Sta calando il sole, la piccola piazza di Godric's Hollow è deserta. A pochi metri da noi c'è la porta di casa, saluto Gallert, ad Aberforth non piace vederlo in giro. Ma ecco mio fratello uscire ed avvicinarsi con Ariana dietro di lui, il suo sguardo esprime tutto l'odio che prova per il mio amico, il mio unico amico. Ha saputo che partiremo per fare il giro del mondo. Ho paura, paura della sua reazione. Aberforth si sta avvicinando, la bacchetta sfoderata. Anche Gallert prende la sua dalla tasca della veste. No, non voglio che succeda. Non qui, non davanti ad Ariana.
"Stai lontano da casa mia"
"Ab, calmati..."
"Stanne fuori, Ariana!"
"Ma..."
"Stanne fuori!"
Aberforth continua ad avvicinarsi a Gallert, non sembra avere buone intenzioni. Lo spintona, gli urla contro. All'improvviso, in una frazione di secondo, un lampo sfiora l'orecchio di Gallert. Mio fratello l'ha attaccato. Un altro lampo, stavolta proveniente dall'altra bacchetta. Era scoppiata una battaglia, lì, davanti ai miei occhi, ma i due adesso puntavano a farsi del male. Che devo fare? Da che parte devo stare? Sono lì, immobile, mentre incantesimi e scudi illuminano il giardino. Chi devo proteggere? Ariana, mi dice la testa. Ariana. Dov'è Ariana? Inizio a guardarmi freneticamente intorno, poi il cuore mi scoppia nel petto. È lì, corre verso Aberforth. Non posso permettere che le accada qualcosa. Tiro fuori anche la mia bacchetta, devo fermare la battaglia. Mi avvicino, ora nel giardino c'è un tripudio di lampi e luci.
"Fermatevi! Basta, fermatevi!"
Urlo a vuoto, non mi ascoltano.
"Basta!"
Un ultimo lampo e poi il giardino si spegne di colpo. È finita, mi dico. Ma c'è qualcosa che non va. Sull'erba c'è Ariana, distesa, morta. Il cuore si ferma, non può essere. Cosa ho fatto? È colpa mia.