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Autore: NeVeRgIVeUp_91    10/03/2012    3 recensioni
Raccolta di one Shots dedicata alla mia coppia preferita di Glee: Finchel!
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Finn/Rachel
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Guardai la mia immagine riflessa sullo specchio di fronte a me. Feci un lungo sospiro e ripassai per l’ennesima volta il lucido sulle labbra.
Ok, ora calmati. Andrà tutto divinamente.” Ripetei a me stessa, cercando di autoconvincermi. Guardai l’orologio posto sul muro, che segnava le 11:25; avevo ancora poco più di mezz’ora per finire di prepararmi, così decisi di rilassarmi sulla poltrona nella quale ero seduta e accesi lo stereo, lasciando che la musica si impadronisse di ogni mio pensiero e mi liberasse dal panico che mi stava assalendo lentamente.
Quando le note della canzone che trasmettevano alla radio si diffusero attorno a me, non riuscì a fare a meno di sorridere, mentre la mia mente si perdeva nei ricordi, riportandomi indietro nel tempo di 8 anni.

The first time ever I saw your face
I thought the sun rose in your eyes”


Era una fredda e piovosa giornata di fine autunno e io mi trovavo poco lontano dall’aula di spagnolo, i vestiti completamente bagnati e colorati di rosso, così come il mio volto e i miei capelli. L’ennesima granita ricevuta da qualcuno che nemmeno conoscevo. Era una sensazione orribile, umiliante.
Ero una studentessa modello, voti alti, facevo parte della maggior parte dei Club che la McKinley High offriva. Ma ero ovviamente anche un’emarginata, sfigata e senza alcun titolo onorario che potesse aiutarmi ad essere rispettata almeno tra gli altri studenti. Era però anche vero che andavo estremamente fiera di ciò che ero. Avevo la mia voce e ciò mi bastava a ritenermi importante, almeno ai miei occhi.
Quel giorno, dopo aver trascorso un’ora intera a ripulirmi nel bagno delle ragazze, uscì avviandomi verso il mio armadietto. Quando raggiunsi il corridoio principale della scuola, i miei occhi si fissarono sulla figura di un ragazzo che veniva dalla parte opposta. Era altissimo e robusto e portava il giubbotto bianco e rosso dei Titans, segno che faceva parte della squadra di football. Riuscì a guardare dentro le sue piccole iridi scure e il mondo sembrò fermarsi intorno a me. Un’enorme brivido mi percosse la lunghezza della schiena quando le sue labbra sottili si piegarono in un piccolo sorriso, mentre scherzava con i suoi compagni.
Passò al mio fianco senza nemmeno notarmi, ovviamente. Dopo tutto ero praticamente invisibile agli occhi di chiunque.
Mi voltai per guardarlo mentre si allontanava. Era bello da mozzare il fiato; era bello quanto irraggiungibile, impossibile.

And the first time ever I Kissed your mouth,
I felt the earth moving my hand.”


Eppure per qualche assurda coincidenza del destino, poche settimane dopo mi ritrovai a cantare insieme a lui, a rendermi estremamente ridicola ai suoi occhi così meravigliosi, solo perché non riuscivo a trattenere la felicità che mi esplodeva in corpo.
E sempre per qualche assurda ragione, riuscì nonostante tutto ad emozionarlo, a fargli battere il cuore. E quando meno me l’aspettavo, mi ero ritrovata tra le sue braccia, le sue labbra morbide premute dolcemente sulle mie, durante le prove in auditorium.

And the first time ever I layed with you
I felt your heart so close to mine.”


E da quel bacio erano passati otto anni e mi ritrovavo innamorata più che mai di quel ragazzo così dannatamente bello, così impacciato ma tremendamente romantico.
Dopo otto lunghissimi anni, tra lotte continue per farci accettare, litigi e rotture quasi surreali, ci eravamo sempre ritrovati, sempre legati dal amore costante e indissolubile che ci aveva legato quando i nostri sguardi si erano incrociati la prima volta.

And I knew our you would fill the earth”

La canzone terminò, venendo sostituita dalla voce dello speaker.
Quando riaprì gli occhi, mi accorsi che le mie guancie erano leggermente innumidite da piccole lacrime, che asciugai prontamente facendo attenzione a non rovinare il trucco. In quel momento bussarono alla porta.

“Rach?” Il mio migliore amico fece il suo ingresso nella stanza. Mi alzai e mi avvicinai a lui per abbracciarlo. “Wow..sei bellissima.” Sorrisi girando su me stessa, facendo attenzione a non calpestare la coda del lungo vestito bianco che indossavo. “Finn è già dentro. Mi ci è voluta un’ora e mezza per convincerlo che andrà tutto alla perfezione e che nessuno di voi due scapperà da una delle finestre della chiesa. Anche tu sei così paranoica?” Scoppiai in una piccola risata, capendo perfettamente come si sentisse il mio futuro marito.

“Sono stata immobile davanti allo specchio per almeno un’ora a cercare tutti i motivi possibili per i quali Finn avrebbe potuto piantarmi sul altare. Per fortuna non ne ho trovato nemmeno uno valido perché lo faccia.” Kurt mi rivolse un tenero sguardo, per poi porgermi il braccio e riaprire la porta.

“Bene Mrs. Hudson-Berry. Sei pronta a sposare l’uomo dei tuoi sogni?”

“Prontissima.” Eccome se ero pronta. Ero pronta a diventare sua per sempre dalla prima volta in cui ho visto il suo volto angelico.

 

  
The End




 

Buonasera Gioie! Rieccomi a rompervi ancora con le mie storielle ahaha Non ho resistito, avevo questa idea che mi balenava in testa da un po di tempo e dovevo assolutamente metterla in pratica! Spero vi piaccia *___* Questa è solo la prima di una lunga playlist. Vi mando un bacione a tutte :*

  
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