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Autore: bethfuckoff    12/03/2012    4 recensioni
«Sono stanca di aspettarti Richard.»
«Io sono stanco di scappare da te Bells.»
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Okay, salve a tutti, bla bla. Questa è nuova FF, ma dai? D: Btw, sarà diversa, sarà narrata in terza persona e per ogni capitolo ci sarà un personaggio diverso, oggi tocca al nostro Richard. Spero vi piaccia e soprattutto spero lasciate qualche recensione. çAç

Non andrai mai molto lontano se fuggi da qualcosa che hai dentro. — F, ~ A Midsummer Night's Dream.

-Rich.

Gli slayer risuonavano a tutto volume nell'ampia stanza buia, la sua solita sveglia. Ma questa mattina Rich non aveva voglia di alzarsi, come le ultime tre settimane insomma. Aveva saltato scuola più volte, piuttosto che incontrare Alo e gli altri. Ma questa mattina sarebbe dovuto ritornare o sua madre l'avrebbe fatto fuori con le sue mani. Una cosa che odiava tantissimo di quella donna è che per lei tutto fosse scontato: Grace era morta? Tutti moriamo, prima o poi. Lui si sentiva male, in lutto, depresso? Era solamente una reazione psicologica. Era stata l'estate più brutta della sua vita, non che le altre fossero state migliori, però questa volta c'era stata lei. La sua piccola ballerina, era morta per colpa di quel coglione di Matty, se solo fosse legale l'avrebbe ammazzato. Aprì lentamente gli occhi e cercò di abituarsi al buio, da quanto tempo era rinchiuso qui dentro? Un paio di giorni, sicuramente. Spense la sveglia e si alzò, il forte impatto con la gravità non fu uno dei migliori, insomma lui e il letto erano amici stretti da un bel po' di tempo. Si sgranchì le ossa e si diresse verso la finestra, la spalancò e notò che oggi Londra era soleggiata. «Anche la mia città mi prende per culo.» Pensò ad alta voce, insomma lui era depresso a livelli cosmici e Londra brillava di luce propria, era una contraddizione di solito pioveva 363 giorni su 364 e se l'anno fosse stato bisestile avrebbe piovuto 364 su 365. E Rich oggi aveva scelto il giorno 363 o 364, si confondeva spesso sull'anno bisestile, in realtà non ricordava neanche se oggi fosse Lunedì, mercoledì o venerdì. «Richard Hardbeck!!» La voce fastidiosa di sua madre rimbombò dal piano inferiore, così fu costretto a prendere alcuni vestiti a caso e catapultarsi giù per fare colazione. Diciamo che la sua 'colazione' sarebbe stata quella di prendere un toast, fare un sorriso falso e far finta di andare a scuola. Ma quella mattina, come le altre decise di saltarla. Tanto era venerdì! Ma quella mattina fu diversa dalle altre, era seduto sulla riva del lago a fissare il nulla più assoluto quando una risata lo risvegliò, fu come uno schiaffo in pieno volto. Era solo la sua immaginazione, dato che nell'arco di un miglio non c'era nessuna forma di vita, non era la risata di Grace, ma allora di chi diamine era? Sentì un fruscio tra le foglie, così prese una sigaretta e l'accese, il tabacco riusciva a calmarlo, soprattutto ultimamente. Così chiuse gli occhi e ascoltò il rumore del vento, il continuo infrangersi delle onde vicino alla riva e.. delle urla. No, che cazzo! Il ragazzo si guardò attorno ancora una volta, ma questa volta erano vere, urla vere. Si alzò e cercò di captare le grida, provenivano da est, così incominciò a correre, correre il più velocemente possibile. Le grida cessarono, e si sentirono gemiti di un'incessante pianto. Notò tra le frasche una figura esile che era rannicchiata, quasi svestita. Impaurita, sola, senza nessuno. Rich si avvicinò il più possibile a lei, quando si girò di scatto e prese a respirare regolarmente. «Hai bisogno di una mano?» Rich le si avvicinò pian piano per paura di toccarla, sembrava fragile. «Che ti è successo?» Si sedette accanto a lei e le donò la propria giacca, la guardò per un attimo nei suoi occhi e si sentì sollevato. Era enormi, di un colore tra il verde e l'ocra con delle ciglia enormi. «Ho saltato scuola e così ero venuta qui a fare un giro.. fin quando un barbone mi ha quasi..» La ragazza non finì la frase che scoppiò a piangere. Rich istintivamente l'abbracciò, aveva quello strano senso protettivo che si era sviluppato per colpa di Grace. Gli prese una fitta al cuore solo per aver pensato a quel nome, solo per un semplice ricordo.
   
 
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