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Autore: lenouis    10/03/2012    18 recensioni
Quale occasione, se non il matrimonio dei suoi migliori amici Liam e Danielle, per rincontrare l'amore della sua vita dopo tanto tempo?
Avevano litigato, lei aveva combattuto e aveva perso quella battaglia.
Continuava a vederlo ovunque, in TV, sulle riviste, su Internet.
Aveva deciso di trasferirsi, di cambiare città, addirittura continente. 

Sadie ha deciso di cambiare, Sadie ha deciso di seguire il suo cuore, perchè la testa, l'ultima volta, le aveva fatto cambiare continente.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I ‘ve been missing you.

Sadie non lo aveva più rivisto per tanto, troppo tempo.
Era diventata appena una donna, aveva da poco compiuto ventidue anni e ne erano passati ben tre da quel maledetto giorno, quel giorno in cui tutte le sue pene d’amore ebbero inizio, quel giorno in cui la sua anima iniziò a corrodersi lentamente e dolorosamente.
 
[Flashback –tre anni prima]
«Sadie, devo confessarti una cosa. Prima, però, voglio che tu ti sieda e prenda un bel respiro: non sarà una bella notizia, ti avverto.» disse Liam, il suo migliore amico.
La ragazza non proferì parola, semplicemente si limitò a seguire il consiglio dell’amico, prendendo posto nel suo divano in pelle nera. Poi, con uno sguardo eloquente, invitò Liam a proseguire con il discorso.
«Vedi .. ieri Louis ha passato tutta la sera con una modella, una certa Eleanor, mi pare..» continuò il ragazzo. Le sue parole non esprimevano niente di grave, ma il suo sguardo lasciava trasparire qualcosa di molto più grande, qualcosa di molto più grave di un semplice ‘passare la serata a chiacchierare del più e del meno’.
Sadie non sapeva cosa dire. Gelosia, rabbia, delusione, disgusto. Lo sguardo della ragazza perso nel vuoto, gli occhi gonfi di lacrime che tremavano combattendo per uscire contro la volontà di Sadie.
«Dì qualcosa.. ti prego..» furono le ultime prole che Liam riuscì a dire, prima di ritrovarsi tra le braccia la sua migliore amica disperata.
[Fine Flashback]

 
Avevano litigato, lei aveva combattuto e aveva perso quella battaglia.
Continuava a vederlo ovunque, in TV, sulle riviste, su Internet.
Aveva deciso di trasferirsi, di cambiare città, addirittura continente. Adesso lei viveva in America lontana dal suo migliore amico, dalla sua famiglia, lontana da colui che invano cercava di dimenticare, giorno dopo giorno.
Quando ne aveva l’occasione pensava a Louis tra le braccia di Eleanor. E ogni volta era una fitta al cuore, ogni volta era un battito in meno, ogni volta era una lacrima in più.
Sadie aveva mantenuto ottimi rapporti con Liam e con Danielle e quel giorno, il giorno del loro matrimonio, sarebbe tornata nel Regno Unito, sarebbe tornata a casa e sarebbe stata la damigella della sposa, un’occasione più unica che rara per poter comprendere molte cose fondamentali per poter andare avanti senza più provare dolori e pene.
Tutte le damigelle dovevano indossare lo stesso colore dell’abito: bordeaux. Un colore scuro, ma pur sempre elegante, e Sadie semplicemente lo adorava.
Infatti, non appena aprì l’armadio -notevolmente grande per essere di una stanza di una albergo-, si ritrovò davanti a una moltitudine di abiti di quel colore, -da mettersi le mani nei capelli-.
Alla fine optò per un sobrio tubino aderente che copriva il giusto le sue lunghe gambe affusolate; un piccolo tulle sopra le spalle per non lasciarle troppo scoperte, al quale abbinò un paio di décolleté nere con un tacco vertiginoso e una minuscola pochette dello stesso colore delle scarpe. I lunghi capelli castani lasciati sciolti in boccoli ben definiti e morbidi; trucco leggero che le metteva in risalto i grandi occhi verde-chiaro, quasi trasparenti; al collo un piccolo ciondolo d’argento che le aveva regalato Liam tanti anni prima, lo indossava sempre durante le occasioni speciali.
