Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
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Autore: GiuliaVengeance    11/03/2012    3 recensioni
Dal capitolo 6:
“Ti prometto che questa sarà la vacanza più bella della tua vita,esattamente come la mia. Due anni fa,quando arrivai ad Huntington Beach, sentii che questo sarebbe stato il mio posto,questa la mia gente,questa la mia vita. Fu una sensazione bellissima. In effetti non mi sbagliavo, questa città ha veramente qualcosa di magico. Poi incontrai loro,i miei idoli di sempre e lì capii che non la avrei più lasciata. È il mio sogno, Bee. Mi sembra di essere la protagonista di un film,è tutto così meraviglioso qui. Per questo ho voluto che anche tu vivessi quello che sto vivendo io,conoscendoti,sapevo che sarebbe stato il regalo più bello che tu potessi ricevere. Poi beh,Lui è veramente tutto ciò di cui ho bisogno, non sono mai stata così felice. Spero che anche tu lo sarai,un giorno. Magari sempre con qualcuno della band.” E concluse il filosofico discorso con una delle sue battutine sarcastiche,non ne poteva fare a meno. Beth trovò intenso quel pensiero,a parte l’ultima frase che la lasciò in sospeso con quello che voleva rispondere; guardò sconsolata la bionda che nel frattempo beveva un sorso di the,nascondendo un sorriso malizioso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pink is the new black!
 




Finale concerto Avenged Sevenfold. Palco illuminato,pubblico delirante,i ragazzi che salutano ringraziando. Beth vede Syn abbandonare il palco per dirigersi da lei. Ha una bottiglietta d’acqua in mano,è sudato,si avvicina sempre di più,lei indietreggia e si ritrova a sbattere contro una cassa,lui la raggiunge e la blocca con il suo corpo,baciandola.

Aprì gli occhi di scatto. Cazzo,sembrava tutto così vero. Il cuore le batteva all’impazzata,aveva quasi il fiatone ma che si era sognata? Ah,giusto, Brì che la baciava. Oddio.
Si voltò nella direzione del diretto interessato e notò con piacere che stava dormendo. Con piacere perché Brian mentre dormiva era qualcosa di spettacolare, chiunque si sarebbe potuto innamorare ad una vista del genere. Aveva la testa chinata a destra,il corpo leggermente disteso,una mano stringeva quella di Bee e l’altra era appoggiata sul bracciolo della poltrona.
«Si pregano i gentili passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza in vista dell’atterraggio a Los Angeles,grazie» sentì la voce metallica della hostess annunciare l’arrivo in California. Delicatamente scostò il ragazzo accanto a lei per svegliarlo ma lui cambiò solo posizione,senza aprire gli occhi così si limitò ad accarezzargli una guancia.
Gates si svegliò e lanciò un’occhiata confusa alla ragazza accanto a lui per poi sedersi meglio ed allacciarsi la cintura come chiesto precedentemente.
I due si rivolsero un sorriso,non una parola,erano ancora troppo intontiti dal volo di più di dodici ore.
                                                                          
