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Autore: Jammer    11/03/2012    1 recensioni
Questa è una Fan Fiction sui One Direction che invitati a partecipare ad un nuovo scontro fra x factor italiano e l'x factor inglese, incontreranno un gruppo di ragazze le Lonely heart Club che gli daranno del filo da torcere in tutti i sensi
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua ero seduta su una panchina con la testa e lo sguardo basso sui miei libri. Ero terrorizzata da un lato ed impaziente dall’altro, non sapevo come sarebbero andate le cose da li a circa dieci minuti, ma in quel momento l’unica cosa che riusciva a calmarmi, così continuavo a leggere. Intanto c’erano dei fotografi appostati dietro degli alberi che cercavano di fotografarmi, generalmente mi sarei alzata e gli sarei andata a fare casino ma in questo momento non ne avevo la forza. Così facendo continuai a leggere come se nulla stesse per succedere.
Leggevo biologia vegetale una delle materie più inutili ed odiose che potessero esistere, ammettiamolo non mi piacevano le piante ed io non piacevo a loro e le cose mi stavano bene così, ma intanto dovevo studiarle fra un poco avrei dovuto sostenere degli esami e quanto meno dovrei capire cosa fare. Mi stavo cercando di concentrare sui plastidi e sulle loro odiose funzioni quando sentii la voce di Ale chiamarmi da dentro il palazzo. Chiusi il libro e mi diressi quasi sbuffando verso di lui che mi sorrideva come un’ebete, ma cercai di essere felice in fondo era una cosa meravigliosa.
Scusate non mi sono presentata, io sono Federica, Federica Alice, e sono una pop star ed a tempo perso una studentessa di farmacia presso Siena. Allora vi spiego sono una pop star perché l’anno scorso con delle mie amiche in maniera del tutto idiota ci siamo presentate ad x factor, visto che tutti quanti lo facevano e siccome dovevamo sostenere dei vari test per entrare nelle facoltà delle università, per rendere le cose meno drammatiche ci siamo iscritte ai provini. Io lo ammetto non cantavo benissimo e nemmeno le altre erano delle cantanti provette, ma insieme siamo riuscite prima a convincere la giuria a darci i quattro SI che ci servivano per passare al Boot Camp, e poi per andare proprio a x factor.
Le mie compagne sono Elisa, Simona , Rosita e Marcella. Non sapevamo nemmeno cosa avremmo fatto nella vita ma quando salimmo su quel palco ed iniziammo a cantare le cose andarono di bene in meglio. Tipo la scena fu comica c’ero io che quando parlò Morgan stavo per svenire dato che l’ho sempre amato alla follia, poi quando Simona ed Arisa ci hanno detto che per loro avevamo molto da poter dimostrare eravamo contentissime ed infine Elio. Ha cercato di descriverci bene e ci è riuscito dicendo che eravamo ed avevamo ognuna di noi uno stile diverso dalle altre, ma che alla fine insieme quel mix era un qualcosa di nuovo ed originale. Poi la nostra discussione sul Boss riguardo la maglietta che avevo fu qualcosa di grandioso. Fatto sta che ci siamo ritrovate a dove andare al Boot Camp senza nemmeno che c’è l’aspettavamo. I nostri genitori forse ancora meno di noi, ma pensavano che ci avrebbero eliminate subito, ed invece non è stata così. Tutti specialmente Simona ci avevano iniziato a prendere a cuore perché gli abbiamo anche raccontato l’estate terribile passata a studiare per quei maledetti test e da li è diventata come una seconda nostra mamma.
Poi quando lei ci disse appunto che eravamo passate e che lei aveva i gruppi fu una cosa incredibile. Non riuscivamo a crederci. Nessuno riusciva a crederci, quando lo raccontammo ai nostri amici quelli erano impazziti più di noi e già la stavamo iniziando ad acquisire una certa notorietà in città
Io non sono mai stata molto popolare, cioè sono stata brava a scuola, forse ero un poco schizzata ogni tanto ma ci poteva stare, e poi andavo bene, ho sempre avuto i capelli biondi e gli occhi nocciola ed un naso alla francese che amavo. Ero la più alta del gruppo ed ero anche abbastanza magra con un corpo sexy, definito ultimamente. Le altre invece erano: Elisa più bassa di me con i capelli castani e gli occhi marroni e delle lentiggini in viso, e poi era di media corporatura, allo stesso modo vi era Rosita, solo che lei aveva i capelli leggermente tinti con delle striature più chiare che andavano dal castano scuro al castano chiaro e gli occhi sul giallino castano. Poi vi erano Simona e Marcella, Simona aveva una caratteristica catturava ragazzi grazie al suo seno molto sproporzionato forse al corpo ma andava bene così, era biondina ed aveva gli occhi più chiari dei miei, ed infine Marcella con i suoi capelli neri ricci gli occhiali da vista e gli occhi castani, lei era magrissima rispetto tutte ed avevo il terrore che fosse anoressica ma a quanto pare non lo era. Alla fine eravamo tutte sexy secondo le riviste e la cosa ci faceva davvero sentire importanti, ma cercavamo di non pensarci.