Un piccolo brivido le attraversò la schiena non appena realizzò che quel giorno, non solo avrebbe visto il suo migliore amico sposarsi con la ragazza che aveva sempre sognato, ma avrebbe anche rivisto Louis, il ragazzo che dopo tre lunghi anni, malgrado tutto, non riusciva a levarsi dalla testa.
 
Era giunta l’ora, tutti stavano aspettando la sposa accompagnata dalla damigella d’onore.
Tutti gli invitati non aspettavano altro che vedere la sposa solcare la navata della Chiesa.
Sadie, però, non era affatto convinta di quello che stava per fare. Attraversare quella navata quel giorno, sarebbe stato atroce per lei, perché avrebbe rivisto lui e non era sicura di volerlo davvero, o meglio, non era sicura che fosse la cosa migliore per lei dopo tutti gli sforzi.
«Sadie ce la puoi fare..» sussurrò Danielle sorridente afferrandole la mano, come per darle un po’ di coraggio.
«Oh, Danielle, non preoccuparti per me: me la caverò. Oggi è il tuo giorno e non ho alcuna intenzione di rovinarlo.»
«.. mi sei mancata Sadie.» sorrise la sposa con voce tremolante e con gli occhi inumiditi dalle lacrime.
Le due ragazze avevano un rapporto speciale, un rapporto che si era mantenuto saldo nonostante la distanza che le aveva tenute separate per molto tempo. Insomma, quel tipo di amicizie che non hanno bisogno di lunghe telefonate quotidiane per sopravvivere.
Mentre Sadie camminava dietro la bellissima Danielle con passo solenne, immaginò di essere lei stessa la sposa con un bellissimo vestito bianco, uno strascico notevole e un bouquet multicolore che emanava un profumo inebriante.
Si sentiva gli occhi addosso, sarà stato il vestitino mozzafiato, saranno stati i tacchi alti, tutti le lanciavano occhiatine indiscrete.
Sadie, noncurante, cercava di isolarsi nel suo mondo. Non era pronta a rivederlo, ora più che mai.
Aveva paura di vedere Eleanor, in effetti non ci aveva pensato, ma era ovvio che ci fosse anche lei.
“Stupida Sadie, dovevi pensarci prima! Adesso cosa farai? Non puoi diventare cieca tutto d’un tratto!” pensò tra sé e sé guardandosi distrattamente intorno. “E poi… che hanno da guardare tutti con quelle facce a pesci lessi? La sposa è Danielle, guardate lei!”
Finalmente raggiunsero l’altare e Sadie si sistemò di fianco alla cugina di Danielle, Emily, altra sua amica storica.
«Cazzo Sadie, sei uno schianto! Non ti avevo riconosciuta minimamente, New York ti ha decisamente cambiata.» disse Emily cercando di non alzare la voce. «.. e non credo di essere l’unica a pensarlo..» aggiunse lanciando un’occhiata verso la parte opposta dell’altare, dove si trovavano i testimoni dello sposo.
Ed eccolo lì, in tutto il suo splendore, Louis William Tomlinson. Era cambiato anche lui, non se lo ricordava così bello –non che prima non lo fosse- ma la fama lo aveva decisamente migliorato.
La stava fissando, anche lui a bocca aperta –probabilmente non se n’era reso nemmeno conto.
Sadie non riuscì a sostenere quello sguardo penetrante e dovette spostare gli occhi altrove, verso gli invitati seduti sulle panche della Chiesa.
“Eleanor dovrebbe essere seduta nelle prime file” pensò scrutando persona per persona.
Non la vide, ma cercò di non illudersi troppo, magari sarebbe arrivata più tardi. Comunque, per togliersi ogni dubbio, decise di informarsi meglio.
