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Autore: Yami no Yoake    09/03/2012    1 recensioni
Vegeta ha sorella, una sorella di cui non ha parlato a nessuno, perché speciale e pericolosa. Perché lei è la leggendaria Sayan della Luna.
Nuove storie, nuovi personaggi e tanta azione in un mix perfetto (o no?).
Tranquilli, il romanticismo non mancherà;-)
Spero di avervi incuriosito.
Ciao
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 11

Benvenuta Bra

Dall’altra parte della porta c’era uno spettacolo sconvolgente: un laboratorio, che non avrebbe avuto nulla di strano, se non fosse stato per le decine di tubi contenenti alieni di ogni tipo. Barattoli contenenti arti o organi, fiele puzzolenti e inquietanti disegni di mutilazioni e formule disgustose, aventi tra gli ingredienti parti anatomiche e ogni altro genere di assurdità, completavano il tutto.

Lua provò un gran desiderio di distruggere tutto, ma il suo istinto le diceva di aspettare.

Inquieta e disgustata, cominciò a vagare fra i corridoi, fino a trovare una piccola porta di legno malandata, chiusa con un grosso lucchetto in ferro. La principessa sfondò la porta con un calcio, troppo nervosa per metodi più sottili, ed entrò. Dentro era buio, tanto che fu costretta a usare una piccola sfera di energia per vedere dove andava, ma quando vide cosa c’era di fronte a lei, per un attimo desiderò non averlo fatto: Bulma, Videl e Chichi, pallide e ferite, svenute, legate con grosse catene di ferro. Lua sentì l’odio accecarla e il sangue sulla lingua, ma non poteva perdere la calma in un momento simile. Facendo ricorso alle poche energie rimaste, si calmò e comincio ad avanzare lentamente verso Bulma, che era la più vicina. Senza tremare gli poggiò due dita sul polso, notando con sollievo che il battito, seppur debole, c’era. Anche Chichi e Videl erano vive, anche se un po’ malmesse. Lua giurò che si sarebbe vendicata, poi, lentamente, cominciò a tagliare con un raggio laser le catene che imprigionavano le sue amiche. Il tentativo andò a vuoto, ma non se ne meravigliò. Entrare era stato troppo facile, liberarle sarebbe stato molto più complesso. Con attenzione, cominciò a esaminare le catene, cercando indizi sulla magia usata per incantarle, fino a che non notò che, nei punti dove aveva precedentemente passato il laser, le catene sembravano saldate. Quindi ogni volta che le avrebbe tagliate si sarebbero riunite. Aveva bisogno di un idea, e subito. Si spostò dietro a Bulma e contò che le catene che la tenevano legata erano 4. Doveva reciderle con un solo colpo e spostare Bulma in pochi secondi. Pregò di essere abbastanza veloce. Contò fino a tre, poi disintegro le catene, il più vicino possibile al muro, e con l’altra mano fece scivolare la donna verso l’altro lato della stanza. Non appena fu chiaro che le catene non si sarebbero rigenerate fece la stessa cosa con Chichi e Videl, poi portò le tre donne fuori dal laboratorio, dove riuscì a rianimarle e guarirle usando i suoi poteri.

-Dove siamo?- chiese la giovane Videl, guardandosi intorno spaesata.

-È una lunga storia, sappiate solo che per voi è molto pericoloso restare qui!- rispose Lua –Perciò ascoltatemi bene: adesso io cercherò di aprire un portale per la Terra, e voi dovrete attraversarlo. Abbiamo un'unica possibilità, perché non sono abbastanza forte per crearne due a breve distanza. Sono stata chiara?-

-E tu che farai? E Goku e i miei figli?-

-Non preoccuparti Chichi, mi sono trovata altre volte in questa situazione. Ne usciremo tutti vivi, te lo assicuro-

-Quindi anche il mio Vegeta e Trunks? E mia nipote?-

-Certo Bulma, non preoccuparti. Adesso devo concentrarmi per aprire il portale-. La principessa si girò e chiuse gli occhi, ma fece in tempo a vedere il viso di Bulma piegarsi in una smorfia di dolore.

Si rigirò all’istante e si avvicino alla cognata:-Bulma, Bulma cosa hai?-

-Oh Dendesantissimo! Credo che stia per partorire!- urlò Chichi, sbiancando all’istante.

-Cosa!? E adesso che si fa?- si agitò Videl.

Nel frattempo Bulma urlava per le doglie:- È troppo veloce, mi sa tanto che mia figlia nascerà qui!-

Lua era ancora immobile per lo schok. La mente volo indietro di dodici anni, quando, su un piccolo satellite grande quanto metà della Luna e completamente disabitato, aveva messo al mondo sua figlia, dopo una gravidanza di 7 mesi passata vagando da un pianeta all’altro. Aveva compiuto la sua impresa più grande da sola, come del resto aveva fatto tutto il resto della sua vita, però sapeva che se sia lei che Sheran erano sopravissute lo doveva solo al loro sangue Sayan particolarmente attivo. Non era affatto sicura che Bulma potesse sopravvivere ad un parto in quelle condizioni, ma d'altronde doveva fare qualcosa. Strinse forte la mano di Bulma per infonderle coraggio.

-Avanti Bulma, ci siamo noi qui con te. Andrà tutto bene, non preoccuparti-

Anche Chichi e Videl le si erano avvicinate e cercavano di rilassarla in tutti i modi, mentre Bulma continuava a urlare e a spingere. Lua continuava a usare i suoi poteri per infonderle la forza necessaria, mentre continuava a controllare se non si vedesse la testolina.

Dopo un’ urlo particolarmente forte, si accorse della testolina azzurra e arruffata che aveva cominciato a sporgere. Velocemente si strappò il mantello rosso dalle spalle e lasciò la mano a Bulma: -Bulma, vedo la testa, forza, devi fare un ultimo sforzo!- la incitò, preparandosi ad afferrare la bambina non appena fosse uscita. Un altro paio di minuti e una cosina minuscola, calda e urlante, si depositò fra le braccia della principessa.

-I Sayan hanno una nuova principessa- sussurrò Lua, avvolgendo la piccola nel mantello e porgendola alla madre, che piangeva di gioia.

Chichi e Videl si sporsero per osservare la piccola principessina: era bellissima, identica alla madre, pelle bianca e capelli color acquamarina, però i grandi occhioni color cielo, che la bimba aveva già spalancato, mostravano la grinta e l’orgoglio tipici dei Sayan. La cosa più sorprendente era però la codina pelosa che si agitava tra le gambette rotonde. Era azzurra come gli occhi della piccolina, cosa che suscitò grande meraviglia, soprattutto in Lua, unica altra Sayan presente in quel momento.

-Benvenuta mia piccola Bra- mormorò Bulma a sua figlia, che aveva smesso di piangere e la osservava coi suoi stessi occhi –mia piccola specialissima principessa-.

 

 

Angolo dell’Autrice

Finalmente sono tornata! Mi scuso con i miei lettori per questo imperdonabile ritardo, dovuto a numerosi impegni scolastici e non. Cercherò di aggiornare di nuovo regolarmente dinnanzi. Oltre ciò spero che il capitolo vi piaccia, e se è così, lasciate un commentino, anche corto. ;-)

Ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono e a presto.

Bacioni da PrincipessLua

  
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