                                                                                                                             ***

Nel frattempo Beth ripensava al sogno che aveva fatto. Bello era bello ma non avrebbe assolutamente dovuto fare un sogno del genere,Brian era solo un amico,come tutti gli altri membri della band,non era normale fare pensieri poco casti sui propri amici. O forse sì. Magari per lui era un’eccezione perché andiamo,chi non si farebbe film mentali su Synyster Gates? Chi non lo desidererebbe? Dài, è naturale,lei è pur sempre una donna e lui è pur sempre un grandissimo pezzo di figo,cioè mica siamo ciechi qua. Eppure dopo quel sogno non riusciva a guardarlo senza pensare a quanto fosse bello. Ogni volta che lo osservava si accorgeva di un nuovo particolare che lo rendeva sempre più perfetto. Eh no,adesso NON VA bene. Questo NON È normale. Ok,sorvoliamo,passerà.
«Beth! Ehi!» Syn la chiamava sventolandole una mano davanti al viso,si era leggermente imbambolata,la ragazza.
«Mh? Si,scusa» arrossì debolmente,tornando alla realtà.
«Dobbiamo chiamare un taxi,tesoro» annunciò sapientemente il chitarrista mentre afferrava il cellulare. Arrivato il taxi si fecero portare al Kennedy Hotel di Los Angeles,erano le sei e dodici del pomeriggio,c’era ancora il sole a fare da sfondo a quel meraviglioso paesaggio composto principalmente da palme e oceano.
L’edificio era immenso,altissimo,metteva inquietudine al solo guardarlo,Beth non era sicura di poterci perfino entrare dentro. Certo,lo spettacolo che si poteva ammirare ai piani più alti era unico ma pochi riuscivano a non sentirsi male a quelle altezze.
«Buonasera,mi servirebbero le chiavi della suite numero 1432»  chiese gentilmente Haner alla receptionist appena varcati la porta d’ingresso.
La signorina frugò un po’ dietro al bancone di marmo nero e tirò fuori le preziose chiavi.
«Lei è il signor Haner,giusto?» domandò poi al ragazzo dopo aver controllato sul computer.
«Certo» affermò questo,mostrandole la carta d’identità.
«Prego,ventunesimo piano in fondo a destra» li informò gentilmente la tipa.
«Cazzo,ventunesimo piano» bisbigliò agitata Bee entrando nell’ascensore.
«Che c’è,soffri di vertigini?» Brì la guardò divertito.
«No ma sai,in Italia di palazzi così non ce ne sono» fece una smorfia.
Arrivati al ventunesimo piano gli si aprì davanti un ambiente favoloso: moquette color porpora,pareti beige ricoperte a volte da pregiati quadri, interrotte dalle porte di mogano delle camere; più avanti il piano si allargava,lasciando spazio ad una splendida scala di marmo chiaro con corrimano sempre di legno che portava al ristorante e una vetrata gigantesca faceva da cielo a tutta quella meraviglia. Rimasero un attimo a godere di tutto quel lusso,poi si diressero verso la suite 1432 dalla quale provenivano urla e schiamazzi vari.
«MI HAI FATTO PERDERE! IO TI AMMAZZO,JOHNNY! E QUESTA VOLTA NON SCHERZO!»
Matt stava rincorrendo il povero Johnny come un assatanato e lui che correva travolgendo tutto ciò che gli capitava in mezzo,c’era una scia di cuscini che partiva dal divano fino al tavolo di noce e Jimmy seduto davanti alla televisione che sghignazzava.
 Beth non riuscì a trattenere una risata,la quale fece voltare tutti i presenti che le andarono in contro per abbracciarla.
In una frazione di secondo si ritrovò schiacciata dal peso di tutti quegli energumeni più le rispettive ragazze. «Ehi, sì, vi voglio bene anch’io ma mi state soffocando» sibilò appena. Il gruppo si discostò per permetterle di sistemare le valigie.
«Wow» riuscì a dire. Era troppo stupita,sia dal viaggio che dall’accoglienza che dal posto in cui avrebbe alloggiato per pochi giorni, per poter pronunciare qualcosa di più capiente.
«Waaa! Sono tanto contenta per te!» esclamò Chris,abbracciandola. Inizialmente non capì a cosa si riferisse ma poi optò per la laurea.
«Cosa ho interrotto?» domandò sorridente Elisabeth.
«Mah,niente di che,solo Matt che vuole scannare Johnny perché gli ha fatto perdere una partita di COD contro The Rev» affermò Vengeance.
La mora fece un’espressione sconvolta. Dio,come le erano mancati quei cinque scellerati.
«Bambina! Sei tornata! Come è stato il viaggio?» Jimmy era sempre quello che si preoccupava e quello a cui ci si affezionava di più. Aveva un specie di calamita,boh. «Abbiamo dormito tutto il tempo» rispose rivolgendo uno sguardo a Brian che stava cercando una sigaretta,da qualche parte.
«Dormito? Sicuri?» chiese maliziosamente il Nano,affacciandosi dalla porta della sua stanza.
«Mh,mh» annuì tranquillamente,ignorando il tono che aveva utilizzato. Appena si girò,c’era James che le porgeva una birra stappata appena uscita dal frigo.
«Ehy, e a me? Chi sono io,l’uomo nero?» si lamentò Synyster.
«Tieni dai,tanto non me la sarei finita tutta» Bee gli portò la bottiglia mezza piena e lui la ringraziò con un bacio sulla fronte. «Che dolci che siete» disse Francy quando gli passò davanti,sapeva che ad entrambi avrebbe dato fastidio quella frase. «Fottiti Frà» commentò la ragazza,staccandosi da lui e andando a sedersi vicino a Zee,sul divano.
«Bella!» le sorrise quest’ultimo.
«Baker! Come va il tour?»
«Ah Beh,stasera lo vedi.» Concluse Zachary,facendole l’occhiolino.