«Emily ma non c’è la ragazza di Louis?» chiese a bassa voce avvicinandosi all’orecchio della sua amica.
«Ragazza di Louis? Ma chi? Eleanor?» gli occhi di Emily si sbarrarono. «.. si sono lasciati praticamente dopo due o tre mesi, lui ha avuto diversi ripensamenti, è cambiato Sadie, è cambiato per davvero.»
Sadie non poteva credere alle parole dell’amica, non ci voleva credere.
Tutto il suo dolore, tutte le sue lacrime, tutti i loro litigi, la loro rottura.. tutto per una relazione che non è durata per sempre -come aveva detto lui convinto della sua scelta-?!
“Ma vaffanculo!” disse Sadie a se stessa.
 
La cerimonia era terminata da un bel pezzo, così come la cena: era il momento delle danze.
Sadie non aveva fatto altro che osservare di nascosto ogni movimento del suo ex-ragazzo e, a quanto pare, anche lui aveva fatto lo stesso.
«Ma la smettete di mangiarvi con gli occhi?» intervenne Danielle sedendosi accanto a Sadie.
«Fosse facile Danielle, fosse facile.. » il suo sguardo questa volta puntato sulle natiche del ragazzo.
«Sadie, gli stai guardando il culo?»
«Dimmi che non è bello…» ribatté lei con sguardo sognante.
«Non ho mai detto questo.»
«Mi scusi Sig.na Payne, posso rubarle la damigella per un ballo?» chiese scherzoso Liam a Danielle porgendo la mano alla sua migliore amica.
«Ma certo maritino mio. Io danzerò con Harry, è da tanto che mi chiede un ballo. Dopotutto, sono o non sono una ballerina professionista?» rispose lei divertita.
Liam e Sadie iniziarono a ballare un lento, abbracciati teneramente. Non avevano ancora avuto l’occasione di scambiarsi più di due parole e Liam era rimasto un po’ indietro sulla faccenda “Louis”.
«Allora..? Ti hanno già detto che stasera sei così sexy che, se non fossi sposto, ti chiederei di sposarmi?» ruppe il ghiaccio il dolce ragazzo, squadrando l’amica da capo a piedi.
«Oh Liam, credo tu debba metterti in lista d’attesa..»
«Scherzi a parte, come stai?» chiese lui, diventando improvvisamente serio.
«Sto. » non sapeva cosa dire, avrebbe mentito dicendo “bene”, come avrebbe mentito dicendo “male”.
«mh.. con Louis ci hai parlato? Vi siete almeno salutati?» continuò lui, poco convinto.
«No Liam, nemmeno una parola..»
«Lo sai vero che si è lasciato con Eleanor?»
«Sì, me lo ha detto poco fa Emily.. Non so che dire.» rispose Sadie, delusa e amareggiata.
«Ti ha anche detto che è diventato una persona completamente diversa da quella che hai lasciato? Ti ha detto che adesso è un uomo maturo?»
«Può darsi me lo abbia accennato..» non era convinta di quest’ultima affermazione dell’amico.
«Sadie tu sai come la penso riguardo la vostra rottura, sai che ho portato tanto rancore nei suoi confronti. Ma voi eravate fatti l’uno per l’altra e lo siete ancora, pensaci.» concluse Liam prima di lasciare l’amica da sola in mezzo alla pista per raggiungere la propria neo-moglie.
Era un classico: Liam che la lasciava con una frase a effetto, la lasciava da sola a riflettere su quelle dannate parole.
Perché il suo migliore amico avrebbe dovuto dire certe cose ?
Voleva forse dire che Louis provava ancora qualcosa per lei?
Oppure voleva semplicemente fare un’ “uscita di scena” stile film, lasciandola in mezzo alla pista da ballo come una cretina?
 
Sadie era seduta un po’ in disparte, assorta nei suoi pensieri, ancora rimuginava sulle parole di Liam.
