A dir poco inquietante la Wolfram & Hart circondata dal buio della notte.

L’ufficio di Angel risultò leggermente in disordine quando Fred esordì sulla soglia della porta e consigliò all’uomo di andare a letto per riposarsi.

Il vampiro diede ascolto al suo consiglio. Posò la penna nera sulla scrivania e si alzò lentamente dalla sedia per andare nel suo appartamento. Così stanco che quasi non aveva la forza di muoversi a causa del tanto lavoro.

Prese l’ascensore ed arrivò nella camera cercando di sopprimere gli affanni.

Quando entrò si accorse che qualcuno si trovava lì… con lui. Quella presenza seppur sconosciuta gli sembrò stranamente familiare.

Camminò lentamente girando per la casa fin quando…

Arrivò in cucina e trovò Spike con le spalle poggiate al frigo.

Entrambi si guardarono lanciandosi sguardi di intesa. Il vampiro ossigenato poteva scorgere negli occhi dell’altro la stanchezza e la fatica. Quante volte gli aveva rassicurato di staccare prima dalle noiose pratiche di lavoro!

Ma, dannato inferno, ancora non gli dava retta.

Senza parlare l’uomo biondo si avvicinò lentamente a lui sulla soglia della porta.

Angel lasciò che le mani fredde ma confortanti arrivassero sul suo volto carezzandolo con delicatezza.

“E’ stata una giornata dura, amore?” domandò riservandogli un bacio sul collo.

Angel non rispose e si lasciò cullare nella dolcezza di quel momento.

L’amante continuò passando le mani sulla schiena del vampiro alto e bruno.

Poi poggiò le labbra su una piccola cicatrice che Angel conservava sul petto, ben visibile data la camicia aperta.

“Che ne dici di toglierti questi stupidi vestiti d’ufficio?” il vampiro biondo fece cadere per terra la lunga giacca nera del collega.

Lui acconsentì lasciandosi guidare dai gesti esperti del compagno. Entrambi sembravano vivere in un altro mondo quando erano insieme.

Condusse Angel nella camera da letto e lo fece stendere. Prese a sbottonare la camicia bianca fino a gettarla sul pavimento.

Gli occhi neri e penetranti osservavano William fare tutto ciò con innato piacere.

“Tu…” sussurrò Spike poggiandosi delicatamente sul corpo muscoloso dell’uomo disteso e rilassato.

Sbottonò i pantaloni e li tirò giù liberando Angel da tutti i vestiti che indossava. Un sorriso comparve sul volto del tenebroso vampiro.

Baci caldi, mani maschili che si sfiorano e una deliziosa aria di tranquillità…