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Autore: gunnantra    13/03/2012    3 recensioni
"Perchè essere un detective investigativo che non ha mai provato l'amore non significa non essere in grado di provarlo.
Perchè essere un consulenze criminale che non ha mai provato l'amore non significa non essere in grado di provarlo.
Perchè essere semplici, genuini, buoni e unilateralmente innamorati di qualcuno in silenzio non significa essere stupidi.
Perchè non sempre amore e devozione rimangono inappagati"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Moriarty , John Watson , Molly Hooper, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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5 capitolo
Bugie spezzate
 

 
 
 
“Non so chi possa essere, ve lo giuro. Will perché non mi credono?”
la signora Norton piangeva come una fontana mentre suo marito con gli occhi lucidi la guardava disperato.
“Non le crediamo, signora, per il semplice fatto che lei stà mentendo. Non stò mettendo in dubbio la sua preoccupazione, ma sono certo che lei sappia benissimo chi la stà perseguitando” rispose Sherlock perentorio.
Ormai quella specie di battibecco\tortura andava avanti da almeno mezz’ora.
Era quasi straziante e non riuscivo proprio a capire come Sherlock riuscisse ancora ad essere convinto che la signora Cathrine Norton stesse mentendo.
“Signor Holmes, la prego. Non riesco a vedere mia moglie in queste condizioni. E perché non riesce a crederle?”
Il signor Norton, ormai prossimo al pianto, venne in soccorso alla moglie.
“È palese signor Norton. Non mi faccia perder tempo. Ogni minuto è prezioso”
 
In quel momento il cellulare di Sherlock squillo.
Lo uscì dalla tasca, vide chi lo stava chiamando, rispose e disse semplicemente: “Al momento sono impegnato. Mi farò risentire io” poi chiuse la chiamata.
 
“Molly, posso parlarti?” non capivo esattamente cosa potesse volere da me in quel momento, anche perché dopo la nostra discussione non c’era stato modo di chiarire, gli eventi ci avevano travolti.
Comunque lo seguì nella stanza attigua.
“Parlale. Consolala. Abbracciala. Fa quello che fare di solito voi donne in situazioni del genere. Ma cerca di non farla piangere più. Comincia ad irritarmi”.
“Sherlock! Non essere così insensibile. Chi lo sa cosa stà provando in questo momento quella donna!”
“Molly! Qualunque cosa stia provando non la giustifica. E so di sicuro che…tu non ti comporteresti con una tale mancanza di rispetto verso tè stessa”
“No…probabilmente no…non so…Sherlock…era un complimento?”
Ero sbigottita non l’avevo mai visto così prodigo di complimenti.
Ero piuttosto imbarazzata ma anche lusingata.
“Non lo escluderei” risposta molto evasiva..non sarà mica in imbarazzo?
“Stai cercando di scusarti per ciò che è accaduto in treno?”
“Perché mai dovrei scusarmi? ….John effettivamente mi ha fatto capire che sono stato un po’ troppo…brusco. Ma per il resto non mi pento di ciò che ho detto” e detto ciò cominciò a guardare un punto indefinito alle mie spalle.
“Sherlock, guarda qui!” ed estrassi il cellulare dalla tasca “Erano solo pochi messaggi!” e gli mostrai la casella dei messaggi ricevuti.
Lo vidi inclinarsi allento verso lo schermo e dopo qualche secondo alzò un sopracciglio…infastidito?
Improvvisamente mi strappò il cellulare dalle mani e lesse ad alta voce:

Fuori città?
E per quanto tempo?
Ah, il lavoro non sarà lo stesso
Con chi andrò a pranzo ogni giorno?
Aspetto tue notizie non appena sarai tornata.
Non farmi stare in pensiero Molly…mi mancherai....
Jim