«Sadie, ti prego, ho bisogno di te. Mi potresti tenere d’occhio Max, per favore? Almeno io posso ballare un po’ con mio marito..» le chiese improvvisamente Emily supplicante, indicandole suo figlio Max.
Il piccolo Max aveva appena compiuto due anni, era un bambino bellissimo, aveva due occhi enormi e castani e i capelli ricci come quelli di Danielle. Max non aveva mai visto Sadie prima di quel giorno, ma non aveva timore di lei. Tra l’altro la ragazza ci sapeva fare con i bambini e aveva un viso rassicurante.
«Max adesso tu e questa bellissima tata andate a fare una bella passeggiata fuori nel giardino e andate a lanciare i sassolini nella fontana, ok?» disse Emily schioccando un bacio sonoro sulla guancia del proprio bambino. Poi, ringraziando Sadie con lo sguardo, si allontanò verso la pista da ballo.
Il bambino guardò Sadie con un’ aria malvagiamente inquietante prima di correre spedito verso la grande fontana che si trovava nel centro dell’altrettanto grande giardino.
«Ehi, aspetta Max! Ho i tacchi, non correre..»
Fu costretta a togliersi quei maledetti trampoli e continuare la corsa a piedi nudi: quel bambino era veloce come un fulmine.
Non appena lo raggiunse, lui le rivolse un’altra occhiata identica a quella lanciatale pochi minuti prima, se non altro era alquanto divertito da quella sottospecie di gioco.
Sadie non riuscì a seguirlo in tempo, non aveva più l’età per correre, per di più a piedi nudi in un giardino pieno di siepi dietro alle quali continuava a nascondersi il piccolino.
Presa dal panico la ragazza inizio a chiamarlo ad alta voce continuando a camminare a passo svelto in direzione delle siepi.
Non appena le svoltò le si presentò davanti agli occhi una scena che la lasciò a bocca aperta.
Louis seduto a terra a gambe larghe, il piccolo Max con un broncio accentuato e le braccia conserte in piedi davanti allo “zio”. Sedie immaginò quasi istintivamente che quello potesse essere loro figlio e un brivido, non il primo della serata, la attraversò da capo a piedi.
« ..Max non si fanno queste cose! Perché eri da solo? Dov’è la mamma?» lo rimproverò Louis.
« E’ colpa mia, Emily lo aveva lasciato a me. Stavamo giocando a nascondino. Andiamo Max, andiamo dalla mamma.» lo interruppe Sadie porgendo la mano al piccolo che subito la afferrò, giusto per sfuggire alla ramanzina dello “zio”.
«Ciao Sadie.» azzardò Louis alzandosi frettolosamente.
«Ciao.. scusa ma devo proprio andare da Emily..» rispose lei in modo tutt’altro che convincente.
«Potremmo mai parlare..?»
Sadie non rispose a quella domanda e ringraziò mentalmente il piccolo Max che le stava tirando il vestito richiamando la sua attenzione.
«Sì, Max, andiamo subito da mamma..» disse la ragazza rimettendosi le scarpe che ancora teneva in mano. «..avremo l’occasione per parlare, ma non ora, non stasera..» concluse rivolgendosi a Louis che ancora aspettava una risposta.
 
Fece in tempo a rientrare e riportare Max alla propria mamma, quando un fotografo fin troppo esaltato le sbucò da dietro.
«MOMENTO FOTO: SPOSI CON TESTIMONE E DAMIGELLA D’ONORE!» gridò sfondandole quasi un timpano.
Sadie pensò che fosse matto, -forse saranno state le troppe foto fatte quella sera-, tuttavia gli sorrise educatamente e lo seguì fino a raggiungere gli sposi che già godevano della compagnia del testimone: Louis.
Ci mancava solo la foto con lui, sarebbe potuta scoppiare a piangere da un momento all’altro.
