EPILOGO!
Inghilterra
richiuse il copione: “Fiuuu… Sono arrivato vivo alla fine.”
Gli
applausi, ripagatori di fatiche (e stress), non si fecero attendere! E tra uno
scroscio e l’altro arrivavano lì davanti anche le urla dei più soddisfatti.
“Bravissimi!”
“Spassosissimi!”
“Compro
anche il vestito da sposa!”
Il
sipario si riaprì ed uscirono tutti gli attori per l’inchino di rito (più Cina
col suo panda, che col suo infaticabile impegno si era meritato quell’onore).
“Grande!
Andiamo Inghilterra! Saliamo sul palco a ricevere la giusta venerazione!”
“Fermo
lì! Il regista è l’ultimo a ricevere gli applausi. Adesso ogni attore si farà
avanti per ricevere il suo applauso individuale e poi sarà il tuo turno.”
“CHEEEE?!?!? Non posso aspettare tutto questo tempo!”
Il battere di mani continuava nella sala, e più continuava più America si
faceva pallido e irrequieto.
“Tutti
questi applausi e io non ci rientro… Basta, non resisto!”
Con un salto acrobatico, atterrò davanti gli attori e allargò le braccia, come
a non voler lasciar loro nulla!
“Grazie! Grazie! Lo so, mi adorate! È tutto merito mio! Di chi sennò? Grazie
signore e signori! Smack! Smack! Eh eh eh!”
Inghilterra
gli fece segno di girarsi.
“Eh?”
Attori:
>____<
America:
(^___^”): “… Beh, ovviamente siete stati bravi pure voi!”
“Ci
hai costretti a vestirci da donne e a truccarci!” –alzò il pugno Prussia.
“Mi
hai fatto travestire da botolo!” –tirò a terra le orecchie Germania.
“Non
ho sposato il principe!” –esternò la propria delusione la sorellastra
soprattutto stupida.
“Non
ho visto nemmeno una mozzarellina!” –sbatté i piedi la trionfante protagonista.
“Ve!” –gli diede ragione Veneziano, arrabbiato anche lui.
“E
ora ti stai prendendo tutto il merito!” –gli fece notare Russia visto che si
era distratto a lanciare altri baci e intercettare altri applausi come palle al
volo!
“Suvvia,
ci siamo divertiti, no?”
“NO!”
“Eh
eh eh, dai che non è vero! Non siete contenti nemmeno degli applausi?”
“In
effetti…” –ci pensò su Francia, lanciando un bacino a sua volta!
“A
parte quando ho rischiato di rompermi l’osso del collo io mi sono divertita.” –disse
Belgio togliendosi le alucce da dietro la schiena.
“A
me è piaciuta un sacco, soprattutto il finale!” –gongolò Spagna, mettendo la
mano sulla spalla di Romano, ma ricevendone in cambio un cazzotto in faccia.
La
recita era finita, basta adesso!
“Visto
che è piaciuto anche a voi? Il nostro esordio è stato un successone! E vedrete
che la prossima volta…”
“Alt! Prima di parlare di prossime volte farai bene a darci il compenso che ci
hai promesso per farti passare questo tuo sfizio!”
“SGANCIA!”
–urlarono tutti.
“Volentieri!
Però, vedete… Mi sono dimenticato di dirvi che per invogliare il pubblico a
partecipare non ho fatto pagare alcun biglietto. Sapete, per farci prima un po’
di pubblicità come compagnia teatrale prima!”
“……”
“Diciamo
che l’avete fatto per il bene dell’arte. Perché è l’arte l’importante
dopotutto, no?”
“……”
“…… Inghilterra, perché mi guardano così invece di acclamarmi?”
“Te
la sei cercata.”
Grecia
sbadigliando uscì fuori dalla bocca del suggeritore: “Che ore sono? A che ora
cominciava lo spettacolo?”
Tutti:
>_______<
Grecia:
O.O”
Vide
tante aure maligne fuse sulla testa degli attori che bramavano la sofferenza di
un certo regista e pensò fosse il caso di reinfilarcisi per non restare
coinvolto…
Il
giorno dopo, quando la riunione era finita e tutti se ne erano già andati a
casa, nella stanza delle assemblee restavano solo Inghilterra e America.
Quest’ultimo
aveva in testa la cuffietta da domestica e dei vestiti da Cenerentola, con i
quali espiava la condanna decisa unanimemente dai suoi attori per ottenere il
loro perdono.
Lucidare
come uno specchio tutto il pavimento, il tavolo e ogni singola sedia, ed erano
parecchie: per un’intera settimana!
“Direi
che ben ti sta. Non puoi coinvolgere le persone nei tuoi piani strampalati
senza il loro consenso, o se vuoi convincerli, almeno non mentirgli.”
“Anf…
anf… Non ricordavo la sala fosse così enorme… Dannate macchie ostinate! Non
potrai nulla contro l’eroe del pulito!”
Diede
un colpo di spugna nel secchio e tornò a dar fondo alla sua riserva di olio di
gomito.
“Per
lo meno ti sei divertito almeno tu.”
“Già!
Fare il regista è divertentissimo, Artie! Gli applausi! Il successo! La
complicità con Cina che mi chiama “capo”, gli autografi che mi avrebbero
chiesto se quei maledetti ribelli non mi avessero appeso a testa in giù dal
soppalco dei riflettori…”
Inghilterra
trattenne una risata: alla fine anche lui aveva recitato egregiamente come
salame made in USA!
“Questo
è solo un incidente collaterale. Il mondo del teatro mi reclama! E presto
tornerò in prima linea con una nuova opera in tabellone!”
“Oh, no! Non dirmi che non ti è bastata!”
America
scattò in piedi, afferrando la ramazza come uno scettro da condottiero!
“Già
la vedo la mia prossima opera! Milioni di comparse, luci stroboscopiche, laser,
effetti speciali fighi, colonna sonora hollywoodiana, i gadget e le magliette
indossate da tutti i bambini! Non temete, l’eroe presto tornerà con una nuova
fedele truppa e vi farà ancora brillare gli occhi! SI!”
“……”
“……”
I
misteriosi grilli tornarono a farsi sentire da chissà dove!
Arthur
fissò negli occhi Alfred per un tempo interminabile, prima di esprimere il
proprio parere al riguardo.
“… Lì c’è una macchia.”
“…
Sigh!”
Dura
la gavetta del regista esordiente!
(LIETO)
FINE?