Siamo sempre state ragazze normali fino a quando non decidemmo di partecipare a quei provini. Il nome da decidere per il nostro gruppo non fu facile comunque optammo per una cosa che forse avrebbe accontentato un poco tute. Noi eravamo il Lonely Hearts Club. Avevamo preso spunto da una canzone dei Beatles, o meglio io avevo pensato a quella canzone perché siamo ragazze che hanno sempre avuto problemi di cuore, così abbiamo deciso di fondare il club dei cuori solitari e nessun uomo sarebbe mai entrato a distruggere la nostra amicizia. Ma alla fine eravamo partite bene solo che Rosita dopo un poco si fidanzò lo stesso tutte le altre,cioè rimasi solo io come sono tutt’ora sola.
Noi rappresentavamo tutte quelle ragazze che avevano sofferto per amore e volevamo dimostrare loro che non ci deve importare nulla degli uomini soprattutto se non sono interessati a noi. E’ inutile rovinarsi la vita così inutilmente noi dobbiamo essere coloro di cui gli uomini hanno bisogno e non il contrario.
Con questi ideali carichi di messaggi ci avventurammo per x factor, guidate da Simona Ventura. Ammetto che non fu una cosa facilissima anzi tutt’altro, all’inizio non eravamo tanto capite, poi dopo che salimmo sul palco e molto coraggiosamente cantammo “Quella che non sei “ di Ligabue soltanto in jeans e reggiseno tutti quanti impazzirono e da la iniziò la moda del LHC . Tutte le ragazze iniziavano a prenderci come modello da imitare, era una cosa meravigliosa non ci credevamo nemmeno noi, ogni settimana passavamo da generi musicali italiani a Bon Jovi o anche canzoni più diciamo infantili tipo quella di Hercules per i bambini dato che c’era la settimana dell’infanzia. Iniziavamo ad essere famose, quando uscivamo dagli studi e dai loft c’era sempre gente che ci fermava per farsi fotografie con noi, ricevevamo lettere di ammiratori e fan che ci adoravano e così via. Era una bellissima sensazione, solo una vola rischiavamo di essere eliminate solo perché c’era stata una certa Jessica che era la favorita ed anche amante segreta di Morgan quindi in questo modo andammo al televoto e fortunatamente ci salvarono perché sarebbe stato un peccato secondo quasi metà dell’Italia buttarci fuori poco prima della finale. Finalmente arrivammo in semifinale e li ci fu la presentazione del nostro primo inedito ed io come tutte le altre eravamo terrorizzate all’idea di farci sentire con una canzone completamente nostra. Le parole vennero scritte dai Negrita e si chiamava “Ad un passo dalle nuvole” io l’adoravo ed anche le ragazze era stupenda come canzone perché a differenza di quello di cui stavano parlando tutti noi iniziammo a parlare di come ci si sente quando si sta bene. Era abbastanza allegra ed anche movimentata con addirittura degli assoli di chitarra che amavo con addirittura delle citazioni su De Andrè.
La canzone quando venne presentata fu subito amata moltissimo dalle radio per nostra fortuna ed andammo in finale grazie alla nostra canzone. Simona era sempre più orgogliosa di noi e non smetteva di dirci che eravamo state magnifiche e lo stesso era per noi. Fummo accompagnate durante tutta questa avventura da Alessandro Caattelan il presentatore, un ragazzo simpaticissimo che passava da noi ogni pomeriggio per farci fare casino e quattro risate. Era tutto perfetto sembravamo avere la vittoria in pugno, i nostri genitori erano davvero fieri di noi anche se non stavamo frequentando l’università così avevamo promesso che non appena finivamo con x factor (perché loro pensavano che a seconda puntata massimo eravamo eliminate) saremmo andate finalmente a studiare.
La finale però non andò bene anzi eravamo al secondo turno e quando annunciarono il vincitore di x factor di quest’anno restammo delusissime alla fine perché si trattava di Natalie una degli Over di Elio. Non che non volessimo bene a Natalie anzi era dolcissima, ma ci avevamo sperato fino alla fine ed intanto era andata così.
