Centonovantaquattro
Il posto sbagliato
E non guardiamo in
faccia nessuno
Che nessuno ci
guarderà
(Viaggi e Miraggi,
Francesco De Gregori)
Arden
Stoeva aveva folti capelli castani, luminosi occhi scuri e un vestito elegante.
Lys la
fulminò con un’occhiataccia.
-Pare che tuo padre ci stia
facendo aspettare- commentò
Jànos, beffardo.
Arden era
inquieta.
Natal’ja
la guardava con occhi fiammeggianti, senza lasciare la mano del fratello del Capitano.
Se prima
era indifferente nei suoi confronti, ora era semplicemente furiosa.
Arden si rese
conto di non essere stata troppo comprensiva, con lei.
Ma la biondina sembrava esserci
abituata.
-Io sono il dio che mi credo, in ogni caso-
Natal’ja
tirò una gomitata al ragazzo, con un sorriso quasi dolce, uno sguardo adorante.
-Certo,
Szöcske-
-Quanti
anni hai, Desztor?- domandò Arden, come turbata dalla loro complicità.
-Io
ventiquattro. Lys ventidue-
-Lys?-
-L’abbiamo
sempre chiamata così. Lys o Alja. Problemi?-
-Ma
Natal’ja, Lys…-
-Natalys-
-Assurdo…-
-Sì, può
darsi-
-Beh, io
di anni ne ho diciassette. E mio padre ve
la farà pagare-
-Sei
ricca, Arden?-
-Ricca e nobile-
Un
istante dopo averlo detto, Arden si morse la lingua.
-Sì,
però…-
Gli occhi
di Jànos scintillarono.
-Fantastico…-
-Non sarò
il vostro ostaggio!-
-Lo sei già-
Arden
inarcò un sopracciglio.
-Voi di
chi siete figli?-
-Io di
Harold e Julyeta. Papà alleva falchi, la mamma fa biscotti-
-Incredibile…- sussurrò la Stoeva.
Lys intuì
il suo sarcasmo, ma restò fieramente impassibile.
-Io di
Kolnay e Zsófike. Papà ruba, la mamma è stata fucilata-
Il
sorriso di Jànos era serafico.
-I
miei genitori non lavorano…- mormorò la ragazzina, perdendo la baldanza.
-E certo,
son ricchi e nobili!-
-Capirai!-
-Sono persone perbene…- tentò di difenderli Arden, con un
fil di voce.
-Lo
immagino, purtroppo-
-Purtroppo?!-
-Se si
spaccano le ossa di lavoro e sono onesti, hanno il nostro rispetto. Se manco si
alzano dal talamo e predicano l’onestà, al patibolo.
E’
questa, Forradalom-
-Non
potete giudicarli per questo…-
-Infatti
giudicherò il tuo paparino da come tiene in mano la pistola. Molto cordialmente-
-Siete
matti…-
-Ascolta,
dato che ti piace parlare a vanvera… Vuoi
sentire la storia di mio marito?-
Arden
annuì, tremante.
Natal’ja
la gelò con uno sguardo.
-E’ nato
a Sparta nel ’21, in Grecia c’erano i Turchi. E’ scoppiata la Guerra
d’Indipendenza.
Nel ’28,
a sette anni, l’han venduto come schiavo al figlio del Governatore d’Egitto,
Ibrahim Pascià, ch’era dalla parte degli Ottomani.
Bambino soldato, capisci? L’anno dopo è scappato,
la Grecia ha vinto. Era libera. Lui no.
Aveva più
cicatrici che battaglie. Ferite di
guerra.
Ma i
Turchi non hanno perdonato la sua fuga e l’anno scorso l’han chiamato in Arabia
con l’inganno.
Lontano
da Sparta, dalla sua Patria. Da me e
dai nostri figli. Dalla nostra Rivoluzione.
L’hanno
impiccato e poi, come niente, han
massacrato il suo cadavere. Per…punizione.
Aveva
ventisei anni. Era un eroe, era una stella. Era
il mio Gee.
Non ti
dirò di quando l’ho conosciuto, nel ’34, cosa abbiamo vissuto, quanto l’ho
amato e mi ha amato…
No. Non te lo meriti. Mi dispiace-
Arden distolse
lo sguardo, con un nodo in gola.
-Avevate
dei figli?-
-Céline
ha nove anni, Nikolaj otto e Aiace dodici. Cioè, quasi. Lui li adorava… Anche se era un disastro, come padre-
-E tu?-
-Io ero
peggio di lui! Sono peggio di lui-
-Perché
me l’hai raccontato?-
-Perché
non farò niente per salvarti, in questi giorni. E forse hai il diritto di
saperne il motivo-
-Salvarmi?-
-Sei a
Forradalom, cara. Feri lo conoscerai. E’ un angelo, ma un poco impulsivo.
Fortunata se torni a casa, Arden-
-Ma…-
-Sai,
nessuno ha salvato Gee. Nessuno salverà noi. Sorrideremo finché avremo sangue e
luce negli occhi, ma non chiedeteci la pietà-
-E se mio
padre vincesse il duello?-
-Vincere con Jànos Desztor?-
Natal’ja
la guardò con una tale compassione negli occhi che Arden fu costretta ad
abbassare i suoi.
Maledizione.
Note
Alja, nei
primi mesi del ’48…
Alja,
dopo la morte di Gee…
Non è
molto “disponibile”, ecco.
Se già
prima su alcuni argomenti non voleva sentire ragioni, con la ragazzina piovuta
a Forradalom con la presunzione di cavarsela con poco non vuole proprio avere a
che fare.
Siamo nel
Gennaio del ’48, appunto, e l’atmosfera è particolarmente tesa.
C’è la
Terza Sezione, la polizia segreta di Nikolaj Romanov I, che li
perseguita anche dopo il massacro dei Newàr, i veri incaricati di sorvegliare
il quartiere, da parte di Feri.
Ci sono
gli Zaristi in generale, che i forradalmi
temono poter penetrare tra di loro da un momento all’altro, e chi si trova
per le loro strade senza dichiararsi Rivoluzionario corre un grande rischio.
Vedremo un Jànos molto meno angelico e adorabile del solito, con
l’arrivo di Arden Stoeva.
Vedremo
una Natal’ja sempre più distrutta, ma mai arrendevole, mai sconfitta.
E’
capitata nel posto sbagliato al momento
di sbagliato, la Stoeva, sebbene sia un luogo comune ;)
Ma li
vedremo anche sorridere, i nostri ragazzi, eh!
Lys è
distrutta dentro, per le strade del
suo quartiere non perde l’allegria.
E poi…
Poi ci sono Line, Niko e Aiace, che a loro volta incontreranno Arden, anche se
non sarà proprio un bell’incontro.
Avrà a che fare con Feri, e questo per lei non sarà rischioso, ma quasi letale ;)
Del resto lo sappiamo fin troppo bene, com'è il nostro Capitano ;)
Conosceremo
Jethro Stoev -anche i Bulgari, come i Russi, hanno le loro piccole variazioni
di cognome in base al sesso-, il padre di Arden, che, sfidato a duello da
Jànos, non passerà un bel momento, mentre con Alja…
Oh,
insomma, non devo dire altro. ;)
Spero vi
sia piaciuto, comunque!
A presto
;)
Marty