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Autore: Tovie    12/03/2012    5 recensioni
Dedicato a chi ama Nami e a chi non sopporta la morte di Ace
"..Ma davvero la gente pensa che IO sia diventata così?
Una bomba sexy come lei?
Scuote i lunghi capelli rossi, sospirando un poco e sta per parlare e mandarla al diavolo quando una voce conosciuta si intromette"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Portuguese D. Ace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 LA FINE DELLA NOTTE

La ragazza rigirò il suo bicchiere pieno di Rhum con una mano, mentre l’altra era intenta a tenersi  l’ovale del viso, in maniera indolente.
Aveva già intravisto quei pirati che si spacciavano per loro, ma non voleva creare casini, doveva ancora incontrarsi con i suoi Nakama e conoscendo Zoro e Rufy sicuramente sarebbero arrivati per ultimi.
Doveva solamente starsene tranquilla ripensando a quei 2 anni lontani da loro, si era ritrovata esattamente nella stessa situazione di quando era ad Arlong Park, SOLA, se non  altro quei vecchietti erano mille volte meglio dell’uomo pesce!
 
Ripensò a Rufy, il suo migliore amico, colui che gli aveva fatto apprezzare i pirati, vederli sotto una luce differente. Colui che l’aveva salvata da una prigionia,e con lei anche il suo villaggio. Colui che non l’aveva mai lasciata sola, rincorrendola per tutto il mare quando li aveva traditi.

Ripensò a Zoro, quello spadaccino burbero ma che a modo suo le voleva bene e soprattutto a tutti i berry che le doveva. L’aveva sempre protetta, pur borbottando facendola sentire veramente al sicuro per la priva volta nella sua vita.

Ripensò a Usupp e alle sue storie fantasiose che le mancavano. Assurdo come ci fosse qualcuno che ci credesse, ma lei credeva seriamente che servissero al nasone per prendere sicurezza in sé stesso. Da un lato pensava davvero che fosse stato coraggioso a tenere alto il morale sua madre quando il marito si era imbarcato su una nave pirata..e ormai era parte di lui dire le bugie. Però era un cecchino formidabile, ogni suo colpo andava a segno.

Ripensò a Sanji e alla sua galanteria. Lo ammetteva, le era mancata la corte che il cuoco di bordo le faceva, ma sapeva che era molto più di un Latin Lover. Teneva dentro di sé un dolore enorme per la gamba che aveva perso il suo mentore Zeff. Era ancora diverso da Rufy..Sanji si sentiva ancora terribilmente in colpa.

Ripensò a Chopper e a quanto le mancasse quel piccolo cucciolo di renna ma che sapeva diventare distruttivo in combattimento. Era un medico eccezionale, anche se inizialmente si faceva prendere dal panico. Era un piccolo batuffolo peloso!

Ripensò a Robin, alla sua sorellona. La donna che sapeva tutto di lei e di lui, della sua relazione, la donna a cui confidava tutto.

Ripenso a Franky il carpentiere di bordo e alla sua abilità a rendere perfetta la Sunny, alla sua passione per la cola.

Ripensò a Brook, l’ultimo che si era unito a loro, il musicista, il comico con i suoi detti sul so essere scheletro e la sua fissazione per le mutandine.

La ragazza sopirò un poco, ripensando infine a lui, alla passione che li aveva coinvolti ogni volta che si incontravano..e adesso, adesso lui non c’era più..era morto!
Era morto e lei non era con lui!
Se pensava al dolore di Rufy in quel momento..ma il suo dolore era niente rispetto al suo, lei aveva dovuto stare in silenzio e accettare la decisione di Ace rispetto alla segretezza della loro relazione anche se avrebbe voluto gridarlo al mondo intero.
Aveva dovuto trattenere il magone ogni volta che lui se ne andava e la degnava solamente di un’occhiata superficiale, dopo che la notte si erano uniti in un amore purissimo e dolcissimo, e salutare in maniera affettuosa ed energica solamente il suo fratellino. In quei momenti era gelosa, era gelosa di Rufy.
Quindi si mordeva a forza il labbro inferiore e si piantava le unghie nel palmo della mano con forza.
Che mocciosa che era!
Era più forte di lei, non lo faceva apposta.
E adesso, adesso era tutto finito..avrebbe voluto almeno dirgli quelle due parole che non aveva mai avuto il coraggio di dirgli in previsione della sua fuga.
Avrebbe voluto essere lei l’ultima persona a cui il ragazzo avesse posato i suoi occhi caldi, avrebbe voluto sacrificarsi lei al suo posto, invece si ritrovava ad affidare i suoi sentimenti per lui al vento.
 
“Signorina, cosa ci fa lì tutta sola, venga a bere qua”
 
Commentò il viscido finto capello di paglia e lei si voltò seccata per averla interrotta dai suoi pensieri depressi, andando a portarsi il bicchiere alle labbra, in maniera indolente.
 
“No grazie..non sei il mio tipo!”
 
Commenta infatti non avendo nessuna espressione sul volto candido, voltandosi addirittura nuovamente verso il barista
 
“Non sai chi sono..”
 