 
“A quanto pare le bugie hanno le gambe corte Molly. Non mi avevi detto che andate a pranzo insieme tutti i giorni. E guarda qui” aggiunse scorrendo fra i vari messaggi ricevuti “ma quanti messaggi ti invia? Scommetto che presto i tasti saranno tutti consumati!”
“Sherlock basta! Restituiscimi subito il cellulare” cominciai a tendermi verso di lui per tentare di afferrarlo…ma lui era decisamente più alto rispetto a me.
“Toh! Guarda qui! C’è una cartella con il mio nome. Chissà cosa c’è di così interessante da essere custodito. E c’è addirittura una password. Non perderò tempo a chiedertela, tanto non me la diresti, farò prima a cercarla io stesso”
“Sherlock come ti permetti!” tutti i miei tentativi erano infruttuosi e oramai mi limitavo a piccoli saltelli puntellandomi con una mano sulla sua spalla
“Ma…Molly….non è neppure questa” ormai anche il settimo tentativo si era rivelato infruttuoso “Dimmela altrimenti non te lo restituisco” 
Era perentorio.
“Ok. La scriverò io. Ma non guardare”
Come avrei potuto giustificare la scelta della password?
Per inciso era stato il giorno in cui, per questioni puramente lavorative, Sherlock prese il mio cellulare e registrò il suo numero dicendomi “Quando le analisi saranno pronte mandami un messaggio”.
Non dimenticherò mai quelle parole.
E da quella fatidica data non passa giorno che io non guardi il suo numero almeno per una volta.
Potrò sembrare (e credo di esserlo) patetica, ma…il fatto di avere il suo numero mi fa sentire speciale. Mi fa sentire parte della sua vita.
In pochi effettivamente hanno il numero: io, John, Mycroft, Irene, la signora Hudson, Lestrade. E credo nessun altro, solitamente quando chiama qualcuno non rende visibile il suo numero.
È fatto così, è ‘strambo’ direbbe John, è uno ‘psicopatico’ direbbe Lestrade, è un ‘sociopatico’ direbbe Mycroft….è Sherlock, ripeto sempre io quando qualcuno mi chiede com’è il ‘famoso investigatore di Baker Street’, anche se fra me e me aggiungo: e non lo cambierei con nessun altro al mondo.
 
“Che significa quella data Molly?” mi chiede improvvisamente mentre gli porgo il cellulare completamente imbarazzata.
Ottimo a quanto pare sa leggere anche se qualcuno scrive al cellulare, al contrario.
Avrei dovuto aspettarmelo, del resto lui è Sherlock Holmes.
Decisi che la miglior risposta sarebbe stato il silenzio, del resto era già interessato (con la fronte aggrottata) a leggere gli sms che avevo stipato nella cartella con il suo nome.
 

Buon Natale
SH
 
Tra venti minuti io e John saremo al laboratorio
SH
 
Non dimenticare di far analizzare i campioncini
SH
 
John ha detto che è consuetudine far gli auguri anche a Pasqua.
Buona Pasqua
SH
 
La signora Hudson sembra abbia bisogno di parlare con qualcuno.
Vieni a farle compagnia Molly.
Non ho tempo né voglia di fingere interessamento.
SH
 
Molly, ho bisogno di un tuo parere.
Vieni subito a Scotland Yard
SH
 
Molly, sono Sherlock,
stò utilizzando il numero di John perché non ho voglia di cercare il mio cellulare,
vieni subito.
SH
 
Molly, sono John,
scusa se ti disturbo ma Sherlock ha detto che ha fame.
Beh, siamo rimasti senza cibo in casa e…
ci chiedevamo se potessi comprare qualcosa…
Sherlock dice di essere affamato.
Confidiamo in te.
Un bacio.
JW
 
Molly, sono John,
Sherlock mi ha chiesto di dirti che ha bisogno delle analisi
che ti ha richiesto al più presto.
Non voglio metterti fretta.
Ma mi stà rendendo matto.
Scusa per il disturbo!
Un abbraccio
JW
 
Ore 4.15 a.m. in stazione
Binario 12
Puntuale!
Saluta il tuo amico
e digli che sei requisita per
qualche giorno.
A domani!
p.s. le linguacce sono infantili
SH
 

 
“Mi chiedo perché mai tu abbia salvato questi messaggi…non ne vedo l’utilità. E mi chiedo anche perché non ci sia una cartella anche per John…non siete diventati ‘amichetti’ nell’ultimo periodo?”
“Ridammelo su…”solo quando distolse gli occhi dallo schermo ci rendemmo entrambi conto dell’imbarazzante posizione nella quale ci trovavamo: io a pochi centimetri dal suo viso con il braccio avvolto al suo collo nel disperato tentativo di raggiungere il cellulare (inutilmente)
“Mi…Molly…” era la prima volta che lo sentivo balbettare
Avrei tanto voluto muovermi da quella  posizione ma…in realtà ciò che desideravo di più era di annullare la distanza fra di noi e…
Sentivo il cuore che mi batteva all’impazzata, riuscivo finalmente a guardare da vicino quegli occhi che molte volte mi ero incantata a guardare nelle più varie situazioni e che avevo visto dardeggiare di fronte ad un assassino, gioire di fronte alla soluzione di un caso particolarmente difficile, chiudersi a fessura quando qualcuno (soprattutto John) diceva qualcosa che lo infastidiva particolarmente…ma non avevo visto mai in un tal stato di confusione.
Ma forse ciò che lui vedeva era lo stesso nei miei occhi.
Ero praticamente paralizzata.
La tentazione arrivò all’apice quando aggrottò un attimo la fronte e reclinò un poco la testa (nella tipica espressione che assume quando c’è qualcosa che non gli torna).
Sentivo il corpo percorso da brividi (certamente non di paura) man mano che continuava a guardarmi.
Stavo tentando di auto-convincermi che in una situazione del genere fosse doveroso baciarlo.
Sarebbe stato uno spreco.
Quelle labbra DOVEVANO essere baciate, lo stavano chiedendo a gran voce.
Quando…da lontano….
“Sherlock? Molly? Dove siete? Dovete-Venire-A-Salvarmi!”
“S…siamo qui John!” Sherlock, con gli occhi ancora fissi nei miei e quella strana espressione sul viso, richiamò John nella nostra direzione
Io immediatamente riuscì a riprendere possesso del mio cellulare e decisi di tornare in sala.
Ma come potevo calmare la signora Norton se ero IO, per prima, ad aver bisogno di una morfina?
 
