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Autore: malfoy _    08/03/2012    4 recensioni
Ash Ketchum ha appena vinto la lega di Sinnoh e grazie ad un regalo dei suoi amici Brock e Lucinda tornerà a casa sua, Pallet Town, per godesi un meritato riposo prima di cominciare nuove avventure.
Nella strada del ritorno, però, inizierà a vagare tra i ricordi di un passato che sembra ormai troppo lontano, e deciderà di andare a salutare una vecchia amica.
Misty però non si è dimenticata di lui e conserva un piccolo segreto che Ash ancora non sa.
Il nostro protagonista comincerà a intraprendere un viaggio ben diverso da quelli a cui è stato abituato, un'avventura tra i ricordi, l'amicizia e l'amore.
Potranno riallacciarsi quei legami che ormai sembravano essere inesorabilmente sciolti dal tempo?
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Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Hurricane

«Ash! Vuoi svegliarti?» Lucinda, con un grembiule indosso, stava scuotendo “amorevolmente” il suo ragazzo, urlandogli a squarciagola nell’orecchio.
Ash aprì finalmente gli occhi e si guardò intorno. Ci volle qualche secondo per capire che era sul divano di casa sua… ma perché era sul divano di casa sua?
«È mezzogiorno, era ora che ti svegliassi!» esclamò Lucinda, allontanandosi e brandendo un cucchiaio di legno.
«Perché sono sul divano?» domandò Ash massaggiandosi la schiena dolorante.
«Ieri sera ti sei addormentato qui e non ti ho voluto svegliare» gli rispose la ragazza baciandolo sulla guancia.
«E perché sei tutta sporca?» chiese ancora Ash, sbadigliando.
«Ma non ti ricordi? È domenica, cucino con tua madre il pranzo!» e, dopo avergli dato un altro bacio, si diresse saltellando in cucina, seguita da Piplup.
«Pika pi!» Pikachu saltò sulla spalla del suo allenatore, dandogli il buon giorno.
«’Giorno anche a te, Pikachu!» lo salutò Ash, accarezzandolo.
Il moro trascorse qualche altro minuto sdraiato sul divano ed infine si alzò per andare in bagno a sciacquarsi la faccia e schiarirsi le idee.
Quella dormita era come se gli avesse rimosso i ricordi delle ultime settimane, ma con una bella rinfrescata d’acqua fredda i ricordi vennero a galla in un secondo, rompendo l’equilibrio del ragazzo. Erano due mesi che lui, Lucinda e Brock erano a Pallet, a casa sua. Avevano deciso di stare là fino alla fine delle festività Natalizie, che si sarebbero tenute il mese dopo.
Era Novembre, le foglie gialle cadevano dagli alberi, raccogliendosi nei giardini, il freddo era pungente e i bambini cominciavano già a scegliere quali regali chiedere a Babbo Natale. Era Novembre, lui non pensava più a Misty e non aveva intenzione di farlo, preferiva dimenticare.
Ash si sistemò ed uscì dal bagno. «Mhhh che profumino!» esclamò, entrando in cucina.
«La prossima volta che ti svegli così tardi non ti faremo pranzare!»  ridacchiò Delia, la madre di Ash, prendendo la salsa dal frigorifero.
«Dai mamma! Devo ricaricare tutte le energie, vero Pikachu?» disse Ash, addentando una brioche.
«Pika chu!» esclamò Pikachu allegramente.
«Dov’è Brock?» chiese Ash con la bocca piena.
«È uscito per prendere la posta» rispose Lucinda, e proprio in quel momento entrò Brock con quattro buste in mano e gocciolante di acqua. Fuori stava piovendo.
«Buongiorno Ash!» lo salutò l’amico, togliendosi l’impermeabile. «Signora Ketchum, ecco la posta, vuole che continuo io?» Delia lo ringraziò e lasciò il mestolo a Brock, per poi aprire le buste.
Ash aprì la finestra della cucina e inspirò l’odore della pioggia. Da quando era tornato a casa il ragazzo aveva scoperto che la pioggia gli piaceva, visto che non doveva correre per cercare un riparo ma semplicemente restare rannicchiato sotto le coperte a bere una buona cioccolata calda.
Ad Ash piaceva davvero molto passare quei giorni a casa sua, lì si sentiva davvero bene e ogni pensiero svaniva come se non fosse mai esistito. Dopotutto lui aveva iniziato il suo viaggio a dieci anni, non aveva vissuto all’ombra di un focolare ed ora che provava questa sensazione aveva capito quanto gli piacesse.
Ma il suo sogno non sarebbe mai cambiato: doveva diventare il migliore e avrebbe continuato a viaggiare. Dopotutto gli sarebbe sembrato così strano restare a casa senza lotte, senza avventure, senza scoprire nuovi Pokémon…
«Ash…» Delia andò vicino al figlio. «Credo che dovresti leggerla» e gli passò una lettera.
Il ragazzo la prese, osservandola bene. Era scritta su carta rosa e dei disegni stilizzati facevano da cornice. Chissà perché cominciò improvvisamente a sentirsi intimorito. Sospirò, cercando di non farsi notare e iniziò a leggerla:
 