Il fotografo sistemò tutti nelle posizioni che riteneva più giuste, poi spostò Sadie prendendola inopportunamente per i fianchi, cosa poco gradita dal povero Louis che dentro stava morendo di gelosia –ma questo Sadie non lo sapeva e non se lo poteva nemmeno immaginare-.
Con il sorriso più falso che potesse sfoggiare la ragazza concluse quel sofferto photoshoot che il fotografo si ostinava a mandare avanti, tanto da dover essere interrotto dagli stessi sposi. Poi, con molta nonchalance, si diresse verso il bancone del bar dove chiese uno dei cocktail più forti che avessero.
Aveva bisogno di bere, non perché era una cretina che voleva per forza farsi notare ubriacandosi, non era nel suo stile, piuttosto voleva semplicemente tenersi occupata con qualcosa che avrebbe potuto distogliere la sua mente da ogni sorta di pensiero impuro rivolto verso il testimone dello sposo, nonché suo ex-fidanzato.
Si voltò distrattamente con il drink pieno fino all’orlo in mano, inevitabilmente andò a scontrarsi con –niente popò di meno che- Louis in persona.
«Oh, scusami!» disse in imbarazzo.
«Niente. Ti sei macchiata?»
«No, no, per niente..» rispose rossa in viso. In effetti, però, era riuscita a non versare nemmeno una goccia.
«Ci vai giù pesante vedo..» commentò lui ironico guardando il cocktail di Sadie.
Lei non rispose, non lo guardò nemmeno in viso. Abbozzò un sorriso imbarazzato e scappò mimetizzandosi tra la folla.
Louis non poté non soffermarsi ad osservare quelle curve, fasciate da quel magnifico tubino bordeaux, muoversi sinuose in mezzo agli invitati. Quelle curve, quelle gambe, quel corpo, quel viso che una volta appartenevano a lui. Doveva riaverla, non sapeva come, ma doveva.
Non era solo una questione di sesso -anche se quella sera lei ne ispirava tanto-, voleva che tutto tornasse come ai vecchi tempi, che Sadie capisse che lui la amava ancora.
 
Sadie si era scolata quel drink come fosse stata acqua naturale.
Iniziava a sentire gli effetti: vampate di calore la stavano invadendo e poteva giurare che Louis non la aiutava affatto a placare i suoi ‘spiriti bollenti’. Quel ragazzo che in quel momento si stava pavoneggiando con un paio di neo-maggiorenni, probabilmente colleghe di Danielle invitate per educazione, le mandava gli ormoni sottosopra, proprio come quando erano adolescenti.
«E adesso, mie care invitate, è giunto il momento del lancio del bouquet!» esclamò Danielle preparandosi già a prendere bene la mira.
Sadie non avrebbe voluto partecipare alla ‘guerra tra single disperate’ che c’è ogni volta quando la sposa (soddisfatta) lancia il proprio mazzo di fiori.
«..sei la damigella d’onore, sei obbligata ad andare nella mischia!» la rimbeccò Emily spingendola tra la folla.
Quando il bouquet scivolò via dalle mani della bellissima Danielle, Sadie non fece alcuno sforzo per avvicinarcisi. Lo lasciò cadere a pochi passi da lei, lasciando che le invitate più disperate si scannassero per afferrare uno stupido mazzo di fiori che le avrebbe solo illuse ulteriormente.
“.. sono tutte cazzate..” pensò Sadie con una faccia scocciata. “..non so nemmeno se mi vorrò mai sposare, figuriamoci se mi sciupo il vestito solo per prendere uno stupido bouquet.”
Si allontanò nuovamente dalla festa, tornando in quel buio giardino così invitante, così perfetto per le sue abituali riflessioni filosofiche.
Si appoggiò con i gomiti a un muretto e osservò distrattamente il panorama che le si presentava davanti agli occhi. Faceva piuttosto freddo, ma non troppo. Senza contare il fatto che il drink bevuto poco prima le aveva decisamente fatto alzare la temperatura corporea di qualche grado, perciò il freddo era l’ultimo de suoi problemi. Piuttosto uno dei suoi problemi era il dolore ai piedi che iniziava a farsi sentire, perciò si sfilò gli alti tacchi posandoli sul muretto e provò un senso di sollievo non appena i suoi piedi nudi toccarono la fresca e morbida erbetta verde.
