CAPITOLO 2
Finalmente a
casa.
Adoro il mio
appartamento sulla Mulholland Drive.
All’ottavo
piano di un palazzo. Decisamente troppo in alto
per le mie povere vertigini.
È un appartamento
semplice, nulla di speciale o troppo lussuoso, ma è mio. Un
ampio salone, una
piccola cucina, due stanze ed un bagno.
Chiudo la
porta dietro di me e poso la valigia a terra.
Mi avvio verso
il divano e mi lascio cadere su di esso con un
tonfo sordo. Il salone è la parte della casa che amo di
più…è il mio angolo
relax dove trovo pace e tranquillità o caos e delirio a
seconda del mio umore.
Si. Mi era
mancato tutto questo.
Tre settimana
in Italia e già mi mancava da morire quì.
Mi guardo
intorno. A destra la grande vetrata da luce a tutta
la stanza. Al centro il grande tappeto rosso di pelo padroneggia, su di
esso il
mio tavolino basso di legno nero scelto ad un mercatino qualche anno
fa.
Giro la testa
a sinistra e l’enorme libreria mi fa scappare
un sorriso. È piena zeppa di libri che praticamente ho letto
tutti. È la mia
salvezza!! Nei momenti di calma prendo un libro ed inizio a
sognare…
Sulla parete
di fronte il grande mobile tv, dello stesso
colore del tavolino, ha un filo di polvere come anche le mensole,
occupate da
tutti i miei souvenir di viaggio.
Mmm…devo
decisamente dare una pulitina.
In uno dei
ripiani bassi del mobile c’è l’impianto
stereo,
compagno di tanti momenti della mia vita.
Mi alzo. Ho
voglia di ascoltare un po’ di musica.
Prendo in mano
il loro cd. L’ultimo. Lo infilo e lascio che
le note della prima canzone si espandano nella stanza.
Torno a
stravaccarmi sul divano.
Chiudo gli
occhi e reclino la testa indietro. Sono proprio
stanca…
Il mio
cellulare squilla facendomi sobbalzare.
-“accidenti!!!”-
impreco ad alta voce.
Cerco il
cellulare nella borsa, che sembra più quella di Mary
Poppins, e guardo il display.
Christian, il
mio capo.
-“capo
te lo dico subito, io ora voglio riposare perciò non
ti inventare niente!!”- rispondo acida come una spremuta di
limone.
-“ma
ciao anche a te Alex, eh! E comunque ben tornata”- mi
risponde a tono.
Sempre il
solito sarcastico!!
Lo adoro.
Cinquantaquattro anni di uomo portati alla grande.
Alto come un
cestista dell’NBA, folti capelli brizzolati, due
grandi e dolci occhi neri. Carismatico, intraprendente ma anche buono
come il
pane e con un cuore enorme. Io ed Andy siamo un po’ come due
figlie per lui.
-“allora
com’è andata la tua vacanza? Ti sei divertita in
patria?”- mi chiede allegro.
-“è
andata benissimo!!! E…si, mi sono divertita come una
matta!! Ah! Ti ho anche portato un regalino!!
Tante cose buone da mangiare!!!”- gli
dico eccitata.
So bene quanto
gli piaccia la cucina italiana perciò ho
optato per qualche prodotto tipico.
-“oh! ma grazie!
Adoro,
adoro la vostra cucina ed i vostri prodotti!! Tu lo sai e mi prendi per
la
gola, accidenti! Poi ingrasso eh!”- lo sento sorridere
-“ora vai a riposarti
dai….ho chiamato solo per salutarti e per dirti che domani
ti voglio in
ufficio! Abbiamo l’incontro con il nuovo cliente”-
Mi metto
sull’attenti -“signor sissignore!!!”-
esclamo
saltellando e lui scoppia in una risata allegra.
-“bene
soldato Carter! A domani allora!”-
-“a
domani!! Ah capo volev…”- come non detto ha
riattaccato.
Uffa. Volevo
chiedergli notizie sul nuovo cliente.
Lancio il
cellulare nella borsa e mi avvio verso il bagno per
una bella doccia rilassante e magari, dopo, una bella cena cinese!
Guardo la
valigia abbandonata vicino alla porta con aria perplessa.
-“ma
si!! La svuoterò più tardi”-.
Titiii titiii
titii titiii
Dio come odio
la mia sveglia.
La spengo e mi
alzo lentamente a sedere sul letto,
sbadigliando rumorosamente.
Ok mi servono
solo cinque secondi per capire chi sono, dove
sono e cosa faccio e poi sarò attiva.
Cinque…quattro…tre…due…uno…
-“si
comincia la giornataaaaa!!!”- grido stiracchiandomi.
Dopo essermi
lavata, vestita e dopo aver fatto una bella
colazione mi tuffo nel traffico cittadino di L.A.. Stranamente, non
c’è neanche
tanto casino per strada stamattina e con mezz’ora arrivo in
ufficio.
-“buongiorno
a tutti!!”- entro in ufficio con un sorriso a
quarantamila denti. Avevo proprio voglia di tornare a lavoro.
-“oh
ma buongiorno a te mia dolce principessa!”- sento
esclamare da una voce alla mia destra.
Robert. Rob,
per me. L’altro mio collega di lavoro.
Moro, alto,
occhi verdi e fisico da modello. Lo prendo
continuamente in giro dicendogli che per me ha sbagliato mestiere.
