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Autore: DJ_AmuStar    12/03/2012    6 recensioni
"L’uomo alzò il volto, che fino ad allora aveva tenuto leggermente abbassato, e il suo sguardo incrociò il mio. No…i suoi occhi erano come fatti di fuoco proprio come quelli dell’uomo dell’incubo…ma non può essere, questa volta mi sa che sono rimasto realmente traumatizzato; devo smetterla con i film horror, ha ragione la mamma…forse sono quelli che mi fanno venire gl’incubi…
???: Ciao Michael…
Io mi pietrifico dallo shock. Lui, la sua voce profonda e lugubre allo stesso tempo…e poi sa il mio nome…no non può essere lui di sicuro sto ancora sognando questo è tutto un incubo…
???: Mi dispiace Michael ma non è un incubo…
Cosa?! Ma come ha fatto a…
???: Non ti sorprendere… io dopotutto sono parte di te, quindi riesco perfettamente a sentire i tuoi pensieri ed i tuoi sentimenti…in questo momento sei impaurito e scioccato dalla mia presenza vero? Stai pensando che io sono solo un incubo, uno stupido sogno ma invece non è così. Io sono una parte di te Michael, la parte più oscura che risiede dentro di te…"
DjAmuStar: Bene! rieccoci qui con questa macabra storia che ha come protagonista il nostro Mephiles XD
Mrthekingdomhearts: Con questa storia vogliamo raccontare come è nato il Mephiles che conosciamo oggi... ;)
DjAmuStar: Quindi mettetevi comodi e immergetevi in questa storia di sangue "Whispers of death in the Dark"! xD
Genere: Drammatico, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Mephiles the Dark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Il fuoco dell’Odio

 
Sono ormai passate 3 ore da quando mi hanno detto che dovrò andare da uno psichiatra. Non riesco a fargli cambiare idea in nessun modo, che tristezza anche i miei genitori non mi credono, e se avessero ragione? Se sul serio stessi diventando pazzo? I pensieri nella mia testa continuano uno dopo l'altro, confondendomi ogni secondo di più, quando la gelida voce di Iblis interrompe la mia concentrazione,e pronuncia delle parole che rispondono a tutte le mie domande in un colpo solo, 7 parole che rispondono alle mie domande...

Iblis: tu credi solo a ciò che vedi?


La mia risposta è ovvia, certo che no, il vento non si vede ma esiste, ma il vento si percepisce, lui no, io riesco solo a vederlo o sentirlo, solo io, perché solo io?

Iblis: tu sei diverso dagli altri....e io sono parte di te, è come guardarsi allo specchio più o meno…
Michael: no, io non sono te....non può essere…
Iblis: tu hai paura di me?
Michael: basta io non voglio parlare con te! Per colpa tua mi credono pazzo!

Non mi sono reso neanche conto che sto urlando. Sento dei passi e mi volto per vedere i miei genitori sulla soglia della porta, sempre con la stessa espressione preoccupata. Sono quasi stanco di essere guardato in quel modo anche da loro. Mio padre mi si avvicina pensieroso e preoccupato.
Jack: figliolo domani ti accompagnerò personalmente dallo psichiatra, vedrai che cacceremo questo signore dalla tua vita.
Sto per rispondergli quando sento una risata agghiacciante riecheggiare nella stanza, mi giro per vedere Iblis ridere di mio padre, senza rispetto, rideva divertito, ma la sua risata è diabolica, non mi scorderò mai di quello che ha appena detto Iblis.

Iblis: Credono davvero di toglierti te stesso…
***
In trappola.
Ecco come mi sento in questo momento.
Sono seduto sulla poltroncina verde bandiera dello psichiatra, con le mani sulla pancia. Lo psichiatra da cui mi hanno portato i miei genitori è il Dtr.Hans Hakâkìevich, è una volpe grigia sulla sessantina, porta gli occhiali ed ha la barba, i baffi e i capelli brizzolati. I suoi occhi azzurri quasi trasparenti come il vetro mi osservano. Oggi è il primo giorno che mi portano qui, ma credo mi ci porteranno anche altre volte. Peccato che in questo modo dovrò saltare alcuni giorni di scuola.
Mi sento irrequieto come in trappola; neanche lo psichiatra mi crederà, crederà e confermerà ai miei genitori la falsità che i sono matto, però non posso di certo mentirgli…
 
