Hermione era seduta al corpo esanime di Ron. Dopo aver bevuto con Lumacorno un bicchiere avvelenato aveva avuto un attacco di epilessia ma fortunatamente Harry riuscì a ficcargli un beozar in gola. Se Harry non ci fosse stato Ron potrebbe già essere nell’aldilà. A quei pensieri la mano di Hermione strinse quella del suo amato Pel di Carota, lo amava. A dirla tutta la prima volta che lo vide ne fu disgustata, siamo seri non avrebbe mai potuto innamorarsi di un ragazzino di undici anni che mangiava più di quanto il suo stomaco potese contenere ma il suo amore è nato pian piano diventando sempre più forte e indistruttibile. Si lei lo amava. Un rumore proveniente dal corridoio fece alzare il viso della grifona verso la porta dell’Infermeria dove poco dopo irruppe un terzo della famiglia Weasley e in men che non si dica fu circondata da quattro chiome rosse. Madama Chips allarmata per tutta quella confusione e per i pianti della signora Weasley urlò disperata: << Lasciate riposare il mio paziente! Possono rimanere solo tre persone!>>. Hermione sempre in silenzio religioso si alzò e con Ginny andò fuori dalla stanza dove il suo “amico” riposava. Lei e Hermione erano diventate sempre più amiche nel corso degli anni, sapevano tutto l’una dell’altra proprio per questo motivo Ginny chiese alla sua amica cosa avesse. << I-i-o >> disse tremante per poi riacquistare il suo autocontrollo, era pur sempre una Grifondoro diamine! << Ho pensato a me e Ron, ecco. >> sputò tutto in un fiato quelle parole che per un secondo gli sembrò che un peso fosse sceso dalla bocca dello stomaco. La rossa le sorrise incerta, Ron era sempre suo fratello, << Suvvia Hermione, vi piacete ed è così evidente che lo capirebbe anche la Cooman >> disse risoluta, << E’ solo che, adesso ha Lavanda, è lei ha più emh.. curve di me.. >> mormorò. Hermione, la tanto sicura Hermione che non riusciva a capire ciò che provava per LUI? Forse è vero che quando ci si innamora si è tutta un'altra persona, pensò Ginny lei ne era la prova con Harry. La più piccola dei Weasley non ebbe neanche il tempo di risponderle che la mamma le chiamò per badare al fratello. La Granger si risiedette sulla sedia mentre Ginny occupò uno dei lettini vicini. Dopo alcuni minuti la rossa disse << Rifletti Hermione, lui per te c’è sempre stato >>. Hermione non rispose ma in cuor suo sapeva che era la pura verità, il bene che Ron voleva alla ragazza dai capelli crespi era tangibile, lei non era stupida, lo ha sempre saputo. Ha sempre saputo che Ronald al secondo anno quando lei venne pietrificata dal Basilisco passava le giornate in Infermeria, sapeva che al terzo anno sempre il suo rosso non l’aveva veramente con lei per il fatto di Grattastinchi e sapeva che lui voleva essere al posto di Krum durante il Ballo del Ceppo. Tutti questi anni insieme a Ron le passarono davanti, come se lei fosse la spettatrice e non la protagonista. Dal canto suo non sapeva se lui avesse capito ciò che lei provava. Un gorgoglio proveniente dalla bocca del ragazzo svegliò Hermione da quei pensieri. Un suono indistinto, che lei all’inizio ignorò ma che si fece sempre più forte. << HERMIONE!>> disse quasi urlando il ragazzo, aveva chiamato lei, non Lavanda non Fleur, ma lei, la secchia Hermione Granger. Ron non ebbe neanche il tempo di mettersi a sedere che la ragazza gli cinse il collo e gli sussurrò << Tu ci sei sempre stato.>> Il ragazzo non capì il perché di quelle parole ma l’abbraccio ancora più forte consapevole che lei non l’avrebbe mai amato e ignorando il fatto che la sua amata so-tutto-io stava facendo lo stesso pensiero.