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Autore: LH2    09/03/2012    3 recensioni
Lei, costretta a guardarlo sempre da lontano e a reprimere gesti che avrebbe voluto compiere spontaneamente, sapeva che prima o poi ne sarebbe uscita.
Ovviamente quello non era il momento adatto, forse non lo sarebbe stato neanche a pranzo o il giorno dopo.
Il momento perfetto sarebbe arrivato da solo; l'avrebbe colto e si sarebbe lasciata trasportare dall'unico e sincero sentimento che provava per Ron Weasley.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Mercoledi, ora di Divinazione.
Hermione tamburellava le dita sul banco con tale velocita' da neanche accorgersene; era veramente distrutta, gli occhi quasi le si chiudevano dalla stanchezza e inizio' a pensare che era il troppo studio la causa di tutto. Accanto a lei c'era Ron che, con gli occhi fissi al cielo, stava probabilmente pensando a cio' che avrebbe mangiato a pranzo. Era buffo il fatto che dopo tanti anni, le loro abitudini non fossero cambiate. Erano sempre gli stessi ragazzini conosciutisi 6 anni prima sul treno che portava ad Hogwarts, giusto nell'aspetto si potevano intravedere i segni di una vita che passava.

-oh..- gli diede lei una piccola gomitata.
Ron quasi sobbalzo' e confuso si giro' di scatto verso di lei. -che c'e'?- bisbiglio' stiracchiandosi.
-stavi pensando a cosa mangeremo oggi a pranzo vero?- disse Hermione.
-no ma che dici!- rispose Ron -guarda che stavo ascoltando la lezione. Perche' pensi sempre che io sia disattento?-
Beccato. Era classico di Ron smentire le sue affermazioni, ma confonderle le idee non serviva a nulla. Hermione Granger conosceva Ron Weasley come le sue tasche.
-Ron perche' tu sei sempre disattento, e' un dato di fatto! Le uniche tue preoccupazioni sono il cibo, controllare tua sorella che non amoreggi con nessuno e trovare qualcuno che ti faccia copiare i compiti!- fece la ragazza alzando il sopracciglio destro, con aria beffarda.
-ma non e' vero! mi sono distratto due secondi e poi pensi che io non ti abbia visto eh?! neanche tu stavi ascoltando!- un sorrisino saccente era stampato sul suo viso. -che cosa e' successo oggi da non riuscire ad ascoltare la lezione? Sacrilegiooo!- fece lui ridacchiando.
-schhhh..- fece Hermione, sentendosi addosso gli occhi incuriositi della classe. -prima di tutto non urlare. E poi caro la mia stanchezza e' dovuta al fatto che studio troppo se proprio lo vuoi sapere. Ed e' inutile che tu ed Harry mi facciate la ramanzina tutte le volte e mi prendiate in giro, perche' sapete bene che non durereste due secondi senza di me. E non e' egocentrismo ma realta'!- dandogli un colpetto sulla nuca.
Ron non fu in grado di controbbattere, non poteva proprio visto che era consapevole del fatto che Hermione aveva del tutto ragione, non sarebbero durati due secondi senza di lei in qualsiasi occasione. Giusto nel Quiddich potevano essere migliori ma era sicuro che sarebbe riuscita a cavalcare con facilita' anche una scopa!
-dai vabbe' lasciamo stare..e comunque benvenuta tra noi comuni disattenti mortali!- le disse sorridendo.
La riccia ricambio' il sorriso, prese in mano la penna e si sforzo' di seguire la lezione. Probabilmente nessuno in classe stava ascoltando Fiorenzo che parlava, i pensieri degli studenti, inevitabilmente scivolavano fuori dalla finestra in quella bellissima giornata di Aprile.
-a cosa stavi pensando?- fece Hermione improvvisamente, tirando un'altra gomitata al compagno di banco.
Ron non si aspettava una domanda del genere, non erano mai entrati troppo in confidenza loro due, forse con Harry si ma il loro rapporto altalenante non aveva mai permesso cio'. Gli sguardi che si scambiavano, le violente litigate che facevano in cui non si parlavano per giorni, l'imbarazzo che provavano in un semplice abbraccio avevano sempre creato una situazione imbarazzante e indecifrabile. C'era un sentimento più' profondo tra loro? Ron non lo sapeva e forse non voleva neanche scoprirlo. Sarebbe stato tutto troppo complicato e non sarebbe stato in grado di affrontare il discorso con lei. Gli mancava il coraggio soprattutto.
-sono così stanco che non ho neanche la forza di pensare.- menti' lui. -tu invece?- fece incuriosito.
Hermione arrossi' e disse -ma niente..stavo provando ad ascoltare ma oggi la mia testa non ne vuole sapere, va per conto suo..- Avrebbe dovuto aggiungere "tocca pensieri che neanche dovrebbero passarmi per la testa" ma non lo fece ovviamente. Argomenti intoccabili che forse mai avrebbe trattato. Lo guardo' accennando un altro sorriso e con la mano si arrotolo' un ricciolo castano. Erano destinati a vivere una situazione che non li apparteneva; un' amore mascherato da un' amicizia profonda ma sofferta.
Lei, costretta a guardarlo sempre da lontano e a reprimere gesti che avrebbe voluto compiere spontaneamente, sapeva che prima o poi ne sarebbe uscita. Si, sarebbe uscita da questa situazione scomoda e avrebbe affrontato la realtà'. Ovviamente quello non era il momento adatto, forse non lo sarebbe stato neanche a pranzo o il giorno dopo. Il momento giusto sarebbe arrivato da solo, l'avrebbe colto e si sarebbe lasciata trasportare dall'unico e sincero sentimento che provava per Ron Weasley.
La ragazza lo continuo' a osservare, spostando di tanto in tanto lo sguardo per non farsi notare. La cosa che le riusciva meglio d'altronde era fingere..che non fosse pazza di lui.
   
 
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