Lockswhere Arena - 9.45 p.m
{Beth


Stupendo. Non so come tutto questo possa essere reale. Anzi,lo so eccome. Sono loro,semplicemente quei cinque ragazzi a rendere tutto così magico. Sono dietro le quinte di un concerto degli Avenged Sevenfold,l’ adrenalina mi scorre nelle vene al posto del sangue. Era un anno che non mi sentivo così,da quando li vidi a Londra insieme a Tony,una mia fedelissima amica. Lì non li conoscevo,lì ero solo una delle milioni di fans,mentre ora sono miei amici,ci mangio assieme,ci dormo persino assieme,la mia mente percepisce che tutto questo è un sogno,un incredibile sogno dal quale ancora non mi sono svegliata e il mio cuore non credo riuscirà a reggere tutto ciò. Da qui vedo la folla in delirio,mioddio! Non sapevo fosse così bello. Vari rumori provenienti dal retro palco scaldano i fans e li avvisano di una molto prossima entrata dei ragazzi in scena. Mi ritengo davvero una ragazza fortunata. Davvero,davvero. Sono immobilizzata qui dietro,non riesco nemmeno a sbattere le palpebre tanta è l’emozione.
 Il palco si illumina e viene cosparso di fumo artificiale mentre le prime note di Critical Acclaim riecheggiano nell’arena,tra le urla dei fans impazziti. Gates esce fuori con la sua Schecter nera e bianca,li farà morire tutti. Lo segue Zacky visto che devono suonare insieme il motivo iniziale,salgono in piedi sulle panchine e sfoggiano tutta la loro magnificenza. Nel frattempo io cerco di non svenire,respiro a fondo e bevo un sorso d’acqua,mi sembro una ragazzina. Jimmy è entrato da un pezzo e si è posizionato dietro la sua imponente batteria,quel ragazzo apre i cieli con solo due bacchette in mano,è fantastico. Johnny è sempre il solito,la sua aria da figo che contrasta con la sua gnappaggine lo rende buffo e inimitabile. Infine si fa spazio Matt,quell’armadio a quattro ante che possiede –purtroppo per noi- una voce mozzafiato. Sono un gruppo perfetto. Non gli manca niente. Più li guardo,più me ne rendo conto. Sono eccelsi in tutto e per tutto,spesso ho pensato che non fossero umani,che non appartenessero a questo mondo. Va beh che sono una mente malata ma davvero,è così. L’atmosfera è sensazionale,da qui si vede tutto come una favola e appena questo pensiero mi sfiora la mente,non esito a prendere la fotocamera e a scattare una foto. Loro che si muovono così splendidamente su quel palcoscenico tanto semplice,il pubblico euforico di averli così vicino,di sentire la loro musica dal vivo,tutto è accompagnato dalle luci che si alternano soavemente e da Almost Easy,il mio corpo non può sopravvivere a tutte queste emozioni che emergono contemporaneamente.
La scaletta gradualmente si consuma,il clima è sempre lo stesso più o meno,cambia in base alle canzoni per esempio durante Gunslinger le luci erano arancioni,molto soffuse, i ragazzi camminavano su un pavimento di fumo e la platea rimaneva abbastanza silenziosa per poter recepire meglio la dolcezza del pezzo; è questo il bello dei loro concerti,non è sempre la stessa solfa, si scambiano sentimenti diversi,completamente diversi,un minuto può succedere che ridi come un’isterica e il minuto dopo magari sei in lacrime,oppure una parte gridi come un’ossessa e un’altra canti con un fil di voce,se no i concerti non verrebbero definiti come esperienze indimenticabili. OraA Little Piece Of Heaven regna incontrastata,la sua melodia indescrivibile mi rilascia brividi dappertutto e sento come se il mio cuore si riempisse,si allargasse ad ogni ritornello.

Sono le undici e venticinque e l’incanto è finito. La band saluta i fans e si allontana lentamente dal palco racimolando peluche, reggiseni,tanga e quant’altro lanciatogli durante lo show. Sono tutti stanchi morti,si vede dalle facce,sono fradici di sudore,non vorrei essere al loro posto! Rivolgono le ultime attenzioni allo staff e poi vengono da noi,mostrandoci un sorriso sincero ma stremato.
 «Vi è piaciuto? Come è stato?»  Woh,Vee ha ancora la forza di parlare.
«Non ho parole.» Sì,sono pessima ma non sono mai stata brava a giudicare o a lasciare un commento,soprattutto se rimango colpita così tanto.
Matt rilascia un semplice «Mh» mentre si asciuga il collo con un asciugamano,sembra che da un momento all’altro cadano tutti sfiniti per terra.
«È stato eccezionale,davvero ma adesso andiamo tutti a dormire,vi vedo alquanto scossi» ed ecco che esce fuori  la parte premurosa che c’è in me.
«No! Ma che sei pazza?! Dobbiamo festeggiare il tuo ritorno!» esclama Rev sbarrando gli occhi,appena sente la mia frase.
«Ma che sei pazzo tu!? Siete stanchi!» ripeto.
«Ehi tesoro,guarda che siamo abituati a festeggiare dopo i concerti,che non lo sai?» fa Matt.
Io guardo un attimo le ragazze che sono rimaste neutre per tutto il tempo e mi arrendo,assecondo la loro idea,tanto sono loro che si sono fatti due ore di concerto,se stramazzano al suolo sappiano che io non li raccolgo!

