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Autore: Remedios la Bella    11/03/2012    4 recensioni
Julie. Occhi curiosi e un morboso attaccamento per i casi di serial killer e omicidi.
Adam. Uomo della porta accanto, mite e bizzarro.
I due si conosceranno, in una tranquilla giornata estiva.
Ma dietro l'apparenza si può celare la più cruda delle verità. Una verità che solo il sangue può nascondere agli occhi degli altri.
Enjoy.
Genere: Introspettivo, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Julie continuava a guardarsi attorno, mentre Adam parlava e parlava, preso com’era dal fatto che una persona avesse voluto fare amicizia con lui. La ragazza spostò lo sguardo sulla finestra, da cui passava l’irradiante luce del sole di quel giorno estivo tanto afoso, e che illuminava con un tono pacato le pareti giallognole dell’abitacolo.
L’unico arredo che Adam sembrava aver disposto erano un tavolo, delle sedie e una poltrona, e una scatola, da cui ancora non aveva estratto niente.
La ragazza tentò di spostare la conversazione sul contenuto di quella scatola: “ Cosa c’è lì dentro?”
“ Oh qui?” l’uomo si alzò dalla sedia, andò accanto alla scatola e la aprì, liberandola dal sigillo di nastro adesivo che ne chiudeva il coperchio di cartone. Vi introdusse la mano e ne trasse fuori un libro, dalla copertina spessa e marrone, vecchio e che testimoniava quante volte quell’uomo lo avesse riletto.
“ Libri? Ti piace leggere?” la ragazza era affascinata,  aveva appena trovato una persona con i suoi stessi gusti. Adam la guardò, sorrise mesto, e poi le porse il libro:” Se mi aiuti a metterli sullo scaffale, dopo te lo presto.”
La ragazza lesse il titolo dell’opera, e se ne compiacque: “Delitto e Castigo” di Fedor Dostoevskij, uno dei quei libri che i ragazzi della sua età si sarebbero sognati di leggere. Anzi, non avrebbero nemmeno avuto la premura di sfogliarne le prime pagine.
“ Ti piacciono i romanzi psicologici?” chiese lei, leggendo le prime righe del primo capitolo.
“ un po’ di tutto …” fece Adam, continuando a tirare fuori libri dalla scatola:” ma specialmente polizieschi. Ti piacciono?”
“ Tantissimo!” disse lei con evidente entusiasmo nella voce. Si avvicinò all’uomo per sbirciare i titoli dei libri che stava estraendo. Una grossa pila si era accumulata al fianco destro del tipo, libri grossi come mattoni , dal contenuto anche più difficile di quello che il titolo dimostrava. Julie pensò da subito di aver trovato pane per i suoi denti.
“ Chiediamo ai due fuori di portar dentro la libreria, così mi aiuti …” si alzò e andò verso l’uscio:” Ehi voi due! Cominciate a portare la roba dentro?”
I due non se lo fecero ripetere due volte. Un grande trambusto venne dall’ingresso, e Julie vide i due di prima portare in peso una grossa libreria in legno, semplice ma capiente, per poi poggiarla al centro del salotto. Andarono poi fuori a scaricare il resto della roba.
“ Aiutami a sistemarla!” esclamò Adam, rivolgendo un sorriso innocente a Julie.La ragazza lasciò la sua patatina e si affrettò a poggiare quel mobilio all’angolo, secondo le preferenze dell’uomo. Già alla prima posa, trovò la locazione del tutto perfetta.
“ Direi che può andare … coraggio, riempiamola.” Iniziò a prendere i suoi libri e a impilarli, uno a uno, in fila sugli scaffali, fino a riempirli del tutto. La varietà di colore delle copertine e i loro vari spessori conferì all’insieme un non so che di variopinto che si riflesse negli occhi di Julie, che metteva libri su libri in compagnia di Adam.
Non si accorse nemmeno che, a pila a pila, l’ora di tornare era già passata da un pezzo. Mentre finiva di mettere un libro su uno degli scaffali più in alto, sentì un leggero crampo allo stomaco. Aveva fame.
