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Autore: Cloe Gallagher    08/03/2012    5 recensioni
Con questa Fan Fiction vorrei semplicemente cercare di aiutare chi come me si è sempre chiesto in che modo sono nati i Malandrini, usando la mia sola immaginazione ma pur sempre restando fedele a quello che J.K. Rowling ha creato. Questa è una possibile versione del primo anno ad Hogwarts di Remus Lupin, personaggio che, a mio parere, merita di essere capito a fondo. Con “Segui il tuo percorso” voglio far capire che tutti noi abbiamo un destino, che sia felice o meno, e che la cosa più giusta da fare sia viverlo al meglio
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Premettendo che..
Questa è la mia prima ff in assoluto per questo ho esitato un po' prima di pubblicarla ma finalmente mi sono fatta coraggio ed eccola qui :D
Questo primo capitolo è stato scritto sotto il punto di vista di Silente ma dal secondo mi concentrerò solo sulla prospettiva di Remus :) 
Se volete, lasciate una recensione (avrei proprio bisogno anche di qualche critica per migliorare ^^")
Buona lettura!


«Piperille» disse una voce calma e pacata davanti al vecchio gargoyle di pietra. Ad Albus Silente erano sempre piaciute le sue parole d’ordine, le trovava sorprendentemente originali e con quel tocco di ironia che mancava da sempre ad Hogwarts. Insomma, erano adatte ad un mago come lui, sveglio e saggio, magari un po’folle, ma pur sempre geniale. Arrivato in cima alla scala a chiocciola entrò nel suo studio e si sedette dietro l’antica scrivania con le zampe ad artiglio, srotolò le pergamene che aveva disposto in bell’ordine, e si mise ad osservare uno dei suoi strumenti complicati e affascinanti: sembrava avere la funzione di termometro. Per essere la fine dell’estate, era un giorno piuttosto caldo e afoso, ed era fin troppo scomodo dover lavorare in un pomeriggio come quello. Ma nonostante l’atmosfera fastidiosa, il professor Silente aveva programmi troppo importanti per potersi lamentare del clima. In quell’anno, ad Hogwarts, sarebbero cambiate un po’ di cose …
«Silente! SILENTE!»
I ritratti dei vecchi e delle vecchie presidi sussultarono all’urlo di Phineas Nigellus Black che apparve nella sua cornice.
«Phineas, a cosa devo il piacere?»
Silente continuava ad avere il solito tono, sembrava non curante della preoccupazione di Phineas, come se la sua espressione sconcertata non fosse importante. L’ex-Preside doveva aver fatto un bello sforzo per raggiungere il suo ritratto nello studio di Silente, dato che si lasciò cadere sulla sua poltrona di chintz senza troppi indugi. Ancora con la mano sul petto, riprese fiato e disse
« Silente! Sono venuto a conoscenza di novità, che non sono affatto di mio gradimento! Mi sono precipitato qui solo per sapere se le mie informazioni fossero vere»
Silente rimase in silenzio, stava ancora fissando il suo delicato strumento d’argento e non dava segno di interesse a ciò che Phineas gli aveva appena riferito. Qualche attimo dopo, quando Black stava perdendo la pazienza, il Preside alzò gli occhi e, con sguardo eloquente, disse «Insomma Phineas, quali notizie possono essere tanto allarmanti da turbarti in questo modo? Non mi sembra di aver commesso nulla di così conturbante ultimamente»
Ma quella volta il tono di Silente sembrava quasi provocatorio. Il sorrisetto dipinto sulle sue labbra faceva intuire che in realtà lui aveva già capito quello che Phineas stava cercando di spiegargli. Poco dopo che uno strano aggeggio aveva spruzzato fumo profumato, Black si alzò dalla sua comoda poltrona e riprese il discorso
«Secondo alcuni miei fedeli confidenti hai deciso di porre alcuni cambiamenti qui ad Hogwarts riguardanti un alunno in particolare,uno studente molto..speciale»
A poco a poco tutti gli altri ritratti smisero di sonnecchiare tra le loro cornici e iniziarono ad interessarsi alla conversazione che ormai stava per giungere al punto.  Intanto Silente si era avvicinato al ritratto di Nigellus Black per chiarire la questione
«Phineas, sai benissimo che non vedo il motivo per il quale un giovane mago come Remus Lupin non possa frequentare una scuola prestigiosa come Hogwarts, e sai altrettanto bene che non ho bisogno di te per comprendere la delicatezza della situazione. Sono solo onorato di poter aiutare qualcuno che non ha scelta in questo mondo alimentato da pregiudizi e razzismo. La purezza del sangue è solo una scusa per creare conflitti tra le nuove generazioni di maghi, un modo barbaro per disprezzare chi è diverso. Come i nati babbani, anche chi ha avuto un tremendo destino come quello di Remus dovrebbe avere la possibilità di vivere al meglio la sua infanzia e so per certo che qui ad Hogwarts sarà il benvenuto!»
