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Autore: SickOfJonas_    08/03/2012    0 recensioni
-'Mi ha detto che vorrebbe uscire con me, ma sai non sono sicura o forse..'.-
riprese fiato e mi guardò dandomi un ceffone sulla testa.
-'Si Stefa', non sei sicura eccetera,eccetera.'-
Stefania era la mia migliore amica, lei si che era bella, capelli castani, pelle scura, bel naso, insomma era veramente bella e aveva la maggior parte dei ragazzi ai suoi piedi, io ero insomma, la spalla.La fottutissima spalla.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-'Mi ha detto che vorrebbe uscire con me, ma sai non sono sicura o forse..'.-
riprese fiato e mi guardò dandomi un ceffone sulla testa. -'Si Stefa', non sei sicura eccetera,eccetera.'-
Stefania era la mia migliore amica, lei si che era bella, capelli castani,
pelle scura, bel naso, insomma era veramente bella e aveva la
maggior parte dei ragazzi ai suoi piedi, io ero insomma, la spalla.La fottutissima spalla.
-'Cosa ne pensi?'.-
-'Vai, esci con lui'.-
la buttai così a caso, ormai le sue storie duravano pochi giorni e sapevo come finiva.
-'Grazie, sei un amica'.- mi baciò la fronte e alzò il suo sedere dall'erba.
-'E tu?'.- si tolse con una mano l'erba dal pantalone. -'Io cosa?'.-
-'Quando ti fidanzerai?'.-
-'Non ne ho bisogno'.-
Mi diede una mano e mi alzai dal prato.
-'Tesoro..forse ti farebbe bene avere qualcuno che ti ama, perché non lasci che il tuo cuore si apra? ci sono tanti bei ragazzi come quello lì.'- ne indicò uno a caso.
-'Lo sappiamo entrambe che faccio schifo nel relazionarmi e poi non ne ho bisogno.'-
Ci avviammo verso l'uscita del parco.
-'La musica è la mia ragazza,baby.'.- dissi convinta.
-'Ma smettila'.- mi spinse con il braccio fino a farmi scontrare con un ragazzo dalla felpa gigante rossa.
-'Oddio scusami, sei scema?'.-
Non vidi il viso del ragazzo, ma la mia amica ne rimase incantata, ma appena mi girai per controllare era già alle nostre spalle che si dirigeva con un amico al parco.
-'Terra chiama Stefania'.- gli passai una mano sul viso, ma niente. -'Carmela, ma l'hai visto? era bellissimo, voglio assolutamente il suo numero'.-
-'Che diavolo dici?'- scoppiai a ridere. -'Usciamo dal parco'.-
-'Comunque ti ha sorriso'.-
-'Sul serio?'.-
-'Si ma tanto a te non interessa'.-
-'Daai, racconta'.-
Mi disse che era alto, un mix di castano e biondo, aveva i capelli ricci, dei grandi occhioni marroni e un felpone che lo copriva dal freddo di Londra.
-'E l'amico?'.-
-'L'amico era biondo, biondissimo, e gli occhi celesti'.-
-'Si, stai sognando tesoro'.- gli misi una mano sulla fronte.
Il venerdì successivo, ci aspettava una lunga notte, o almeno lo era per me.
Stefania usciva con il suo nuovo amico mi disse che era davvero carino e l'aveva conosciuto da poco e mi toccava restarle vicino. Mi disse che avrebbe portato un amico, ma sarebbe successo come le altre trenta volte,l'avrei snobbato.
Entrammo in un pub dove c'era questo famoso appuntamento, il locale era pieno di bandiere europee, marrone e con tantissimi sgabelli su cui sedersi.
Stefania mi costrinse a vestirmi di bianco, odiavo il bianco, ma misi un vestito scelto da lei, mentre lei si vestì di rosa. Finalmente arrivarono i ragazzi, non immaginate la bruttezza dell'amico, appena si voltò per ordinare ne approfittai per correre in bagno. Andai in bagno e mi sciacquai solo la faccia. Uscì dalla porta lentamente, in quel momento avrei preferito sparire, scappare addirittura.
Ma mi schiantai contro qualcuno, alzai gli occhi all'altezza del suo viso per chiedergli scusa, ma era troppo tardi, l'aveva fatto lui.
-'Scusa, colpa mia, tutto bene?'.-
-'Scusami tu, si grazie'.-
-'Sei la ragazza.. ora siamo pari allora'.-
mi sorrise e si allontanò. Allora era lui, il ragazzo del parco? Aveva la stessa felpa rossa e da come me l'aveva descritto Stefania, gli somigliava una cifra.
Andai di nuovo a sedermi, c'era Alex che masticava come un maiale le patatine, e gli altri due che si sbaciucchiavano.
Vidi di nuovo il ragazzo passare, questa volta per sedersi.
Si mise di fronte a me, era con il suo gruppo di amici, c'era un ragazzo biondino, come descritto da Stefania, uno dalla maglia a righe che faceva il cretino giocando con i riccioli dell'altro, e un altro che si specchiava con un cucchiaio.
Mi sorrise due volte, forse non sorrideva nemmeno a me, ma lasciatemi pensare he sia così. Dopo dieci minuti finimmo di mangiare, diedi un ultima occhiata a quel gruppo di ragazzi che a dirla tutta sembravano impazziti e uscì dal locale.
  
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