 
JOHN POV
“Che hai fatto stavolta Sherlock? Era pietrificata!” chiedo immediatamente al mio…coinquilino…amico
“Tu lo sapevi? Sapevi che Molly sul suo cellulare aveva una cartella con il mio nome? Protetta da una password? Cosa significa? Perché conservare inutili messaggi d’auguri o tuoi messaggi in cui le dici ciò che io ti ho chiesto di riferirle? Non sono utili! Spiegami. Devi avere una risposta! In queste cose devo ammettere che sei più bravo di me”
E lui come l’aveva scoperto? Tradussi in parole i miei pensieri….
“E tu come l’hai scoperto, Sherlock?”
“Le ho ‘accidentalmente’ rubato il cellulare dalle mani. Ma questa è un’altra storia…aspetto una spiegazione” disse incrociando le braccia al petto
No, devo ricredermi. Ho sempre pensato che fosse un po’ strambo ma…diavolo! Mycroft aveva ragione: non-è-umano!
Forse aveva seriamente bisogno di una spinta….
“Ti avevo chiesto di pensare al motivo per il quale ti desse tanto fastidio che Molly mandasse messaggi PROPRIO a Jim….”
“John ti ho già detto che non mi infastidiva per….”
Lo zittii alzando una mano, per una volta era lui a dover ascoltare le deduzioni (certezze in realtà…) altrui!
“A te infastidisce che lui le mandi messaggi. Lei salva TUOI messaggi sul suo cellulare, in una cartella personale…ti è amica, cucina, fa spesso la spesa, è qui invece di essere al lavoro, non ti nega mai un favore….per l’amor di Dio, Sherlock, è così tanto semplice che non riesci a vederlo?”
“Tu dici che Molly? Non è possibile…” sembrava che avesse raggiunto il nirvana tanto appariva perso nei meandri della sua mente
“No, Sherlock, io dico che LEI e dico che TU” cercai di aiutarlo ancora
“Io?! E cosa…io?! Non mentire. Non sono interessato, io amo il mio lavoro. Amo la mia mente, amo gli enigmi…ma non Molly. Io non….”
“Sei così bravo nel risolvere enigmi, eppure non riesci a sbrogliare il più grande? Te stesso…”
Qualcuno avrebbe dovuto dirlo. Forse sono stato diretto, in parte forse anche un po’ brutale
“Devo prendere aria. NON seguirmi John!”
Detto questo spalancò con forza la porta e andò via.
Spero di non aver creato un danno!
Beh, nel dubbio Molly non saprà nulla…da me.
 
Rieccomi, scusatemi per l’attesa!
 SVANEH: effettivamente stò volontariamente calcando sul rapporto John\Molly perché mi piace pensare a John come una brava persona e Molly la vorrei rendere un po’ diversa da come traspare (soprattutto nelle prime puntate) dalla serie, infatti a me sembra anche un po’ stupidina all’inizio.
CHIBISARU81: grazie mille per i complimenti! Per ora sono pronta fino al 7 capitolo, mi piace avvantaggiarmi.  Ovviamente però i commenti aiutano anche a dare idee (soprattutto il tuo accenno alla gelosia di Sherlock nei confronti di Jim)
AURADE il nostro Sherlock è geloso del caro Jim, ma credo che preferirebbe amputarsi un piede anzichè considerare anche solo lontanamente questa ipotesi...”  ti giuro che questa frase mi ha fatta morire dal ridere ahahahah Hai ragione comunque riguardo all’errore, chiedo venia. Purtroppo per quanto lo si rilegga i refusi ci saranno sempre. Mea culpa
 
Spero di risentire tutte al prossimo capitolo.
Un grazie a tutte le persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti e a tutti i lettori!
Al prossimo capitolo carissime\i
   
 
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