Kennedy Hotel -  4.21 a.m

La musica è altissima,non sento niente se non quella. La festa è tenuta in piscina ma praticamente è un party che ha organizzato l’albergo,noi ci siamo imbucati. I ragazzi sono letteralmente impazziti,stanno facendo il trenino sotto le note di Barbie Girl. Ad un tratto sento Johnny urlare I’m a barbie girl,in the barbie world con tanto di vocina stridula,mi giro e lo vedo che sculetta in piedi sul tavolo, ha una tovaglia rosa in testa e un bicchiere di spumante in mano,scoppio a ridere inevitabilmente seguita da un altro migliaio di persone,circa. Con fatica lo facciamo scendere e senza che neanche ce ne accorgiamo,cade nella piscina con ancora la tovaglia in testa, io ormai sono piegata in due dalle risate,non respiro quasi più. Matt sta facendo la gara di rutti insieme a Jimmy dall’altra parte della piscina ma si sentono fino a qua,che schifo! Intanto inizia a tornarmi vagamente su la birra che ho ingurgitato ma resisto,ho sempre avuto uno stomaco forte. Zacky sta appoggiato al bancone del bar e flirta con la barista,poveretta. E Brian? Dove è finito? Lo cerco in lungo e in largo,non lo so perché mi interessa così tanto,però i miei piedi si muovono da soli da sala in sala,senza trovare traccia di quel cretino. Dopo essermi girata tutto il piano terra dell’hotel –non so come ho fatto contando il fatto che sto su dei trampoli- torno nelle vicinanze del bar e sento la sua voce, l’ho trovato! Aspetta,aspetta, cos’è che dice?
«PINK IS THE NEW BLACK!» oh mio Dio,stiamo messi peggio di quanto pensassi.
Giro l’angolo e lo vedo che dondola su una sedia appoggiandosi alla colonna di marmo,sta ad un tavolo di ragazzi più o meno della sua età,ubriachi quanto lui,che ridono come pochi. Inutile dirlo che contagiano anche me. «PINK IS THE NEW BLACK!» ma che cazzo vuol dire?! Questo sta proprio messo male. Prendo il telefono dalla tasca dei jeans e vedo che ore sono: le cinque e trentacinque. Merda.
«By the way,red and gray is not the fuckin’ new black! Not the new black!» dice riferito ad un tizio sconosciuto che gli sta di fronte.
«Ma che cazzo dici,Gates?» Me ne esco io da dietro la colonna,trattenendo una risata. Lui mi guarda perplesso poi sembra illuminarsi,si alza barcollante e mi viene ad abbracciare dopodiché la sua mente squagliata dall’alcool gli suggerisce di lasciarmi cinque-sei baci sul collo,così,per sfizio. Menomale che è ubriaco,altrimenti già gli ero saltata addosso. No Beth,ma che dici?? Cretina! È l’alcool che ti fa questo effetto. Si, come no. Basta!
Ok,ora,per evitare che lo scemo qui faccia altri danni –visto che ha già rotto una decina di bicchieri,ha storto una sedia,ha fatto cadere la birra dappertutto e ha iniziato pure ad importunare i passanti con ‘sto maledetto pink is the new black!- lo porto in camera e lo metto a letto. Mmmh, a letto,eh? Shh!
«Ok Cancelli Sinistri,è arrivato il momento di andare a nanna» lo avverto severamente. Lui mi guarda male.  «Ma io non voglio!»
«Andiamo!» insisto. Lui si beve un ultimo shot e mi segue,sia lodato il Signore!
«Solo perché me lo hai chiesto tu» mi sorride.
In ascensore fa la capriola poi rimane appoggiato alla parete e farfuglia parole incomprensibili. Sarà pure pazzo ma quando fa così è irresistibile. Ancora? Ma la vuoi smettere?
Lo porto in camera e sono intenta a fargli fare un doccia dato che si è buttato per terra più volte e che puzza di birra in una maniera tremenda ma dubito che riesca a stare in piedi da solo e sicuramente non posso lavarlo io,quindi mi adatto all’idea che devo spogliarlo e metterlo a letto,semplicemente. Seh,come se fosse un lavoro facile spogliare Synyster Fuckin’ Gates. Lo faccio sedere sul letto e gli sfilo le scarpe,poi i pantaloni ed infine la maglietta. Ripeto, MENOMALE che sono brilla,perché se fossi stata sobria non avrei risposto di me e se fossi stata ubriaca.. nemmeno. Lo trascino in bagno e gli faccio dare una sciacquata alla faccia,poi si stende sul letto e chiude gli occhi. Ne approfitto per stampargli un bacio leggerissimo sulla guancia,faccio per alzarmi ma la sua mano mi trattiene per un braccio,si volta per guardarmi e mi sussurra con la voce più sexy dell’universo: «Rimani qui.» È una domanda indiretta,sì. Ecco,che dovrei fare io ora? Mi fissa con quello sguardo intenso, ha degli occhi dolcissimi quel color cioccolato che squaglia all’istante. Non so come faccia ad essere dolce e malizioso,severo e accomodante allo stesso tempo. Fatto sta che,come già successo,non riesco a rifiutare l’offerta,mi tolgo le scarpe,mi sfilo i jeans e mi accomodo sul letto accanto a lui che pare decisamente soddisfatto della mia scelta.


