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Autore: arwen85    13/03/2012    13 recensioni
"Che colore può avere una bugia? Nera come la pece...bianca come una perla...o grigia come una tempesta? Una piccola bugia può aiutarti è vero...ma fino a quando?"
Dal Capitolo 6: -“dai…vieni qui piccola…”- mi prende un polso tirandomi giù verso di lui e facendomi sdraiare con la testa sulle sue gambe coperte dai pantaloni di una tuta.
Questi suoi cambiamenti di umore mi confondono.
-“J-Jared ma che…”- cerco di dire. Lui però mi interrompe.
-“sssh…tranquilla…rilassati e cerca di riposarti. Devi essere piuttosto stanca”- mi dice con un filo di voce.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 2

 

Finalmente a casa.

Adoro il mio appartamento sulla Mulholland Drive.

All’ottavo piano di un palazzo. Decisamente troppo in alto per le mie povere vertigini.

È  un appartamento semplice, nulla di speciale o troppo lussuoso, ma è mio. Un ampio salone, una piccola cucina, due stanze ed un bagno.

Chiudo la porta dietro di me e poso la valigia a terra.

Mi avvio verso il divano e mi lascio cadere su di esso con un tonfo sordo. Il salone è la parte della casa che amo di più…è il mio angolo relax dove trovo pace e tranquillità o caos e delirio a seconda del mio umore.

Si. Mi era mancato tutto questo.

Tre settimana in Italia e già mi mancava da morire quì.

Mi guardo intorno. A destra la grande vetrata da luce a tutta la stanza. Al centro il grande tappeto rosso di pelo padroneggia, su di esso il mio tavolino basso di legno nero scelto ad un mercatino qualche anno fa.

Giro la testa a sinistra e l’enorme libreria mi fa scappare un sorriso. È piena zeppa di libri che praticamente ho letto tutti. È la mia salvezza!! Nei momenti di calma prendo un libro ed inizio a sognare…

Sulla parete di fronte il grande mobile tv, dello stesso colore del tavolino, ha un filo di polvere come anche le mensole, occupate da tutti i miei souvenir di viaggio.

Mmm…devo decisamente dare una pulitina.

In uno dei ripiani bassi del mobile c’è l’impianto stereo, compagno di tanti momenti della mia vita.

Mi alzo. Ho voglia di ascoltare un po’ di musica.

Prendo in mano il loro cd. L’ultimo. Lo infilo e lascio che le note della prima canzone si espandano nella stanza.

Torno a stravaccarmi sul divano.

Chiudo gli occhi e reclino la testa indietro. Sono proprio stanca…

Il mio cellulare squilla facendomi sobbalzare.

-“accidenti!!!”- impreco ad alta voce.

Cerco il cellulare nella borsa, che sembra più quella di Mary Poppins, e guardo il display.

Christian, il mio capo. 

-“capo te lo dico subito, io ora voglio riposare perciò non ti inventare niente!!”- rispondo acida come una spremuta di limone.

-“ma ciao anche a te Alex, eh! E comunque ben tornata”- mi risponde a tono.

Sempre il solito sarcastico!!

Lo adoro. Cinquantaquattro anni di uomo portati alla grande.

Alto come un cestista dell’NBA, folti capelli brizzolati, due grandi e dolci occhi neri. Carismatico, intraprendente ma anche buono come il pane e con un cuore enorme. Io ed Andy siamo un po’ come due figlie per lui.

-“allora com’è andata la tua vacanza? Ti sei divertita in patria?”- mi chiede allegro.

-“è andata benissimo!!! E…si, mi sono divertita come una matta!! Ah! Ti ho anche portato un  regalino!! Tante cose buone da mangiare!!!”- gli dico eccitata.

So bene quanto gli piaccia la cucina italiana perciò ho optato per qualche prodotto tipico.

 -“oh! ma grazie! Adoro, adoro la vostra cucina ed i vostri prodotti!! Tu lo sai e mi prendi per la gola, accidenti! Poi ingrasso eh!”- lo sento sorridere -“ora vai a riposarti dai….ho chiamato solo per salutarti e per dirti che domani ti voglio in ufficio! Abbiamo l’incontro con il nuovo cliente”-

Mi metto sull’attenti -“signor sissignore!!!”- esclamo saltellando e lui scoppia in una risata allegra.

-“bene soldato Carter! A domani allora!”-

-“a domani!! Ah capo volev…”- come non detto ha riattaccato.

Uffa. Volevo chiedergli notizie sul nuovo cliente.

Lancio il cellulare nella borsa e mi avvio verso il bagno per una bella doccia rilassante e magari, dopo, una bella cena cinese! Guardo la valigia abbandonata vicino alla porta con aria perplessa.

-“ma si!! La svuoterò più tardi”-.

                                                                 ***********************************************************


Titiii titiii titii titiii

 

Dio come odio la mia sveglia.

La spengo e mi alzo lentamente a sedere sul letto, sbadigliando rumorosamente.

Ok mi servono solo cinque secondi per capire chi sono, dove sono e cosa faccio e poi sarò attiva. Cinque…quattro…tre…due…uno…

-“si comincia la giornataaaaa!!!”- grido stiracchiandomi.

Dopo essermi lavata, vestita e dopo aver fatto una bella colazione mi tuffo nel traffico cittadino di L.A.. Stranamente, non c’è neanche tanto casino per strada stamattina e con mezz’ora arrivo in ufficio.

-“buongiorno a tutti!!”- entro in ufficio con un sorriso a quarantamila denti. Avevo proprio voglia di tornare a lavoro.

-“oh ma buongiorno a te mia dolce principessa!”- sento esclamare da una voce alla mia destra.