Se non fosse stato per il familiare verso gutturale proveniente dal trespolo d’oro dietro la porta, sarebbe regnato il silenzio dopo le ultime parole di Silente. Nessuno si sarebbe mai immaginato una reazione tale da parte del Preside, eppure sembrava che dietro a quel discorso si nascondesse qualcosa di più grande.
«Nella mia scuola non insegno a vivere per il “Bene Superiore” ma cerco solo di far capire ai miei studenti qual è la via giusta da prendere nella loro vita..»
Silente si era lasciato travolgere dai suoi pensieri dimenticando il resto, sembrava quasi che una vecchia ferita si fosse riaperta. Tra tutti quei maghi e quelle streghe famose che assistevano alla scena dietro le loro cornici, nessuno aveva il coraggio di spezzare il silenzio o nientemeno che interrompere le riflessioni di Albus Silente.
Phineas Nigellus Black, che era stato un orgoglioso Serpeverde, non si fece molti scrupoli ad intervenire per difendere la sua idea
«Sono molti anni ormai che tollero i figli di babbani Albus, ma non puoi chiedermi di sopportare l’idea che un mostro venga a studiare qui! E se poi entrasse tra i Serpeverde? Sarebbe un disonore per me e per tutte le generazioni che sono appartenute a questa casa! Non si tratta solo di purezza di sangue o non, si tratta della sicurezza degli studenti! Come’è possibile che ti sei convinto di poter controllare la situazione, quando è chiaro che la situazione può degenerare da un momento all’altro!?»
Silente non rispose subito. Si limitò a guardare Phineas. Occhi chiari come il ghiaccio nascosti da occhiali a mezza luna che si scontravano con occhi scuri e fieri. Per interrompere quell’attimo di tensione Silente si limitò a dire
«Conosco i miei alunni Phineas, anche quelli che non sono ancora arrivati ad Hogwarts. Se mi sono permesso di fare una cosa del genere vuol dire che ho le capacità per riuscirci».
«Certo, anche se si tratta di un lupo mannaro!».
La reazione a quelle ultime due parole fu un solo sussulto generale, come se nessuno avesse potuto respirare per qualche secondo. Le voci degli altri ritratti si sovrapposero così velocemente che si riusciva a capire ben poco.
«Silente non è possibile!».
«Cosa ti è venuto in mente?».
«A che gioco stai giocando, Albus?».
«Un lupo mannaro! Non sono razzista Albus, ma insomma la questione è fin troppo delicata».
«So per certo che per ora trovate la mia decisione alquanto azzardata»riprese Silente
«Ma è tutto sotto controllo!».
«Albus lo sai che per molti anni i lupi mannari furono considerati animali? Non possiamo permetterci animali in questa scuola!»intervenne un uomo dal viso olivastro nella cornice dorata.
«Insomma cosa diranno i genitori non appena lo verranno a sapere?».