La famiglia Ketchum è cordialmente invitata
al battesimo di Scarlett Riley
figlia di Daniel Riley e Lily Williams

 
Ash si bloccò. Lo avevano invitato al battesimo? Dopo ciò che lui e Misty si erano detti quella sera lo avevano invitato?
Sotto c’era scritto il luogo e la data del battesimo e dietro c’era un post scritto.
 
P.s. caro Ash, mi è sembrato giusto invitarti al battesimo della mia bambina e volevo informarti che sono invitati anche tua madre e i tuoi due amici, spero di vedervi là.
Ah, dimenticavo! Misty è andata a Pallet per sbrigare una commissione, le ho detto di passare a prendervi perché non accetto un no come risposta.
Baci,
Lily
 
Ash si congelò in piedi. Aveva paura… perché aveva paura? Dopo la sua ultima conversazione con Misty aveva deciso che la ragazza aveva ragione: inutile rovinare i vecchi ricordi, meglio lasciare tutto come era prima. Si erano dati l’ultimo addio… ma ora?
«Ash… stai bene?» domandò Lucinda, avvicinandosi.
Ash aveva raccontato agli amici quasi tutti i dettagli della discussione con Misty e li aveva fatti andare via da Cerulean City senza salutarla, cosa che aveva messo Brock di cattivo umore per i due giorni seguenti.
Lucinda strappò l’invito dalle mani di Ash e lo lesse. «Oh…» riuscì solo a dire.
Brock si avvicinò a sua volta e lesse la lettera, ma la sua reazione fu piuttosto diversa. «Che bello! Voglio proprio rivedere le sorelle di Misty! E… voglio rivedere lei, non mi è piaciuto andarmene in quel modo, quindi non so voi, ma io vado a cercare un abito elegante per l’occasione!»
Ash sospirò e si accasciò su una sedia.
«Ash, non sei costretto ad andare, ma credo che sarebbe la cosa migliore… dopotutto non vivere come se non esisteste per il resto della vostra vita!» lo incoraggiò Lucinda, poggiandosi al tavolo.
«La mia intenzione era proprio quella» brontolò Ash.
«Dai, ci divertiremo! Potremmo andare alla nostra prima festa come una coppia!» esclamò, vedendo di prendere la notizia dal lato positivo. «E tu farai pace con Misty» aggiunse.
La signora Ketchum si avvicinò ad Ash e prese il telefono. «Dovremmo avvertire Misty che ci andiamo, così ci passa a prendere»
«Lily ha scritto che Misty già lo sa» grugnì Ash.
«Ma credo che sia educato confermare, dopotutto penso che sia difficile per lei quanto lo è per te»
«Tu credi?» ed Ash salì in camera sua da solo, con in testa il volto di Misty in lacrime che reggeva Squirtle tra le braccia. Sarebbe stato più difficile del previsto.



Sono così felice che lo scorso capitolo vi abbia commossi! Era proprio l'effetto che speravo di ottenere con i vecchi fan della serie (:
La canzone del capitolo è Hurricane di Bridgit Mendler, è davvero molto bella, ascoltatela!
Ci vediamo al prossimo capitolo, aspetto le vostre recensioni!
  
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