Poco dopo sentì una voce familiare chiamarla, ma si girò comunque di scatto, leggermente spaventata. Si vide arrivare tra le mani un piccolo fiorellino sciupato, ma riuscì ad afferrarlo prima che cadesse a terra: era una margheritina appassita, brutta e moscia.
Alzò lo sguardo sorpresa e leggermente confusa, cercando di ottenere spiegazioni senza doverle direttamente chiedere.
«..è il tuo bouquet..visto che non sei riuscita a prendere quello vero.» si giustificò Louis abbassando lo sguardo tenendo le mani dietro la schiena e dondolandosi su un piede. Come fanno i bambini quando si dichiarano alla propria fidanzatina, ecco, uguale, solo che Louis ormai aveva ventiquattro anni, non era più un bambino, ma faceva ugualmente tenerezza.
«beh.. grazie..?» commentò lei poco convinta.
Notando che il ragazzo non accennava nemmeno un po’ ad andarsene, decise di tirare fuori una sigaretta dalla borsa, giusto per rilassarsi. Sì, Sadie aveva iniziato a fumare non appena arrivata in America, da quel giorno non era riuscita a smettere.
«Che fai? Fumi?»
«Non posso?»
«Dammi quella schifezza!» la rimproverò Louis strappandole la sigaretta di bocca.
«.. rendimela immediatamente Louis Tomlinson!»
La cosa stava iniziando a divertirla, in fin dei conti lo aveva fatto apposta per infastidirlo, sapeva benissimo che lui non sopportava le ragazze che fumavano.
«Prova a prenderla..» la sfidò lui alzando la mano che teneva la sigaretta, in modo che la piccola Sadie, priva di tacchi, fosse costretta a saltellare per poterla raggiungere.
Inevitabilmente, goffa com’era, perse l’equilibrio e cadde addosso a Louis: entrambi finirono a terra, l’uno sopra l’altra.
I loro visi a distanza di due centimetri l’uno dall’altro, le espressioni improvvisamente serie ed intense più che mai.
Nessuno dei due era in grado di resistere e il desiderio ebbe la meglio sui due ex-fidanzati.
Le labbra si toccarono cautamente: scattò la scintilla.
Louis portò subito le mani dietro al nuca di Sadie, per sentila più vicina. Lei, di tutta risposta, schiuse le labbra per lasciare che la lingua di lui si facesse spazio nella sua bocca che da ormai troppo tempo lo aveva aspettato.
Stavano iniziando ad eccitarsi entrambi, vuoi per l’alcool bevuto durante la serata, vuoi per il bisogno che effettivamente avevano l’uno dell’altra, non riuscirono a trattenersi a lungo e si lasciarono trasportare dalla passione.
Le mani di Louis iniziarono a scivolare sempre più in basso, poi lui esitò un momento.
«..sei sicura?» mormorò sulle labbra di Sadie, attento a non staccarsi troppo.
«Sì, ma non qui..» furono le uniche parole che lei riuscì a dire.
 
Erano sgattaiolati via dal matrimonio, come due adolescenti alle prime armi che non devono farsi beccare dai propri genitori. Erano arrivati fino a casa di Louis con la sua macchina.
Sadie esitò prima di varcare quella soglia. Era da tanto che non metteva piede in quella casa, l’ultima volta ne era uscita di corsa con in mano una sola valigia contenente il minimo indispensabile per fuggire da lui il prima possibile.
Lui le afferrò dolcemente la mano e la rassicurò con lo sguardo trascinandola con sé fino all’interno.
«.. cavolo, non me la ricordavo così..»commentò Sadie stupita dal cambio di arredamento così radicale. «.. immagino l’abbia arredata Eleanor in questo modo, devo dire che ha buon gusto..»