Dopo la finale tutti iniziarono a chiamarci per farci andare a fare concerti da loro, dovremmo trovare anche un manager, Leonardo, che cercava di aiutarci sempre e comunque, intanto la Sony come casa discografica ci propose subito un contratto. Era fine novembre quando avevamo finito tutto ed era meraviglioso perché eravamo realmente diventate famose. Le LHC erano ovunque ed anche le nostre fan. Con grande sorpresa di tutte noi scoprimmo che non c’erano solo ragazzi anzi, le ragazze erano forse di più molte ci presero come modelli da imitare, ma io non so quanto posso essere un buon modello da imitare. Era divertente, concerti , poi l’uscita del CD era però un EP infatti c’erano ancora canzoni che avevamo cantato ad x Factor, su Mtv mettevano il nostro video tipo dopo i Green Day o cose del genere. Sembrava un sogno ma noi cercavamo di non montarci troppo. Uscivamo normalmente per le nostre città, e poi dopo che diciamo si calmò quasi l’ondata perché in una conferenza stampa spiegammo che dovevamo anche ora studiare tutti quanti la presero benissimo. Facevamo concerti in giro per l’italia ma a quanto pare per la prima volta le canzoni italiane si stavano diffondendo anche altrove. In Francia ed in Inghilterra molte ragazze ci seguivano e la cosa si diffuse per tutta l’Europa. Io continuavo a non crederci ma intanto era così.
Mi ero abituata alla mia vita per metà speciale, alla fine per mia madre ero sempre Federica che non cantava nemmeno troppo bene. Era appena finito febbraio ed eravamo appena rientrate ognuna della propria città degli studi dopo un concerto a Milano, io stavo a Siena e la vi stava anche Simona anche se non eravamo nella stessa casa, ed entrambe studiavamo farmacia, poi Elisa e Marcella preferirono rimanere a Palermo ed una studiava Scienze della formazione primaria, anche se non ho capito di che diavolo si parlava, e l’altra Agraria, ed infine Rosita a Padova che studiava infermieristica.
Erano delle cose esattamente normali, solo che quando uscivamo per andare a lezione i primi giorni sembrava una follia tanto che rimpiangevo di aver chiesto di uscire senza una guarda del corpo come succedeva ai concerti o agli incontri pubblici. Tipo chiunque mi prendeva e si faceva foto con me e Simona, poi chi chiedevano autografi e qualche ragazzo anche il numero ma io lo davo solo se erano realmente carini. Intanto continuavo a cercare il mio ragazzo ideale ma niente ancora non trovavo nulla. Una mattina mentre stavamo uscendo da lezione e mi trovavo sola con Simona davanti all’uscita della facoltà entrambe ricevemmo un messaggio da Leo il nostro manager che ci diceva che aveva una specie di sorpresa per noi.
Tornammo a casa esaltate non sapevamo di cosa si trattasse, il tour l’avevamo già deciso e le tappe erano già Sold Out da un poco di tempo. Così non capivamo di che si trattasse. Arrivammo a casa perché ci disse che ne voleva parlare in privato e finalmente ci diede la notizia. Gli autori di X Factor, sia Italiano sia Inglese avevano appena proposto una nuova sfida per decidere chi era il campione assoluto di questa trasmissione. A quanto pare avevano invitato venti ex concorrenti compresi gruppi e singoli, sia italiani sia inglesi e che si sarebbero dati battaglia per vedere chi era il migliore in assoluto. Nessuna di noi ci pensò due volte, forse io si perché fra poco avrei avuto esami e non avevo ancora fatto niente, così accettammo senza nemmeno sapere altro. Eravamo elettrizzate al fatto che avessero scelto proprio noi. A quanto pare dovevamo andare a Londra, alla sede centrale e la sarebbe iniziata la sfida. Ai nostri genitori non piacque molto la faccenda però ancora una volta promisi che avrei studiato tutto il possibile e lo stesso Leo, che ci avrebbe accompagnato promise di farmi studiare.
Io ero quella che forse era più fissata con lo studio e che ultimamente appariva abbastanza scorbutica a tutti quanti, ma lo capivano che era un momento difficile e poi nelle interviste e cose del genere ero quella che faceva maggiormente casino e sparava cavolate.
Finalmente eccoci quasi al punto di partenza della storia, stavamo andando e durante tutto il viaggio Leo ci disse che quelli di X factor per noi italiani avevano affittato un palazzo intero dove saremmo andati a stare per quel periodo.
