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Autore: Ragazzacupa    13/03/2012    6 recensioni
"Odio la tua presunzione, mi rende nervosa e rende odioso e finto il tuo carattere di ameba"
"Secondo me dici di odiarmi solo perchè io ho qualcosa che io non ho!"
E lo schiaffo partì come un boomerang, un boomerang rosso scarlatto, come i capelli di Karin e la guancia di Naruto.
Già gente, è una NaruKarin.
Enjoy!!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Karin, Naruto Uzumaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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  NaruKarin.
Già, un crack pairing mooolto strano e che sinceramente, mi ha divertito, almeno in questa storia.
E' divertente immaginarsi diverse situazioni, peraltro molto reali e non campate per aria.
Penso che ci sia un leggero OOC perchè Karin così non è proprio... lagnosa (o almeno, a me lo è sembrato, un po' come me XD), però detesta e... picchia, come giusto che sia :'D
A voi la recensione, come dico 'quasi' sempre.


Odio la presunzione dipinta di azzurro

 

'Odio il tuo carattere e sempre lo farò, anche se non ti conosco e non ti conoscerò mai direttamente.'

Karin odiava tante cose nella sua insignificante vita e non dava peso al perchè, lasciandosi guidare dalle sue passioni.
Se c'era una cosa che aveva imparato ad odiare, specie a Konoha, era la presunzione della gente di risolvere ogni problema, di qualunque genere esso fosse.
Detestava in maniera profonda la comprensione, ma in cuor suo sapeva perchè nessuno gli aveva mai data ed offerta, anche solo per un istante di vita pari alla sua felicità.
Sola, come lo era stata in ogni occasione della sua esistenza priva di significato, detestava quella testa bionda di Naruto Uzumaki.
Lo osservava in disparte, vedendo come si struggeva a destra a manca per aiutare i suoi compagni e il suo cuore diventava immediatamente duro come una roccia.
Come quella parte di sè che mostrava perennemente ad ogni persona che incontrava.
Karin rifiutava l'idea di frantumarsi come un sassolino, lei doveva sopraffare quello stato di angoscia che, come un macigno, si portava ormai da un tempo indeterminato.
La rossa non capiva come una persona scema come lui potesse essere così... spontaneo, buonista, sapendo quando c'era ancora troppa gente che lo scherniva con furore e rabbia repressa.
Non trovava giusto che avesse quel comportamento, le sembrava falso e davvero inopportuno.

'Perchè ti stuggi tanto per gli altri, Naruto Uzumaki?'
'Perchè credo in me ed in un futuro migliore'.
'Tzè, cazzate!'
'Perchè non provi a fidarti di me, mi piacerebbe aiutarti, Karin...'
'Non ho bisogno di te, deficiente'.

Quando Naruto vedeva Karin, triste ed angosciante, sentiva che vecchie cicatrici riaffioravano come petali di un fiore bello ma assai velenoso.
Si sentiva segretamente male, non capendo perchè fosse così tanto risoluta quanto testarda.
Già, per una volta Naruto non capeva davvero qualcuno: e questo lo incuriosiva parecchio.

'Io non ti capisco! - avevano urlato entrambi all'unisono, in un'altra occasione fatta di piccoli gesti da parte del dobe e di altre discussioni inutili'.

Naruto aveva tirato fuori un respiro profondo, abbassando quegli occhi cerulei e poi fissando quelli scarlatti della ragazza.

'Karin... perchè sei così testarda?'
'...Io non voglio parlarne, con nessuno'.
'Le cose si risolverebbero se lasciassi un piccolo spiraglio a...'
'E perchè dovrei farlo? Specie ad uno come te, che sento di odiare dal profondo?'
'Tu mi odi solo perchè ho qualcosa che io non ho!'

Lo schiaffo e la guancia rossa si fecero sentire, in Naruto.
E fu allora che vide per la prima volta Karin piangere due umide lacrime fatte di risentimento.
Ma il ragazzo continuò a parlare, dicendo:

'Potrai pure rendermi uno straccio dandomi colpi ma io voglio semplicemente provare, perchè sento che hai fortemente bisogno di qualcuno, qualcuno simile a te'.

Karin strinse le mani e abbassò lo sguardo porporeo, quasi messa al tappeto.
No, non avrebbe dovuto cedere ad uno come lui, mai l'avrebbe fatto.
Naruto le sorrise, facendole un regalo che mai nessuno le aveva donato da quando era nata: uno di quei sorrisi di cuore, che ti scaldano l'animo freddo ed algido.
Si asciugò velocemente le lacrime e sorrise appena.

'Voglio darti una possibilità: io, te, il parco dell'accademia, alle sette di questa sera'.

Naruto fu sorpreso della scelta della giovane rossa ma non disse niente per evitare che la ragazza cambiasse idea.

'Ci sarò, è una promessa, Karin'.

E se ne andò, più sollevato e libero.
Come una piccola parte dello sfogo di Karin che andava via dalla sua anima.
E lei era pronta a metterlo veramente alla prova.

'Odio il tuo carattere e sempre lo farò, forse però conoscendoti meglio, Uzumaki.'

  
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