistra Bianca, moglie di Cristiano e Adriano, marito di Lucilla.


CAPITOLO 13 (SECONDA PARTE)- IL RITORNO DI ADRIANO

Sbuffo numerose volte: cavolo Adriano non ti fai mai vedere, proprio ora ti salta in mente di ritornare a Vietri? Proprio ora che stavo vivendo un momento magnifico con Antonio? Sai sempre come stupirmi, l’hai fatto tre anni fa con le tue decisioni lavorative, lo fai ora presentandoti senza preavviso. Diamine come vorrei che tu non fossi qui, come vorrei che Cristiano non mi avesse mai inviato alcun messaggio. Cammino da sola, dopo aver lasciato Antonio al lido: ha preferito non venire con me, ha preferito lasciarmi sola, in modo che io possa discutere con il mio ex. Mi ha chiesto se le cose sarebbero cambiate tra noi, in virtu’ dell’arrivo di Adriano. Gli ho risposto con una fragorosa risata: se fossi stata anche minimamente legata a lui mai avrei fatto l’amore con il mio bel vicino. E’ inconcepibile per me pensare di avere un rapporto intimo con un uomo, consapevole di amarne un altro. Ma nel mio caso il problema non sussiste, visto che tra meno di un paio di mesi chiederò la separazione al padre dei miei figli. Già i miei figli, non ho ancora riflettuto su come prenderanno questa nuova realtà. Di sicuro tenterò di trovare le parole giuste per fargli capire come stanno le cose. Spero in un vivo aiuto di Adriano, non può tirarsi indietro e lasciare a me il compito di interloquire con i nostri bambini.
Quanto vorrei stare in questo preciso istante con Antonio. Magari ora staremo a parlare, a farci due risate o semplicemente a continuare il discorso precedentemente lasciato in sospeso. Forse avrei trascorso una magnifica nottata. Forse avrei evitato di litigare con Adriano, perché so che cosi andrà a finire. Noi non comunichiamo piu’ da persone civili, ce ne andiamo fuori al terrazzo e iniziamo ad inveire l’uno contro l’altro, cercando di non rendere partecipi Marta e Luca del fallimento del nostro matrimonio. Una volta lo cacciai di casa, tanta era la rabbia nei suoi confronti. Non sapete come mi urta la sua indifferenza, il suo egoismo. Esiste solo lui sulla faccia della terra, il bravo Adriano, che deve realizzarsi da un punto di vista lavorativo. Come se il lavoro fosse tutto nella vita di un uomo. Ma lui è uomo? Cioè sa comportarsi da uomo? Non credo: un vero capofamiglia non abbandonerebbe mai moglie e figli. Ripeto quanto detto precedentemente: è un idiota!.
Percorro il lungomare a passo spedito, voglio proprio udire ciò che dirà. Non oso immaginare la scenata che gli avrà riservato mio fratello. Il mio abito si gonfia a causa del vento. Quello stesso vento che porta sotto le mie narici il profumo di Antonio, ancora ben saldo sulla mia pelle. Sollevo il braccio e chiudo gli occhi. Respiro ciò che resta del nostro momento di pura passione. Quelle labbra infuocate…pagherei sangue per sentirle posarsi sulle mie. Antonio mi fa impazzire, come nessun altro ha mai fatto. Mi infiamma. Potrei fargli fare ciò che vuole di me.
Nel frattempo ho una visione: Bianca seduta sulla panchina richiama suo marito, che sbraita contro Adriano, all’in piedi con braccia incrociate. Mi avvicino velocemente. Si accorge della mia presenza e in lontananza esclama con voce chiara: “Lucilla ma dov’eri?”.
Mi arresto d’un colpo e tento in tutti i modi possibili di non far esplodere la mia rabbia. Cristiano percepisce il mio stato d’animo e replica al mio posto: “Adriano certo che hai la faccia come il…”. Bianca poggia una mano su quella di mio fratello e lo guarda fisso. Lui zittisce e mia cognata prende la parola: “Adry quello che vuole dire Cristiano è che tu sei l’ultima persona a poter chiedere a Lucilla dove era. Magari è lei a doverti porre questa domanda, non credi?”.
Che diavolo ci fai qui?”, gli domando seccata.
Sono tornato a casa, dalla mia famiglia”, risponde, con aria serena.
Quale famiglia scusa? Marta e Luca sono in vacanza, quindi non c’è nessuna famiglia qui”, replico seccata dal suo atteggiamento stupido e poco coerente.
Fino a prova contraria sei mia moglie”, dice con sorrisetto sulle labbra. E Cristiano non si mantiene: scatta in piedi ed inizia a raccontargliene quattro: “Ah senti Adriano ora mi hai rotto le palle”, gli punta il dito contro, “sono tre anni che fai i porci comodi tuoi a te e il tuo lavoro ed ora te ne torni e parli di famiglia? ”.
Il diretto interessato si avvicina a mio fratello: “Non mi dare insegnamenti Cristiano”.
Mio fratello sfiora il petto del mio ex con il suo: “Una cosa è certa io l’uomo di casa lo so fare, non lascio mia moglie e i miei figli per fare il maestrino del cazzo, hai capito?. So io quanto ci ha sofferto mia sorella per te ed ho visto i tuoi figli chiedere alla loro madre quando tornava il padre. Fammi il piacere, vattene a fanculo, provvedi a Marta e Luca ma lascia in pace Lucilla, che si merita un uomo e non un ragazzino come te”.
Onde evitare che la situazione degeneri tiro Cristiano verso di me per il braccio. Bianca si alza e chiede al marito di andare via, cosi da mettere a letto i loro bambini. Mio fratello acconsente, ma prima di andar via afferma: “Ti tengo d’occhio. Un'altra cazzata e sei morto”. Ovvio che non lo ucciderà, la sua è solo una frase dettata dalla rabbia e dal rancore. Come me non credeva che Adriano sarebbe arrivato a tanto. Cri’ vuole solo proteggermi, pur avendo la stessa età lui mi considera la sua sorellina piccola. E’ sempre stato cosi, sin da quando eravamo piccoli. Ed è anche per questo che l’adoro.
Il mio sguardo si sposta su Adriano. L’unica cosa che riesco a dirgli è: “Andiamo a casa, abbiamo un po’ di cose da risolvere”. 
  
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