Dtr.Hans: Allora Michael come stai? Vuoi una caramella?
Michael: Sto bene grazie ma…a me non piacciono molto i dolci…scusi…
Dtr.Hans: Oh non fa niente. Sai di solito i bambini che vengono da me, me le chiedono sempre…
Sorride il Dtr.Hans, e per fortuna non è uno di quei sorrisi di cortesia che di solito fanno i dottori, questo è sincero…
Dtr.Hans: Allora Michael, ho saputo dalla tua mamma e dal tuo papà che ieri hai visto il signor…
Michael: Iblis, il suo nome è Iblis…
Dtr.Hans: Si, il signor Iblis…ecco, mi parleresti quand’è che l’hai visto per la prima volta?
Michael: Ecco, deve sapere che in quest’ultimo mese ho fatto sempre lo stesso incubo; un uomo che uccideva cruentamente una donna oppure poteva essere anche un uomo, un bambino o un animale la sua vittima. Ieri l’altro sera quest’ uomo mi ha rivolto per la prima volta la parola. Quando sono uscito di casa per andare a scuola…bhè è stato lì che l’ho incontrato per la prima volta di persona…
Dtr.Hans: Mmmmhh…interessante. Mi hanno inoltre detto che tu…hai parlato spesso con il signor Iblis non è vero?
Michael: Si…mi ha detto che lui è la parte oscura che risiede dentro di me, ed è per questo che gli altri non lo possono vedere o sentire…però mi ha detto che in qualche modo riesce a interagire con coloro che non lo vedono…
Dtr.Hans: Ah davvero? Mmmmhhh la cosa si fa sempre più interessante, c’è per caso anche adesso qui con te il signor Iblis?
 
Si, c’è. Lo vedo, è proprio in fondo alla stanza che continua ad osservarmi. Quando il Dottore mi chiede se lui si trova qui, lo guarda divertito.
 
Michael: Sì…si trova là in fondo alla stanza, ma è inutile che lei lo chiami per fargli fare qualcosa perché tanto non lo farà…
Dtr.Hans: Ehm…d’accordo...allora facciamo così, d’ora in poi ogni Martedì ci vedremo alla stessa ora di questa mattina ok…?
Michael: Si…
Dtr.Hans: Perfetto. Adesso vai dal papà e digli quello che ti ho detto ok?
Michael: Va bene…
Dtr.Hans: Allora alla prossima settimana Michael!
Michael: Arrivederci dottore.
 
Esco dalla stanza seguito da Iblis che sembra…divertito? Probabilmente è per il fatto che mi mandano dallo psichiatra proprio per mandarlo via, ma lui sa benissimo che non se ne andrà…
***
 
Salgo in macchina mio padre mi guarda sorridendo, ma lo so che lo fa per farmi credere che sia tutto a posto ma io so benissimo che per loro non lo è…
 
Jack: Allora figliolo, com’è andata la visita?
Michael: Niente di che papà…il dottore mi ha chiesto delle informazioni su come e quando ho incontrato Iblis…
Jack: Ah…ti ha detto di dirmi qualcosa?
Michael: Sì…che ogni settimana il Martedì sempre alla stessa ora, dobbiamo andare da lui…
Jack: Oh…va bene, vedrai che d’ora in poi starai meglio figlio mio…
 
No. Non è vero non cambierà niente. E io e Iblis lo sappiamo benissimo…ma tanto nessuno capirà mai il legame che ci lega…
 
