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Autore: WeFoundLove_    13/03/2012    1 recensioni
Era appena caduta una stella e gli chiesi se l'avesse vista.
''Oh, no. Me la sono persa. Ero troppo concentrato a guardare altro.''
''Cosa?! Siamo qui da mezzora e tu ti metti a guardare la sabbia anzichè questo fantastico panorama? Sei matto.''
''Chi ti dice che guardavo la sabbia?!''
''E cosa guardavi?'' Lui si alzò e si mise seduto, facendo mettere seduta anche me di conseguenza. Iniziò a fissarmi negli occhi. Piano piano si avvicinava a me, alla mia bocca, al mio cuore.
La mia prima FanFic. Spero vi piaccia! Un bacio, C. :)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sei Dicembre Duemilaundici.

‘’Drin, driin.’’ Fortunatamente riuscii a spegnere la sveglia prima che facesse svegliare Ian. Lo guardai e dormiva beatamente. Sorrisi. Mi alzai a mi chinai sotto al letto per prendere la valigia di Ian, che teneva sotto al letto perché comunque per lavoro ci spostavamo spesso. Aprii silenziosamente armadio e cassetti del mio uomo e selezionai dei vestiti e li misi in valigia, poi portai la valigia al piano di sotto dove la sera prima avevo riposto anche la mia. Nel preparare la valigia a Ian avevo lasciato delle robe di fuori, in modo che potesse vestirsi. Presi dalla valigia le mie robe e mi andai a vestire nel bagno del pianterreno. Alle 5.40 am andai a svegliarlo. Mi inginocchiai davanti a lui.
‘’Amore?’’ Niente. Iniziai a scuoterlo fino a quando non aprì gli occhi allarmato.
‘’Eh? Cosa…?’’ Gli tolsi le coperte dal corpo e mi guardò in cagnesco.
‘’Alzati.’’ Cercavo di fare la seria ma la sua espressione mi faceva ridere. ‘’Tra dieci minuti ti voglio di sotto vestito e preparato.’’ Uscii dalla camera mentre lui si alzava a malincuore e mentre scendevo le scale lo sentì urlare ‘’Le 6 meno venti?! Ah, ti odio tantissimo.’’ Risi. Dopo un quarto d’ora era pronto e scese.
‘’Queste –indicai le valigie.- le porti tu. Forza, in macchina. Guido io.’’ Sorrisi. Appena aprii la porta una folata di vento mi fece chiudere gli occhi. A malapena riuscii ad aprire la macchina con le chiavi e mi ci buttai dentro. Dopo due secondi fu dentro anche lui.
‘’Vuoi dirmi dove stiamo di tanto bello per farmi svegliare alle 5 del mattino?’’
‘’Eh, le 5! Esagerato. Erano le 5.30!’’ Sorrisi perfida.
‘’Dove stiamo andando?’’
‘’In giro.’’
La sua faccia divenne rossa dalla rabbia. Sbuffò e si mise a guardare fuori dal finestrino tamburellando con le mani sul cruscotto.
‘’Potresti smetterla di fare quel rumore?’’ Chiesi infastidita dal ticchettio. Lui non mi guardò neanche e continuò a tamburellare, più forte. Sorrisi. Sapevo che avrebbe avuto questa reazione, quindi avevo preparato un antidoto. Con una mano sul voltante e l’altra nel portaoggetti della macchina presi quello che cercavo. Un cd. Accesi la radio e lo misi dentro e attesi che la prima traccia partisse.
Gli One Direction iniziarono a cantare e mentre lo guardavo di sottecchi lo vidi strabuzzare gli occhi. Mi piacevano tanto gli OD e lui gli odiava, quindi ogni volta che volevo indispettirlo mettevo i loro cd a tutto volume. La sua espressione si calmò e mi rivolse un sorriso alla Damon. Mi spaventava quando mi rivolgeva quei sorrisetti. Dopo una ventina di minuti eravamo alla prima tappa. L’aeroporto di Atlanta ci accoglieva nella fredda aria mattutina con un centinaio di persone che vi passeggiavano all’interno neanche fosse mezzogiorno. Lui iniziò a capire un po’ di cosa si trattava quella faccenda e guardando i tabelloni degli orari degli aerei iniziò a chiedere alla cieca la destinazione.
