Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xitsma    11/03/2012    9 recensioni
E' il coraggio che ti permette di andare avanti nella vita.
Senza di quello sei praticamente fottuto.
Genere: Drammatico, Horror, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

She'll never change

LOUIS
«Pronto? Si, sono io.»
«Certo vengo subito» attaccai il telefono e mi catapultai in macchina. Cercai di capire cosa fosse successo, cosa avesse combinato questa volta.
Arrivai davanti alla caserma con l’ansia che mi stava divorando.
Entrai e la trovai seduta su una sedia rannicchiata e annoiata. Più in là un uomo sulla cinquantina non le staccava gli occhi severi di dosso. Mi avvicinai a lui.
«Salve sono suo fratello.»
«Oh bene, eccola. La ragazzina lì ha scatenato una rissa in un locale dove erano tutti piuttosto ubriachi.»
«Qualcuno si è fatto male?» chiesi nel panico più totale.
«Fortunatamente siamo intervenuti in tempo.»
«Bene. Cosa devo firmare?» mi diede dei fogli e dopo qualche minuto eravamo già in macchina.
Durante tutto il tragitto non ci furono scambi di parole.
 
Arrivammo e lei scese dall’auto. Io rimasi a riflettere ancora per qualche minuto. Poi scesi e la trovai sdraiata sul divano a vedere la televisione come se nulla fosse successo.
«Ma ti rendi conto di cosa hai combinato?» le tolsi il telecomando dalle mani e spensi la tv. Lei sbuffò scocciata e si rannicchiò di nuovo su sé stessa.
«A questo siamo arrivati? Adesso ti fai rinchiudere anche in cella? Ti rendi conto di dove sei arrivata? Di cosa sei diventata?» «Abbi almeno la decenza di rispondere per favore.» ma il silenzio soppesava tutta quella rabbia che invadeva la stanza.
«Senti Bee io non ti sto vietando di uscire o di andare alle feste e ubriacarti, ma almeno dimmi perché lo fai» addolcii il tono nella speranza che mi desse qualche spiegazione ma continuò a tacere.
«Cazzo Bee rispondi.» «Io vivo la mia vita Lou! Lasciami stare cazzo.» si alzò e corse su per le scale. Io rimasi lì, fermo, seduto.
 
ABBIE
Mi rannicchiai sul letto abbracciandomi le gambe. Ero tesa, nervosa e scoppiai a piangere. Avrei voluto dirgli la verità, avrei voluto dirgli che mi sento odiata e abbandonata da tutti. Avrei voluto dirgli che sentivo la fottuta mancanza dei nostri genitori, e che non avevo ancora accettato il fatto che ci avessero abbandonati. E la mia reazione a tutto questo era scatenare una rissa in un bar, e finire dalla polizia.
Non la sostenevo più quella situazione, ma non riuscivo comunque a smettere.
Il BlackBerry squillò. Mi asciugai le lacrime con la coperta che mi ero avvolta addosso e guardai chi era.
Era Emily, ma non avevo voglia di parlarci, così spensi il cellulare e mi infilai sotto le coperte cercando di addormentarmi e dimenticare tutta quella faccenda.
 
Mi svegliai e andai in bagno dove c’era Louis. «Buongiorno» «Buongiorno»
«Senti per quello che è successo ieri sera, scusa. Io non voglio litigare con te, non posso pensare di perdere anche te adesso.» lo guardai e lo abbracciai. Le lacrime ripresero a scendere di nuovo sul mio volto, ma Louis non ci badò. Mi diede un bacio sui capelli e poi andò in camera sua per vestirsi.
 
Uscimmo di casa e mi portò allo Starbucks, dove ordinammo due ciambelle ricoperte di glassa prima di dividerci, e cominciare ognuno la sua giornata.
Davanti la scuola incontrai Emily. Mi chiese perché non le avessi risposto la sera prima e mentii dicendole che mi ero addormentata.
Le ore passarono velocemente, fino all’ora di pranzo. Con Emily ci avviammo verso la mensa e incontrammo John. Mi salutò con un sorriso mentre io mi girai dalla parte opposta.
«Perché non lo saluti?» chiese Emily.
«Perché non voglio averci più a che fare»
«Avete litigato? Anche se dal suo saluto non sembrerebbe.» lo guardò.
«No infatti, ma ho deciso che oggi lo lascio. Non voglio più starci insieme.»
Emily annuì  senza ribattere e ci accomodammo ad uno dei tavoli liberi.
«Sono liberi questi posti?» si avvicinarono tre ragazzi.
«Si moro, per te sono sempre liberi» gli sorrisi. Loro si accomodarono e cominciarono a mangiare tutta la roba che avevano nel loro vassoio.
«Allora che hai combinato ieri sera?» chiese Harry.
«Cavolo Louis non tiene mai la bocca chiusa per più di qualche ora?»
Allargò le braccia «Sono il suo migliore amico. Mi ha chiamato subito dopo che avete litigato.» annunciò.
«Beh allora se sai cosa è successo, che cazzo me lo chiedi a fare coglione?»
«Voglio conoscere la tua versione» ironizzò. Gli buttai qualche briciola di pane addosso.
«Allora sabato che si fa?» chiese Liam cercando di non ridere alla vista di Harry che cercava di togliere le briciole dai suoi capelli.
«Casetta come al solito?» chiese Emily.
«E’ la casa mia e di Tommo, non la casetta» agitai le braccia.
«Così evitiamo anche risse da parte di qualcuno.» canzonò Zayn indicandomi.
«Riferimenti puramente casuali.» disse Liam scoppiando finalmente a ridere.
«Fanculo Malik» lo schiaffeggiai amichevolmente sulla schiena mentre ci alzavamo.
Ci salutammo e raggiungemmo ognuno le proprie classi.
 
