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Autore: Kraken    09/03/2012    1 recensioni
Salve cari lettori. In questa oneshot vorrei descrivervi i primi acquisti di Harry (Quelli che ritengo più importanti).
Alcune di queste frasi sono tratte dal primo libro di Harry Potter (Quelle di Olivander, ma non sono proprio uguali parola per parola).
Spero la storia vi piaccia, e buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Il ragazzino entrò nel negozio malandato facendo tintinnare la campanella che annunciava l'arrivo di un nuovo cliente.
Carico di nuovi acquisti, gli fu difficile avanzare oltre lo stretto arco che separava l'edificio dalla grande strada affollata di persone che erano intente a fare shopping per i negozi di Diagon Alley.
Per fortuna trovò uno scrittoio di legno massiccio dall'aria trascurata nell'angolo più buio della stanza tetra. Con cautela, per non rovesciare niente dei suoi nuovi effetti personali, poggiò la roba su questo mobiletto e avanzò lentamente verso la scrivania che divideva l'entrata dal cuore del negozio dove, come sospettava Harry, ci doveva essere un piccolo deposito.
La stanza era agghiacciante e dall'aria trascurata. Gli oggetti che la riempivano non rendevano quel luogo più ospitale, anzi, sembrava sempre più tetro. Anche la scrivania più grande era di legno massiccio e , pensò Harry, doveva essere molto vecchia poichè ricca di intagli. La gamba destra posteriore non era di ugual lunghezza delle altre, infatti quel mobile trabballava sotto il peso della mano del ragazzo.
Harry, che non voleva restare ancora molto tempo in quel luogo, chiese a voce alta:
" C'è nessuno? ".
Quelle parole parvero rompere il silenzio che circondava il ragazzo fin da quando era entrato nel negozio chiudendo la porta. Udì come un rumore metallico e scattò indietro, provando una fitta all'orecchio destro per via dell'improvviso suono brusco.
Mentre si stava girando per raccogliere le sue cose ed andarsene, vide un uomo , abbastanza anziano e con unti capelli bianchi che gli scendevano lisci sulle orecchie.
" Oh, tu devi essere Harry Potter " disse l'uomo che si era fatto avanti verso la scrivania " Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui Lily e James sono venuti qui a comprare le loro prime bacchette..."
Harry, che non sapeva cosa rispondere, lo fece parlare.
" Bene bene, vediamo cos'abbiamo per te." disse rovistando tra le scatole del negozio.
Olivander emerse tra gli scaffali e porse ad Harry una scatola aperta.
" Vediamo se... Questa? " disse prendendo il contenuto della scatola e dandolo a Harry. "Suvvia, ragazzo. Agitala!"
E con un gesto della mano impreciso Harry agitò la bacchetta provocando una piccola esplosione tra gli scatoli che si rovesciarono e caddero.
Per la paura, il ragazzo la mise subito sulla scrivania e si strinse le mani dietro la schiena.
" No... direi proprio di no." Disse Olivander più a sè stesso che al cliente.
Rovistò tra altre scatole e di nuovo ne trovò una che pensava fosse adatta a Harry.
Il ragazzo, appena la agitò, mandò uno specchio in frantumi e la porse subito ad Olivander.
Lui fu sorpreso dal fatto che non era riuscito ancora a trovare una bacchetta al giovane Harry, considerando anche che aveva conosciuto i suoi genitori quindi pensava fosse un po' più facile. Il suo sguardo, ad un tratto, cadde sulla cicatrice. All'improvviso il suo sguardo divenne privo di espressione, si voltò, più serio che mai, e prese una scatola con dentro una bella bacchetta che aveva lo stesso colorito della scrivania.
Harry, appena la toccò, si sentì pervaso da una forza sovrumana, e si accorse di essere circondato da uno strano tepore.
Olivander lo guardò accigliato, poi disse "Strano..."
"Cosa c'è di strano?" chiese Harry parlando per la prima volta rivolto ad Olivander.
" E' strano che proprio lei sia destinato a questa bacchetta, considerando che la sua gemella le ha inferto quel danno " Ed indicò la cicatrice. " Si da il caso, che la fenice la cui piuma risiede nel nucleo della sua bacchetta, abbia dato due piume, solo due. E' strano, che l'altra piuma si trovi nella bacchetta di Colui-che-non-deve-essere-nominato."
Harry si accigliò, confuso. Chi era questo "Colui-che-non-deve-essere-nominato? Era il mago oscuro che aveva ucciso i suoi genitori?
Non ebbe il tempo di chiedere nulla perché vide Hagrid fuori l'edificio ad aspettarlo e decise di andarsene.
Prese tutti i suoi effetti personali e se ne andò, salutando il signor Olivander e ringraziandolo.
Hagrid aveva in mano una civetta candida, con occhi d'ambra che scrutavano tutto il territorio che la circondava.
"Buon compleanno" disse Hagrid dandogli la gabbia con la civetta.

Nota : In questa piccola "One-shot" ho voluto descrivere le prime compere di Harry, quelle più importanti.
C'è chi potrebbe domandarsi "Ma come, Harry non aveva già chiesto ad Hagrid del mago oscuro che aveva assassinato i suoi genitori?"
La risposta è no. Hagrid ritiene di non essere la persona più indicata per parlare con Harry della morte dei suoi genitori, ma ne è obbligato nel Paiolo Magico (Piccolo edificio visibile solo agli occhi dei maghi. Questo luogo è di passaggio poichè per arrivare a Diagon Alley si deve per forza passare per il retro di questo negozio) quando Harry gli chiede di Colui-che-non-deve-essere-nominato.
In realtà questo capitolo è nato perché avevo voglia di sottolineare l'incontro di Harry con la sua bacchetta, ma non ho predisposto bene la struttura. Ci proverò di nuovo, sperando di riuscirci.
Un grazie a tutti i lettori e spero che la storia vi sia piaciuta. Non accetto recensioni stupide ma solo critiche costruttive.
  
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