Robert. Rob, per me. L’altro mio collega di lavoro.

Moro, alto, occhi verdi e fisico da modello. Lo prendo continuamente in giro dicendogli che per me ha sbagliato mestiere. È un caro amico, una persona socievole, con tanta tanta pazienza e quando ho qualche problema è sempre pronto ad ascoltarmi. È una delle persone a me più care che mi protegge e mi coccola. Gli voglio un gran bene.

-“ciao Rob!!”- passo vicino alla sua scrivania e gli schiocco un bacio sulla guancia.

-“com’è andato il viaggio principessa?? Divertita??”- mi chiede sorridente.

-“oooh si!!! È sempre bello tornare in patria!!”- esclamo.

-“e dimmi…qualche italiano fastidioso ti ha fatto la corte?? Dimmelo che gli vado a cambiare i connotati!!”- scherza lui strofinandosi le mani.

-“Rob!!”- lo ammonisco –“cmq se proprio lo vuoi sapere, qualcuno che mi faceva il filo c’era, ma io sono brava a difendermi!!”- gli dico facendo finta di boxare.

-“oh la mia principessa tira pugni!!”- conclude ridendo.

Mi era proprio mancato.

-“buongiorno mia Thelma!”- mi saluta Andy venendomi incontro.

-“mia Louise!!!”- esclamo abbracciandola.

Thelma e Louise.

Ogni tanto io e lei ci chiamavamo con questi nomignoli per scherzare. Era partito tutto un giorno, durante una delle nostre chiacchierate, in cui avevamo deciso che prima o poi avremmo fatto una pazzia e saremmo scappate lontano in cerca di avventura. Che due matte svitate che siamo!!

-“Allora…”- esclamo euforica -“a che ora è l’appuntamento con il cliente?”-

-“tra poco!”- mi dice guardando l’orologio -“Il capo è con loro e stanno venendo qui”-

Eh? Ma che….

-“loro?? Ma perché in quanti sono?”- chiedo confusa.

-“in realtà uno solo”- mi dice sedendosi alla sua scrivania ed incrociando le mani sotto il mento -“ma il capo ha detto che con lui c’è un’altra persona che lo accompagna”-

-“ah…ok…”- dico perplessa -“a proposito! il capo ti ha per caso anche accennato chi fosse questa persona?”- le chiedo.

La curiosità è donna, si sà.

-“già già!! nemmeno io so nulla!”- dice Rob staccando gli occhi dallo schermo del pc.

-“no il capo non mi ha detto niente ragazzi”- ci dice Andy, picchiettando un dito sulle labbra -“quando sono arrivata stamattina lui non era già più in ufficio! E durante la telefonata non me lo ha accennato. In effetti sono curiosa anche io”-

Accidenti!!

Comunque alla fine chiunque fosse, sarebbe andato benissimo!!

Sono brava nel mio lavoro!

Mi avvio verso la mia scrivania ed accendo il pc. Meglio dare un occhiata alla posta mentre aspetto Christian. Sto per aprire la prima mail e la porta dell’ingresso si apre.

-“oh devono essere arrivati!”- esclama Rob sbirciando verso il corridoio.

-“Alex! Puoi venire da me in ufficio per favore?”- la testa del mio capo sbuca dalla porta del nostro ufficio.

-“si certo capo arrivo!”- faccio due passi e mi volto indietro -“Andy ma tu non vieni?”- mi giro verso di lei che è rimasta seduta.

-“no tesoro! Il capo mi ha detto stamane che ha deciso di affidare il lavoro a te sola! E poi io ne ho già un altro da seguire”- dice sorridendomi ed inclinando la testa da un lato.

Di solito lavoravamo sempre in coppia e devo ammettere che mi faceva un po’ strano sapere di dover lavorare da sola, stavolta. 

Apro la porta e mi dirigo a passo svelto verso l’ufficio del capo, in fondo al corridoio.

Un bel respiro Alex su….

Trovo la calma necessaria e giro la maniglia…

-“oh eccoti Alex!”- il mio capo si alza dalla sua scrivania scura, di mogano, venendo verso di me -“ti presento il nostro cliente”- sposta lo sguardo da me alle due figure sedute poco più in là ed io lo seguo, rivolgendo la mia attenzione verso di loro.

Rimango ghiacciata sul posto.

-“signori questa è Alexandra Carter, una delle mie migliori decoratrici”- mi presenta il mio capo voltandosi poi a guardarmi -“Alex, loro sono Jared Leto e suo fratello Shannon. Jared ci ha commissionato un lavoro”-

No. Non è possibile.

 

 

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Note dell’autrice:                

Ed ecco qui il secondo capitolo!!

La nostra protagonista ha finalmente incontrato il suo nuovo cliente!! Che botta per la povera Alex!!

Anyway…

Anche questa volta un ringraziamento speciale và:

Alle mie beta Nicky ed Ale!! Che tra poco nn mi sopporteranno più!!! Looooooove girls!!

Alle mie sisterine Fabiana (la mia HIMmica impazzita!!! ^-^) e Vivi (la mia veterana che mi fa sciogliere ogni volta che pubblica un capitolo della sua storia)

Alla mia sisko Sele che so già sbaverà dietro Shannolo!!! LOL

Alle mie sisters Connie e Moni che mi hanno ispirato con Thelma e Louise!!! Grazieeeee!!! <3

E naturalmente ringrazio davvero tanto tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere anche questo secondo capitolo, contribuendo a darmi la carica x continuare!!! ^-^

A presto con il prossimo capitolo!!

Bacioni!!

                Vale

 

 

  
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