***
 
Sono ormai due mesi che continuo ad andare dal Dtr.Hans ma nulla è cambiato.
Iblis è sempre con me, anche a scuola. I compagni mi hanno iniziato ad evitare e alcuni anche a prendermi in giro. Ma non mi interessa…la cosa che più mi da fastidio è il falso sorriso delle mie insegnanti e dei miei genitori. Non ne posso più…
Oggi a ricreazione ci hanno portato al parco qui vicino, con lo scivolo le altalene e tutti i giochi che piace fare ai miei compagni.
Io mi siedo in disparte sotto un albero a leggere il mio racconto preferito, “Il cuore rivelatore” di Edgar Allan Poe, è una storia interessante…
Però un’ombra copre la luce che mi permette di leggere il libro.
Alzo il capo, e vedo Dj McGregor con le mani sui fianchi che mi fissa in modo beffardo e sadico.
Dj è un riccio rosso con placche nere e i capelli all’indietro (tipo Sonic XD N.d.DjAmuStar) della quinta elementare; ha 12 anni, infatti è bocciato molte volte; la cosa non mi sorprende anche perché è il bulletto della nostra scuola. Porta sempre un cappello nero al contrario e al collo porta una targhetta tipo quella dei marines; indossa una T-shirt bianca e larga con la scritta a graffito “NYcity”, un paio di jeans a vita bassa molto larghi con alcune catenelle che ciondolano dalla cintura e porta un paio di sneaker bianche con i lacci sciolti.
Gli occhi viola di Dj mi fissano malignamente e senza che possa porre resistenza mi strappa dalle mani il libro e lo getta in una pozzanghera poco distante da dove mi trovo io.
 
Michael: Ehi! Era il mio libro!
Dj: E allora? Tanto a un ritardato come te che vede cose che non esistono non serve un libro.
Michael: Infatti servono ai somari analfabeti come te!
Dj: Come ti permetti sfigato?! Adesso te la faccio passare io la voglia di fare il ganzetto!
 
Dj mi prende per il colletto della maglia e mi scaraventa contro il tronco dell’albero. Ahia, che male…
Mi inizia a prendere a pugni e inizia a darmi calci anche allo stomaco. Che dolore…dal male che provo non riesco neanche ad urlare di dolore. Iblis…AIUTAMI…
All’improvviso Dj smette di picchiarmi. Apro gli occhi, che fino a quel momento avevo tenuto chiusi, e vedo di fronte a me Iblis che solleva per il collo Dj soffocandolo. Vedo Dj che cerca inutilmente aria, con gli occhi spalancati pieni di paura e terrore, naturalmente perché non capisce cosa gli sta succedendo…
Iblis, sempre tenendolo per il collo continua a sollevarlo e a scaraventarlo violentemente a terra. Dj ha abbastanza fiato per riuscire ancora ad emettere urli di paura e dolore per quello che gli sta accadendo…
 
Dj: AAAAAAAHHHHHHH, BASTAAAAAA VI PREGO BASTAAAAAA!!!!! VOGLIO LA MAMMA!!!
 
Urla ormai con le lacrime agli occhi. Ma non è finita qui. Iblis lo scaraventa definitivamente a terra, ma questa volta lo fa atterrare sui ginocchi e sempre con la mano sul suo collo inizia a fare forza piegandogli la schiena all’indietro. Sento perfettamente il rumore della sua colonna vertebrale che si spezza mentre viene spinto all’indietro.
 
Dj: AAAAAAAAAHHHHHHH!!!! AAAAAAAHHH!!!
 
Urla di dolore con la sua voce ormai fioca dal troppo urlare. Non muore…
Iblis allora lo solleva per il collo e lo sbatte con la schiena al tronco dell’albero, il guanto bianco dell'altra sua mano comincia a cambiare mutandosi in una mano rossa, fatta di fuoco, con dita che finiscono in artigli acuminati. È un attimo, la sua mano libera scatta aprendo con una profonda artigliata dal petto fino al ventre Dj, che dopo l’ultimo urlo di dolore, smette di opporre resistenza, le sue braccia ricadono sui fianchi ciondoloni, i suoi occhi si spengono della luce che avevano fino a qualche momento prima e dalla sua bocca non fa altro che uscire sangue.
 
Sorrido malignamente, alla fine ha deciso di morire…
 
Aspetta un attimo! Questo non sono io! Come posso essere felice per la sua morte?!
 
Eppure…era quello che si meritava…
***
 
Sono a tavola coi miei genitori, devo mangiare la carne, ma non mi va, l'ho sempre odiata, mi limito a tagliarla e a giocarci, ma non ho intenzione di mangiarla.
Regna un silenzio tombale lo stesso che sento nel mio cuore ormai, quando la voce di mio padre rompe il silenzio.
Jack: cosa è successo a quel ragazzo?
 
Rispondo con sufficienza, non me ne importa comunque se lo meritava.
 