“ Ah! È quasi ora di pranzo! Meglio che adesso torni, scusa!” fece, avviandosi verso la porta.
“ Non fa niente, se vuoi ci vediamo questo pomeriggio .. ah! Questo è il libro, te lo sei meritato.” Le porse il librone in mano, e quella lo afferrò senza esitazione.
“A dopo allora ... e grazie!” la ragazza corse attraverso il vialetto e si fiondò nel giardino di casa sua. Prima di rientrare, agitò la mano bene in aria, appena vide quell’uomo varcare la soglia per salutarla da lontano.
 
Un altro caso di omicidio. Un altro fatto che suscitò l’immensa curiosità nascosta di Julie. Una donna era stata trovata in un fosso nel bel mezzo del bosco, a cinque minuti di macchina da Milwaukee. La vittima presentava tagli al petto in corrispondenza di alcuni tatuaggi che possedeva, come se gli fossero stati asportati. Il corpo era stato poi tagliuzzato e privato di alcuni organi interni. Era una donna, secondo le indagini della polizia la prostituta di una cittadina poco distante dal centro dove abitava Julie.
La notizia venne diffusa dal telegiornale, poche ore dopo che Julie aveva pranzato.
“ Cielo, che abominio …” aveva detto la madre, coprendosi la bocca terrorizzata. Il padre era rimasto piuttosto indifferente alla notizia, mentre per Julie fu una vera e propria manna dal cielo. Non aveva mai avuto a che fare con casi di assassini colleziona tatuaggi, o che erano tanto crudeli da mutilare le loro vittime.
Si, le era capitato di imbattersi in antropofagi o persone con tendenza sadiche, ma non pensava davvero che ne potessero esistere ancora del genere. Di solito, casi del genere erano da ricondurre a anni come 1960 e compagnia.
La cosa la eccitò come non mai. Corse in camera sua, presa dalla febbre di informazioni, e cercò dettagli sulla nuova vittima con cui aveva a che fare.
“ Samantha Damon … 35 anni, professione prostituta …” lesse il nome della città sottovoce, come per focalizzarlo e inserirlo nella sua testa:” trovata stamattina morta nei pressi di Milwaukee, in mezzo alla boscaglia. Il corpo è stato riconosciuto grazie al riconoscimento del volto, non deturpato come il resto del corpo da ferite e mutilazioni.
La vittima è stata privata di cuore, un seno e reni. A ritrovarla è stata un cacciatore, incuriosito dal fatto che il suo cane stesse abbaiando di continuo. L’assassino non sembra aver lasciato tracce del suo passaggio, la vittima sembra morta per strangolamento, dati i vistosi segni che presentava sul collo al momento del ritrovo.
Si attendono accertamenti sulla vittima.” Così recitava l’articolo su Internet. La ragazza ne rimase alquanto turbata.
“ A poca distanza da Milwaukee? Allora l’assassino dev’essere di questa zona …” rifletté, iniziando a spaventarsi. Era sempre dell’idea che sarebbe stato meglio sempre trovarsi a debita distanza dal covo di azione dell’omicida. Questo era l’unico limite che imponeva alla sua curiosità, sia per proteggersi che per proteggere la sua famiglia. Sapeva benissimo che la sua fissazione ai suoi non andava a genio, e più di tutto non voleva davvero che loro venissero coinvolti in un crimine.
Chiuse in fretta il computer, e scese giù. Notò l’ora, e sbirciando verso la casa vicina, mandò un sorrisetto alla madre, che ne capì ogni intenzione.
“ E va bene! Fammi solo finire di confezionare questa e poi ci andiamo!” le disse, mentre finiva di farcire una crostata di mirtilli. La ragazza annuì e si buttò sul divano, afferrando il gatto che si era appena coricato lì. Lo prese tra le mani e iniziò ad accarezzarlo dolcemente.
Le fusa del felino non tardarono a farsi sentire.