«Veramente Eleanor non è mai entrata in questa casa, o meglio, non è mai rimasta qui per più di una notte..» commentò Louis prendendo la ragazza per i fianchi, cercando di ricreare quell’atmosfera del giardino di poco prima. «..io però non voglio parlare di Eleanor in questo momento..»
Un lampo di soddisfazione attraversò gli occhi di Sadie, poi un altro, questa volta pieno di ardore.
Lo voleva tremendamente e quella notte lo avrebbe fatto suo. Non sapeva dove tutto questo l’avrebbe portata, se l’avrebbe ulteriormente ferita o se tutto sarebbe tornato ‘rose e fiori’: in quel momento le bastava averlo.
Sadie afferrò dolcemente la testa del ragazzo con entrambe le mani e lo attirò a sé per dargli un bacio tutt’altro che casto. Le loro lingue si rincorrevano freneticamente, insaziabili le mani viaggiavano sui loro corpi, i bacini si scontrarono ripetutamente strappando flebili gemiti ad entrambi.
Sadie, dopo essersi tolta i tacchi per la terza volta quella sera,  alzò una gamba portandola intorno alla vita di Louis in modo da far scontrare, questa volta perbene, i loro bacini. Un altro piccolo gemito uscì dalla bocca del ragazzo che ormai faticava a resistere, anche lui la desiderava, anche lui voleva farla sua.
Sollevo la ragazza e la trasportò fino al pano di sopra adagiandola delicatamente sul letto matrimoniale, quello che tre anni fa erano soliti condividere.
«..il letto però è rimasto sempre lo stesso..» commentò lei visibilmente eccitata.
Louis le lasciò una scia di baci sul collo che sembravano bruciarle la pelle, ma in una maniera piacevole. Poi il ragazzo si soffermò lavorando sulla parte più delicata lasciandole un segno rosso, proprio il quel punto dove il sottile strato di pelle lasciava intravedere le vene del collo.
Sadie istintivamente pensò “eccola, quanto mi mancava una..”
«..ferita da sesso.» sussurrò lui, come se le avesse letto nel pensiero.
Malgrado il tempo trascorso senza né vedersi né sentirsi, nessuno dei due si era dimenticato i particolari di quella relazione che aveva portato sì dolore, ma anche tante gioie.
La ragazza si sistemò comodamente sul letto, disfacendosi di quei pochi e inutili pezzi di stoffa che oramai non erano più vestiti, lui la imitò sistemandosi poi sopra di lei.
E fu in quel momento che i due si lasciarono completamente andare, presi dalla passione, presi dal sesso che tanto avevano bramato. In effetti, da quando si erano lasciati, non erano mai stati appagati così tanto come quando erano insieme loro due.
E fu così che Sadie Kate Smith e Louis William Tomlinson decisero di riprovare ad essere un ‘noi’, proprio come lo erano stati tre anni prima, prima di quella bellissima notte, caratteristica per lo splendido ed appagabile ‘sesso di riappacificazione’. 






*N.D.A.*
Beh, sì, sono tornata subito, non ce la facevo a non scrivere.
Questa One-Shot l’ho scritta in due giorni, dopo un’ illuminazione post-Fanfiction e dopo numerosi consigli di due mie amiche (che ringrazio tantissimo).
In realtà c’è ben poco da commentare, mi pare una storia a lieto fine (anche se la fine, in realtà, non c’è).
Il rating, non so, io l’ho messo arancione, ma non sono tanto brava a scegliere i rating, però lo lascio così per sicurezza. Spero di non aver turbato nessuno, non mi sembra poi così tanto spinto.
Beh, che dire?
Lasciatemi qualche recensione perché è la prima One-Shot che pubblico e vorrei sapere se sono una completa incapace oppure no!
A presto, con la mia nuova FF (o magari una One-Shot che mi viene in mente in un momento di noia, boh) <3
Baci,
Madda :D 
  
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