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Autore: thunders_lightnings    13/03/2012    6 recensioni
Percy ha una sorella gemella, Eveline, separata dalla famiglia quando aveva cinque anni, che ha ritrovato a nove anni il fratello e la madre.
Questa sorella accompagna il nostro eroe in tutte le sue avventure che noi conosciamo, ma la sua avventura si rivelerà molto difficile.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luke Castellan, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Eveline Jackson and the Olympians'
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CONOSCO DUE FRATELLASTRI SEMIDEI COMPLETAMENTE DIVERSI 
(Eveline)


Campo Mezzosangue. E così era quello il nome del luogo in cui mi trovavo. E quelli che vedevo intorno a me erano tutti semidei. Impossibile. Avevo avuto una vita strana, ma quello era davvero troppo.
Ero talmente immersa nei miei pensieri che non notai neanche di essere rimasta indietro rispetto a Percy e a Chirone, finchè un ragazzo non mi riportò alla realtà. Diciamo proprio che mi travolse.
-Ehi, sta' un po' attento!- gli gridai.
-Oh, ma siamo simpatici!- rispose lui con un sorriso ironico. Era alto, con capelli biondo rame e una lunga cicatrice che gli solcava la guancia destra. Ecco un esempio di perfetto idiota, pensai.
-Dai, levati!- gli dissi sbuffando. -Devo passare.-
Mi scostai verso destra, ma lui mi bloccò la strada. Allora feci un passo verso sinistra e mi si parò davanti con un ghigno.
-Senti,- cominciai. -devo raggiungere mio fratello e il mio professore di latino con le gambe da cavallo. Se adesso per favore mi fai passare..-
-Prima dimmi il tuo nome.-
-Perchè?-
-Fai così con tutti quelli che ti chiedono il nome?- Il suo stupido sorrisetto cominciava a darmi sui nervi.
-Eveline Jackson, contento? Ora, per favore, fammi passare.- E lo spinsi di lato, sperando di non incontrarlo mai più.
...
Se gli dei esistevano davvero, evidentemente non avevano ascoltato la mia preghiera, perchè poco dopo mi ritrovai a dover condividere persino la casa con quell'idiota.
Annabeth Chase, una figlia di Atena che stava accompagnando me e Percy a fare il giro del Campo, ci portò nella casa undici. Era una casa parecchio affollata con sacchi a pelo sparsi qua e là per tutto il pavimento.
Fra tutti i ragazzi che c'erano qualcuno chiese:- Regolare o indeterminato?-
Io non capii, ma Annabeth rispose:- Indeterminato.- E alcuni ragazzi sbuffarono. Subito dopo si fece avanti proprio quel ragazzo che mi era venuto addosso poco prima.
-Ancora tu?- chiesi.
-Eveline Jackson!- esclamò lui. -Posso chiamarti Ev? Oppure Line? Oppure..-
-Jackson e basta, grazie.- Lui si avvicinò a Percy.
-Tua sorella è sempre così simpatica?- gli sussurrò. Gli lanciai un'occhiataccia, ma prima che mio fratello potesse rispondere, Annabeth disse:- Lui è Luke Castellan. Sarà il vostro capogruppo, per ora.-
-Per ora?- chiese Percy.
-Siete indeterminati.- rispose Castellan. -Non sanno a quale casa assegnarvi, perciò vi mettono qui. La casa undici è quella di Ermes, dio dei viandanti. Accogliamo tutti i visitatori.-
-Per quanto tempo resteremo qui?- chiesi seccata. L'ultima cosa che volevo era avere come capogruppo quell'imbecille.
-Finchè non sarete determinati.- rispose lui, calmo. Oh, certo. Adesso si che era chiaro. Gli lanciai un'ultima occhiataccia prima di uscire con Percy e Annabeth dalla casa undici.
...
Poco dopo l'incidente in bagno con Clarisse, una figlia di Ares, tornai con Percy alla casa undici. Vidi Castellan avvicinarsi a noi e mi alzai accucciandomi in un angolino dalla parte opposta, in mezzo a tutti i ragazzi dai lineamenti simili.
Uno di loro mi si avvicinò e si sedette accanto a me.
-Ciao!- cominciò. -Io sono Travis Stoll, figlio di Ermes. Tu sei Eveline Jackson, giusto?-
Annuii e lo guardai. Aveva, come tutti gli altri, il naso affilato, le sopracciglia arcuato e il sorriso scaltro. Però aveva un qualcosa di dolce nello sguardo che mi fece capire che forse potevo fidarmi un pochino di lui. Non ero una che si fidava facilmente delle persone. Ero cresciuta da sola, per strada e avevo imparato a mie spese che era meglio non fidarsi troppo facilmente degli altri. L'unica persona che aveva la mia piena fiducia era mio fratello, ma dal momento che stava conversando allegramente con quell'idiota di Castellan la stava piano piano perdendo.
Travis Stoll mi sorrise, mi indicò suo fratello gemello Connor e cominciammo a parlare del legame che c'è fra due gemelli, che io conoscevo bene poichè Percy per me era un libro aperto, quasi come se fossimo una stessa persona.
Castellan però ci distolse dalla conversazione perchè dovevamo andare a cena. Sbuffai e mi alzai, raggiungendo mio fratello e seguendo l'orda di ragazzi della casa undici.




 
Spazio autrice non molto sensato: Ok, ieri sera poi non sono riuscita a pubblicarlo per motivi di connessione, infatti ero col computer del mio fratellone senza che lui lo sapesse, ovviamente (quanto amore <3).
Bene, questo è il primo capitolo di questa pseudostoria. Ho saltato tutta la parte dell'inizio perchè, come ho già detto, non voglio rivoluzionare chissà quanto la storia quindi molte parti le salterò, dato che sarebbe inutile riscrivere esattamente uguali.
Ringrazio vivamente tutti quelli che hanno letto e hanno recensito, anche perchè mi hanno tirato molto su di morale, visto che non pensavo potesse piacere, e spero che vogliate recensire ancora. Ovviamente tutti sono invitati a farlo. Consideratelo un gesto di carità verso di me.
Grazie ancora! <3
Un bacio,
Tea

  
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