Una mattina come tante altre.

Seduto dietro una scrivania ingombra di libri, scartoffie, musica a carte d'ogni tipo. Il mio piccolo mondo, l'impenetrabile rifugio in cui tutto va sempre bene.

O quasi.

Sento suonare il cellulare. Mi aspettavo quel messaggio. Finalmente si è svegliato. A breve sarà qui, come ogni giorni da tanti anni a questa parte.

No.

Questa mattina non verrà.

Nemmeno nei prossimi giorni.

Parole dure, forse necessarie. Parole che non mi piacciono.

Produttività.

La ragione e il motivo di un'improvvisa quanto inaspettata rottura. La dura realtà di chi ti abbandona per la propria convenienza. Mi credevo forte, mi sentivo carico. Leggo e rileggo quel freddo messaggio e sento tutto scivolare via.

Perché tutti questi anni mi è stato vicino? Ho errato forse nel chiamarla amicizia?

Il dubbio striscia e si insinua in me come un serpente – maledetta bestia che non riesco a fare meno di associare al tradimento.

Non sono certo giorni caldi quelli di marzo, ma stamattina sento più freddo del solito. Perché chi ti ha vicino ti abbandona come se fossi uno straniero e chi ti ha lontano non può incontrarti.

Strani giorni penso con un amaro sorriso che presto si spegne.

Vorrei infuriarmi, forse dovrei infuriarmi. Ma non ci riesco, perché so che un giorno se tornerà io ci sarò sempre.

Anche se sono stato venduto per trenta denari d'argento.

È la fredda realtà, a volte la vita è tutto tranne che un bel racconto.

Per questo prendo in mano la penna e inizio a scrivere. Perché nel mondo c'è gente – come me – che vuole credere che tutto vada bene. Raccogli le tue forze e chiudi gli occhi.

Forse sei solo ma accanto a te vedrai creature fantastiche d'ogni tipo, come padri d'un uomo che li ha creati.

Forse non hai mai concluso nulla nella tua vita, ma puoi compiere imprese d'ogni tipo sul filo d'inchiostro d'una penna.

Scriverai meraviglie, incanterai chi ti ascolta. Riceverai applausi dalla platea. Ringrazia, inchinati, sii sempre cortese con chi ti ascolta.

Tanti fra quegli applausi riempiranno il tuo mondo, ma pochi il tuo cuore. In fondo sai che presto o tardi il sipario verrà calato anche sul migliore dei racconti.

E come ogni mattina ti ritroverai dietro una confusa scrivania. Il tuo piccolo mondo, quel rifugio che hai amaramente scoperto non essere impenetrabile.