Stava in piedi a braccia spalancate, con gli occhi puntati nel cielo aperto.
Fuochi riempivano l’aria, squassata e lacerata mille e mille volte con un boato incessante che penetrava nella carne e scuoteva ogni fibra come se fosse fatta di carta di riso.
La ragazza si era gettata a terra, dimentica dell’Apocalisse, e sembrava capace solo di guardarlo.
Per lei era un dio.
Seppe che quel momento dava senso a tutta la loro vita, che ogni cosa era avvenuta solo per risolversi in quell’istante superbo di bellezza, e si gonfiò di gioia.
Le loro vite si stavano sublimando con il mondo tutto attorno a loro, in un crescendo di magnificenza abbagliante.
Arte.
Si dice che il valore di un ninja si deduca dalla sua morte, e la loro morte sarebbe stata ricordata nei secoli come la loro apoteosi, come il loro momento più elevato, il capolavoro assoluto.
L’arte è esplosione.