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Autore: eliocentrica    13/03/2012    1 recensioni
Fanfic di un paio di capitoli ispirata dalla canzone "The geeks get the girls" degli American Hi-Fi.
Cosa sarebbe successo se un giovane Leonard, che ha cominciato il college da poco, avesse deciso di buttarsi nella mischia? E se in passato già si fosse sbilanciato, ricevendo picche, l'insicurezza l'avrà vinta ancora?
Leonard & Nuovi personaggi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente decise di alzarsi dal letto e iniziare a prepararsi per uscire. Ci sarebbe voluto parecchio tempo. Aprì lo sportello della cabina armadio e frugò tra i vestiti, residui dei giorni da liceale, i suoi migliori erano rimasti nella sua stanza al campus. Capì da solo che quelli che aveva davanti non erano adatti alla serata, perciò prese portafoglio, cellulare e chiavi dell'auto e uscì di casa rassegnato all'idea di fare shopping.

Raggiunto il centro commerciale del suo quartiere, parcheggiò il più vicino possibile all'entrata, in modo da perdere il minor tempo possibile in quel covo di teenager fashion victims. Dopotutto era venerdì pomeriggio, l'inizio del week-end, e ricordava che Amy e le sue amiche adolescenti affollavano quel luogo nei pomeriggi non scolastici. Perciò, dopo un sospiro d'incoraggiamento, scese dall'auto ed entrò in quel regno di taglie e abbinamenti.

Individuò il negozio che faceva per lui: le vetrine mostravano abbigliamento maschile per tutte le età. Entrando si guardò intorno, lunghe file di appendini stracolme di felpe, giacche, camicie, magliette, maglioni, pantaloni, jeans, shorts, cappotti, giacconi, impermeabili cravatte, sneakers, mocassini, stivali da cowboy... e gli girò la testa. Non ce l'avrebbe mai fatta.

Il suo sguardo perso e spaventato attirò l'attenzione di un commesso.

“Ciao, posso aiutarti?” disse con aria cordiale il suo salvatore.

“Ehm, sì... stasera c'è una rimpatriata tra amici in un bar giù in centro... Sto cercando qualcosa di adatto per l'occasione...” spiegò Leonard quasi umiliato notando la differenza di stile tra sé e il suo interlocutore.

“Oh, favoloso! Un restyling! Che cosa eccitante!” esclamò il giovane. “Io sono Jaime” aggiunse aspettando una risposta.

“Leonard...” rispose strascicando le sillabe.

“Perfetto Leonard, seguimi! Ti troveremo qualcosa di fantastico! Dimmi... tu a cosa avevi pensato? Che posto è?” Jaime parlava a raffica.

“Uhm... non saprei? È la prima volta che ci vado, perciò non ho idea di come sia...” disse dubbioso.

“Mh-mh. Capisco... Beh, allora ti farò provare varie cose, così potrai scegliere quello che ti mette più a tuo agio! Vai pure nel camerino, laggiù, mentre io prendo alcuni articoli” aggiunse allontanandosi.

Leonard raggiunse incerto il cubicolo e cominciò col togliersi le scarpe. Subito un breve toc-toc alla porta annunciò il ritorno di Jaime. Aprì una fessura e vi fece passare un paio di jeans blu e una felpa beige con cappuccio, “Prova questi, per cominciare, mentre io cerco ancora”.

Leonard si spogliò e rivestì, poi si guardò allo specchio. Sicuramente erano vestiti più alla moda, ma non troppo diversi da quelli che portava di solito... L'unica differenza era la mancanza di riferimenti ai fumetti o a film fantasy. Uscì dal camerino per parlare col suo commesso, che lo stava aspettando sorreggendo una montagna di cose.

“Ehm... dunque... i jeans vanno bene... anche la felpa non è male... però, ecco, pensavo a qualcosa di un po' più... diverso da come mi vesto in genere...” cercò di spiegarsi.

“Molto bene! Allora penso che adorerai questa camicia rosa e questi pantaloni bianchi!” gli rispose Jaime mettendogli in mano due grucce.

Scioccato, Leonard si ritirò nel cubicolo e si cambiò. Dopo mezzo sguardo allo specchio esclamò subito “No, direi che questo è troppo diverso”. Si girò e, prima che potesse aggiungere altro, Jaime gli aveva già appoggiato sull'anta un pullover grigio scuro con collo a V, “Prova questo con i jeans di prima”. E così Leonard fece. Si squadrò e decise che andava già meglio, non era certo all'altezza di un modello, ma almeno era un miglioramento.

“Questo mi piace” affermò a voce alta e udì un suono d'approvazione. “E adesso, delle scarpe?”

“Oh, hai già deciso? Ti avevo preso altri capi... Ma corro a prenderti delle scarpe adatte, se desideri” rispose Jaime con tono lievemente deluso – il restyling stava terminando in fretta.

Leonard rimase a rimirarsi, convincendosi sempre di più che col look giusto sarebbe andato tutto bene. Dopo un paio di minuti, il commesso era tornato portando dei mocassini, un paio di scarpe lucide semi-eleganti (subito scartate) e un paio di sneakers nere. Provò queste ultime e decise che sarebbero andate bene. Allora uscì dal camerino e chiese se era possibile pagare rimanendo vestito così. Jaime staccò i cartellini, prese i vecchi vestiti e lo condusse alla cassa.

Uscendo dal negozio, si sentiva già più conforme alle aspettative della società. Da un lato ciò lo faceva sentire a disagio, dall'altro non vedeva l'ora di testare il nuovo se stesso al bar. Accesa l'autoradio, guidò con nuova sicurezza verso casa, fermandosi al ristorante cinese guidato dall'intenzione di offrire la cena alla cuginetta e alle sue amiche.

Qualcosa in lui stava già cambiando, lo sentiva.

All the freaks go on a winning streak
In a perfect world, all the geeks get the girls

Per l'entusiasmo non riuscì quasi a toccare cibo, ma in compenso il gruppo di ragazzine apprezzò il gesto e l'abbigliamento, cosa che gli diede ancora più sicurezza. Per ammazzare il tempo prima di uscire e per testare la sua tattica, rimase a chiacchierare con loro, scoprendo che riusciva a seguire vagamente i discorsi, tra i vari Justin Bieber e Kim Kardashian, anche se a volte i suoi commenti erano fuori argomento. Il lato positivo era che aveva capito di che argomenti trattassero le ragazze più alla moda, quelle abbastanza svampite da ubriacarsi e cadere nella sua trappola.

Guardando l'orologio per l'ennesima volta, ebbe finalmente una buona scusa per congedarsi ed andarsene. La notte stava aspettando solo lui!

 

___________

A/N: Forse questo è un capitolo poco entusiasmante, però mi è piaciuto pensare a come si sarebbe trovato Leonard a fare compere. Inoltre, fa parte del processo di trasformazione, no? ; )

Al prossimo capitolo per la conclusione! Grazie a chi ha letto e leggerà. ^_^ Se vi va, lasciatemi una recensione (anche negativa). : P

  
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