Commenta il ciccione riscaldandosi ed è allora che nota un pistola alla sua tempia e quella che dovrebbe interpretare lei che la minaccia.
Ma davvero la gente pensa che IO sia diventata così?
Una bomba sexy come lei?
Scuote i lunghi capelli rossi, sospirando un poco e sta per parlare e mandarla al diavolo quando una voce conosciuta si intromette
 
“Certo che in due anni sei cambiata, Nami!”
 
Commenta la voce e tutte e due – così come la falsa ciurma si volta verso il nuovo arrivato – e la vera Nami spalanca i suoi grandi occhi cioccolato sentendo il cuore che si ferma per poi iniziare a pompare velocissimo il sangue. Davanti a loro un ragazzo a petto nudo, una paio di pantaloni larghi neri che gli arrivano ai polpacci tenuti su da un cinturone. Una collana sul petto e il consueto cappello da cowboy in testa. Il suo sguardo si posa sul corpo del ragazzo ricercando i tatuaggi e lì sul bicipite la scritta ASCE con la X sulla lettera S creando in questo modo il suo nome. Si porta una mano al petto sentendo quel muscolo che credeva ormai morto assieme a lui iniziare nuovamente a vivere.
Come diamine ha fatto a sopravvivere?
 
“E tu chi sei?”
 
Chiede la finta Gatta Ladra.
 
Lui sogghigna, alzando il dito indice della mano destra e tira leggermente su la visiera del cappello mostrando un viso vispo coperto di lentiggini
 
“Ma come, gattina..dopo tutte le notti che ci siamo uniti carnalmente non riconosci il tuo uomo? -  Chiede ironico inclinando il volto ma studiando attentamente l’altra ragazza per poi scivolare verso quello che in teoria dovrebbe essere suo fratello – fratellino non viene ad abbracciarmi? E soprattutto com’è che sei ingrassato? Raylight in questi 2 anni ti ha messo all’ingrasso?”
Chiede ironico.
Sapeva tutto, in quanto aveva incontrato il Re Oscuro poco prima e si era fatto raccontare cosa era accaduto in quei due anni e per prima aveva voluto rivedere lei,  stavolta per poterla amare alla luce del sole.
Solo che aveva visto quegli impostori e aveva voluto prenderli in giro.
 
I due si guardano, impallidendo, mentre Nami non riesce più a sostenere le lacrime di felicità che le sono scoppiate incontrollate, alzandosi dallo sgabello e andando ad abbracciarlo come se non ci fosse un domani per loro
 
“Ace..Ace..sei vivo..sei vivo..Rufy..oh Diamine!”
 
Non riusciva a far nulla se non stringersi a lui mentre le mani del ragazzo si posavano sulla sua vita, facendone scivolare poi una lungo la schiena, fino ai capelli rossi e vaporosi, chinandosi per baciarla con passione e amore
 
“Nami..la mia gattina!”
 
Commenta sorridendo e appena vede la falsa ciurma alzarsi con in mano le pistole porta dietro di sé la sua Nami prendendo finalmente fuoco . La ragazza ridacchia un poco, posando le mani cautamente sulla schiena del suo uomo sussultando per quanto è caldo in questo momento
 
“Tu mi devi un paio di risposte – annuncia assottigliando gli occhi e osservandolo malamente come se volesse trapassarlo anche se le da la schiena, salvo voltarsi verso gli avventori – SIETE DEGLI IDIOTI SE PENSATE CHE QUELLI SIANO I VERI PIRATI DI CAPPELLO DI PAGLIA.. – gridò prima di sorridere maliziosa proprio come una gattina, montando il suo fidato bastone – Nami al Vostro servizio!”
Osservo divertita dalla situazione.
Eppure non era lei che aveva appena detto di stare calma?
 
Ace ridacchio a sua volta
 
“Ehi, Nami complimenti per il sangue freddo..che c’è mio fratello ti ha contagiato in questi anni?”
 
Chiese divertito. Di solito la ragazza era quella che non attaccava mai rissa, che teneva a freno suo fratello, ma ammetteva che vederla così..era mille volte più sexy!
 
La falsa ciurma capendo di essere stata smascherata tremò, mormorando parole sconnesse che risuonava come Maledizione proprio la vera Gatta Ladra!
 
Lei sbuffò seccata incrociando le braccia al petto, mettendo più in risalto il prosperoso seno, osservando meglio il suo uomo
 
“Lasciamo questi idioti e andiamocene!”
 
Commentò alla fine. Entro giorno tutta la Marina saprà che i famigerati Pirati di Cappello di Paglia erano vivi e nell’isola. Dovevano andarsene immediatamente.
Accidenti a lei!
E dire che di solito queste cavolate le compiva il suo stupido e infantile Capitano!
Afferrò il braccio del compagno e iniziò a correre andando verso la nave, salvo poi fermarsi di botto  e piantandosi davanti al ragazzo e osservandolo
 
“Ace..ti mo”
 
Commentò solamente e non potè dir altro che venne circondata nuovamente dal suo abbraccio e le labbra rapite letteralmente dall’altro.
 
“Anche io.. - Sussurrò Ace, tenendo la ragazza stretta a sé – ed è per questo che mi unirò a voi, viaggerò con voi e ti amerò alla luce del sole!”
 
A Nami pareva di sognare, non solo era vivo, ma voleva stare con lei veramente e non solamente quando si incontravano casualmente.
 
Sì la sua notte era finita!
 
 
  
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