Musica
Le dita scivolano sui tasti del Pianoforte, enfatizzando quel rumore stridulo di sottofondo, carico di pura energia e brividi piacevoli. La folla giace sotto un’aria di attesa insostenibile, a grandi masse, macinata da un improvviso silenzio.
E’ così dolce.. aspettano te!
Accompagnato da un appagante sorrisino la mano scivola di nuovo e lascia percorrere sagacemente tutte le note. La folla ti chiama in coro e scorre su l’adrenalina: ma tu hai il controllo e ci giochi, dolcemente.
Mille, due mila, diecimila braccia si alzano al cielo ad accompagnare il suono. La tua sinfonia; entra nella testa e si mischia al sangue, percorre il corpo, lo inebria di potenza. Le dita stringono l’orlo del cappello e lo calano ancora un po’ ad ombreggiare gli occhi. Le dita smaltate di nero che danzano e ricreano quella forte scarica. Le dita che sfidano le grida euforiche e fermano il tempo per istanti infiniti.
Mentre chiudi gli occhi senti la musica più chiaramente avvolgerti, la senti accarezzarti, poi pian piano ti cattura. E tu glielo lasci fare. Sì, migliaia di persone catturate dalla tua musica; scaturisci in loro la potenza, i brividi.. quelli che provi anche tu, come se sapessi di poterglielo trasmettere, di poterglielo mostrare grazie al frenetico premere dei tasti. E’ dolce, poi forte, si alterna e si unisce. Poi cambia, si ferma e infine ricomincia. Più forte, più acuto. E la folla ti chiama, sempre più coinvolta.
Sono lì per te!
Mentre riapri gli occhi mille luci abbaglianti ti accecano e formano falci colorate nella notte. Ma non è una notte come tante, perché l’aria è piacevole e fresca come mai.
I piatti della batteria invogliano le grida eccitate e i suoni si mischiano ad altri. La voce rauca di Lottie che sovrasta il resto e il tempo che scorre perdendo importanza.
Gli occhi incrociati fugacemente a quello dei tuoi amici, trasmettendo loro i tuoi pensieri. I sorrisi ricambiati e le smorfie buffe di quella amata concentrazione. E’ una di quelle notti che ami.
E quando di nuovo ritorna il silenzio, con le dita intorpidite e i suoni che scompaiono lentamente nell’aria, si raggiunge il delirio con l’ammassarsi della folla che canta per te.
E solo allora.. comincia il vero concerto!