Michael: come se ti importasse…tu e mia madre avete giù concluso la storia dandomi del pazzo.
Meredith: amore mio non è vero noi....come puoi essere arrivato a tanto? mi hai spezzato il cuore
io e tuo padre noi...
Michael: voi mi credete pazzo solo perchè sono diverso
 i miei genitori..invece di aiutarmi mi remano contro, tutto il mondo mi è ostile vero?
 
Meredith: no ascoltaci ti prego noi vogliamo solo il tuo bene
Jack: per questo siamo giunti ad una decisione che ci spezzerà il cuore ma è indispensabile…
 
Li guardo incuriosito.
 
Jack: ti metteremo in un istituto per gente....bambini come te...ehm…speciali
 
Lo sapevo, la mia rabbia ormai è esploso
 
Michael: VOLETE MANDARMI VIA? METTERMI IN UN MANICOMIO? MI CREDETE PAZZO?!
Meredith: siediti, non urlare è per il tuo bene
Michael: PER IL MIO?....o per il vostro?
Jack: abbassa il tono della voce chiaro?
Michael: no padre...questo è troppo per me voi non siete più i miei genitori
Meredith: dove abbiamo sbagliato con te?
Michael:....non lo so Meredith....ma non preoccuparti per me....e ora se permettete mi ritiro in camera mia....
Jack: non azzardarti ad alzarti da questo tavolo!
Io mi alzo
Michael: non prendo ordini da te jack…
 
Mio padre si alza furioso e per la prima volta mi da uno schiaffo...così forte che cado a terra.
Jack: SEI LA PIù GRANDE DELUSIONE DELLA MIA V.....
Lo guardo con la stessa espressione di iblis
così fredda che ti gela il sangue nelle vene
posso vedere chiaramente il terrore negl'occhi di jack
Jack: v-vai in camera tua…
 
Guardo Iblis che mi sorride soddisfatto e orgoglioso, dopo tutto anche a me non dispiace, ma ho deciso me ne vado…
 
***
 
Sono in camera mia seduto sul letto. Oggi al parco sentendo le urla la maestra Isabelle, che ci aveva accompagnati, era accorsa insieme ad altri miei compagni dove era accaduto il misfatto. La maestra appena vide il corpo trucidato di Dj rimase inorridita e i miei compagni, soprattutto le femmine, iniziarono a urlare di paura. Io avevo alcuni schizzi del sangue di Dj sulla guancia e continuavo a fissare il suo corpo senza vita inespressivo.
So già che ora tutti credono veramente che io sia pazzo, e che sia stato io ad ucciderlo. Iblis, che fino ad allora era stato in silenzio mi rivolge la parola…
 
Iblis: Ti faccio paura? Ti inorridisco per quello che ho fatto?
Michael: Sai benissimo che la risposta è no e che ti ringrazio per avermi salvato…
Iblis: Bhè allora che vuoi fare? Ormai qui non hai più nessuno. I tuoi compagni e le tue insegnanti ti credono un pazzo assassino, mentre i tuoi genitori ormai nei tuoi confronti non provano altro che pena.
Michael: Ho preso la mia decisione…ce ne andiamo.
 
***
 
È notte fonda.
Dietro di me la mia casa arde del fuoco del mio odio.
L’odio nei confronti di quegli stupidi dei miei compagni.
L’odio nei confronti delle mie insegnanti mediocri.
E l’odio nei confronti di quegli ipocriti dei miei genitori.
Ormai, a parte Iblis, non mi è rimasto più niente. Neanche quella casa, dove fino a qualche minuto fa i miei genitori stavano dormendo beati…
Iblis, la parte oscura che risiede in me, ha appiccato, soltanto volendolo,  l’incendio che sta distruggendo la mia casa e probabilmente ha già ucciso i miei genitori.
Quel fuoco, è il fuoco del mio Odio…
 
DjAmuStar: Wow…O.O una fine interessante eh? ;D
Mrthekingdomhearts: Chissà ora cosa accadrà al mostro caro Mephi…volevo dire Michael…^.^’
DjAmuStar: Dove andrà? Chi incontrerà? Riuscirà a trovare qualcuno che lo capisca e non lo reputi pazzo?
Mrthekingdomhearts: Scopritelo nel terzo capitolo di…
DjAmuStar&Mrthekingdomhearts: ...Whispers of death in the Dark! XD
  
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