Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Luchard    11/03/2012    2 recensioni
Dopo un lungo cammino Orochimaru era giunto sul posto.
- Dan tieni duro! Forza Dan non mollare proprio adesso!
Inutile, ormai era morto.
Orochimaru restò lì, immobile mentre Tsunade piangeva di fronte al cadavere del suo ragazzo.
"Perchè gli esseri umani sono così deboli? Perchè si lasciano prendere dalle emozioni e si disperano così facilmente? Perchè era così facile soffrire per un essere umano?"
Una one-shot incentrata su Orochimaru e sul suo sogno. Essendo un personaggio poco capito all'interno del manga mi sembra giusto cercare una motivazione valida per ciò che ha commesso. Ci sono riuscito? A voi la parola.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jiraya, Orochimaru, Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



PERCHÈ GLI ESSERI UMANI SONO COSÌ DEBOLI?

Dopo svariate ore, Orochimaru giunse sul luogo della battaglia.
Era troppo tardi: di fronte a lui si stagliava un mare di morti e feriti. Il nemico era stato respinto, ma a caro prezzo.
- Dov'è Tsunade?- chiese a un Genin che si apprestava a portare dall'acqua ad una ragazza ferita.
- Laggiù- il giovane indicò un gruppetto di ninja che soccorreva un ferito.
Orochimaru si avvicinò silenziosamente. Tsunade era in mezzo al gruppo.
Stava piangendo.
- Forza Dan! Non mollare proprio ora!
- Tsunade-sama a me sembra che non ci sia più nulla da fare... Ha perso troppo sangue mi sembra inutile continuare...- fece un ninja medico che l'assisteva nella cura.
- STA' ZITTO!
Tsunade era in lacrime. Il corpo esanime di Dan era di fronte a lei: pieno di ferite col sangue che colava a fiotti. Respirava irregolarmente e sul suo viso si leggevano le smorfie di dolore.
- T-Tsunade...
- S-Sì Dan?- a Tsunade brillavano gli occhi.
Lui fece un sorriso. Parlava a fatica.
- Io ti... ti amo...
Smise di parlare. Il sorriso si contorse lentamente fino a diventare un'espressione seria. Gli occhi lentamente si vuotarono. Era morto.
- NO DAN!
Tsunade era sconvolta. Piangeva e singhiozzava dal dolore. Non era dolore fisico, per il quale curarlo bastava una medicina, o un'operazione. Non era quel dolore che può durare secondi, minuti, ore o addirittura mesi. Era dolore psicologico. Per il quale, la migliore medicina era il tempo.
Orochimaru era indifferente. Dan non gli era mai piaciuto. Troppo testardo e imprudente. Del resto, visto, il suo carattere, era più che plausibile che fosse morto.
La cosa che lo colpiva era un'altra.
" Perché gli esseri umani sono così deboli? Basta così poco per farli soffrire. Ci vuole un piccolo incidente in battaglia per vedere le loro vite distrutte. Non riescono a capacitarsi della perdita di persone care. L'amore... ecco cosa li fa soffrire. Quella sensazione che noi chiamamo amore. Ciò ci rende indissolubilmente legati alle persone che amiamo. E più le amiamo, meno ci capacitiamo che possano morire. Quando ciò accade... quasi automaticamente soffriamo. Ecco qual è il male. Ecco cos'è che ci rende deboli..."

Era talmente assorto in quei pensieri, che neanche si accorse di essere stato chiamato.
- Orochimaru-sama... mi sente?
- Sì?
-
Il generale Sakumo Hatake vuole vederla
- D’accordo... arrivo