The next morning - 11.32 a.m

Mi sento così rilassata,eppure ho dormito pochissimo. Dalla finestra entra la famosa brezza mattutina che mi accarezza piacevolmente la pelle,ho solo le mutandine e la maglietta,Gates accanto a me è in boxer. Aspetta. Cosa?! Sono nel letto con Gates?! E lui è in boxer?!? Oh Madonnina Santa. Lo osservo un attimo,per tentare di ricordare. Per quanto mi sia rimasta poca memoria,se non sbaglio ieri sera non è successo niente di grave. Si sveglia,lo vedo che apre piano gli occhi e si stiracchia,che spettacolo. Anche lui sembra alquanto sorpreso di vedermi,infatti appena si accorge della mia presenza inarca un sopracciglio e si siede a gambe incrociate sul letto; faccio la stessa cosa.
«Che mi sono perso?» mi chiede stropicciandosi gli occhi. Non mi va di dirgli la verità,voglio divertirmi un po',prima. «Ieri sera? Siamo stati insieme» affermo io in tutta tranquillità.
«Insieme?!» Sbarra gli occhi.
«Eh,insieme»
«Ma insieme nel senso..»
«Sì,Brian,non lo vedi che siamo mezzi nudi? Non ti preoccupare,è normale che non ti ricordi» continuo perfida alzandomi dal letto per vestirmi.
«E.. ODDIO» si spalma una mano in faccia,è disperato. Ridendo prendo un cuscino e glielo tiro addosso.  «Ma ti pare? Sto scherzando,scemo!» Lui fa un'espressione indescrivibile,tra il deluso,l'incazzato,il sorpreso e il sollevato. «Stronza» sussurra, e mi ritira il cuscino.
Ci vestiamo entrambi e insieme usciamo dalla camera ma ci accoglie una serie di fischi e di applausi da parte degli altri inquilini.
«Allora.. Abbiamo fatto scintille stanotte,eh?» Ammicca James.
Io lo guardo con un sopracciglio alzato.
«Che mi guardi così,perché, non è vero? Non eri tu che urlavi?» Continua,malizioso.
Ora invece di inarcare un sopracciglio le aggrotto entrambe,decisamente confusa.
«Smettila di fare il coglione,Sullivan» scherza Brian.
Lo spilungone scoppia a ridere. «Oddio,davvero non vi ricordate niente? Ieri sera? Cioè,voi due avete scopato,ragazzi!» Jimmy è convintissimo e sembra pure incredulo.
«E tu come fai a ricordarlo?» contesto io.
«Non sono riuscito a dormire per colpa vostra,baby»
«Non ti credo.» Metto il broncio e incrocio le braccia.
«Guardate che non vi sta prendendo per il culo,anche io vi ho sentiti» si intromette Loredana. Cazzo,se è seria. E pure gli altri.  Per un secondo penso sia vero. Rivolgo a Brì uno sguardo preoccupato e noto che lui già ha cambiato colore. Mi si ferma il respiro per un attimo. Scoppiano tutti a ridere. Stronzi. Tiriamo un sospiro di sollievo entrambi. Jimbo sta piegato in due per terra.
«Fanculo,Sullivan» bisbiglio.
 
 



Note dell'autrice:

La cosa positiva di questo capitolo è la lunghezza,forse :3 Che vi devo dire? Perdonaaatemi ç_ç Grazie a tutte le Sante ragazze che mi sopportano ^_^ Baci,
-Giulia.

  
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