Mentre guardava la Tv, venne distratta dal suono del campanello. Andò ad aprire, e le si parò davanti una donna biondo platino, scollatura vistosa su un seno abbondante e, a detta di Julie, rifatto, con la sigaretta in bocca tenuta a lato.
“ Ciao dolcezza! Tua mamma è in casa?” Disse quella donna, con voce gracchiante a causa del fumo. Julie la guardò di sottecchi e chiamò rapida la madre:” Salve Cindy!” salutò il padre, dalla sua poltrona.
La madre arrivò trafelata:” Posso fare qualcosa per te Cindy?”
“ Mi chiedevo … ho sentito dire che ha appena traslocato un uomo qui accanto .. sapete dirmi che tipo è? Sapete, non ci sono più i clienti di una volta!” affermò la donna,aspirando la cicca ridotta a poco più di un mozzicone che teneva in bocca.
“ Se vuoi puoi venire con noi, andiamo a fargli visita tra poco.” Fece Julie:” io ci sono andata stamattina, ma non penso che sia il tuo tipo.”
“ L’apparenza può sempre ingannare, un imbecille di giorno e un leone di notte fa sempre comodo sai?” Cindy voltò gli occhi verso la dimora e uno sguardo lussurioso le apparve negli occhi:” Non guadagno tanto da quanto Jack è crepato l’altro giorno … Julie! Che ne dici di darmi una mano, bambina?” la donna posò la sua mano sulla spalla della ragazza, che si ritrasse subito.
“ Non mi interessa, e poi ho appena sedici anni.”
“ Io ho imparato alla tua età! Vedrai, sarà divertente! Sempre se tua madre …”
“Cindy, ti ho detto mille volte di non parlare così a mia figlia!” sbottò la madre, interrompendo il suo lavoro al forno.
“ Dai! Scherzavo … però mia cara .. non saresti niente male con qualche parte di pelle scoperta … hai delle belle tette! Perché le nascondi?” Julie si ritrasse in casa guardando con occhi storti la donna, che mostrò i denti ingialliti ma dritti.
“ Grazie, ma sto bene così … sei ancora decisa a fargli visita?”
“ Penso che farò da sola … ci vediamo!” la donna si allontanò lungo il viale, e Julie ne seguì i movimenti, fino a che non la vide apparire davanti all’uscio della casa di Dahmer. La vide suonare il campanello, e lui uscire e guardarla stranamente.
Non riuscì a sentire la loro conversazione, ma vide solo la prostituta più famosa nel paese entrare in casa di Adam, per poi sentire la porta sbattere dietro di lei.
Non voleva immaginarsi nemmeno cosa sarebbe successo tra i due, e se Cindy sarebbe riuscita a tentarlo, la casa sarebbe diventata un vero macello.
“Tesoro, credo sia meglio andarci stasera, appena quei due hanno fatto …” conclude sua madre, che aveva osservato tutto dalla finestra.
Julie la guardò e annuì, un po’ delusa. E dire che avrebbe voluto lei passare le ore con il nuovo vicino.
Decise di rintanarsi nella sua stanza, a leggere il libro che Adam le aveva prestato. Ma le parve strano che, durante tutto quel tempo, non avesse sentito nessun rumore provenire dalla casa di fronte, né gemiti né tanto meno urla belluine.
“ Avranno già fatto …” pensò rimettendo gli occhi sul libro.
Quella sera, andando a casa di Adam, pensò di incontrare anche Cindy in casa sua. Ma appena, con sua madre, venne accolta dentro la casa del vicino, non sentì l’odore tipico di Colonia che la prostituta si portava a presso.
Alzò le ciglia sorpresa, ma non diede peso ai suoi sospetti.

Angolo della scrittrice:
Eccomi! mi ha fatto piacere ricevere due recensioni, la storia non è ancora entrata nella sua essenza, ma presto entreremo nel vivo della questione ... speriamo :) 
alla prossima!
Remedios
   
 
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