Essence
Prima Battaglia ~ Life ~
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
Prima Battaglia ~ Life ~
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
Quando si aspetta qualche evento speciale, temuto o importante, il tempo sembra scorrere sempre in maniera fin troppo veloce, creando un ammasso di visioni su ciò che accade nelle ore precedenti quando il momento tanto atteso viene percepito ancora lontano.
Dopodiché sembra rallentare di botto, e il suo trascorrere fluido tra i minuti che precedono lo scoccare dell'ora prestabilita quasi si ferma, continuando a scorrere in maniera placida come un fiume di pianura.
I minuti si contano al rovescio, l'aria cambia e si fa tesa o inebriata di emozione.
C'è paura per il risultato, ma non si aspetta altro che il mettersi alla prova e dare tutto ciò che è in potere, oltre i limiti.
Sentire il canclore delle spade, i ruggiti, il rumore degli zoccoli e il sapore del sangue; percepire il sudore, i muscoli che si tendono dalla fatica e il peso delle armature.
Il caldo del sole sulla pelle sudata che accompagna quella lotta per la vita.
Combattere per vivere.
Uccidere per vivere.
E' quasi inusuale, un controsenso come, per riottenere la vita vera, bisogni annaspare tra corpi vaganti e armi che mietono vittime, odore di morte, lotte estenuanti per far soccombere e non venire sopraffatti.
Il senso del tempo si perde, l'importante è solo combattere.
Combattere per sopravvivere in mezzo alla battaglia.
Era ora che il vecchio gelo venisse spazzato via definitivamente con una nuova ondata di vita.
Quella vita per cui si avrebbe ucciso, per cui si avrebbe lottato e che si rivendicava dopo che, per tutto quel tempo, era stata soppressa e resa schiava di un ghiaccio.
Un ghiaccio la cui integrità non conosceva il caldo, il tepore della pelle baciata dal sole e dall'erba verde; non conosceva primavera e stagioni che cambiavano, l'acqua che tornava a scorrere – che tornava a scorrere come il sangue, il sangue che sarebbe stato versato per farne tornare vivo altro –.
Il freddo non conosceva i giorni che andavano avanti, la speranza che tornava a pulsare.
-Per Narnia, e per Aslan!-
***Eccoci qua. Leggermente in ritardo, me ne dispiaccio, ma sono stata oberata di impegni – e lo sarò fino al venti marzo circa, quindi non so cosa (e se) riuscirò ad aggiornare prima di quella data –. Però non ho abbandonato, questo lo ripeterò sempre. :)
Passando oltre, vorrei spiegare il perché ho presentato questa flash così: è molto un ammasso di constatazioni, giuste o sbagliate che siano, ho cercato di fare una panoramica generale sulla guerra tanto attesa dai Narniani e non sui loro pensieri diretti, in quanto non sono loro i protagonisti, ma la guerra e l'atto stesso di farla, il "fuoco/vita" e "ghiaccio/morte". Non avendo un “carattere”, però, ho cercato di fare quel che ho potuto, sapendo comunque che non è un argomento bello. ^^' Inoltre segue quasi tre binari diversi (il tempo, lotta/vita e la battaglia effettiva anche se più che lei c'è il ghiaccio/Jadis).
Spero sia di vostro gradimento.
Ringrazio chi segue, preferisce, ricorda. Chi vuole lasciare qualche riga scritta e chi legge in silenzio.
Grazie, speriamo di leggerci presto, - mi dispiace di non essere più tanto presente come lettrice.
Love,
D. <3***