‘’Mhm, Los Angeles?’’ Scossi la testa.
‘’New York?’’
‘’Troppo Banale.’’
‘’Mi arrendo. Dove mi porti?’’ Appena finì di parlare l’annuncio che aspettavo interruppe in brusio dell’aeroporto.
‘’Attenzione, si avvisano i passeggeri interessati al volo A5347 per Roma che devono recarsi al Check.-in, grazie.’’
Fissai l’altoparlante e poi guardai lui.
‘’Ti porto in Italia.’’
***********************
Facemmo il check-in e entrammo in aereo. Ci sedemmo e lui sembrava agitato. Dopo dieci minuti decollammo e mentre ci stabilizzavamo in aria iniziò a parlare.
‘’Vuoi presentarmi ai tuoi?’’ Rimasi spiazzata.
‘’Veramente, si. Perché hai quella faccia?’’ Era nervoso.
‘’Hai fatto tutto senza consultarmi…’’
‘’Si chiama sorpresa.’’
‘’Voglio dire, non sono pronto a incontrare i tuoi.’’ Quella rivelazione mi spiazzò.
‘’Cosa? E, perché?’’
‘’Andiamo Rachel proprio non ti viene in mente?’’ Mi stava irritando. Era una giornata bellissima e lui con le sue tragedie la stava rovinando.
‘’Cosa, Ian? Cosa non riesco a capire, illuminami.’’
‘’Io ho 33 anni! Tu ne hai 20! Qualsiasi padre non sarebbe contento di vedere sua figlia con uno 13 anni più grande!’’
‘’Tu ti preoccupi per l’età? Scherzi? Voglio dire, te ne preoccupi ora? Dopo tutto quello che c’è stato tu mi vieni a rifilare la scusa dell’età ora? Perché non ci hai pensato prima, scusa? Anche quando ci siamo conosciuti la differenza di 13 anni c’era comunque!
‘’E’ diverso, quando ci siamo conosciuti non pianificavo di incontrare i tuoi.’’
‘’Però avresti dovuto immaginare una cosa simile quando mi hai fatto quella ‘scenetta’ a Los Angeles.’’ Impallidì.
Non rispondeva e mi girai dall’altra parte. Poi, con tono arrabbiato aggiunsi.
‘’Sai, almeno potevi dirmelo prima di salire su quest’aereo.’’
‘’Lo sai che non è quello che intendo! Ho solo paura della reazione dei tuoi…’’
‘’Ma credi che non lo sappiano? E poi, che cosa conta l’età? Credo che sia visibile anche a chilometri quanto ti ami e quanto sto bene con te quindi, anche se fosse un problema l’età per i miei, loro sanno capire quando sto bene e quando no. Credo che non sarà un problema.’’ Mentre mi giravo dall’altra parte sussurrai ‘’Deve sempre rovinare tutto.’’ E lui mi sentì perché subito mi prese per mano e disse ‘’Scusami, amore. Lo so quant’è stato difficile organizzare tutto e io ora sono qui a farti la predica. Scusami, non voglio rovinare tutto, non è mia intenzione. Scusa.’’ Ricambiai la stretta di mano e lo fissai negli occhi, specchiandomi in quell’azzurro cielo. Si, era proprio lampante la mia felicità.

Ciao ragazze :) Allora nuovo capitolo, una nuova avventura. Voi come dite che si concluderà questo viaggio? Fatemi sapere le vostre idee e suggerimenti perché io ancora non ho deciso. 
p.s. volevo iniziare a scrivere una storia, non su Ian, The vampire diaries e co. Una storia originale. Qualora fosse che scrivessi questa storia, potrei contare sul vostro appoggio da brave lettrici e commentatrici? *_* Un bacionissimo! :)
  
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