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Autore: edward bella    08/03/2012    6 recensioni
Questa storia parla di una storia d’amore tra un attore (Kellan Lutz) e una modella appassionata di fotografica (Veronica Kay) i due si incontreranno in un servizio fotografico. Li i due si conoscono e… cosa succederà? Scopritelo leggendo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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INCONTRANDO L'AMORE
Ragazze scusatemi perdonatemi per essere scomparsa così prometto che non lo faccio più... ho avuto molti problemi e mi spiace per non avervi avvisato cercherò di non farlo più... spero che siate ancora al mio fianco per supportarmi con la storia=) beh se non mi odiate leggete il capitolo=)

LEI E' MIA

POV KELLAN

Capii subito cosa stava succedendo. La mia principessa era in pericolo ed io non ero li ad aiutarla… mi fiondai in macchina e partii senza aspettare nessuno. Partii a tutta velocità verso casa della mia principessa. Dovevo sbrigarmi, ci volevano 20 minuti per arrivare a casa di Veronica, ma io ce ne avrei messo 5.
Il mio piede era premuto sull’accelleratore. Superavo tutti, persone mi suonavano, ma non ci badai, passai anche con il rosso. Dovevo muovermi, perché la macchina non andava più veloce? Cazzo! Avevo il panico, la paura e la rabbia che si impossessavano di me.
Tutto intorno a me sfrecciava, l’unica cosa che avevo in mente era Veronica che in questo preciso momento non stava bene.
Sembrava di non arrivare mai, rallentai quando vidi l’incrocio vicino casa di Veronica e capii che stavo arrivando.
Frenai bruscamente davanti alla casa, scesi dalla macchina e corsi verso la porta di ingresso, aperta la porta mi sentii chiamare.
Veronica mi stava chiamando e il suo tono di voce mi mise i brividi, e la rabbia crebbe ancora di più vidi Veronica, che piangeva, con un essere schifoso che le stava addosso.
Non ci vidi più. Non so come, ma mi ritrovai ad alzare quel schifo dal corpo della MIA donna.
Questo essere mi guardò confuso non capendo quando fossi arrivato.
Lo guardai in viso, per capire bene come deformargli la faccia.
“Lasciami”disse quell’essere.
Gli lanciai un pugno, poi un altro, poi un altro ancora. Lo colpivo, stomaco viso, viso stomaco. Cadde a terra e non mi fermai, lo colpivo. Quello cercò di colpirmi un paio di volte e quasi ci riuscì, ma adesso l’unica cosa era la rabbia che avevo dentro.
Lui aveva sbagliato, non doveva venire, ora sarebbe morto, lo avrei ucciso con le mie mani.
“BASTARDO! LEI E’ MIA”urlai.
Urlavo e lo colpivo. Questo era per tutto quello che aveva fatto, per quello che aveva fatto anche in passato.
Questa era la rivincita, lo avrei ammazzato. Avevo l’immagine di Veronica sotto questo essere che piangeva e lui la toccava e la rabbia cresceva a ogni pugno.
All’improvviso mi sentii prendere e quell’essere si allontanò da me.
“LASCIAMI”urlai a chi mi stava tenendo.
“NO LO UCCIDI”urlò Jack.
“LASCIAMI”urlai furioso.
“KELLAN PENSA A VERONICA”disse Brandon, era lui che mi stava tenendo.
“LE HA FATTO DEL MALE”dissi rabbioso cercando di liberarmi.
Joe mi tenne fermo.
Vidi Jason avvicinarsi a quell’essere che si lamentava dal dolore e tirargli un calcio. Si mise una mano dietro la schiena e tirò fuori una pistola.
“JASON NO”urlò Ash.
“Dimmi”disse Jason furioso puntandogli la pistola alle tempie. “Perché non dovrei ammazzarti?”
“Mia”disse quello tossendo.
“VERONICA E’MIA”urlai riuscendo a liberarmi e correndo verso quello, ma questa volta non so chi mi bloccò.
“Risposta sbagliata”disse Jason caricando la pistola.
“JASON NO”urlò Ashley. “Pensate a Veronica”
“Jason se non lo ammazzi tu te lo giuro che lo faccio io, ma userò le mie mani”dissi pieno di rabbia in corpo.
“Tu pensa a mia sorella!”disse guardandomi.
La mia principessa. Mi girai verso di lei che aveva uno sguardo pieno di paura. La guardai che si alzava tremando, indossava il reggiseno e notai i segni rossi sul suo corpo.
“Kellan”disse guardandomi.
Corsi verso di lei e la presi prima che cadesse.
“Il bambino…”disse prima di chiudere gli occhi.
Oddio il bambino. Il cuore iniziò a battere forte. Il bambino e se gli fosse successo qualcosa? Se avesse ammazzato il mio bambino? Oddio non potevo pensarci.
“Poggiala sul divano”disse Ash.
Dopo qualche minuto arrivò l’ambulanza e la polizia. I medici le sentirono il polso.
Quando le spostarono la coperta notai il sangue sui pantaloni.
“Cos’è quel sangue?”urlai. “E’ incinta”dissi.
“Potrebbe aver avuto un aborto dobbiamo portarla subito in ospedale”disse uno dei medici.
Presero un lettino e la misero sopra, la caricarono nell’ambulanza dove entrai anche io. Adesso non l’avrei più lasciata.
Arrivammo in ospedale in brevissimo tempo. Non lasciai Veronica nemmeno una volta e subito un medico iniziò a visitarla.
“Allora cos’ha? Sta bene?”chiesi nervoso. “E’ incinta, aiutatela”urlai.
“Vada fuori”urlò un dottore.
L’infermiera si mise davanti a me spingendomi.
“Venga con me per favore, ci sono delle procedure da seguire, deve compilare dei moduli”
“No, non me ne vado”dissi alzando la voce.
“Senta o esce o sarò costretta a chiamare la sicurezza”disse l’infermiera. “Per favore esca, vedrà che si riprenderà è in buone mani”disse.
Uscii senza ribattere. Dopo poco arrivarono anche Jason, Joe, Ash, Brandon e Jack.
“Che succede?”chiese Jason.
“La stanno visitando, ci sarebbero dei moduli da compilare”disse l’infermiera.
“Faccio io, sono il fratello”disse Jason seguendo l’infermiera.
“Kellan cosa hanno detto?”chiese Jack.
“Niente!”dissi mettendomi contro il muro e lasciandomi cadere.
Mi misi le mani tra i capelli. Come avevo potuto permettere che quello le facesse del male? Perché non sono riuscito a salvarla? Glielo avevo promesso…
Passò non so quanto tempo, poi vidi arrivare un agente di polizia che mi chiese di parlare. Iniziò a farmi domande, io raccontai tutto quello che sapevo, tutto quello che Veronica mi aveva raccontato di quell’essere, tutto quello che era successo solo un ora prima.
“Domani verrò a parlare con la vittima, questa volta finirà dietro le sbarre”disse.
“Che significa questa volta?”
“Senta, l’aggressore era agli arresti domiciliari, ha molti precedenti”disse.
“Allora perché non è in galera?”chiesi.
“Stia tranquillo che dopo questa sera resterà in galera per molto tempo”disse salutandomi e andandosene.
Mi sedetti. Non sapevo a cosa pensare. L’unica cosa che volevo era che Veronica si riprendesse, che riuscisse a perdonarmi e, soprattutto che il bambino stesse bene.
Passò un ora e nessuno ci riuscì a dire che cosa stava succedendo. Intanto arrivarono degli amici di Veronica e Peter. Peter si avvicinò a me ma io non risposi nemmeno a una sua domanda, ero troppo incazzato e avevo paura che Veronica non mi perdonasse.
Vedemmo arrivare il dottore e subito mi alzai andandogli incontro.
“Allora?”chiesi.
“La paziente sta bene. Ha parecchi lividi, ma si rimetterà molto presto, i lividi scompariranno entro quindici giorni”disse guardando tutti. “Però ha un paio di costole incrinate che si rimetteranno a posto con del riposo. Ha una gamba gonfia, gli abbiamo ricucito un piccolo taglio sulla fronte”disse poi calò il silenzio.
Volevo chiedere del bambino, ma avevo troppa paura della risposta.
“Dottore, Veronica era incinta… come sta il bambino?”chiese Ashley.
Vidi il dottore guardarmi e trattenni il respiro.
“Mi spiace, ma ha perso il bambino, non potevamo fare niente”disse.