Ed eccomi qua il giorno dei nuovi provini a studiare biologia vegetale per far contenta mia madre. Non c’ero stata niente in sala ma intanto Elisa continuava a mandarmi messaggi su chi ci fosse. Non avevano chiamato soltanto i vincitori ma anche quelli che avevano avuto molto successo. Fra questi di Italiani c’erano i The Bastard Sons of Dioniso, Marco Mengoni, Matteo Beccucci, Natalie ovviamente, Silver, gli Aran quartet , Giusy Ferreri, i Moderni, Jessica e Francesca, ed ovviamente noi le Lonely Hearts Club. Mentre di inglesi ammetto la mia ignoranza non conoscevo quasi nessuno. A parte Leona Lewis non li conoscevo per niente, forse ero io o forse no ma intanto le altre cercarono subito di fare amicizia mentre io da solita asociale andai fuori per studiare e distrarmi. La c’erano molti fotografi che cercarono di immortalarmi mentre ero alle prese con i libri, ma appunto, fortunatamente arrivò Alessandro Cattelan che sarebbe stato il presentatore con un altro inglese.
Mi alzai subito e lo raggiunsi entrando. Quel giorno indossavo una maglietta a maniche corte con Iron man, jeans e converse come quasi sempre e mi andai a sedere dove trovai posto perché le ragazze erano sparpagliate per la sala. Entrò intanto un tizio con i capelli neri e tirati indietro con una cartella in mano e un microfono si schiarì la voce e disse
«Buongiorno ragazze e ragazzi, vi ringrazio per la vostra pazienza ma eccoci qui abbiamo sistemato la sala il più in fretta possibile con i giudici e tutto il resto quindi siamo pronti per spiegarvi come funziona..» ammise ora sorridente continuando
«Siete in tutto venti concorrenti fra cantanti singoli e gruppi, oggi nell’altra sala vi sono solo dieci giudici e spetterà a loro scegliervi dopo che avete cantato. Infatti dop la performance verrà discussa in separata sede e se un giudice vi sceglierà passerete alle puntate serali. Quindi dopo oggi ne passano dieci, ed avremo poi in tre settimane altre eliminazioni…»ammise allora sorridente mentre ci guardava uno ad uno.
La cosa non era facile anzi tutt’altro sembrava impossibile ma ormai dovevamo provare. Cercai con lo sguardo le altre che sembravano terribilmente spaventate come lo ero io. Intanto mentre mi guardavo intorno c’era chi scriveva, chi parlava con gli altri compagni, chi come un gruppo di ragazzi giocava a spingersi su uno dei divani attirando molto l’attenzione della gente.
Infatti in quel momento il tizio che ci stava spiegando le cose disse «Hem scusate One Direction per piacere vogliate fa un poco meno di rumore? Grazie eh…»
Uno di quel ragazzi, con gli occhi celesti ed i capelli castani leggermente alzati di lato sorrise ed alzò il pollice in senso di approvazione e tutti gli altri lo imitarono così iniziarono a fare silenzio anche loro. Erano i One Direction non li avevo mai sentiti, o almeno non ricordavo di averli sentiti.
«Allora benissimo ragazzi buona fortuna per oggi fra meno di mezz’ora inizierete a fare i vostri nuovi “provini”!» ammise ora quello sorridente per poi ritirarsi nella porta dalla quale era uscito.
Li riprese il mormorio di voci ed io andai dalle ragazze e ci scambiammo degli sguardi incerti
«Bene sapete che sarà difficilissimo vero?» domandò Elisa
«Si ma forse abbiamo fatto cose peggiori…»ammise subito Rosita cercando di farci riprendere
«Forse.. in questo momento non ricordo nemmeno che cosa dovevamo cantare!» aggiunsi cercando di fa smorzare la tensione, ma no fu una buona cosa
«Cosa? Tu chiudi immediatamente quel libro o giuro qui davanti a tutti che ti spacco la faccia!» mi urlò immediatamente Elisa agitata
«Tranquilla lo chiudo subito… ma a proposito che canzone dovevamo fare vero non scherzavo!-
«I give you to Hell… » mi disse Marcella tranquillamente mentre giocherellava con i capelli
«Ora ricordi? » domandò Rosita ironica
«Si ricordo qualcosa ma comunque tranquille le parole me le ricordo non appena sento la base..» ammisi ridendo. Ovviamente ricordavo le parole alla perfezione.
«Continua così e giuro che ai tuoi diciannove anni non ci arrivi…» mi disse sempre sorridente Elisa mentre si era calmata
«bene tanto non voglio arrivarci in questo momento…»
«Finiscila federica il troppo studio ti fa male anzi tu stai sempre male..»si aggiunse Simona facendoci ridere.
Certo parlava lei che sembrava una stupida certe volte, stavo per rispondere alle ragazze ma sentii la tasca vibrare. In quel momenti allora presi il cellulare e vidi che c’era mia madre che mi stava video chiamando.
Strano solitamente ci sentivamo la sera, ma decisi di rispondere per distrarmi un poco
«Scusate un attimo mi stanno video chiamando…»
«Si brava scappa eh…» mi disse Rosita mentre mi allontanavo.
  
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