«Non credo ci sia il bisogno di avvertire i genitori Everard, si tratterà solo ed esclusivamente di una questione riguardante me, il ragazzo e gli altri docenti!»spiegò Silente.
«E se qualcosa dovesse andare storto? E se qualcuno si facesse male? Albus è troppo rischioso!»continuò il Preside con la lunga barba argentata.
«Bhe, però, quando non c’è la luna piena il lupo mannaro è innocuo come qualunque altro umano. Se Albus dice di essersi organizzato dovremmo fidarci»disse un’anziana strega con lunghi boccoli argentei.
«E allora nelle notti di luna piena vedremo un mostro che passeggia per Hogwarts! Suvvia Albus!»concluse Phineas. Dopo quella accesa discussione quasi tutti erano dell’idea che Silente fosse uscito di senno o che avesse bevuto troppo Whisky Incendiario Stravecchio per poter ragionare adeguatamente, ma il Preside non si era lasciato convincere da quelle accuse. Lui si era già posto le stesse identiche domande che gli altri continuavano a ripetere. Ogni volta che ragionava su quel progetto trovava sempre un modo per deludersi del suo lavoro, ma rispettivamente si convinceva di poterci riuscire. Aveva un piano, un piano coi fiocchi secondo gli altri professori, e se tutto fosse andato per il meglio, se nessuno avesse interferito, quel povero ragazzo avrebbe passato sette meravigliosi anni nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. D’altra parte Silente aveva organizzato tutto: l’albero, il passaggio segreto e la Stamberga Strillante. Restava solo il fatto che un alunno sarebbe sparito per qualche giorno una volta al mese, “accidentalmente” proprio nei periodi di luna piena. Ma chi avrebbe potuto intuire? Chi avrebbe mai immaginato che un ragazzino del primo anno potesse essere un lupo mannaro? In fondo gli studenti non possono girovagare per il cortile di notte, perciò non c’è il rischio che il ragazzo possa essere visto. Ogni volta ci sarà un docente ad accompagnarlo ai piedi del Platano Picchiatore. Aaah quell’albero era stata davvero un’ottima idea, farlo piantare proprio sopra il tunnel che conduce ad Hogsmade per evitare che qualche studente curioso scopra il passaggio segreto. Adesso manca solo far credere in giro che la casa è stregata, fare in modo che tutto quel rumore che si sentirà sarà attribuito ad un gruppo di fantasmi davvero spietati. Cosa può andare storto se è stato tutto organizzato così dettagliatamente?
Il Preside girò intorno alla scrivania e raggiunse un armadietto vicino alla porta. Dopo aver regalato i suoi ultimi ricordi al Pensatoio tornò a riflettere sui provvedimenti che avrebbe dovuto prendere nel tal caso qualcosa del suo piano non fosse andato per il meglio, ma fu nuovamente interrotto da Phineas Nigellus che chiacchierava con Dexter Fortebraccio «Dexter, sai che quest’anno un altro Black frequenterà Hogwarts? Io sono il suo bis bis nonno! L’antichissima e nobilissima casata dei Black sarà onorata di avere un altro Serpeverde in famiglia!»
«Per tutti i gargoyle, Phineas!»si intromise Silente.
«Non hai mai pensato che forse non è la nostra origine a definire chi siamo, ma sono le nostre scelte* ? Non dare per scontato qualcosa della quale non sei ancora certo, perché il destino ci riserva il più delle volte ciò che noi non ci aspetteremo mai».
Detto questo, gli altri Presidi si appisolarono garbatamente nelle loro cornici e nella stanza tornarono a regnare i soliti rumorini, lasciando così Albus Silente a quello che sapeva fare meglio: essere il miglior Preside che Hogwarts avesse mai avuto.


*Spunto preso dalla Zia Row ^^"
PS: Spero che abbiate colto l'amarezza nel primo discorso di Silente, in quanto ho cercato di far trasparire un accenno alla sua storia. 
   
 
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