POV ASHLEY
Non riuscivo ancora a credere a quello che era successo, speravo che fosse tutto un incubo.
Avevo avuta paura quando avevo visto Kellan picchiare Charlie con rabbia, non si fermava era impazzito, poi Jason quando aveva tirato fuori la pistola avevo avuta la paura che facesse qualche cazzata.
Ora eravamo in ospedale i dottori non ci rispondevano, ero tra le braccia di Jack quando iniziarono ad arrivare le nostre amiche. Kellan era seduto a terra da solo, non voleva nessuno vicino, si incolpava e non doveva. Quando arrivò Peter chiedemmo di andare a parlare con Kellan, ma anche con Peter, Kellan non aprì bocca.
Quando arrivò il dottore che ci disse delle condizioni di Veronica potei tirare un sospiro di solievo nel sentire che non aveva niente di grave.
“Dottore, Veronica era incinta… come sta il bambino?”chiesi vedendo Kellan non dire niente.
Il dottore fissò Kellan e dopo un paio di secondi aprì bocca.
“Mi spiace, ma ha perso il bambino, non potevamo fare niente”disse.
Calò il silenzio.
“No! Lei scherza”disse Kellan con voce piena di dolore.

ECCOCI QUA SPERO MI ABBIATE PERDONATO... E SPERO NON MI AMMAZZERETE PER IL CAPITOLO=)
BEH SE CI SIETE ANCORA CON ME CI SENTIAMO QUANDO MI LASCERETE I VOSTRI COMMENTI=)
BEH ORA VI LASCIO UN ANTICIPAZIONE DEL CAPITOLO=)


“Kellan smettila di incolparti non è colpa tua”urlai. “Non sei stato tu ad uccidere il nostro bambino! Sono stata io… era dentro di me ero io che non dovevo permettere a quel bastardo di toccarlo”urlai. “Smettila di incolparti… tu non potevi fare niente sono stata io, non tu ad aver ucciso il nostro bambino”urlai in una crisi di pianto.
  
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