È un caro
amico, una persona socievole, con tanta tanta pazienza e quando ho
qualche
problema è sempre pronto ad ascoltarmi. È una
delle persone a me più care che
mi protegge e mi coccola. Gli voglio un gran bene.
-“ciao
Rob!!”- passo vicino alla sua scrivania e gli schiocco
un bacio sulla guancia.
-“com’è
andato il viaggio principessa?? Divertita??”- mi
chiede sorridente.
-“oooh
si!!! È sempre bello tornare in patria!!”- esclamo.
-“e
dimmi…qualche italiano fastidioso ti ha fatto la corte??
Dimmelo che gli vado a cambiare i connotati!!”- scherza lui
strofinandosi le
mani.
-“Rob!!”-
lo ammonisco –“cmq se proprio lo vuoi sapere,
qualcuno che mi faceva il filo c’era, ma io sono brava a
difendermi!!”- gli
dico facendo finta di boxare.
-“oh
la mia principessa tira pugni!!”- conclude ridendo.
Mi era proprio
mancato.
-“buongiorno
mia Thelma!”- mi saluta Andy venendomi incontro.
-“mia
Louise!!!”- esclamo abbracciandola.
Thelma e
Louise.
Ogni tanto io
e lei ci chiamavamo con questi nomignoli per
scherzare. Era partito tutto un giorno, durante una delle nostre
chiacchierate,
in cui avevamo deciso che prima o poi avremmo fatto una pazzia e
saremmo
scappate lontano in cerca di avventura. Che due matte svitate che
siamo!!
-“Allora…”-
esclamo euforica -“a che ora è
l’appuntamento con
il cliente?”-
-“tra
poco!”- mi dice guardando l’orologio -“Il
capo è con
loro e stanno venendo qui”-
Eh? Ma
che….
-“loro??
Ma perché in quanti sono?”- chiedo confusa.
-“in
realtà uno solo”- mi dice sedendosi alla sua
scrivania
ed incrociando le mani sotto il mento -“ma il capo ha detto
che con lui c’è
un’altra persona che lo accompagna”-
-“ah…ok…”-
dico perplessa -“a proposito! il capo ti ha per
caso anche accennato chi fosse questa persona?”- le chiedo.
La
curiosità è donna, si sà.
-“già
già!! nemmeno io so nulla!”- dice Rob staccando
gli
occhi dallo schermo del pc.
-“no
il capo non mi ha detto niente ragazzi”- ci dice Andy,
picchiettando un dito sulle labbra -“quando sono arrivata
stamattina lui non
era già più in ufficio! E durante la telefonata
non me lo ha accennato. In
effetti sono curiosa anche io”-
Accidenti!!
Comunque alla
fine chiunque fosse, sarebbe andato benissimo!!
Sono brava nel
mio lavoro!
Mi avvio verso
la mia scrivania ed accendo il pc. Meglio dare
un occhiata alla posta mentre aspetto Christian. Sto per aprire la
prima mail e
la porta dell’ingresso si apre.
-“oh
devono essere arrivati!”- esclama Rob sbirciando verso
il corridoio.
-“Alex!
Puoi venire da me in ufficio per favore?”- la testa
del mio capo sbuca dalla porta del nostro ufficio.
-“si
certo capo arrivo!”- faccio due passi e mi volto
indietro -“Andy ma tu non vieni?”- mi giro verso di
lei che è rimasta seduta.
-“no
tesoro! Il capo mi ha detto stamane che ha deciso di
affidare il lavoro a te sola! E poi io ne ho già un altro da
seguire”- dice
sorridendomi ed inclinando la testa da un lato.
Di solito lavoravamo sempre in coppia e devo ammettere che mi faceva un po’ strano sapere di dover lavorare da sola, stavolta.
Apro la porta
e mi dirigo a passo svelto verso l’ufficio del
capo, in fondo al corridoio.
Un bel respiro
Alex su….
Trovo la calma
necessaria e giro la maniglia…
-“oh
eccoti Alex!”- il mio capo si alza dalla sua scrivania
scura, di mogano, venendo verso di me -“ti presento il nostro
cliente”- sposta
lo sguardo da me alle due figure sedute poco più in
là ed io lo seguo, rivolgendo
la mia attenzione verso di loro.
Rimango
ghiacciata sul posto.
-“signori
questa è Alexandra Carter, una delle mie migliori
decoratrici”- mi presenta il mio capo voltandosi poi a
guardarmi -“Alex, loro
sono Jared Leto e suo fratello Shannon. Jared ci ha commissionato un
lavoro”-
No. Non
è possibile.
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Note dell’autrice:
Ed ecco qui il secondo capitolo!!
La nostra protagonista ha finalmente incontrato il suo nuovo cliente!! Che botta per la povera Alex!!
Anyway…
Anche questa volta un ringraziamento speciale và:
Alle mie beta Nicky ed Ale!! Che tra poco nn mi sopporteranno più!!! Looooooove girls!!
Alle mie sisterine Fabiana (la mia HIMmica impazzita!!! ^-^) e Vivi (la mia veterana che mi fa sciogliere ogni volta che pubblica un capitolo della sua storia)
Alla mia sisko Sele che so già sbaverà dietro Shannolo!!! LOL
Alle mie sisters Connie e Moni che mi hanno ispirato con Thelma e Louise!!! Grazieeeee!!! <3
E naturalmente ringrazio davvero tanto tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere anche questo secondo capitolo, contribuendo a darmi la carica x continuare!!! ^-^
A presto con il prossimo capitolo!!
Bacioni!!
Vale