Quel giorno Orochimaru era nel suo laboratorio. Stava provando un esperimento su di una cavia umana morta già da tempo. L’atmosfera era piuttosto lugubre: al centro della stanza quadrata c’era un lettino con stesa sopra la cavia, intorno, addossate alle pareti c’era una scrivania e una libreria che occupava il resto. C’erano libri di scienza, scienza proibita. Erano anni che la praticava e se l’avrebbero scoperto gli sarebbe spettata la pena capitale.
E poi c’era lui.
Siringa in mano mentre guardava con occhi famelici la cavia distesa sul lettino.
Lui sarebbe diventato forte. Non come gli esseri umani: deboli e fragili, ma forte, come un Dio.
Sarebbe divenuto immortale, tutto ciò che l’Eremita delle Sei Vie aveva creato sarebbe stato suo.
Grazie alle sue ricerche era riuscito ad inventare una sorta di “Tecnica dell’Immortalità” che consisteva nell’impadronirsi dei corpi degli altri trasferendoci il proprio spirito. Quando il corpo si sarebbe decomposto se ne impadroniva di un altro.
Ciò richiedeva pazienza, impegno e abilità. Infatti non si sarebbe fermato a impadronirsi dei corpi degli altri ma avrebbe preso possesso delle loro tecniche, delle loro abilità innate, del loro aspetto.
Avrebbe allungato il corso della propria esistenza e nel contempo rafforzato.
Del resto al Villaggio della Foglia per quanto si era sforzato, era impossibile trovare un modo per fare ciò legalmente.
Già una volta Sarutobi gli aveva impedito di diventare Hokage. Titolo al quale aspirava già da tempo. Al suo posto era stato messo un tipo di nome Minato Namikaze.
Orochimaru lo considerava: l’erede di Nawaki e Dan.
Aveva il loro stesso carattere: impulsivo, imprudente e impetuoso. Di quelli che non si fermavano mai a ragionare.
“ Che cos’ha poi quel Namikaze  più di me? Io ho più esperienza di lui: sono stato allievo dell’attuale Hokage ed eroe della Terza Grande Guerra, Ninja leggendario a tutti gli effetti insieme a Jiraya e Tsunade... Mentre lui... uno stupido cocciutello che crede di arrivare alla pace con la facilità con la quale di beve un bicchier d’acqua.
Io sono più forte di lui, sono più furbo, più intelligente di lui!
Eppure Sarutobi l’ha scelto... Già e per quale motivo poi?
Orochimaru è troppo ambizioso.
Forse non ha capito, che il futuro va costruito su progetti ampi, spaziosi e solo il potere può consentirlo. Tecniche proibite... solo un modo per ostacolare la crescita dei Paesi.
Non esistono tecniche legali o illegali, l’armonia di un Paese va’ costruita ad ogni costo e per fare ciò è fondamentale piegare tutti gli oppositori. E le tecniche proibite sono un’arma decisiva.
Eppure loro non lo capiscono, pensano che il futuro vada costruito per il bene comune, di tutti.
Come se ciò fosse possibile...
Gli esseri umani sono deboli: incapaci di accordarsi in maniera eguale per tutti. No, ci vuole un Dio, un essere superiore, che prenda in mano tutto ciò e insegni ai vecchi leader qual è il loro posto!

SBANG
La porta venne sfondata.
- Orochimaru, in nome del Villaggio della Foglia sei in arresto!- era Sarutobi, con lui c’era l’immancabile Genma e altri due jonin.
Orochimaru scoppiò in una fragorosa risata.
- Io voglio conoscere ogni tecnica ninja esistente, non mi basterebbe una vita per farcela vecchio, e nemmeno diventando Hokage ci riuscirei. No, a me serve di più, a me serve l’immortalità!
- Orochimaru! Ti stai rendendo conto di ciò che stai facendo pur di ottenere il tuo obiettivo? Non posso far finta di nulla mentre tu fai gioco delle vite degli abitanti del villaggio per i tuoi scopi personali!
-  I miei obiettivi sono qualcosa che il tuo idealismo non può in alcun modo comprendere vecchio...
Orochimaru si diresse verso l’uscita dando una spallata a Sarutobi e fermandosi subito dopo.
- Avanti Hiruzen uccidilo! Non avrai mai un’altra occasione!- esclamò Genma.
Il Terzo Hokage non sapeva più cosa fare. Orochimaru era stato suo allievo: il suo allievo più brillante. Era molto affezionato a lui. Ma ora, ora era diventato un mostro senza alcun ritegno per le vite umane o per le regole del villaggio. Era un traditore.
- Hiruzen fallo ora!
Lui era quasi paralizzato. Prese una decisione.
Si voltò, Orochimaru era fuggito.






- Orochimaru te lo dico per l’ultima volta... sei disposto a tornare a Konoha?- Jiraya lo stava implorando.
- NO!
“Ormai io sono diverso da te Jiraya. Ho bisogno di un corpo in cui reincarnarmi... e l’Organizzazione Alba farà al caso mio...”

 

 

SPAZIO AUTORE

Allora che ne pensate? Ho voluto scrivere questa fic per descrivere i reali moventi di Orochimaru, il perché ce l’ha col suo Villaggio e perché insegue così sfrenatamente i suoi obiettivi.
L’ho fatto perché è uno dei personaggi meno capiti del manga mentre secondo me la sua idea di potere è molto interessante al confronto di quella di Nagato.
Uno vuole un mondo dove un essere superiore comanda l’altro un mondo costruito su un’idea di dolore espansa da un altro essere superiore.
Ditemi che ne pensate!    


 


 


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Luchard