«Emily vieni ad aiutarmi! Mi stanno cadendo tutti i bicchieri!» poi, un colpo secco.
Emily arrivò e mi guardò. «Non fare quella cazzo di faccia da cane bastonato, aiutami a pulire»
«Che cazzo è successo?» Harry arrivò nella stanza.
«Stasera niente bicchieri» annunciai.
«Siete un disastro voi due!» «Ma non potevamo usare quelli di plastica?» chiese Liam.
«Il riccio voleva fare una cosa elegante. Una festa con soggetti come me, e dobbiamo usare i bicchieri di vetro»
«Ehi io ho una certa reputazione da uomo sofisticato. Devo rispettarla no?»
«Vai a prendere la scopa e non rompere le palle, uomo sofisticato» dissi.
 In cucina eravamo rimaste solo io ed Emily, gli altri avevano preferito lasciare i lavori sporchi a noi donne.
«Ma con John hai parlato?» chiese la rossa.
«No, e preferirei anche non farlo»
 
Fu stranamente una serata tranquilla. Soltanto qualcuno di noi era brillo,tra cui me.
Stavamo ballando e io ero allungata sul divano a fumare. Di fronte a me Zayn e Emily abbracciati mi guardavano e ridevano.
«Ho un fottuto mal di testa» Zayn mi diede un bacio sulla fronte e portò la rossa a ballare.
Cercai di alzarmi per uscire fuori a prendere un po’ d’aria. E trovai Liam assorto nei suoi pensieri.
«Liam cos’hai?» mi sedetti affianco a lui sullo scalino e appoggiai la testa sulla sua spalla.
«Niente» «Persino un’ubriaca come me capirebbe che c’è qualcosa che non va, quindi sputa il rospo»
«Te lo spiegherò domani ok?» anche lui mi diede un bacio sulla fronte. Gli sorrisi semplicemente.
 
 
Mi svegliai che era ancora buio. Vidi Emily al mio fianco e mi guardai intorno. Il cellulare stava vibrando.
Lo presi e senza fare rumore scappai in bagno. Lasciai la luce spenta perché avevo ancora la testa che mi scoppiava a causa dell’alcool.
Guardai il cellulare e sul display c’era scritto JOHN. Fui tentata per un attimo di non rispondere, poi decisi di affrontare la situazione.
«Pronto?»
«Ehi piccola come stai?»
«Come una persona normale che dovrebbe dormire a quest’ora. Sai che cazzo di ore sono?» urlai sottovoce.
«Si lo so, scusa. Ma io avevo bisogno di parlarti.» lo bloccai prima che potesse continuare.
«John la situazione è semplice. Io non voglio più stare con te perché..» mi bloccai. «..perchè ho un altro.» sputai. Perché diavolo gli avevo detto una bugia?
«Cosa?» «Si John, ho un altro ragazzo. Ma non farne una tragedia però ti prego.» «No non ti preoccupare. Va bene. Starò bene. Ciao.» immaginai che stesse per scoppiare a piangere. Ero ancora con il telefono sull’orecchio quando Harry entrò nel bagno. Lasciò la luce spenta, e si abbassò i pantaloni.
Misi subito una mano davanti agli occhi e rimasi immobile. L’urlo.
Mi aveva scoperta. Avevo ancora le mani sugli occhi e cominciai ad urlare anch’io.
«Harry sono io» dissi. «Mi hai fatto prendere un colpo Tomlinson!» uscii dalla stanza e trovai diversi sonnambuli davanti a me. Tutti tranne Zayn.
«Che cazzo sta succedendo?» chiese Louis stropicciandosi gli occhi.
«Ehm ho spaventato Harry. Involontariamente.»
«Ma che ci facevate tutti e due in bagno?» chiese Emily
«Io stavo parlando a telefono con John e lui è arrivato a fare.. pipì. E c’era la luce spenta quindi lui non mi ha visto.»
«Aspetta lui non ti ha visto? E ha fatto pipì?» Liam scoppiò a ridere seguito da Emily. Louis non riusciva ancora a capire cosa stesse succedendo.
«Tranquilli mi sono coperta gli occhi» affermai.
Tornammo a letto, ma nessuno riuscì più a dormire, e poco alla volta ci ritrovammo tutti giù.
L’ultimo a scendere fu Zayn. Si fermò davanti alla porta e ci guardò spaesato. Noi altri scoppiammo a ridere.
«Su Zayn vieni a sederti con noi» disse Liam.
Si avvicinò a Emily e occupò la sedia al suo fianco.
«Chi vuole una pizza?» «Vuoi farla tu Styles?» lo canzonai.
«No. Semplicemente la ordiniamo.» restammo a guardarlo per qualche secondo e qualcuno ridacchiò.
«Harry sai che ore sono vero?» Louis gli accarezzò i capelli.
«Si, ma tanto la pizzeria all’angolo è sempre aperta» si avviò verso il telefono e digitò il numero.
Poco dopo arrivarono le pizze e le mangiammo ridendo e scherzando, aspettando che il mattino sorgesse.




freshness and kiss 
Image and video hosting by TinyPic" style="width: 500px; height: 225px; " />

Sorpresa! I'm back cwc 
Già sono tornata con una nuova ff che spero piaccia e vada meglio della prima che ho cancellato.
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate,
E ACCETTO ANCHE CRITICHE NEGATIVE, basta che siano critiche ahahah
Bacino a tutte coloro che stanno leggendo questa schifezza
e spero che TU ritornerai :3
Love u guys <3 So so much xx

*Mary


 

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xitsma